Guida turistica del Trentino, Trentino Alto Adige, Italia

Il Trentino, ufficialmente Provincia Autonoma di Trento, è una provincia autonoma d’Italia, nell’estremo nord del paese. Il Trentino è rinomato per le sue montagne, come le Dolomiti, che fanno parte delle Alpi. Trentino con un vero trionfo di bellezze naturali. Dallo splendore delle città alla magia dei ghiacciai, dall’incanto delle valli alla maestosità delle vette, il Trentino Alto Adige è una delle regioni italiane più affascinanti.

All’interno della Valle dell’Adige che costituisce la valle principale attorno alla quale si sviluppano tutte le altre numerose valli grandi e piccole, ciascuna delle quali costituisce un piccolo mondo a sé. Terra di montagne e di laghi, il Trentino oltre ad inglobare la parte settentrionale del Lago di Garda, possiede una miriade di laghi più piccoli ma non per questo meno conosciuti; esempi sono il Lago di Ledro, il Lago di Molveno, il Lago di Caldonazzo, il Lago di Tovel.

Le sue catene montuose sono note per la loro straordinaria bellezza. Offre catene montuose prealpine, come la catena del Monte Baldo che si specchia nel Lago di Garda, o il gruppo del Pasubio, fino alla Marmolada con le Pale di San Martino, ai gruppi dell’Adamello, della Presanella e del Brenta. Luoghi per escursioni tra boschi, pinete, sentieri su sentieri rocciosi fino ai numerosi rifugi alpini, o sciare sulle piste attrezzate della famosa Madonna di Campiglio cui Folgarida ha recentemente aderito.

Oltre 220 specchi d’acqua e una corona di vette alpine interrotte da sorgenti termali: il Trentino vanta straordinari paesaggi naturali, protetti con rispetto e consapevolezza. Non a caso oltre un terzo del territorio è tutelato come parco nazionale (il parco dello Stelvio interessa anche parte della Lombardia) e riserva naturale, e oltre il 60% della superficie è coperto da boschi: la salvaguardia dell’ambiente è un valore e costituisce una grande attrazione per il turismo.

Così come i massicci rocciosi e i ghiacciai, che deliziano gli escursionisti in un vero paradiso del trekking. Abitato da italiani e minoranze ladine e germanofone, il Trentino è incastonato tra le Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità dal 2009, e si trasforma sulle sponde del Lago di Garda, il che garantisce alla zona un microclima che lo rende adatto anche alla flora mediterranea.

Godersi le meraviglie della natura in Trentino, con il suo straordinario connubio tra meraviglie naturali, cultura e tradizioni. La natura si completa con le vestigia del passato e con le tendenze del futuro: insieme a rifugi alpini e castelli arroccati, si possono visitare prestigiose mostre d’arte e conoscere le tecniche di produzione dello spumante italiano esportato in tutto il mondo. Alla scoperta di boschi, valli, fiumi e laghi alpini. Alla scoperta di un fresco senso dell’equilibrio, rilassatevi sulla neve o sedetevi e assaporate un bicchiere di spumante Trentodoc.

Rinomata per l’efficienza dei servizi turistici che offre, la regione offre numerose possibilità di alloggio che comprendono accoglienti bed & breakfast e agriturismi arredati nello stile tipico della zona, residence e hotel moderni e funzionali di tutte le categorie e per ogni esigenza.

Storia
La storia del Trentino inizia nella mezza età della pietra. Le valli dell’odierno Trentino erano già abitate dall’uomo, i principali insediamenti si trovavano nella valle del fiume Adige, grazie al suo clima più mite. Situato sulle grandi direttrici di comunicazione nord-sud, il territorio trentino era nei traffici commerciali e di conseguenza nei rapporti culturali tra i popoli germanici e latini. Il Brennero e la Chiusa di Verona sono le due porte attraverso le quali i due mondi si sono sempre influenzati a vicenda.

Tra il III e il I secolo aC il territorio fu romanizzato. Trento (Tridentum) ne divenne il centro principale. Dopo Roma, i Longobardi vi stabilirono il Ducato di Trento. Nell’alto medioevo quest’area fu compresa nel Regno d’Italia e nella Marca veronese. Nel 1027, il Vescovado di Trento fu istituito come Stato del Sacro Romano Impero dall’imperatore Corrado II. Era un territorio ecclesiastico, grosso modo corrispondente all’odierno Trentino, governato dai Principi Vescovi di Trento.

