Collezione Vismara, Galleria d’arte moderna di Milano

Questa collezione – un piccolo tesoro di una quarantina di opere – è stata donata al Comune di Milano nel 1975, dalla moglie del collezionista, recentemente scomparso. Giuseppe Vismara (1903-1975) fu uno dei numerosi uomini d’affari a Milano che riprese e proseguì, dopo la seconda guerra mondiale, la tradizione di collezionare arte moderna che aveva caratterizzato le classi medie di Milano tra le guerre e che oggi si arricchisce, grazie a generose donazioni e lasciti, alcuni musei civici chiave.

La sua passione per l’arte è cresciuta rapidamente ed è stato in grado di visitare, durante i suoi viaggi di lavoro, molti musei europei. Nel 1939 ebbe un incontro decisivo con il commerciante d’arte Gino Ghiringhelli, che era a capo della prestigiosa Galleria del Milione insieme a suo fratello Peppino. Questa galleria, situata a Brera, nel cuore di Milano, fu, a partire dagli anni ’30, al centro della ricerca d’avanguardia e ebbe lo scambio più fertile con l’arte europea. Oltre ad essere il suo consulente e commerciante, Ghiringhelli è stato utile nell’esporre Vismara a nuovi amici tra la folla dell’arte. In effetti, Vismara acquistava spesso le loro opere direttamente nei loro studi.

Questa collezione riflette scelte attente e mai banali. È particolarmente unico per alcuni artisti internazionali – Modigliani, Dufy, Matisse e Picasso, tra gli altri. Per quanto riguarda l’Italia, le scelte di Vismara furono influenzate dai criteri della modernità e furono informate dall’arte internazionale. Particolare attenzione (abbastanza inusuale per un collezionista milanese) è stata data agli artisti del cosiddetto gruppo Ca ‘Pesaro, con presenze piuttosto rare per le collezioni dell’epoca, come Gino Rossi e Pio Semeghini. Anche altre scelte di Vismara sono in linea con questa e spesso erano in contrasto con molta arte italiana dell’epoca, che era più legata alla tradizione: è così che possiamo interpretare le opere di Filippo De Pisis, Giorgio Morandi e i quadri tardivi di Mario Sironi.

Dal 2014, la Collezione Vismara è stata esposta al secondo piano di Villa Reale, accanto alla Collezione Grassi, la cui installazione è stata progettata negli anni ’50 dall’architetto Ignazio Gardella ed è oggi totalmente restaurata. Entrambe le collezioni, simili nelle loro preferenze per artisti internazionali e scelte d’avanguardia, possono essere ammirate in uno spazio che esalta la loro modernità ed eleganza.

Arte italiana
CAMERA X
La visita alla collezione Vismara, che occupa le ultime tre sale del piano, si sviluppa in perfetta continuità con le opere della collezione Grassi, esposte nelle sale precedenti. Alcuni artisti sono presenti in entrambe le collezioni: questo è il caso dei capolavori di Morandi, due nature morte e una vista dalla tipica atmosfera sospesa di Tosi, che sul retro di Rosa teahe ha disegnato un ritratto di Giuseppe Vismara (mentre il ritratto in bronzo di Tosi fu commissionato a Marino Marini dallo stesso Vismara). Altri artisti sono uniti, sebbene con risultati formali diversi, dalla partecipazione al dibattito culturale e artistico contemporaneo e da ripetuti soggiorni nel vivace contesto internazionale di Parigi (Campigli, De Pisis, Rossi, Semeghini). Tre opere in ritardo di Mario Sironi concludono la sala,

Artisti internazionali
SALA XI
Tre opere di Picasso arricchiscono la sala, dove è possibile, tra le altre cose, ammirare un piccolo e prezioso olio su tela di Renoir, già appartenuto al commerciante Ambroise Vollard, un raro paesaggio di Matisse costruito su forti colori di Fauve e L l’atelier di Anten Dufy, che mostra l’ammirazione incondizionata dell’artista per Matisse nella scelta del soggetto e dello stile. Il vaso Taureau fa parte dell’innovativa produzione ceramica di Picasso, a cui l’artista spagnolo si è dedicato nell’immediato dopoguerra presso il laboratorio Madoura di Vallauris, sulla Costa Azzurra. La Mediterranée e Combat de centaures carboncino VI sono entrambe opere degli anni Cinquanta, testimonianza di Picasso ‘

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Grafica
SALA XII
Ad eccezione della litografia di Roualt e dell’incisione di Picasso (Trois femmes), la sala espone opere di artisti italiani che si occupano di diverse tecniche grafiche: matita, penna, acquerello, pastello. Da notare il disegno di Modigliani, che ritrae la poetessa e scrittrice inglese Beatrice Hastings, sua compagna e protagonista di vari ritratti. Arturo Tosi è presente con opere che esplorano temi e soggetti già incontrati nelle sale precedenti. D’altra parte, tre incisioni testimoniano l’assoluta padronanza del supporto tecnico di Morandi, le cui numerose incisioni non sono meno importanti dei dipinti: la produzione grafica dell’artista procede parallelamente a quella pittorica, con forti punti di contatto e di confronto . Nel San Sebastiano in bronzo, infine,

Galleria d’Arte Moderna – Milano
Dal 1903 la Galleria d’Arte Moderna conserva le collezioni d’arte moderna della Città di Milano, un patrimonio artistico di circa 3.500 opere. Le collezioni sono esposte dal 1921 all’interno della Villa Reale, uno dei capolavori dell’era neoclassica di Milano. Progettato dall’architetto Leopoldo Pollock, fu costruito tra il 1790 e il 1796 come casa del conte Lodovico Barbiano di Belgioioso. Villa Reale divenne in seguito la residenza del viceré Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone.

Tra i protagonisti indiscussi della storia dell’arte milanese e italiana presenti nella collezione ci sono Antonio Canova, Andrea Appiani, Francesco Hayez, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Boldini, Medardo Rosso, Gaetano Previati.

Grazie alle collezioni private e alle donazioni di importanti famiglie, come Grassi e Vismara, il patrimonio artistico della Galleria si è arricchito di capolavori del XIX e XX secolo.

L’attività espositiva della Galleria d’Arte Moderna dialoga con l’arte applicata, i linguaggi contemporanei e l’analisi tematica degli artisti presenti nella collezione permanente.

collezioni
Ciò che rende la Galleria d’Arte Moderna di Milano di livello internazionale è il valore e la qualità delle opere esposte e ospitate qui: Francesco Hayez, Pompeo Marchesi, Andrea Appiani, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Federico Faruffini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Canova, Daniele Ranzoni, Medardo Rosso, Gaetano Previati sono alcuni dei più importanti artisti presenti, in quanto protagonisti indiscussi della storia dell’arte sia a Milano che in Italia. Le loro opere rappresentano l’arte che si svolgeva dal XVIII al XIX secolo, in particolare la corrente che ebbe origine nell’Accademia di Belle Arti di Brera e lentamente prese piede anche oltre i confini nazionali. Grazie ai collezionisti d’arte del XX secolo e alle donazioni di alcune famiglie di spicco (Treves, Ponti, Grassi, Vismara, ad esempio), nel corso degli anni questi capolavori hanno arricchito il patrimonio artistico della Galleria e confermato la sua missione fondamentale di perpetuare la diffusione della cultura. I visitatori possono ammirare nelle sale della Villa opere di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Giovanni Boldini, Vincent Van Gogh, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani e altri protagonisti della scena artistica italiana del XX secolo.

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