Guida di Cittadella, Veneto, Italia

Cittadella è una città murata medievale in provincia di Padova, nel nord Italia, fondata nel XIII secolo come avamposto militare di Padova. Fa parte del gruppo delle città murate che si possono ammirare nel Veneto. Situata nella pianura veneta, Cittadella si trova in una zona fertile con un’antica tradizione agricola che ha sviluppato una solida economia artigianale e industriale nella seconda metà del Novecento, a cui si aggiunge un certo sviluppo turistico. Dal 1972 porta il titolo di Città.

Cittadella è l’unica città murata in tutta Europa ad avere una passerella medievale, completamente ellittica, percorribile a piedi. Le Mura si possono visitare con una passeggiata panoramica a 15 metri di altezza, un’esperienza unica di “Camminare nella Storia”. La cinta muraria è stata restaurata ed ha una circonferenza di 1.461 metri con un diametro di circa 450 metri. Ci sono quattro porte che corrispondono grosso modo ai punti cardinali.

Cittadella è una bellissima città murata collocata perfettamente tra Padova, Venezia, Verona e Vicenza. Fu fondata come avamposto per Padova nel 1220. Costruita a difesa del territorio in un periodo di contese tra Padova e Treviso, era completamente cinta da alte mura di protezione merlate, con fossato e quattro porte con ponte levatoio.

A differenza delle vicine fortezze con la loro forma quadrangolare secondo i canoni militari dell’epoca Cittadella si distingue per le sue mura circolari, le quali, con le quattro porte poste ai punti cardinali – ciascuna recante il nome della città su cui si affaccia – le sue due principali intersezioni stradali, e 16 torri, ne facevano una sorta di ‘città ideale’, sempre pronta ad affrontare ogni tipo di minaccia. Nel corso della sua lunga storia il paese è stato dominato dai Romani, dagli Scaligeri, dai Visconti, per poi passare ai Veneziani. Durante la guerra della Lega di Cambrai l’unico danno che subì fu alla Porta Vicenza (ancora oggi visibile).

C’erano passaggi all’interno e in cima alle mura per attraversare in sicurezza la città in tempi di battaglia. Un ascensore di vetro nel cancello di Porta Vicenza ora ti trasporta fino a vedere le mura e le viste circostanti. Da non perdere la Casa del Capitano all’interno della Rocca. Ha una serie di affreschi che documentano gli eventi storici attraverso i secoli, dal 1260 al 1600, con vividi dettagli, con la stessa precisione dei documenti scritti a mano della città.

Oggi, guardando Cittadella dall’alto, si può vedere il profilo cilindrico quasi perfetto delle mura che ancora cullano la città. È stato possibile percorrere l’intera cerchia delle mura cittadine, partendo da Porta Bassano, visitando la casa del Capitano, dove prima di intraprendere il giro delle mura stesse si attraversa un suggestivo ambiente adornato da armi e arredi antichi.

Nel centro storico c’è un bellissimo teatro circondato da palchi di osservazione privati ​​e dall’aspetto opulento e appeso con un enorme lampadario di cristallo. Presenta ancora produzioni teatrali e operistiche. La cattedrale della città è un design neoclassico costruita nel 1774 con una bella galleria nella sagrestia che ospita alcune meravigliose opere di arte sacra di artisti regionali. Il Palazzo Pretorio, che fu sede del podestà, prima sotto Padova poi sotto la Serenissima Repubblica di Venezia, è stato restaurato e ospita importanti mostre e incontri.

Da non perdere anche il Palazzo Pretorio, il Museo della Cattedrale contenente la Cena in Emmaus di Jacopo di Ponte, il Teatro Sociale e l’antica chiesa di San Donato, che si trova appena fuori le mura cittadine sulla via per Padova.

La Torre Maltese, costruita nel 1251 da un despota regnante, veniva utilizzata come prigione per i suoi nemici, le cui stanze si dice che Ezzelino da Romano usasse per torturare i prigionieri. La sua triste storia è stata citata da Dante nella Divina Commedia. Ora è sede di un bel museo archeologico.