Fu creato il Principato Vescovile di Trento che mantenne la sua struttura dal 1027 al 1803, segnando indelebilmente la formazione civile, sociale, artistica e culturale della regione. Le manifestazioni dell’arte romanica in Trentino beneficiarono largamente del contributo di maestri lombardi che, con il Duomo di Trento, diedero la migliore testimonianza della loro arte.

La produzione gotica proseguì poi per tutto il XV secolo e oltre, lasciando numerose chiese in architettura in molte città e ancor più numerosi castelli; in pittura gli affreschi del castello d’Avio, del duomo di Trento, della Torre dell’Aquila nel Castello del Buonconsiglio di Trento.

Dopo le guerre napoleoniche dell’inizio del XIX secolo, il vescovado fu secolarizzato e assorbito nella contea austriaca del Tirolo. Era governato dalla Casa d’Asburgo-Lorena. La regione fu teatro di pesanti combattimenti durante la prima guerra mondiale, poiché si trovava direttamente in prima linea tra l’Austria-Ungheria e l’Italia.

Turismo
Il Trentino si trova sul versante meridionale delle Alpi, è quasi interamente montuoso. Il Trentino è formato da diverse valli prettamente alpine (ad esempio le valli di Sole, Valle di Primiero e di Fiemme), che si aprono ai piedi dei più importanti gruppi montuosi, segnate da un clima piuttosto rigido, dalla presenza di ghiacciai e dall’abbondanza delle acque.

Le principali località turistiche sono i centri montani, caratterizzati dalla presenza di numerosi impianti di risalita, spesso parte di grandi caroselli sciistici, e di strutture per la pratica degli sport invernali.

Il centro più mondano della provincia è Madonna di Campiglio, situata a 1 550 metri, costruita in una conca tra le Dolomiti di Brenta e le nevi perenni dei gruppi dell’Adamello e della Presanella, antica sede di un ospizio medievale dedicato a Santa Maria. A Campiglio (pista 3-Tre) si disputano spesso le gare di slalom della Coppa del Mondo di Sci Alpino.

San Martino di Castrozza si è sviluppato nel Trentino orientale, circondato da prati un tempo presidiati dall’antico monastero di San Martino e Giuliano e dalle vette del più grande dei gruppi dolomitici, le Pale di San Martino. Il paese, situato nel Primiero, è considerato da molti il ​​più bel comprensorio dolomitico. Sempre nella valle del Primiero si trova un altro borgo storico ricco di fascino, Fiera di Primiero, situato proprio ai piedi del già citato massiccio delle Pale.

Da San Martino, attraversando il passo Rolle, si raggiunge la Val di Fiemme (tra i centri maggiori Cavalese, Predazzo e Tesero), valle famosa per le sue estese abetaie e nota come importante centro sportivo, soprattutto per lo sci nordico. di cui ha organizzato tre campionati del mondo (1991, 2003 e 2013); a nord di Fiemme si estende la terra dei Ladini, la Val di Fassa, costituita da diversi piccoli centri (i più grandi e forse i più conosciuti sono Moena e Canazei) e scolpiti da alcuni dei più importanti gruppi dolomitici (Marmolada, Sella , Catinaccio).

Numerose sono le frazioni adagiate sugli altipiani di Folgaria e Lavarone, antiche comunità di origine cimbra e importanti centri turistici estivi ed invernali, non lontano dal confine con il Veneto.

Nel Trentino occidentale le due località di Folgarida e Marilleva, unite alla zona del Passo del Tonale e al comune di Peio, rappresentano i maggiori centri sciistici della Val di Sole. Le principali località turistiche, infine, sono i paesi (Andalo, Molveno e Fai) incastonati tra le pendici della Paganella e il cuore delle Dolomiti di Brenta.

Altre zone interessate da impianti di risalita per lo sci sono l’Altopiano di Brentonico, il passo Brocon, la Panarotta e il Monte Bondone.

I numerosi passi alpini ne fanno un’attrazione estiva per ciclisti e cicloamatori. Particolarmente famoso è il giro del Sella Ronda con le sue tappe affrontate più volte dal giro d’Italia professionistico. Qui ogni anno si svolgono il Giro del Trentino, il Trofeo Melinda, la maratona delle Dolomiti e vari sci di fondo.

