Guida di Gargnano, Lombardia, Italia

Gargnano è un comune italiano sul Lago di Garda, in provincia di Brescia in Lombardia. Paese immerso tra ulivi e limoneti, con il suo vasto entroterra, è al centro del Parco Regionale Alto Garda Bresciano ed è da sempre meta di chi ama la tranquillità e il contatto con la natura.

Gargnano è un vasto comune, un paese tra due laghi: il capoluogo e le frazioni di Villa e Bogliaco sono infatti lambiti dal Lago di Garda e offrono un paesaggio tipicamente mediterraneo, mentre l’entroterra di Gargnano si inerpica gradualmente sulla collina per includere il Lago di Valvestino, autentico fiordo incastonato tra i monti dell’omonima valle.

Gargnano è particolarmente pittoresco con strade medievali strette e tortuose, un piccolo lungomare con un porto turistico e una grande chiesa con un’imponente guglia, ci sono edifici risalenti al IX secolo. La maggior parte dei negozi e dei ristoranti si trova a poche centinaia di metri dal lungomare, ma ci sono negozi e hotel sparsi lungo tutta la lunghezza della strada principale che è un po’ arretrata rispetto al lungomare.

La zona intorno a Gargnano è disseminata di frutteti, uliveti, giardini e antiche limonaie. I limoneti sono idiomatici della regione; i loro enormi muri di pietra e gli alti pilastri di pietra sono facilmente riconoscibili sui pendii e testimoniano un’economia un tempo fiorente. Al giorno d’oggi, sono ormai principalmente reliquie curate da appassionati.

Il comune conta 12 frazioni sparse nei rilievi morenici settentrionali e collinari dell’alto Garda e varie località. Dal 1962, con la costruzione della diga di Ponte Cola (sbarramento del torrente Toscolano), il territorio comunale comprende anche una parte del lago Valvestino che ne costituisce le acque interne. Il paese è dominato sulla sponda del lago dal monte Comer, con un’altitudine di 1281 metri sul livello del mare.

Gargnano è rinomato anche come centro sportivo, tra cui atletica leggera, vela, tiro con l’arco e tiro al piattello. È la vela per cui Gargnano è più conosciuta, poiché dal 1951 ospita la regata velica delle Centomiglia. Gargnano è la capitale della vela gardesana. Ogni settembre parte dalla frazione di Bogliaco la prestigiosa regata internazionale delle Centomiglia, la più importante manifestazione velica che si svolge sui laghi italiani.

Storia
Il nome del paese compare per la prima volta in un documento del 937 come Garniano, forse derivato dal latino Garenius. Passaggi dello storico romano Tito Livio e iscrizioni su lapidi testimoniano la presenza di Etruschi, Celti, Cenomani e Romani.

Dopo le invasioni barbariche, il comune di Gargnano fu ceduto al Duomo di Verona dal vescovo Eriprado. Con l’arrivo di S. Francesco sul Lago di Garda fu costruito nel 1100 un convento e nel 1280 una chiesa con un bel portale dedicata a S. Francesco. Dal 1350 al 1426 il territorio di Gargnano fu dominio dei Visconti di Milano, poi dominio della Repubblica di Venezia.

Gargnano fu annessa alla Repubblica di Brescia seguendone le sorti sotto la dominazione napoleonica, prima come capitale del cantone e poi come dominio asburgico fino al Regno d’Italia. Nel 1866 Gargnano fu bombardata dalla marina austriaca durante i combattimenti sul Lago di Garda che facevano parte della Terza Guerra d’Indipendenza italiana.

In epoca moderna la famiglia Feltrinelli contribuisce molto al locale, oltre all’ospedale, furono eretti anche asili nido e altri edifici di pubblica utilità.

Attrazioni principali
Gargnano ricca di storia e arte con i suoi palazzi e ville storiche, monumenti religiosi di notevole pregio, giardini di limoni. Il paese accoglie i turisti con il suo chiostro gotico dell’ex Convento di San Francesco, fondato nel 1221. Nella parte alta del paese, sulla strada statale, sorge la neoclassica Chiesa di San Martino del Vantini che contiene le pale d’altare dell’antica pieve Chiesa. Sul porto di Gargnano si affacciano diversi edifici alcuni murati che palle di cannone in ricordo dei bombardamenti navali del 1866.

