Guida turistica di Lazise, ​​Veneto, Italia

Lazise è un comune italiano della provincia di Verona in Veneto, situato lungo la sponda orientale del Lago di Garda. Questa collocazione geografica le conferisce una posizione di grande valore paesaggistico, ma sono presenti anche elementi di grande valore architettonico e di notevole importanza storica. Oltre a queste peculiarità, Lazise può contare sulla presenza di numerose attrattive: una sorgente termale situata a Colà, due parchi divertimento e un vasto paesaggio agricolo collinare.

La zona vanta uno splendido clima, grazie alla presenza del Lago di Garda: temperato ma quasi mediterraneo, con un’estate secca con occasionali temporali e inverni piuttosto miti. C’è molta vita da spiaggia e sport acquatici. Divertitevi nei parchi acquatici e tematici, allo Zoo Safari Natura Viva Bussolengo, mentre gli amanti del benessere nel Parco Termale Villa dei Cedri.

Il territorio di Lazise comprende una fascia costiera sul lago e un vasto entroterra costituito dalle colline moreniche che scendono dolcemente sul lago, tra uliveti e vigneti che si stagliano con filari di cipressi. Il paese è interamente circondato da una cinta muraria medievale con sei torri, dominata dalla grande Rocca Scaligera, sulle rive del lago. Gli edifici e le case sono in pietra, spesso molto antichi, e la maggior parte conserva le strutture architettoniche originarie.

Prima meta del turismo lacustre italiano, Lazise offre una delle più belle passeggiate di tutto il Lago di Garda. Lungo i portici di Lazise si trovano case, bar, ristoranti e negozi che proseguono anche all’interno dei caratteristici vicoli, alcuni dei quali conservano il nome di “calle”. Il porto turistico è il punto di partenza per numerose escursioni e un’ottima base per la nautica da diporto alla scoperta delle sponde del Lago di Garda. In piazza Vittorio Emanuele e al porto turistico, ancora animato dai pescherecci. Chi ama la vita da spiaggia può scegliere tra alcune bellissime spiagge.

Lazise ha sempre vantato una grande vocazione turistica per la gradevolezza del clima e la bellezza di questi luoghi, e già nell’antichità uomini illustri e grandi artisti la sceglievano per rilassarsi. Tra le persone legate a Lazise c’erano i veronesi Catullo, Goethe e Klimt.

La zona offre i classici sport fluviali, tranquille passeggiate a piedi, in bicicletta oa cavallo, lungo strade rurali con modeste pendenze. Nel territorio circostante l’economia si basa anche sull’agricoltura, in particolare con la produzione delle olive per il rinomato olio extravergine di oliva del Garda; altri prodotti sono uva da vino, ortaggi, frutta e foraggi. Viene praticato anche l’allevamento di bovini.

Storia
Il suo nome deriva dal latino “lacus” che significa villaggio lacustre. Lazise infatti era originariamente un gruppo di palafitte oltre quel villaggio e mercato romano. Tra l’888 e il 961, durante il regno di Berengario II d’Italia e di suo figlio, il paese era soggetto solo al monarca, cioè era una “villa libera” non soggetta ad alcun feudatario. Nel 961, l’Italia fu invasa dalle truppe tedesche, che scesero la valle dell’Adige per accamparsi sulle rive del Garda.

Nel 983, l’imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I concesse a Lazise il diritto di fortificarsi e stabilire diritti commerciali. È considerato il primo e più antico comune d’Italia, e forse di tutta Europa. La Chiesa medievale di San Nicolò conserva affreschi risalenti al XII secolo, della scuola di Giotto.

Nel corso dei secoli XIII e XIV Lazise fu occupata dagli Scaligeri di Verona che costruirono il castello e circondarono la città con mura. Le difese cedettero, dopo un assedio durato dieci giorni consecutivi, il 13 ottobre 1387, consegnando di fatto la città prima ai Visconti e in un secondo momento all’aristocratica famiglia padovana dei Carraresi.