Altre mete ambite sono le località termali realizzate nei pressi dei vari laghi della Provincia, particolarmente apprezzate dai turisti stranieri. Tra questi possiamo citare Riva del Garda e Torbole sulla sponda settentrionale del Lago di Garda ei vari centri della Valsugana nei pressi dei laghi di Levico e Caldonazzo.

Turismo termale È un altro tour molto frequentato, i centri termali più importanti del Trentino sono Comano, ai piedi del settore meridionale delle Dolomiti di Brenta, Levico e Vetriolo nell’alta Valsugana, Peio e Rabbi nelle due valli laterali della Val di Sole. Un’altra sorgente termale è stata scoperta sita a Torbole sul Garda nel territorio del comune di Arco.

Destinazione principale

Trento
Capoluogo della regione, Trento, fu fondata nel I secolo aC dai Romani, che diedero alla cittadina il nome di Tridentum. Protagonista di importanti eventi storici tra cui l’omonimo Concilio, Trento è sempre stata un crocevia culturale e artistico dove la civiltà italiana si è incontrata con quella mitteleuropea, definendo il carattere della città.

Adagiata nella valle dell’Adige, Trento è una città a misura d’uomo che offre una vita culturale animata da convegni e mostre e ispirata alle tradizioni e alla storia, raccontata anche dalle feste in costume tradizionali. Simbolo di Trento è il Castello del Buonconsiglio, il più grande e importante complesso monumentale del Trentino-Alto Adige. Ospitò, dal XIII secolo fino al XVIII secolo, i principi vescovi di Trento. Il Castello del Buonconsiglio e la centrale Cattedrale, che si affaccia sulla piazza con la fontana del Nettuno, sono i suoi monumenti simbolo.

Situata nel cuore delle Alpi, la città si è sviluppata in epoca romana. E di quel periodo conserva ancora diversi elementi, a partire dallo spazio archeologico sotterraneo di piazza Cesare Battisti per proseguire con la basilica paleocristiana, che offrono rari ma completi esempi di urbanistica romana, in uno scenario affascinante e suggestivo.

Nel corso della sua millenaria evoluzione, Trento ha saputo attirare elementi di tradizioni molto diverse, dal Nord e dal Sud Europa, fondendole in un mix davvero unico, tanto da essere stata scelta come sede del Consiglio di Controriforma -Riforma (1545-1563).

Dal punto di vista culturale, la città offre un ventaglio di alternative davvero ampio: dalla Storia con la “s” maiuscola che si respira nell’austero Castello del Buonconsiglio agli aspetti particolari della vita della Chiesa presentati al Museo Diocesano, alla le mille iniziative ed eventi a carattere scientifico del nuovissimo Museo della Scienza MUSE, affiancato dalla cinquecentesca villa-fortezza di Palazzo delle Albere. Da non perdere sono le Gallerie di Piedicastello e il Doss Trento, dove è possibile immergersi nella storia del Trentino e visitare il Museo degli Alpini.

La posizione geografica e le vicende storiche hanno contribuito a fare di Trento uno scrigno di tesori che può essere svelato al visitatore nei suoi molteplici aspetti: arte, storia, cultura trovano espressione nei numerosi palazzi, nelle chiese, nel Castello, nei musei … Una proposta museale di straordinaria ricchezza, che spazia dall’arte alla storia, dalle tradizioni alla scienza, grande protagonista con l’apertura del MUSE, il centro modernista progettato da Renzo Piano.

E d’inverno Trento diventa la capitale alpina del Natale, grazie a uno dei mercatini più rinomati e apprezzati.

Rovereto
Seconda città del Trentino per grandezza, è famosa per la sua Campana dei Caduti. Una passeggiata nella storia che attraversa il Medioevo a Castelbarco, dove ha sede anche il Museo Storico Italiano della Guerra; la dominazione veneziana con i palazzi del centro storico come la casa del Podestà; e il Settecento nelle eleganti facciate di Corso Bettini.

L’arte è di casa nel futuristico Mart e alla Depero Futurist Art House, e nei numerosi festival dedicati alla danza, al teatro e alle arti. Ma Rovereto è anche Città della Pace, in ricordo della Grande Guerra che qui ebbe uno dei suoi fronti più caldi, dove ogni sera i 100 rintocchi della Campana dei Caduti si fondevano con il bronzo dei cannoni delle nazioni che vi parteciparono il suono della prima guerra mondiale.