I borghi lacustri hanno mantenuto il carattere romantico degli antichi borghi marinari, e dei piccoli borghi collinari adagiati sui pendii erbosi che un tempo erano alla base dell’economia montana e una splendida vista sul Lago di Garda e scorci. L’atmosfera a Gargnano è mediterranea, grazie ai suoi ulivi, orti, giardini e antiche limonaie. L’entroterra montuoso di Gargnano è quasi interamente ricoperto da boschi mentre la collina ospita piccoli borghi che meritano una visita.

Nei dintorni Villa Feltrinelli o Villa del Duce che ospitò Mussolini ai tempi della Repubblica di Salò. La chiesa romanica di San Giacomo in Calì verso nord, l’edificio più antico di Gargnano, con affreschi di scuola veronese e trentina del XIV secolo.

Numerosi sono gli itinerari turistici per il trekking lungo i sentieri. La strada vicina è apparsa una volta nell’inseguimento del film di James Bond. Gargnano è attraversato dalla Strada Statale 45 Bis Gardesana Occidentale che segue il corso della costa del lago. Da nord di Gargnano a Riva del Garda su questa strada è vietata la circolazione di autocarri, data la ridotta larghezza della carreggiata e la presenza di strette gallerie.

A Gargnano ci sono le limonaie, alti pilastri che puntano al cielo, tutte in fila, racchiuse su tre lati da muri in pietra bianca, testimonianza di un’economia un tempo unica e fiorente. Le limonaie sono state costruite per consentire la coltivazione degli agrumi in climi relativamente freddi. Intorno agli anni 1850/1855 a Gargnano si concentrava circa la metà dei limoneti presenti su tutta la costa. A Limone del Garda si possono visitare.

Appena sopra Bogliaco si trova la chiesa di San Pier d’Agrino, che vanta una statua lignea di San Pietro del V secolo e dipinti di Pilotti, Brusasorci, Celesti e Ricchi. Nelle vicinanze si trova un santuario dove si venera un crocifisso ligneo di scuola gotica tedesca.

Sul lungolago si trova la villa Bettoni dell’VIII secolo, con giardini molto graziosi, e all’ingresso di Gargnano si trova l’ex convento di San Francesco, fondato nel 1221. Il centro di Gargnano vanta un municipio costruito dai Traffegini nel 1581.

Seguendo la Via le Rimembrazana dal centro e in direzione Nord, in pochi minuti a piedi si raggiunge un parco con parco giochi, spiaggia e ristorante. Camminando ancora si arriva alla Villa Fletrinelli, imponente villa immersa in un vasto parco, dove visse Mussolini durante il periodo della repubblica di Salò.

Circa 10 minuti più avanti lungo questa stessa strada, passando per pittoreschi giardini e limoneti, si arriva alla piccola chiesa romanica del XII secolo di San Giacoma a Cali. Nascosto in una via laterale e adagiato accanto a un porticciolo, conserva alcuni notevoli affreschi di scuola veronese e trentina del IV secolo.

Lungo la Gardesana si trova la chiesa di San Martino, in stile neoclassico dell’XI secolo, costruita sui resti di un edificio romano. La chiesa fu ampliata nel 1837 su progetto di Rodolfo Vantini che aggiunse due maestose cupole. Presenta cinque altari con tele di Andrea Celesti, Andrea Bertanza e G. Bettino Cignaroli. All’interno è conservata anche un’Ultima Cena di scuola veronese oltre ad altre opere di scuola lombarda risalenti all’XI secolo.

A 700 metri sopra Gargnano si trova l’Eremo di San Valentino. San Valentino si raggiunge da Sasso (paese sopra il Gargano), oppure per i più intrepidi, direttamente da Gargnano, c’è una ripida salita che comprende un tratto su via ferrata.

