Modello in architettura

Il modello in architettura è l’idea di catturare idee di progettazione architettonica come descrizioni archetipe e riutilizzabili. Il termine “modello” in questo contesto è solitamente attribuito a Christopher Alexander, un architetto americano nato in Austria. Gli schemi servono come aiuto per progettare città ed edifici. Il concetto di avere collezioni di “pattern”, o campioni tipici in quanto tali, è molto più antico. Si può pensare a queste collezioni come a formare un linguaggio modello, mentre gli elementi di questa lingua possono essere combinati, governati da certe regole.

L’idea di Alessandro dei modelli
I modelli di Alexander cercano di fornire una fonte di idee comprovate per individui e comunità da utilizzare nella costruzione del loro ambiente di vita e di lavoro. In quanto tale, il loro obiettivo è sia estetico che politico: mostrare come costruire ambienti belli, confortevoli e flessibili e consentire a quelle persone che abitano in quegli ambienti di sfidare qualsiasi soluzione a loro imposto.

Un modello registra le decisioni progettuali prese da molti costruttori in molti luoghi per molti anni al fine di risolvere un particolare problema. Alexander descrive un problema in termini delle cosiddette forze che agiscono in esso, e si dice che la soluzione risolva quelle forze. Se ci sono ancora forze irrisolte, potrebbero essere necessari schemi addizionali per bilanciare queste forze rimanenti.

Linguaggio modello
I pattern possono essere raccolti insieme in un linguaggio pattern che si rivolge a un particolare dominio. Un grande numero di modelli è stato pubblicato da Alexander e dai suoi collaboratori come A Pattern Language. Gli schemi di quel libro avevano lo scopo di consentire alle comunità di costruire e modificare le proprie case, i luoghi di lavoro, le città e le città.

Oltre ai progetti propri di Alexander, pochi progetti di costruzione hanno cercato di utilizzare i modelli di Alexander. Quelli che hanno incontrato una risposta mista da altri architetti, costruttori, critici architettonici e utenti. Alexander è arrivato a credere che i modelli stessi non siano sufficienti e che occorra una comprensione “morfogenetica” della formazione dell’ambiente costruito. Ha pubblicato le sue idee nel lavoro in quattro volumi The Nature of Order.

Sebbene l’idea del linguaggio formale abbia avuto finora un impatto limitato sull’edilizia, ha avuto un’influenza profonda su molti lavoratori nel settore delle tecnologie dell’informazione.