Ala: Prossimo all’Adige, ha un bel centro storico con un’ordinata urbanistica trentina.
Arco: Tra le montagne e il Lago di Garda, conserva il Castello, i palazzi ei leville di cui lo dotarono gli Asburgo, che ne fecero luogo di soggiorno climatico, svago e cura.
Riva del Garda: Elegante centro all’estremità nord del Lago di Garda, conserva l’atmosfera di luogo di villeggiatura della nobiltà austro-ungarica del XIX secolo.

Architetture religiose
La città vanta numerose chiese, con architetture che vanno dal periodo romanico all’età moderna. I più importanti sono:

Cattedrale di San Vigilio
La Cattedrale di San Vigilio è la Cattedrale di Trento situata in Piazza del Duomo. È la chiesa principale della città e fu edificata nel XIII secolo sull’area dove originariamente sorgeva un’antica basilica dedicata a San Vigilio, da cui prende il nome e che è il patrono della città. Questa antica basilica fu costruita fuori le mura perché fungeva da chiesa cimiteriale: vi furono sepolti San Vigilio e le spoglie dei tre martiri Ananuensi Sisinnio, Martirio e Alessandro. L’imperatore Massimiliano I d’Asburgo (autore del LandlibellTyrolean) fu incoronato nella cattedrale imperatore del Sacro Impero il 4 febbraio 1508 dal vescovo di Gurk Mattias Lang. Nella cattedrale sono sepolti la maggior parte dei vescovi di Trento, compresi tutti quelli più recenti.Negli anni Sessanta e Settanta del Novecento sono state effettuate importanti ricerche archeologiche nel sottosuolo absidale della basilica, che hanno in parte modificato anche la distribuzione interna dell’area absidale.

Chiesa di Santa Maria Maggiore
Costruita nel XVI secolo da Antonio Medaglia per volere del cardinale Bernardo Cles, in stile rinascimentale ma con reminiscenze gotiche (“stile clesiano”). La facciata presenta un importante portale cinquecentesco, mentre all’interno si segnalano un coro dello stesso secolo e le tele del Cignaroli e del Moroni. La chiesa ospitò il terzo periodo del Concilio di Trento (aprile 1562 – dicembre 1563). L’esterno è stato completamente ripulito e riportato allo stato originario nel 2007. Gli scavi archeologici hanno dimostrato che l’edificio sacro è stato costruito su tre chiese precedenti (una delle quali è forse Santa Maria della Neve, citata nelle fonti scritte). La più antica delle tre, l’ecclesia paleocristiana (V-VI secolo), servì da vescovo’sede e come principale luogo di culto della città durante i primi secoli del cristianesimo. Questa ecclesia, a sua volta, era stata edificata su un’area pubblica romana dove probabilmente sorgeva un complesso termale.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
La Chiesa fu edificata nel XII secolo nei pressi di Piazza dell’Anfiteatro su una preesistente cappella. La facciata neogotica fu ricostruita su progetto di Pietro Estense Selvatico tra il 1848 e il 1850. Iniziava in tre campate ed è sormontata dalla statua di San Pietro. Piazza dell’Anfiteatro (la cui forma ricalca in parte l’ovale di un anfiteatro) prende il nome da un muro con gradini scoperto in una cantina locale che si ritiene sia la base dell’antico anfiteatro romano dove si svolgevano spettacoli pagani. Altri frammenti dell’anfiteatro romano sono visitabili in un’area interna del Palazzo della Cassa di Risparmio in via Galilei.

Chiesa di Sant’Apollinare
Costruito nel XIII secolo ai piedi del Doss Trento sulle rive dell’Adige nei pressi dell’antico borgo di Piedicastello. È dedicato al Vescovo di Ravenna del V secolo e questo suggerisce origini molto più antiche. Si presenta come un ascendente estremamente slanciato, con tetto spiovente di tipico gusto nordico con copertura a scandole (piccole assi di legno). Nel 1183 papa Lucio III decise che la vicina chiesa di San Lorenzo prendesse in custodia questa chiesa: ecclesiam sancti Apollinaris cum capellis suis et pertinis.

Abbazia di San Lorenzo
Costruzione risalente al XII secolo voluta dai Benedettini bergamaschi chiamati a Trento dal vescovo Altemanno. Di particolare interesse è la parte absidale realizzata in stile romanico e il presbiterio.