Nel 1405 passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia fino a quando Napoleone non conquistò l’Italia settentrionale nel 1796. La trecentesca villa La Pergolana, un chilometro a nord di Lazise, ​​ospita una sagra del miele durante il primo fine settimana di ottobre. La dogana del XVI secolo fu costruita per controllare il commercio sul lago. Dopo il Congresso di Vienna (1815) entrò in un periodo di dominazione austriaca, finché nel 1866 fu incorporata nel Regno d’Italia.

Nel corso dei secoli personaggi illustri visitarono il lago, tra cui Catullo, Goethe e Gustav Klimt, ma il fenomeno del turismo di massa a Lazise iniziò dopo la seconda guerra mondiale, Lazise iniziò ad investire nel turismo, costruendo strutture ricettive, come alberghi e campeggi. Così il comune di Lazise, ​​con tre milioni e mezzo di visitatori nel 2017, è il Paese con il maggior afflusso turistico della Riviera del Garda e uno dei maggiori d’Italia.

Attrazioni principali
La città è un luogo di villeggiatura e attrae turisti dalle immediate vicinanze per la sua vista sulle Alpi dalla sponda meridionale del Lago di Garda. Al centro della città c’è una serie di piazze interconnesse che ospitano numerosi caffè all’aperto, vari negozi, gelaterie e bar.

La città di Lazise è un’atmosfera unica dovuta a un misto di meraviglie. I suggestivi vicoli del centro storico, con la loro impronta medievale, su cui si affacciano i palazzi storici, così come il bellissimo lungolago.

Ammira le Antiche Mura di Cinta con le sue tre porte. Il Castello Scaligero, in assoluto uno dei meglio conservati tra quelli che si affacciano sul Lago di Garda. Fu costruito intorno all’anno 1000, probabilmente su fondamenta romane, come fortificazione a difesa degli Ungari.

La dogana veneziana affacciata sulle acque del lago, questo edificio storico del XIV secolo è imponente ma elegante allo stesso tempo. Nel corso dei secoli la sua destinazione d’uso è cambiata più volte. Oggi è una splendida location per cerimonie, ma anche meeting ed eventi.

La Piazza Vittorio Emanuele con il suo pavimento a scacchiera, e soprattutto al tramonto, con le prime luci che si accendono, regala colori mozzafiato. Da questo incantevole si scorge il piccolo e grazioso porticciolo, con le sue barche cullate dalle acque del Garda. Guardando il lago, sulla sinistra si erge il campanile della Chiesa di San Nicolò. Questa chiesa romanica edificata nel XII secolo è dedicata a San Nicolò da Bari, protettore dei marinai.

Da non perdere la rinascimentale Villa de Beni o la romantica Villa Buri, dove si tengono numerosi eventi tra cui visite guidate e laboratori. L’associazione che gestisce quest’ultimo, infatti, porta avanti progetti interessanti, e vale la pena informarsi per tempo per sapere quale iniziativa verrà realizzata il giorno del vostro arrivo.

Le due frazioni del comune di Lazise di Pacengo e Colà, qui si può ammirare la coltivazione dell’olivo e della vite da cui si producono due eccellenze: l’olio extravergine di oliva del Garda e i vini prodotti in loco, in questo territorio che resta saldamente ancorato alle tradizioni del passato.

Numerosi sono gli hotel sulle rive del Lago di Garda con SPA e servizi benessere. Spicca sicuramente l’incantevole Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri, dove sgorga una sorgente termale che vi permetterà di rigenerarvi tra ore immersi nelle acque benefiche, passeggiate tra i faggi secolari e le eleganti architetture di Villa Moscardo.

Rilassatevi al sole su una delle spiagge di Lazise, ​​spiagge di sabbia come quella di Fossalta o spiagge di ghiaia come Lido Olivi dove potrete anche noleggiare lettini e ombrelloni, tavole da surf e canoe. Numerosi sono i punti dove praticare sport acquatici sul Lago di Garda, l’entroterra offre diverse possibilità per gli appassionati di ciclismo e mountain bike, godersi la bellezza dei paesaggi pedalando. nel verde.

Canevaworld Resort è un grande centro di intrattenimento che comprende diverse aree distinte. L’intero complesso è composto da 5 diversi parchi, ognuno dedicato a un tema diverso tra cui: piscine e scivoli, ristoranti, parchi tematici, discoteche e spettacoli. Il famosissimo Gardaland, si trova in parte proprio nel territorio di Lazise.