Storia
Cittadella del Veneto fu colonizzata dai Romani che nel 148 aC costruirono la Strada Postumia che collegava Genova con Aquileia. Tuttavia, fu solo nel XIII secolo che Cittadella fu costruita; la sua posizione strategicamente scelta per difendere i confini di Padova da Treviso e Vicenza. E la difese lo fece attraverso una serie di guerre che videro la cittadina passare di mano dai Carraresi alla Serenissima e perfino a Napoleone e agli Asburgo prima di essere finalmente restituita al nuovo Regno d’Italia.

Nonostante la fondazione di Cittadella sia nel XIII secolo, il suo territorio ha una storia molto più antica. Molto evidenti sono le tracce lasciate dagli antichi romani che occuparono il Veneto alla fine del III secolo aC. Dopo la caduta dell’Impero Romano, il territorio di Cittadella seguì le sorti di gran parte dell’Italia settentrionale passando al Regno dei Longobardi.

Tra il XII e il XIII secolo Padova, uno dei comuni più importanti del Veneto, diede impulso ad un’importante spinta espansionistica, entrando presto in conflitto con le vicine Vicenza e Treviso. Quest’ultimo, intorno al 1195, avviò la costruzione di Castelfranco, un piccolo avamposto militare vicino al confine segnato dal torrente Muson.

La risposta di Padova non tardò ad arrivare e nel 1220, sulla sponda opposta del fiume, iniziò la costruzione della Cittadella. Il nuovo borgo fortificato, progettato da Benedetto da Carturo, presenta però caratteristiche originarie che lo differenziano nettamente da Castelfranco; non è un piccolo e compatto castello quadrangolare, ma una vera e propria città dall’ariosa pianta tondeggiante, con propri statuti e autonomia di governo. Padova intende così creare non solo un presidio militare, ma anche un centro amministrativo ed economico per favorire la colonizzazione del territorio tra il Brenta e il Muson.

Fino agli inizi del XV secolo, Cittadella seguì le sorti della città madre, passando dalla signoria di Ezzelino III da Romano a quella dei Carraresi, degli Scaligeri e perfino dei Carraresi. Nel 1406, al termine della cosiddetta guerra di Padova, Cittadella entra nell’orbita della Serenissima. Pur mantenendola inquadrata nel quartiere padovano, i veneziani dotano la città di una podesteria all’interno e di una podesteria all’esterno, una con giurisdizione all’interno delle mura, l’altra all’esterno.

Il lungo periodo veneziano caratterizzato, da pace e stabilità politica, portò Cittadella ad evolversi da avamposto militare a centro di servizi e mercato. Questa trasformazione si riflette anche nel tessuto urbano, con la costruzione di edifici amministrativi, ma anche magazzini e negozi. Contemporaneamente inizia l’espansione fuori le mura, con la formazione dei quattro borghi (Bassano, Treviso, Padova, Vicenza) lungo le due strade principali. Scarsa è invece la presenza di palazzi e ville veneziane, a testimonianza di come manchi il rapporto privilegiato che Castelfranco gode tra Cittadella e Venezia.

Dopo la caduta della Serenissima, anche Cittadella attraversò un periodo di incertezza amministrativa, passando dai francesi agli austriaci e di nuovo ai francesi; la dominazione austriaca termina nel 1866, anno in cui fu annessa al Regno d’Italia.

Attrazioni principali
Il Veneto, famoso soprattutto per la Laguna Veneta, è costellato di città murate. Nessuno è così ben conservato come Cittadella, puoi percorrere i quasi 1,5 chilometri di mura difensive medievali per una vista a volo d’uccello della città.

La città antica è tutta racchiusa nella cerchia irregolare delle mura che conserva tutt’attorno il fossato con l’acqua e un’area verde tra le mura e il fossato. L’asse viario è caratterizzato dalle due principali vie di comunicazione nord-sud, Bassano del Grappa – Padova -da Porta Bassano a Porta Padova- e Treviso est-ovest – Vicenza -da Porta Treviso a Porta Vicenza-. Al loro incrocio si trova la piazza con il Duomo e gli edifici civili. Le vie minori si inseriscono a scacchiera sulle due principali, sviluppando un edificio dal caratteristico aspetto veneziano con portici.