Architetture civili
Interessanti le numerose case affrescate in piazza Duomo e in altre vie della città. Sono esempi di architettura residenziale trentina e costituiscono la maggior parte delle case del centro, le villette a schiera unicellulari, che solitamente si elevano fino a 3 piani fuori terra. Privo di significativi elementi decorativi, conserva ancora il tipico impianto con al piano terra androne e negozio, corpo scala in legno a due o più rampe e vani superiori fronte strada (soggiorno e zona notte, mentre cucina e latrina sono situato in basso).

Case Cazuffi-Rella
Le Case Cazuffi-Rella sono due edifici contigui del XVI secolo situati a Trento, in Piazza del Duomo nr. 10. Gli affreschi delle due case sarebbero stati commissionati da Tommaso Cazuffi in occasione della visita nel 1535 di Ferdinando I d’Austria, imperatore dei Romani. La facciata verso la piazza è ornata da affreschi attribuiti al Fogolino. L’arte di dipingere le facciate degli edifici è diffusa anche nel trevigiano e spesso avveniva in concomitanza di eventi importanti. Il carattere dei soggetti conferisce a Trento un carattere laico differenziato dalla religiosità di quelli dipinti nelle valli.

Palazzo delle Albere
Palazzo in stile rinascimentale, fu costruito intorno al 1550 per volere della famiglia Madruzzo, che governò il Principato di Trento per un secolo. Pur essendo una residenza di rappresentanza, presenta fortificazioni ed elementi architettonici di difesa, come le quattro torri angolari. Fu villa di campagna suburbana dei Principi-Vescovi, fino a quando fu completamente abbandonata dopo la seconda guerra mondiale in poi. Dopo l’acquisto negli anni Settanta del Novecento da parte della Provincia Autonoma di Trento, dal 1987 al 2010 è stata sede trentina del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto – MART. Chiuso per restauro nel 2011, è utilizzato dal 2015 come spazio espositivo per mostre temporanee.

Palazzo Pretorio
Situato in Piazza del Duomo, tra il Castelletto e la Torre Civica, fu l’antica e prima residenza vescovile (fino alla metà del XIII secolo). Delimitata da una merlatura e decorata da bifore, fu costruita accanto ad essa la Torre Civica. Oggi ospita il Museo Diocesano Tridentino.

Palazzo Thun (attuale sede del municipio)
Il palazzo rappresentativo della famiglia Thun, originaria della Val di Non, che alla metà del XV secolo univa in un unico complesso una serie di edifici preesistenti. Subì una notevole trasformazione nel 1830, quando fu profondamente restaurata da Rodolfo Vantini secondo il gusto neoclassico per volontà del conte Matteo II Thun.

Palazzo Geremia
Un edificio costruito verso la fine del XV secolo con uno stile rinascimentale all’esterno e tardo gotico all’interno. Oggi è di proprietà del comune e ospita l’ufficio del sindaco e gli eventi culturali. Sulla facciata sono ritratti vari personaggi come Marco Curzio ritratto su un cavallo bianco (al primo piano a sinistra della quadrifora), Muzio Scevola (a destra della quadrifora) e Curio Dentato. Al livello inferiore si trovano la ruota della fortuna e l’alabardiere.

Palazzo Sardagna
Edificio di proprietà della Provincia Autonoma di Trento, fu edificato nel Cinquecento e ristrutturato nel Settecento per volontà della famiglia Sardagna, il cui stemma di famiglia è dipinto nella volta dell’atrio. Dal 1982 al 2013 ha ospitato la sede del Museo Tridentino di Scienze Naturali. Uno dei tre putti, che compaiono nella Sala di Costantino, è stato ritratto con tonalità particolarmente scure, cd. piccolo angelo nero, che secondo la leggenda è il risultato di un miracolo avvenuto mentre l’autore, il vicentino Marcello Fogolino, stava dipingendo l’affresco. Oggi è sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Trento.

Palazzo Salvadori
Uno dei primi esempi di architettura civile rinascimentale a Trento. Fu costruito dal maestro lombardo Lucio Tosani, in epoca clesiana a partire dal 1515. Intorno alla metà del Settecento furono affissi sulla facciata due medaglioni in pietra per celebrare il martirio di San Simone da Trento, il bambino che è falsamente creduto vittima di un rito ebraico nella Pasqua del 1475. Questo episodio, forse il più negativo nella storia della città, causò l’espulsione della piccola comunità ebraica di Trento, che aveva una propria sinagoga nell’edificio i cui ambienti sono ancora visibile a livello seminterrato lungo il vicolo di Vò con tanto di stele commemorativa. La cappella del Santo, invece, si trova nel Palazzo Bortolazzi ed è occupata da una gioielleria.