Castello Scaligero
L’edificio più imponente di Lazise è il castello Scaligero e le mura che circondano il centro storico. Le mura e le torri sono in discreto stato di conservazione e rappresentano un perfetto esempio di tipica fortificazione scaligera.

Il castello fu costruito durante la dominazione dei signori di Verona Bartolomeo II e Antonio della Scala, o forse poco prima dal padre Cansignorio della Scala (poiché la Porta Nuova porta la data 21 maggio 1376). Il paese ha sempre avuto tre porte d’ingresso dotate di saracinesche e ponti levatoi: Porta Superiore, ora comunemente chiamata Porta San Zeno, per l’accesso da est; porta Lion (così chiamata perché portava lo stemma della Serenissima), per l’accesso da sud; Porta Nuova (così chiamata perché di ultima costruzione), oggi comunemente chiamata Porta Cansignorio, per il suo accesso da nord. Il castello subì il danno durante l’assedio dei veneziani nel luglio 1438, e ancora nel maggio 1528 dall’esercito di Carlo V.

Provenendo dalla parte meridionale del lago e lungo la strada principale detta Gardesana, l’immagine che vi farà capire di essere arrivati ​​a Lazise è il magnifico Castello Scaligero. Costruito tra il 1375 e il 1381 e fa parte del complesso di opere difensive del territorio veronese. Si può arrivare in una delle strade principali che fiancheggiano la Rocca Scaligera e conducono nel centro del paese, via Rosenheim. Il nome scelto per questa via deriva dalla città tedesca gemellata con Lazise.

Nel XVI secolo, con il progredire delle nuove tecnologie e tattiche belliche, il castello perse la sua importanza e fu acquistato prima dalla comunità lacisiense e poi da famiglie private. A metà del 1800 il castello fu acquistato dal Conte Buri, che iniziò un importante restauro, proseguito con i suoi successori, i conti Bernini. La rocca di Lazise, ​​l’attuale castello con il suo mastio, piazza d’armi, due cinte murarie e sei torri, è ancora di proprietà privata.

Porta del Leone
Porta Lion è uno dei 3 ingressi al borgo fortificato di Lazise. Prende il nome perché all’interno della porta si trova il leone di San Marco, simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia.

Porta di Lazise
Per chi arriva da altre direzioni, ci saranno due ulteriori porte ad accoglierlo. Porta Superiore, comunemente chiamata Porta San Zeno, che un tempo era l’unico portale funzionante. Infatti a controllare gli ingressi c’era una guardia dove oggi vediamo il capitello con la Madonna. Giunti a questa porta, vi consigliamo di soffermarvi al di fuori di essa, in quanto è ben visibile che la torre della porta è più bassa del resto delle mura. I Visconti insieme ai Gonzaga, dopo aver finalmente vinto nel 1400, la battaglia contro i Veneziani, per umiliarli, vollero dimostrare la loro superiorità abbassando il portone di Lazise.

Porta Cansignorio Lazise
La terza ed ultima porta fu costruita con l’ultimo tratto delle mura, subito dopo la morte di Cansignorio, infatti il ​​suo nome è Porta Cansignorio o Porta Nuova. Come sono ancora visibili i proiettili di artiglieria durante la guerra tra Venezia ei Visconti. All’interno si può vedere un mosaico di uno dei due santi patroni di Lazise, ​​San Martino. Dall’altro lato, sempre all’interno, vi è un bassorilievo rappresentante la Madonna che sorge dalle acque del lago tempestoso, commissionato dal podestà Macola nel ’55. Dall’analisi delle tecniche costruttive murarie, la fortificazione di Lazise risale ad un unico periodo storico, quello tardo scaligero. Comprende 3 porte e 12 torri scudate, completate dalla fortezza e dal porto militare. Inoltre, è stato riscontrato che le torri furono costruite prima delle mura,poiché questi non sono collegati ad essi.

