Nell’arte, il frottage (dal frotter francese, “to rub”, Rubbing) è un metodo surreale e “automatico” di produzione creativa sviluppato da Max Ernst.

“… Ogni genere di materiale che potrebbe essere nel mio campo visivo: le foglie e le loro costole, i bordi sfilacciati di una borsa di tela, le pennellate di un dipinto moderno, un filo di una bobina, e così via.»
(Max Ernst, “Au-delà de la peinture”, Cahiers d’Art, 1937)

Il frottage è una tecnica artistica che consiste nello sfregare una matita su un foglio posto su un oggetto, ottenendo un’impressione della forma e della trama di quell’oggetto. Può anche essere fatto con matite colorate o dipingere sul primo schizzo. È stato progettato dal pittore surrealista Max Ernst nel 1925.

Questa tecnica si basa sulla riproduzione della trama di diversi oggetti con risultati in molti casi sorprendenti su carta; per esempio: una moneta, una foglia d’albero secca, eccetera; sfregamento con una barra colorata, una grafite o una matita colorata, con cere o altri materiali che consentono di intrappolare la trama sul foglio di carta.

Nella pittura di Max Ernst, le forme di punti o piccole macchie sono state applicate con frottage, applicando una texture di quel tipo piena di vernice, il che significa che è stata solo macchiata con la consistenza eccezionale sotto forma di punti.

I dipinti e i disegni di Max Ernst, a cui è attribuita l’invenzione di questa tecnica, sono un buon esempio dell’uso e dello sviluppo di questa tecnica.

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Dettagli
In frottage, l’artista prende un pastello o una matita o un altro strumento di disegno e fa uno sfregamento su una superficie irregolare. Il disegno può essere lasciato così com’è o utilizzato come base per ulteriori perfezionamenti. Mentre superficialmente simile allo sfregamento di ottone e ad altre forme di sfregamento destinate a riprodurre un soggetto esistente, e in effetti a volte viene usato come termine alternativo per esso, il frottage differisce per essere aleatorio e di natura casuale.

È stato sviluppato da Ernst nel 1925. Ernst è stato ispirato da un antico pavimento in legno in cui la grana delle tavole era stata accentuata da molti anni di lavaggio. Gli schemi del graining suggerivano a lui immagini strane. Li catturò posando dei fogli di carta sul pavimento e poi sfregandoli con una matita morbida.

Tecnica e materiali di base
Questa tecnica consiste nel sovrapporre un determinato supporto, come un foglio di carta o una tela, su una superficie che presenta rilievi più o meno marcati, come pietra, legno o qualsiasi cosa che non sia liscia. Utilizzando matite di varia morbidezza, pastelli, gessi, contè o carboncino, il supporto sarà massaggiato, lasciando emergere gradualmente i rilievi della superficie sottostante. Il risultato di questo processo consente di ottenere disegni e trame chiaroscurali e dissolvenze e immagini in larga misura casuali e imprevedibili. Oltre a essere utilizzato semplicemente per produrre particolari immagini grafiche, il frottage può anche essere il punto di partenza e la base per creare lavori più elaborati, per un periodo di tempo più lungo. Un altro modo di utilizzare questa tecnica consente di arricchire aree e dettagli di disegni e dipinti con trame o motivi grafici.

Ernst e Surrealismo
Il frottage è stato riscoperto come tecnica artistica dall’artista surrealista Max Ernst. Guardando il pavimento del legno della sua stanza, si sporse su un foglio di carta su cui si sfregava con una matita ottenendo una copia dell’indagine, da questa semplice esperienza, si rese conto delle infinite possibilità che potevano sorgere. Ernst prima chiamò questa tecnica grattage e successivamente frottage, con esso realizzò negli anni ’20 una serie di opere che avevano come immagine ricorrente la foresta, pubblicate nella sua “Histoire Naturelle”. Usando questa tecnica implementa il principio surrealista dell’automatismo psichico nella pittura, già presente in forma letteraria con la scrittura automatica dei poeti surrealisti.

Tecnica avanzata
La tecnica avanzata è stata progettata appositamente da Max Ernst, si basa sullo stesso principio di base dello sfregamento ma è implementata con diversi mezzi e con maggiore sofisticazione. Consiste nel demolire con una spatola o un altro strumento uno strato di colore fresco, ad esempio nell’olio, lasciando il colore di fondo sottostante alla superficie.

Il raschiamento, come nella tecnica di base, avviene sempre dopo la sovrapposizione di una superficie ruvida, i risultati ottenuti sono comunque più pittorici e materici.

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