Palazzo Galasso o Del Diavolo (Ca del Diaol)
Costruito nel 1602 da un discendente della potente famiglia di banchieri Fugger; così chiamato, secondo la leggenda, citato anche da Goethe, per una scommessa vinta da Fugger contro Mefistofele. Nell’attigua cappella gentilizia dei Santi Martiri Anauniani, il 9 gennaio 1837, il re Ferdinando II delle Due Sicilie sposò l’arciduchessa Maria Teresa d’Asburgo-Teschen, le nozze furono celebrate dal vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer.

Palazzo Trautmannsdorf
Si estende tra piazza Mostra e via Suffragio e si affaccia su piazza Raffaello Sanzio; assunse l’aspetto attuale nel corso del XVII secolo dai conti tirolesi Trautmannsdorf. In precedenza apparteneva alla nobile famiglia dei Particella; dopo i conti passò ai baroni Salvadori.

Palazzo Tabarelli
Costruito nel 1515 prende il nome da coloro che ne ordinarono la costruzione. Conosciuto anche come “Palazzo dei Diamanti”: così lo battezzarono infatti i trentini, per la sua splendente facciata di diamanti riflessi. Sulla facciata sono scolpiti 22 profili di personaggi storici locali (l’ultimo a destra al primo piano è Bernardo Clesio).

Palazzo Ranzi
Costruita in stile neorinascimentale (pilastri in granito rosa di Fiemme) sulla cui facciata sono stati posti una serie di busti marmorei rappresentanti 15 personaggi trentini: da sinistra in basso: Andrea Pozzo (architetto gesuita), Francesco Oradini (scultore), Gianbattista Lampi (pittore), Francesco Guardi (pittore), Fede Galizia (pittore), Bianca Laura Saibanti (poetessa di Rovereto), Niccolò Dorigatti (pittore), Andrea Rensi (pittore), Antonio Tita (naturalista), Aliprando Caprioli (incisore); al secondo piano da sinistra: Andrea dell’Aquila (pittore e scultore), Vincenzo Vicentini (pittore), Alessandro Vittoria (scultore), Vigilio Rubini (scultore) e Bernardo di Santagnese (religioso).

Palazzo Vescovile
Costruita su progetto di Ignazio Liberi per la famiglia Ceschi, sfruttando alcune strutture della seicentesca villa extraurbana dei Particella, poi Cannella, a sua volta edificata sul sito delle due capanne cinquecentesche. Della residenza della Particella, nota secondo la leggenda, “La favorita”, rimane il portale con grande bugnato bianco e rosso che serve il giardino. Dal 1921 è residenza arcivescovile e sede della Curia.

Ex Casa Littoria
Costruito nel 1938, raffigura su una porzione della facciata un altorilievo di un uomo a torso nudo che indossa un mantello con una mano alzata, nell’altra impugna un fucile e una vanga, sopra il quale vi è un balcone con un falco scolpito sul parapetto. Verso la sommità dell’edificio vi sono due sostegni tra i quali vi era un fascio.

Molino Vittoria
Risalente al 1912, inizialmente adibito alla lavorazione dei cereali, cambiò frequentemente destinazione e destinazione. Oggi è di proprietà dell’Università degli Studi di Trento che ha riservato alcune sale ad uso bibliotecario. La facciata sud presenta due interessanti statue dedicate a Cerere, dea dei cereali e dei raccolti (nell’angolo ovest), ea Mercurio, dio dei beni e protettrice dei commercianti (nell’angolo est).

Scuole Francesco Crispi
Costruiti come orfanotrofio, furono commissionati intorno al 1860 all’architetto Angelo Milesi di Ortona dalla Civica Congregazione di Carità di Trento. Il progetto prevedeva la demolizione del preesistente Maso dei Leoni, la deviazione del canale e la costruzione dell’edificio in asse con quelli che costituivano il limite meridionale di piazza Fiera. L’edificio è caratterizzato da un cortile interno, un porticato ad arco intero e un loggiato ad archi con balaustre, entrambi chiusi quando, verso la fine degli anni ’20, il Comune ne ottenne la struttura con lo scopo di adattarla a edificio scolastico. Tra il 1927 e il ’28 furono eseguiti lavori di progettazione e ristrutturazione. Una seconda ristrutturazione, durata diversi anni, è stata completata nel 2014.