Centro Storico
Dopo le mura medievali il tour di Lazise prosegue con il tour del borgo antico. Al centro si trova Piazza Vittorio Emanuele, con il municipio e, nelle vicinanze, la chiesa parrocchiale dei Santi Zenone e Martino. Le origini della chiesa risalgono probabilmente al XII secolo, ma l’attuale edificio fu completamente ricostruito in stile neoclassico tra la fine del 1700 e la metà del 1800. Il progetto è dell’architetto veronese Luigi Trezza. Il marciapiede a scacchiera con piastrelle bianche e nere di piazza Vittorio Emanuele prosegue direttamente fino alla darsena, sempre affollata di pescherecci e motoscafi di villeggianti.

Dogana veneziana
A ridosso del Porto Vecchio, sorge la Dogana Veneziana, celebre edificio divenuto particolarmente importante in epoca veneziana e affacciato direttamente sulle sponde del Lago di Garda. Villa Bernini caratterizzata dal suo colore arancio intenso e dalla merlatura presente e dall’altro lato, la prestigiosa Dogana Veneta. Ciò che sicuramente salta all’occhio sono i suoi eleganti archi, progettati da Cangrande della Scala con un motivo preciso, per far entrare i loro canali.

Al tempo della Serenissima Repubblica di Venezia divenne arsenale di un’importante flotta armata, sempre pronta a funzioni di presidio e combattimento contro i Visconti di Milano e contro l’alleanza della Lega di Cambray. La sua funzione in epoca veneziana non era solo di arsenale ma aveva anche lo scopo di scambiare merci tra la Lombardia e la Repubblica di Venezia.

Successivamente il Comune di Lazise acquistò l’immobile adibito interamente a dogana commerciale. Nella prima metà del 1500 questa funzione cessò. Il locale è stato mantenuto nella struttura e per questo è stato trasformato in una fabbrica per la produzione di salnitro. Una sostanza creata con escrementi di pecora e necessaria per produrre polvere da sparo. In seguito divenne il primo impianto per la filatura del cotone. È tornato a far parte del patrimonio comunale nel 1961, adibito a magazzino e ad altre attività sociali.

A seguito del restauro nel 2003, è diventata una location destinata ad ospitare prestigiosi eventi privati, aziendali e culturali come matrimoni, congressi, cene di gala, sfilate di moda e mostre d’arte. Oggi, per una delle location più richieste e un edificio storico tra i più importanti del Comune di Lazise.

Il Porto Vecchio
Il pittoresco Porto Vecchio di Lazise si trova ai piedi di Piazza Vittorio Emanuele II, proprio al termine della sua pavimentazione a scacchi. Questo porto esisteva già nel X secolo, ma acquisì un ruolo di grande importanza solo durante la dominazione veneziana, insieme alla dogana veneziana. In questo periodo, infatti, aveva non solo la funzione di ospitare le barche dei pescatori ma anche quella di scalo per le merci che transitavano tra Venezia, Trentino e Lombardia.

Alle estremità del Porto Vecchio, che inizialmente era più piccolo di quello attuale, vi erano due torri, con ingresso al porto turistico vicino alla torre più grande. Da queste due torri partivano le mura che andavano a collegarsi al resto della fortificazione medievale. La torre Cadenon e il Cason furono demolite nel 1924 per costruire il monumento ai caduti. Oltre a queste due torri vi erano dei portici direttamente sull’acqua sul lato nord di Portovecchio, che servivano per lo scarico temporaneo delle merci (legna e carbone in particolare). Questi portici ebbero la stessa sorte delle torri in quanto furono eliminati nel 1939 per consentire il passaggio delle auto direttamente sul lungolago.

Lungolago Marconi
La suggestiva passeggiata del lungolago Marconi si collega a nord con i comuni di Cisano, Bardolino e Garda, mentre a sud, prima con le spiagge e poi con Peschiera del Garda. Il lungolago è caratterizzato da un marciapiede ondulato che ricorda le onde del lago, poiché un tempo l’acqua scorreva a ridosso dell’attuale passeggiata, raggiungendo i portici dei ristoranti. Per questo Lazise veniva definita una piccola Venezia, costruita interamente sull’acqua, le cui strade erano percorribili solo con le proprie barche. Queste calli erano state progettate anche con un sistema difensivo costituito da palizzate che impedivano ai nemici di entrare in città.