A pochi chilometri dal Gargano, sulla collina che lo sovrasta, si trova il borgo di Navazzo, dove la chiesa conserva tele del Bertanza e del Muslone, frammenti di affreschi risalenti al IV secolo e una madonna lignea del Bussolo del 1521.

Architetture religiose

La chiesa di San Martino Vescovo
La chiesa di San Martino Vescovo è la parrocchiale di Gargnano in provincia di Brescia. Risale al XVIII secolo. La chiesa ha una facciata neoclassica e un alto campanile che domina Gargnano. L’interno è a navata unica e conserva la Morte di Sant’Alberto di Andrea Celesti, il Battesimo di Giovanni Andrea Bertanza e la Morte di Sant’Andrea di Giambettino Cignaroli.

La Chiesa di San Francesco a Gargnano
Gargnano (BS) Chiostro di San FrancescoEdificata nel 1289 la Chiesa di San Francesco a Gargnano presenta in facciata una statua di Sant’Antonio del frate Antonio Ritardo datata 1301. Nella cappella di destra si trovano resti di dipinti risalenti probabilmente alla fine del 1200. Vi sono il Martirio di Santo Stefano del Bertanza e tre grandi tele del XVI secolo. Il chiostro trecentesco è caratterizzato da eleganti archi in stile veneziano, sorretti da capitelli scolpiti con teste di frati, leoni, pesci, oltre a cedri e limoni. Gli agrumi scolpiti nei capitelli testimoniano la tradizione secondo la quale furono i frati francescani a portare la coltivazione degli agrumi sul Lago di Garda. All’ingresso si trova il sarcofago di Argilo di Gargnano, sono scolpiti episodi della vita di Gesù.

Eremo di San Valentino
L’Eremo di San Valentino è un eremo situato a Gargnano, in frazione Sasso. L’Eremo di San Valentino si trova ad un’altezza di 772 metri: l’ingresso avviene attraverso un portone in legno, nascosto nella vegetazione, azionato da una pietra legata ad una fune che scorre su una carrucola; dopo un breve tragitto in auto si giunge ad un terrazzo circondato da cipressi dove, addossato alla montagna e affacciato sul Lago di Garda, si trova l’eremo. Questa è costituita da una cappella, una sagrestia, due ambienti e un deposito, oltre a una cisterna naturale, un tempo alimentata da una sorgente, chiusa da una porta in legno.

La cappella ha una facciata in muratura, con portale sormontato da una finestra circolare; l’interno è di modeste dimensioni, a navata unica, con altare maggiore in muratura di semplice fattura su cui è posta una tela della Madonna col Bambino, realizzata dall’eremita Geremia Paladini nel 1859, che si ritrae nell’opera, vestito in tunica e bastone mentre faceva questo, ai piedi della Madonna insieme a San Valentino. Prima del restauro, l’altare maggiore era in legno intagliato, con candelabri dello stesso materiale e alle pareti erano attaccati quadri ex voto. Lungo la facciata, tra l’ingresso della cappella e il resto dell’eremo, si eleva un campanile a vela.

Architetture storiche

Palazzo Feltrinelli
Palazzo Feltrinelli è un edificio sito in via Castello a Gargnano, costruito negli anni 1898-1899 e appartenente alla famiglia Feltrinelli, che lo donò poi all’Università degli Studi di Milano. Attualmente è sede dei corsi internazionali di Lingua e Cultura Italiana ‘Chiara e Giuseppe Feltrinelli’ (luglio e prima metà di agosto) e delle attività congressuali dell’Università degli Studi di Milano (da marzo a novembre). Fu sede del governo della Repubblica Sociale Italiana dal 27 ottobre 1943 al 18 aprile 1945, poco prima della caduta della Repubblica Sociale Italiana.

