EUR Razionalista a Roma, Comitato Giovanile Italiano UNESCO

EUR (Esposizione Universale Romana) è stato progettato come un quartiere moderno e innovativo con prospettive spettacolari e maestosa architettura metafisica in preparazione per la fiera mondiale del 1942 a Roma. Il nuovo sviluppo urbano, un punto focale per la propaganda che combina cultura, economia e politica, era situato in un’area servita dal nuovo sistema della metropolitana.

EUR è un quartiere residenziale e commerciale a Roma, in Italia, situato a sud del centro città. EUR è stato anche progettato per dirigere l’espansione della città verso il sud-ovest e il mare, e per essere un nuovo centro città per Roma. Il progetto iniziale fu presentato nel 1938 sotto la direzione di Marcello Piacentini. Il progetto è stato ispirato, l’urbanistica romana imperiale, con elementi moderni derivati ​​dal razionalismo italiano, il risultato è una sorta di neoclassicismo semplificato. Il progetto si sviluppa su assi ortogonali e su edifici grandi e maestosi, costruiti principalmente in pietra calcarea, tufo e marmo, materiali tradizionali associati all’architettura dell’impero romano.

L’edificio più rappresentativo dell’EUR, simbolo di questo stile architettonico, è il Palazzo della Civiltà Italiana (1938-1943), un progetto iconico che da allora è diventato noto come il “Colosseo Quadrato”. L’edificio fu progettato da Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano, anch’essi ispirati all’arte metafisica.

Federico Fellini era così incantato dall’atmosfera metafisica dell’EUR che lo ha caratterizzato come ambientazione per alcuni dei suoi film famosi.

Sono presenti anche diversi musei. Comprendono il Museo della Civiltà Romana, il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo e il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini. Un nuovo planetario, collegato al Museo di Astronomia, è stato inaugurato nel 2004.

L’approccio da sud è stato progettato da Adalberto Libera per essere incorniciato da un enorme arco in alluminio, che non è mai stato completato. Il concetto fu poi ripreso, quasi identicamente, da Eero Saarinen per il Gateway Arch di Saint Louis.

[colonne galleria = “3” size = “medium” ids = “16751,16768,16784,17132,17135,17147,17169,17172,17175,17178,17435,17439” orderby = “rand”]

Progettato da Enrico Del Debbio e costruito tra il 1927 e il 1933, il complesso del Foro Italico fu completato solo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il complesso, caratterizzato da una struttura monumentale, un enorme obelisco e grandi statue marmoree donate da varie province italiane, si trova ai piedi di Monte Mario.

Gli edifici del Foro Italico comprendono la sede del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI, l’ex Accademia Italiana di Educazione Fisica), caratterizzato dalla sua pianta a forma di H, e lo Stadio dei Marmi, caratterizzato dalla sua imponente corona di statue. Sul lato sud del complesso, la Casa delle Armi, progettata da Luigi Moretti, è costruita in uno stile decisamente classicista che incorpora anche aspetti del movimento moderno.

Città Universitaria, progettata per concentrare la “culla del sapere” in un unico luogo, fu inaugurata nel 1937. Il risultato del lavoro di alcuni dei più importanti architetti dell’epoca (Michelucci, Ponti, Rapisardi e Pagano), è stato progettato sulla base di linee guida stabilite dall’architetto tradizionalista Marcello Piacentini. Quindi, la ripetizione di elementi semplici, le finestre rettangolari ripetute sulle facciate e i corpi pieni di muratura e pietra. Le idee di Piacentini riecheggiano fortemente in tutto il complesso: il desiderio di un classicismo disadorno, in cui l’aspetto della monumentalità rimane comunque molto prominente.

Dall’ingresso monumentale di Piazzale Aldo Moro, la prospettiva conduce verso il Palazzo del Rettorato, di fronte al quale si erge la statua di Minerva, che simboleggia la Saggezza. La statua bronzea di Arturo Martini è connessa con una credenza popolare tra gli studenti dell’Università che chiunque guardi Minerva negli occhi prima di un esame fallirà inevitabilmente.

Il piano di sviluppo della città prevedeva, tra le altre cose, il decentramento dei servizi al di fuori del nucleo storico della città. Sono stati pertanto indetti bandi di gara per la realizzazione di nuovi edifici postali in Piazza Bologna, Via Marmorata, Via Taranto e Viale Mazzini. Ciò ha comportato opere di costruzione da parte dei più importanti architetti (Libera, De Renzi e Ridolfi, tra gli altri), che sono ancora oggi riconosciuti come punti di riferimento per interi quartieri.

L’architettura fascista dell’EUR è stata protagonista nel film L’eclisse di Michelangelo Antonioni del 1962 e Il conformista di Bernardo Bertolucci del 1970. Inoltre, diversi edifici furono mostrati nei film di Federico Fellini Otto e Mezzo e nella sua scena in Boccaccio ’70.

La location è stata anche utilizzata come quartier generale delle Mayflower Industries nel film del 1991 Hudson Hawk e ha fatto da sfondo alle scene dell’adattamento cinematografico del Tito Andronico di Shakespeare del 1999. Anche la scena della morte di Lara Wendel nel film del 1982 Tenebrae è stata girata nella location.

Il quarto è stato descritto nel documentario “A History Art in Three Colours – White” trasmesso dalla BBC nel 2012 dallo storico dell’arte Dr. James Fox. Nel programma il dott. Fox si è concentrato sull’uso del marmo bianco in euro come simbolo di oppressione e razzismo del regime fascista al momento della sua costruzione, in contrasto con l’uso del marmo bianco dell’antichità, le stoviglie Wedgwood e l’uso di bianco puro nell’arte moderna e nelle gallerie d’arte.