Fu edificato in fasi successive in forma poligonale su assi ortogonali mediante la costruzione di 32 torri grandi e piccole, con la formazione di un fossato protettivo e con quattro ponti levatoi accanto alle quattro porte d’ingresso. Le sue mura, alte dai 14 ai 16 metri, sono state costruite con la “muratura a cassetta”: due muri paralleli riempiti con un robusto nucleo di pietre e calce calda calda per uno spessore complessivo di circa 2,10 metri.

Le mura oggi sono tutte intatte tranne un tratto distrutto nel XVI secolo durante la guerra di Cambrai, e sono ancora ben visibili i sapienti particolari della costruzione. Presenta ben sette diverse tecniche costruttive caratterizzate dall’alterazione dei corsi in laterizio e si riconoscono quelli in roccia di fiume mista a laterizio.

Tra gli elementi di interesse, la Rocca di Porta Bassano conserva ancora l’apparato difensivo del mastio e le porte d’ingresso. La Casa del Capitano si trova all’interno della Rocca. Il restauro ha portato alla luce affreschi risalenti al periodo delle famiglie Carraresi, Malatesta, Sanseverino e Borromeo. Tramandano un vero e proprio resoconto storico degli eventi accaduti tra il 1260 e il 1600, quasi sostituendosi a documenti scritti.

Per una migliore difesa, la cinta muraria in origine poteva essere percorsa su più livelli tramite camminamenti, in parte in pietra ma molti altri tratti erano in legno o realizzati lungo i terrapieni che correvano lungo l’intera cinta muraria.

Oggi il camminamento di ronda è stato ripristinato e l’intero circuito è percorribile. Il completo restauro dell’impianto fortificato di Cittadella sarà completato nei prossimi anni con il definitivo ripristino delle murature dei settori nord-est e sud-est e con la conclusione dei lavori in corso sulle porte e sulle torri.

Dentro le mura

Cattedrale
Il Duomo di Cittadella fu costruito tra il 1774 e il 1826 da tre architetti tra cui Domenico Cerato, noto anche per il progetto del Prato della Valle a Padova. Nella parte antica della Cattedrale si possono ammirare affreschi medievali e rinascimentali, tra cui alcune parti di un ciclo di affreschi di Jacopo Bassano. Nel corpo centrale, gli altari minori ospitano dipinti di epoche diverse tra cui “Beata Veronica Giuliani riceve le stimmate” di Michele Fanoli da Cittadella e “Madonna della cintura con i santi Rita, Battista e Lorenzo”, realizzati nel 1611 da Jacopo Apollonio, Jacopo nipote di Bassano.

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Palazzo Pretorio
Questo grande edificio si trova lungo la strada nei pressi di Porta Treviso, la porta orientale. Un tempo era la residenza del Governatore – il Governatore (podestà) inviato dal Comune di Padova e dal XV secolo in poi dalla Repubblica di Venezia. Il suo interno colpisce per la decorazione di finti arazzi a righe verticali, fregi policromi, cornici tonde di ritratti e medaglioni. Notevole anche il portale maggiore, in marmo rosso con un leone di San Marco e medaglioni con i ritratti di Pandolfo e Carlo Malatesta, che furono signori di Cittadella. Il palazzo, recentemente restaurato, ospita attualmente la fondazione Pretorio Onlus che organizza mostre d’arte nazionali.

Municipio
La nuova sede del municipio rispecchia lo stile architettonico moderno ma è anche un edificio storico poiché ha ospitato la scuola elementare ed è stato dedicato a Vittorio Emanuele II.

Palazzo Loggia – Ex Municipio
Per il suo porticato al piano terra l’edificio è noto come “Palazzo della Loggia” e ospita la polizia municipale e l’organizzazione Pro Cittadella. Nel 1816 fu rimaneggiata secondo i canoni neoclassici dell’architetto Carlo Barera. Tra gli elementi che risalgono all’edificio preesistente spicca un fregio che corre lungo il portico del pianterreno, raffigurante gli stemmi del Podestà e un bassorilievo quattrocentesco del leone di San Marco che era stato nascosto durante la epoca napoleonica ed è stato ritrovato di recente all’interno di una cinta muraria del palazzo.