Architetture militari
Oltre ai castelli e alle torri ubicati nel territorio comunale vi erano, ed esistono ancora, alcune caserme militari, tra cui il “Cesare Battisti”, il “Gavino Pizzolato” e il “Damiano Chiesa”.

Castello del Buonconsiglio
Costruito nel XIII secolo, ospitò per cinque secoli i principi vescovi della città. La struttura più antica è rappresentata dal Castelvecchio (XIII secolo), successivamente ricostruito. Accanto ad essa fu edificato per volontà di Bernardo Clesio il Palazzo Grande, decorato dal Romanino e dal Dosso Dossi, poi messo in diretta comunicazione con l’antico edificio tramite la Giunta Albertiana. Torre Aquila, orientata verso Aquileia, conserva un importante affresco del Gotico Internazionale, il Ciclo dei Mesi, forse attribuibile al maestro Venceslao di Boemia. Altre torri del castello sono Torre d’Augusto (la torre principale, quella circolare) e Torre del Falco.

Torri
Le famiglie nobili non esitarono a erigere una torre presso la loro abitazione poiché è noto che le temperature sono più calde ai piani superiori.

fortificazioni
In provincia di Trento sono presenti numerosi forti e fortificazioni risalenti al XVII e XIX secolo e comunque anteriori alla prima guerra mondiale costruiti dall’Impero Austro-Ungarico, alcuni sono in buono stato di conservazione, di altri solo i resti sono visibili. Delle tante fortificazioni trentine, alcune di queste costituivano il complesso fortificato “Fortezza di Trento”, in tedesco Festung Trient.

Siti archeologici
A Trento esisteva anche un anfiteatro, infatti, sotto l’omonima piazza di Trento, sono stati rinvenuti frammenti di pavimentazione, muri e gradini della stessa, oltre al fatto che la posizione di parte delle case della piazza ha la tipica curvatura dell’anfiteatro, essendo le case costruite sui resti dello stesso e utilizzando muri e pietre esistenti. Pezzi di mura, torri, strade, case sono stati ritrovati anche sotto numerosi edifici, strade e piazze di Trento.

Recenti scavi sotto la chiesa di Santa Maria Maggiore stanno portando alla luce un’altra zona della città, infatti qui si trovava l’antica ecclesia che fungeva da cattedrale nei primi secoli del cristianesimo, si ipotizza che sorgesse sopra un antico tempio. Secondo l’urbanistica romana, questo edificio sorgeva nell’area pubblica della città, per cui si pensa che in questo luogo fosse presente il foro di Tridentum. Anche nel forum c’erano altri edifici pubblici. Ulteriori scavi hanno portato alla luce anche una torre romana dietro l’edificio della facoltà di sociologia e una villa romana nel luogo dove sorgerà la nuova facoltà di lettere.

Musei
Trento vanta numerose strutture museali e diversi spazi espositivi.

Museo del Castello del Buonconsiglio
Le raccolte artistiche provinciali sono state organizzate nelle grandi sale del Castello del Buonconsiglio. Sezioni importanti di arte medievale e moderna (sale Castelvecchio e Magno Palazzo). Da segnalare anche i materiali archeologici ed etnografici e una collezione numismatica, nonché le collezioni e le mostre temporanee organizzate ogni anno.

Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Palazzo delle Albere ospita la sezione trentina del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART). Il museo vanta una vasta collezione permanente dall’Ottocento ai primi del Novecento, fino alla prima guerra mondiale (dal romantico Francesco Hayez al futurista Boccioni) e organizza numerose mostre temporanee.

Museo SAT
Il Museo SAT, dedicato alla storia della Società Alpinisti Tridentini, si trova al primo piano dell’edificio SAT in via Manci. Raccoglie un’ampia raccolta di foto, documenti e cimeli relativi alla montagna e alla storia dell’alpinismo trentino.

Museo Storico di Trento
Dedicato alla storia (politica, economica, sociale) del Trentino dal Settecento alla fine della Seconda Guerra Mondiale è il Museo Storico di Trento, che ospita un’ampia raccolta bibliografica e archivistica.

Museo Diocesano Tridentino
Il Museo Diocesano Tridentino si trova in Piazza Duomo, presso Palazzo Pretorio. Raccoglie il patrimonio di arte sacra dell’arcidiocesi di Trento e presenta una sezione dedicata al Concilio di Trento.