All’inizio del lungolago Marconi, provenendo da nord, troverete sul muro alla vostra sinistra un’epigrafe marmorea che ricorda che Lazise è la città più antica d’Italia: infatti il ​​7 maggio 983 l’imperatore Ottone II concesse ai nativi di Lazise il privilegio di fortificare il borgo con mura turrite e di godere di ampia autonomia amministrativa, in particolare nel commercio e nella pesca. Godetevi una passeggiata romantica, godetevi un aperitivo, un gelato al tramonto o semplicemente sedetevi su una panchina e ammirate le limpide acque del lago, questo è il posto giusto. Nei pressi del Porto Nuovo si segnala la presenza di una statua in bronzo rappresentante la Sirenetta del lago, figura femminile che salta su uno scoglio uscendo dall’acqua e che, riflettendosi nel lago, dona un’immagine di luminosità.

Chiesa di San Nicolò
La chiesa di San Nicolò si trova nei pressi del porto vecchio di Lazise. Con il suo alto campanile bianco, la chiesa romanica di San Nicolò, che, insieme alla Dogana Veneziana, fa da cornice al Portovecchio del paese, rappresenta una delle attrazioni imperdibili di Lazise. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Nicolò, protettore di marinai e pescatori, è in stile romanico e risale alla fine del XII secolo. Nel corso dei secoli la chiesa ha subito diverse importanti modifiche: con il terremoto del 1117 ea seguito di un incendio nel 1595, alcune parti furono distrutte, in particolare l’abside e il campanile, che furono successivamente ricostruiti. Nel 1879 la chiesa fu chiusa per ordine del cardinale Luigi di Canossa che visitava il paese in stato di abbandono, così, negli anni successivi,veniva utilizzato per spettacoli teatrali.

Durante i lavori di restauro sono venute alla luce diverse parti di affreschi risalenti a diverse epoche rinascimentali. Ad esempio il dipinto ad olio su tela posto dietro l’altare e la Madonna in stile bizantino collocata nel tabernacolo esterno, dono della famiglia Tabasini alla confraternita di San Nicolò. Nel maggio 2017 sono stati commissionati ulteriori lavori di restauro, terminati nell’agosto 2020. L’obiettivo di questi lavori era riportare la chiesa al suo antico splendore.

Chiesa dei Santi Zenone e Martino
La maestosa chiesa dei Santi Zenone e Martino nei pressi di Porta San Zeno, con la sua facciata bianca insieme alle colonne decorate, ricorda un tempio dell’antica Roma. Un’altra particolarità di questa chiesa è il suo alto campanile quadrato bianco con l’orologio sotto. I primi documenti che citano l’esistenza dell’attuale chiesa di San Zenone risalgono al XII secolo.

La chiesa è in perfetto stile neoclassico, come testimoniano le colonne che sorreggono la trabeazione terminata con i capitelli in stile corinzio. Ad unire il vecchio e il nuovo, all’interno vi sono due altari laterali che risalgono alla chiesa precedente. Inoltre troverete alcune opere come: la pala di San Martino che si trova nel coro, la Via Crucis, la pala del Sacro Cuore e il Cristo. La scala ancora presente all’esterno fu realizzata alla fine dell’Ottocento per livellare il pavimento della chiesa e le tre statue sul frontone della facciata raffigurano San Martino, Fermo e Rustico.

Eventi
Numerose sono le feste che si svolgono regolarmente nel paese, in particolare sagre e sagre: la Festa dell’Ospite, che si tiene a fine luglio a Pacengo (paese limitrofo) e a fine agosto a Lazise, ​​quando ci sono vari stand che vendono prodotti tipici locali, concerti e spettacolo finale con fuochi d’artificio; l’Antica sagra della Madonna della Neve che si svolge nel comune di Colà all’inizio di agosto, durante la quale viene servito il tradizionale piatto di anara col pien (anatra farcita e arrosto); la Sagra del Marciapié, antica festa che si celebra l’ultimo giorno di Carnevale e il primo di Quaresima in Via Arco, durante la quale i cittadini sono invitati a scegliere i rappresentanti della via denominata Via Capo Valàr, oltre alle maschere carnevalesche;infine la fiera nazionale I giorni del miele, fiera completamente dedicata al miele e ai suoi derivati ​​che si tiene all’inizio di ottobre.