Villa Bettoni
Villa Bettoni è un grande palazzo rurale in stile neoclassico in riva al lago situato nella frazione di Bogliaco, sulle rive del Lago di Garda, entro i limiti della città di Gargnano, provincia di Brescia, regione Lombardia, Italia. L’imponente villa e i curati giardini sono un punto di riferimento scenografico sul lago. Nel 1752, grazie ai loro servizi agli imperatori del Sacro Romano Impero, la famiglia Bettoni aveva ottenuto il titolo di Conti. La famiglia allargata decise di costruire una villa corrispondente alla loro ricchezza in questo sito, che possedeva dal XV secolo.

Inizialmente impiegarono per breve tempo Adriano Cristofali, ma fu licenziato nel 1753. I lavori furono ripresi dal conte Carlo Bettoni nel 1756 su progetto commissionato ad Antonio Marchetti. Il fratello di Carlo, il conte Giovanni Maria, commissionò ad Amerigo Vincenzo Pierallini la razionale sistemazione del giardino (1764-1768), che comprende una struttura a esedra a ninfeo dedicata al tema di Apollo.

Nelle nicchie di questa villa sul lato della collina ci sono sculture allegoriche di virtù tra cui carità, gloria, potere, onore, fede, abilità di caccia e prudenza. Il corpo di villa multipiano presenta imponenti facciate sia sul giardino che sul lato lago. Il blocco centrale lato lago presenta colossali lesene di ordine sormontate da un basamento in pietra bugnata. La balaustra del tetto in riva al lago ha un pantheon in marmo degli dei pagani tra cui Bacco, Cerere, Giove, Venere, Plutone, Teti, Giunone e mercurio scolpito da Giovanni Battista Locatelli.

L’interno presenta affreschi di Bernardino e Fabrizio Galliari raffiguranti in allegoria il matrimonio di servizio e saggezza (Mercurio e Minerva); e potenza e bellezza (Ercole e Onfale). La sala da pranzo principale ospita un ciclo di dipinti di Alessandro Campo, membro dello studio di Andrea Celesti. Una delle stanze ha un grande ritratto equestre del Maresciallo Bettoni.

Cucina
I piatti tipici di Gargnano a base di pesce di lago pescato ogni sera dalla famiglia Dominici, (detti Frans) e venduto la mattina seguente in Piazza. Non mancano inoltre rinomati formaggi, come quelli di Costa e Briano e il pregiato olio extra vergine di oliva, prodotto dalle varietà Casaliva e Leccino e dalla rara varietà Gargnà. Importante è anche la produzione dei capperi, che qui spuntano spontaneamente dai muri in pietra, arricchendo il paesaggio con i loro fiori.

Circostante
Numerosi sono i luoghi di interesse da vedere nei dintorni del Gargano. A Bogliaco, in collina, si può vedere la Pieve di San Pier d’Agrino con la quattrocentesca statua lignea di San Pietro e le tele di Pilotti, Brusasorci, Celesti, Ricchi. Nel vicino santuario si può ammirare un crocifisso ligneo gotico di scuola tedesca, mentre nell’entroterra meritano una visita le chiese di Roina e Supina. Sul lago si può vedere la magnifica settecentesca Villa Bettoni con i suoi splendidi giardini. In collina si possono visitare le chiese di Navazzo, con tele del Bertanza, e di Muslone con frammenti di affreschi della fine del Trecento.

Il Parco Regionale Alto Garda Bresciano
Il Parco regionale dell’Alto Garda Bresciano è un’area naturale protetta istituita nella regione Lombardia con legge regionale nel 1989. Il suo territorio coincide con quello della Riviera dei Limoni Garda e si estende dalle rive del Lago di Garda al lungo crinale montuoso. Nella valle principale, il parco accoglie il Lago di Valvestino, bacino artificiale degli anni Sessanta, sede della pesca sportiva. Il punto più alto del parco è il Monte Caplone che raggiunge i 1976 metri sul livello del mare. Nel parco è compresa la riserva naturale dell’ex lago di Bondo. Nel parco si svolgono attività agricole e zootecniche, con la presenza di un caseificio. Caratteristici sono i fienili di Cima Rest nel comune di Magasa, dai tetti di paglia molto appuntiti, e la strada militare scavata lungo i crinali di confine durante la prima guerra mondiale.