Teatro
Il teatro sorge lungo la strada fino alla porta occidentale. Fu progettato da Giacomo Bauto nel 1817 e completato da Francesco Cibele. L’elegante facciata neoclassica è attribuita a Giuseppe Japelli, autore, tra l’altro, del famoso Caffè Pedrocchi di Padova. Il teatro è organizzato secondo canoni ottocenteschi: un androne, una sala delle udienze semicircolare con palcoscenico e tre ordini di palchi e una sala fumatori. I magnifici affreschi rappresentano fiori, amorini e figure allegoriche e sono opera di Francesco Bagnara, scenografo e pittore, a cui è anche attribuita la decorazione del teatro “La Fenice” di Venezia.

La Chiesa di Santa Maria della Torretta
La chiesa addossata alle mura presso Porta Padova prende il nome dall’unica torretta a cuneo dell’intera cinta muraria, che fin dall’inizio era stata trasformata in campanile. All’interno della Chiesa si può ammirare un interessante crocifisso ligneo, mentre i suoi altari laterali sono sormontati da dipinti. Notevoli anche il pulpito e la vasca marmorea medievale provenienti dall’antica Chiesa di San Nicolò di Mejaniga, villaggio esistente sul sito antecedente a Cittadella. Attualmente la chiesa ospita mostre.

Museo della Cattedrale
Il Museo ha iniziato a svilupparsi dal 1986 con l’obiettivo di tutelare, valorizzare e far conoscere i tesori artistici della pieve dei Santi Prosdocimo e Donato e di altre chiese del territorio. Le opere conservate all’interno del Museo sono di diversa natura: pittura, scultura, arti applicate; tutte fondamentali per il loro valore artistico o storico. Innanzitutto la grandiosa “Cena in Emmaus”, capolavoro datato 1537 di Jacopo Bassano, e il “Compianto sul Cristo Morto”, attribuito ad Andrea da Murano, della fine del XV secolo. All’ingresso ad accogliere i visitatori si trova un’antica statua di Sant’Antonio Abate, databile tra il 1300 e il 1400, che svela a chi fu dedicato il primo edificio sacro della città murata. Seguono dipinti, statue,oggetti sacri e paramenti liturgici che raccontano la storia e la fede di una comunità.

Torre di Malta e Museo Civico Archeologico
Il possente edificio all’interno della Porta Padova è la cosiddetta “Torre di Malta”, costruita nel 1251 da Ezzelino III di Romano, dispotico signore della zona, come prigione per i suoi nemici. La rocca ottenne in quei giorni una terribile fama, a causa delle atrocità che vi si commettevano al suo interno, tanto che anche Dante la menzionò nella sua Divina Commedia. Oggi le grandi sale della torre ospitano il Museo Civico Archeologico oltre a convegni e conferenze. Il museo ospita un discreto numero di reperti archeologici dall’età del bronzo fino al rinascimento provenienti da Cittadella e dintorni.

Porta Padova (Porta Meridionale)
La Porta Padova era un tempo l’ingresso principale a Cittadella. Sulle pareti esterne spiccano gli affreschi (il carro dei Carraresi e lo stemma di Padova – una croce rossa in campo bianco). Il complesso si compone di 3 porte e di un ampio cortile d’armi con scala a chiocciola in muratura cilindrica. L’elemento più caratteristico della Porta di Padova è la massiccia “Torre di Malta” (Torre di Malta).

Porta occidentale
La Porta Vicenza è l’ingresso occidentale della città, un triplice sistema di accesso con un mastio che raggiunge un’altezza di circa 23 m. Delle sue parti esterne non è rimasto quasi nulla, né dei ponti levatoi, che erano stati distrutti in epoca napoleonica alla fine del XIX secolo. La parte interna rivolta verso il centro abitato è decorata da un affresco raffigurante la crocifissione.