Circostante
Visitare i due grandi centri turistici vicini, Bardolino e Peschiera del Garda, fare una passeggiata nelle frazioni di Lazise: Pacengo e Colà che continuano la tradizionale vita economica basata quasi esclusivamente sulla pesca e sull’agricoltura, in particolare sulla coltivazione della vite e dell’olivo che producono ottimo olio extravergine di oliva e vini, che fanno di Lazise una delle mete preferite della “Riviera degli ulivi”.

Dalla fortunata posizione di Lazise si possono fare interessanti gite al Monte Baldo, al Vittoriale, alle località della riviera bresciana del Lago di Garda, Salò, Gardone, Toscolano Maderno e Limone del Garda. La zona è famosa per i suoi parchi tematici, come Gardaland a 6 km, CanevaWorld a 3 km, il parco zoo-safari Natura Viva a 5 km, il Parco Termale a 3 km., Moviland e altre grandi attrazioni.

Coca Cola
Colà, entrato a far parte del comune di Lazise nel XIX secolo. Nell’abitato, parrocchia dal 1526, si trova la chiesa di San Giorgio Martire, edificata tra il 1757 e il 1762 su emulazione della precedente cappella dedicata a Santa Maria, edificata nel XII secolo. All’interno si trovano cinque altari marmorei e due pregevoli tele di Agostino Ugolini, mentre nella canonica vi è la Vergine ei Santi Rocco e Sebastiano di Paolo Farinati.

Pacengo
Pacengo è una frazione situata sulla riva del lago a sud del capoluogo, entrata a far parte del comune di Lazise durante la dominazione veneziana. La cittadina doveva essere sia un importante centro preistorico, visto il ritrovamento di vari oggetti antichi, sia romano, considerato luogo di ritrovo per le fondazioni di edifici romani. Nel paese, sede della parrocchia dal 1526, si trova una chiesa costruita tra il 1787 e il 1792 su progetto di Leonardo Rossi. Gli interni furono decorati da Pio Piatti mentre l’altare maggiore in marmo fu molto probabilmente realizzato dagli scultori Zoppi e Spiazzi.

Parco Termale Villa dei Cedri
Ampio parco alberato con due laghetti con acqua termale. La temperatura del lago principale è di 33-34°C che sale fino a 37 e 39 in apposite vasche all’interno del lago. Nel lago secondario la temperatura è di 29-30 °C. In entrambi i laghi sono presenti idromassaggi e docce fredde e calde. Nel centro è inoltre possibile fare bagni nelle piscine termali, fare cure termali e saune. Nel parco ci sono tavoli e sedie, è possibile noleggiare sdraio.

Desenzano del Garda
Desenzano del Garda fa parte della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, itinerario di promozione del turismo enogastronomico, lungo circa 200 chilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda attraverso la provincia di Brescia su un territorio di 25 comuni, toccando tra questi: Pozzolengo, Sirmione, Lonato del Garda, Padenghe sul Garda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Muscoline, Polpenazze del Garda, Manerba del Garda, Puegnago del Garda, Salò, Gardone Riviera, Toscolano-Maderno, Limone sul Garda e Tremosine. Il percorso si intreccia con un altro itinerario di pregio turistico della zona: Strada dei Vini e Sapori Mantovani.

Nelle terre dei Gonzaga
Un itinerario attraverso le città, grandi e piccole, che furono le capitali dei rami cadetti dei Gonzaga: principati, marchesati, ducati che, all’interno della struttura statale mantovana, godevano di una vera indipendenza, spesso coniavano monete e custodivano raffinati cortili che rivaleggiavano con quello dei Mantova, abbellirono i loro centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri – e caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.

Colline Moreniche del Lago di Garda
Sulle prime corrugazioni della pianura padana che diventa collina, dove inizia l’ampio bacino lacustre del Lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio dei Gonzaga, Venezia, Scaligeri, e in seguito divennero teatro delle sanguinose battaglie dei Risorgimento che furono il preludio all’Unità d’Italia. All’importanza turistica, storica e naturalistica l’area unisce un interesse enologico come zona di produzione dei vini delle colline, tokai, merlot e chiaretto.