Porta Bassano (Porta Nord)
Questa porta è la parte più fortificata e importante dei bastioni. Costituiva l’estrema difesa della comunità ed era quindi isolata anche verso il centro abitato da un fossato che era ingegnosamente collegato con il fossato esterno. Consisteva in un sistema di 5 porte, 3 verso l’esterno e 2 verso il centro cittadino, caratterizzato da ponti levatoi e saracinesche. Tutto questo complesso comprendeva la casa del Capitano, i locali per le guarnigioni, i magazzini, il pozzo, il forno e altri servizi. Il mastio alto 30 m offre ancora oggi una splendida vista sui dintorni.

Sulla parete verso il centro abitato il mastio è decorato con un affresco che rappresenta il carro dei Carraresi e accanto lo stemma di Padova. All’interno del complesso troviamo la Casa del Capitano. Durante il suo restauro sono stati rinvenuti affreschi dell’epoca dei Carraresi, dei Sanseverino, dei Malatesta e dei Borromeo. Si può visitare un salone affrescato, troverete un’ambientazione di vita quotidiana medievale. Oggi la Casa del Capitano ospita l’ufficio turistico di Cittadella.

Porta Orientale
Porta Treviso è l’ingresso orientale della città, un sistema a triplo accesso con un mastio che raggiunge un’altezza di circa 23 m. Delle sue parti esterne non è rimasto quasi nulla, né dei ponti levatoi, che erano stati distrutti in epoca napoleonica alla fine del XIX secolo. L’interno, rivolto verso il centro cittadino, è decorato da un affresco raffigurante l’Incoronazione di Maria e l’Annunciazione.

Fuori le mura

Villa Ca’ Nave E Oratorio del Salvatore
Situata lungo la strada che dal centro del paese conduce a Padova, la villa è costituita da un edificio principale con ali ottagonali e due torri merlate. Poco dopo aver ottenuto il titolo nobiliare della Repubblica di Venezia Bernardo Nave decise di ristrutturare il suo villino del fine settimana e di costruire una cappella mausoleo sul luogo di un antico xenodochio intitolato a S. Lazzaro. Entro il 1689 fu costruita la cappella dedicata al Salvatore: la facciata è realizzata in muratura e marmo bianco di Verona sotto la direzione dell’architetto Antonio Gaspari che si ispirò al famoso architetto Palladio. Le decorazioni dell’interno possono essere considerate un prezioso ed omogeneo esempio di dipinti e statue della fine del XVII secolo. Le decorazioni ad affresco sono attribuibili al pittore francese Louis Dorigny,le statue di marmo ei busti alla fiamminga Le Court.

Monastero San Francesco
Il monastero dei Padri Francescani fu costruito intorno al 1481 ed è sempre stato un centro spirituale molto attivo. Il bel chiostro è stato costruito intorno ad un semplice campanile. Presenta portici su due lati con interessanti soffitti a vela all’interno. La chiesa ha una sola navata, tre altari con pale d’altare, affreschi e sepolture di importanti famiglie. Il monastero conserva alcuni dipinti di pittori veneziani del XVII e XVIII secolo, tra cui “Madonna con il Bambino tra i Santi Francesco e Antonio da Padova” (La Madonna con Bambino e i Santi Francesco e Antonio da Padova).

Chiesa di San Donato
L’antica chiesa battesimale di San Donato si trova a circa due chilometri a sud di Cittadella lungo la strada che porta a Padova. Questo antico luogo di culto si trasformò nella prima chiesa cristiana di un vasto quartiere a partire dal VI secolo, svolgendo un ruolo fondamentale fino al 1376, quando assunse le sue funzioni la cattedrale più grande di Cittadella. La chiesa è un edificio medievale con abside ed è stata costruita con ciottoli del fiume Brenta proprio come la cinta muraria di Cittadella. L’interno è diviso in 3 navate e coperto da un tetto a capriate. Si possono ammirare affreschi trecenteschi e reperti longobardi.

Chiesa Santa Lucia Di Brenta
Santa Lucia di Brenta è la chiesa di un isolato monastero benedettino che sorgeva sulle rive del fiume Brenta già prima del XII secolo. La chiesa fu devastata e abbandonata nel corso del XIV secolo. Quando fu riaperto nel XVI secolo era stato splendidamente decorato con affreschi di Jacopo dal Ponte e faceva ora parte di un piccolo villaggio. La chiesa rimase in servizio fino al 1867 ma in seguito non è più menzionata. Dopo la seconda guerra mondiale Giuseppe Cappello, libero sovrintendente ai beni culturali rintracciò la chiesa grazie a un piccolo libro dei conti: degli edifici religiosi non era rimasto quasi nulla a parte uno che era stato trasformato in una povera casa colonica dove appartamento, stalle, cantine e capannoni occupavano un fabbricato non più lungo di 15 m.

Oratorio della Cà Micheli
L’oratorio barocco Cà Micheli in Santa Croce Bigolina è stato costruito nel 1744 dalla nobile famiglia veneziana Michel ed è stato dedicato alla Vergine Maria Carmine. L’oratorio fu terminato il 19 novembre dello stesso anno e nel 1754 fu dotato delle reliquie del beato Gregorio Barbarigo, di san Luigi Gonzaga, di san Gaetano da Thiene, del legno della santa croce e della veste di papa Pio V. L’interno mostra una pianta ottagonale e sull’altare le statue marmoree della Madonna con Bambino, San Luigi e San Gaetano. Il pavimento del coro presenta intarsi di marmi policromi.

Attività

Rievocazione Medievale
Nell’ultimo fine settimana di settembre l’Associazione “Arme, Dame e Cavalieri” organizza a Cittadella una rievocazione storica facendo da sfondo ai bastioni e ad altri importanti siti di Cittadella. Durante questi due giorni la piazza e le strade si trasformano in un borgo medievale con uomini armati, arcieri, musici e giullari, giochi storici, mercatini medievali e antichi mestieri oltre ad attrazioni speciali come la falconeria con diversi rapaci.

Voci dal Medioevo
Nel quarto fine settimana di settembre, l’Associazione Dame e Cavalieri Armi organizza a Cittadella la Rievocazione Storica, ambientata nel periodo più rilevante per la città, i suoi monumenti e le imponenti mura. In questi due giorni ci saranno allestimenti in piazza e in strada, come gli accampamenti degli uomini d’arme, il tiro con l’arco storico, la partecipazione itinerante di musici e giullari, i giochi storici, il mercato medievale e gli antichi mestieri. Uno spettacolo particolare saranno le evoluzioni della falconeria con vari tipi di rapaci e la partecipazione interattiva del pubblico. La rievocazione si concluderà al tramonto con fiaccolata, fuochi d’artificio e incendio del Castello.

Fiera Franca di ottobre
La “Fiera Franca di Cittadella” è uno degli eventi annuali più importanti di Cittadella. La fiera ha origini antiche. Risale al 1231 quando Padova decise di cedere i privilegi del mercato dalla vicina Onara a Cittadella. Durava sempre tre giorni e in questi giorni arrivavano a Cittadella migliaia e migliaia di visitatori da tutta la Provincia. Ci sono bancarelle che vendono prodotti freschi locali, artigianato locale e molti stand che vendono cibo e bevande intorno al centro storico. Vicino al centro sportivo c’è una fiera per bambini e ragazzi.

Nella zona industriale c’è un grande mercato del bestiame. Fino a pochi anni fa nella zona compresa tra il fossato e le antiche mura si svolgeva il mercato del bestiame. L’ultima serata della fiera si conclude con uno spettacolo di luci a parete accompagnato da musica e fuochi d’artificio. Questo attrae molte residenze, visitatori e turisti che non vorrebbero perdersi l'”incendio” delle mura.

Periodo natalizio
Durante l’Avvento e nel periodo natalizio c’è un mercatino di Natale in Piazza Scalco con pittoresche casette in legno, dove vengono venduti prodotti enogastronomici e artigianali. I negozi hanno orari di apertura prolungati e le vie del centro storico sono illuminate da luminarie e piene di musica, creando un’atmosfera molto natalizia. Nella Chiesa del Torresino è presente un presepe. La mostra si propone di mettere in luce il lavoro creativo e appassionato degli artisti e degli artigiani della zona, che anno dopo anno ricreano la Natività in modo sempre nuovo e originale.

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