Museo Storico degli Alpini
Il colle Doss Trento ospita il Museo Storico degli Alpini, ricavato in una ex polveriera austriaca. La struttura conserva foto, documenti, cimeli, oggetti personali relativi alla storia del corpo degli Alpini.

Gallerie di Piedicastello
Le Gallerie di Piedicastello, recentemente riutilizzate come spazio museale dopo la deviazione della tangenziale in un’altra galleria. Qui si trovano due gallerie lunghe circa 300 metri, una bianca e una nera, che offrono sia al visitatore che all’espositore un ampio spazio espositivo.

Museo Tridentino di Scienze Naturali
Il Museo Tridentino di Scienze Naturali era ospitato in Palazzo Sardagna e presentava una serie di mostre sulle scienze naturali e sul paesaggio naturale, strutturate su uno spazio di 21 sale. In sostituzione di questo, dall’estate 2013 c’è un nuovo museo, il MUSE. L’edificio che lo ospita è stato progettato dall’architetto italiano Renzo Piano. Il MUSE si trova immediatamente a sud dello storico Palazzo delle Albere, all’interno dell’area residenziale di Le Albere, anch’essa progettata da Renzo Piano.

Spazio naturale
Numerosi sono anche i parchi naturali del Trentino. Il Parco Naturale Adamello Brenta, famoso soprattutto per il suo lago color sangue, il Parco Nazionale dello Stelvio, meta ideale per chi è alla ricerca di una natura incontaminata, e il Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto sono una delle numerose oasi naturalistiche.

Le montagne più alte con vette che superano i 3000 metri di altitudine e che costituiscono un’attrazione a cui nessuno sciatore può resistere. Dalle Dolomiti alle Alpi Retiche, il Trentino Alto Adige offre ottimi impianti sciistici con piste da discesa e da fondo adatte a tutti i livelli. La zona è particolarmente indicata anche per chi ama il trekking e la mountain bike.

Monte Bondone
A pochi minuti dalla città di Trento, il Monte Bondone offre molte opportunità per chi vuole trascorrere del tempo all’aria aperta in sicurezza e tranquillità e per gli amanti delle attività sportive: splendide passeggiate in campagna, trekking ed escursioni di ogni livello, vie ferrate, percorsi per mountain bike e tante attività per grandi e piccini come il Parco Avventura Monte Bondone, tiro con l’arco e giochi all’aria aperta.

Il Monte Bondone è anche custode di un ricchissimo patrimonio floristico: a 1.500 metri di altitudine si trova il Giardino Botanico Alpino delle Viote, che vanta più di 1000 specie selvatiche in coltivazione provenienti dalle catene montuose di tutto il mondo. Il Giardino fa parte della rete territoriale del MUSE – Museo della Scienza insieme alla Terrazza delle Stelle, il cui grande telescopio di 80 cm di diametro permette l’osservazione della volta celeste nelle sere d’estate.

Ponte Alto – Cognola Trento
La gola nei pressi di Ponte Alto ha attratto abitanti e turisti dalla città di Trento fin dall’800. Il cosiddetto “Orrido” è un profondo canyon scavato dal fiume Fersina nel corso di migliaia di anni. Qui, nel 1500, furono costruite alcune delle opere idrauliche più antiche del mondo, per proteggere la città dalle inondazioni. Due dighe danno origine a magnifiche cascate d’acqua alte 40 metri che scorrono attraverso rocce rosse, creando così spettacolari giochi di luce.

valli
Le possibilità di escursioni in Trentino sono innumerevoli. Il Trentino e l’Alto Adige, inoltre, dispongono di una buona rete di piste ciclabili e pedonali, che seguono il corso delle valli.

Val di Sole: La Val di Sole è la valle principale che ha come affluenti la Val di Peio e la Val di Rabbi. Il capoluogo della zona è Malé.
Val di Non: Una valle ricca di storia e costellata di castelli e laghi, nel Trentino nord-occidentale, a fianco della Val di Sole e il suo capoluogo è Cles, situato accanto al grande Lago artificiale di Santa Giustina.
Valli Giudicarie: Val Rendena, Busa di Tione, Valle del Chiese ed altre minori (Val Genova, Valle di Campiglio, Vallesinella ecc.) compongono le Giudicarie; Tione di Trento è il suo capoluogo. Il centro turistico più importante è Madonna di Campiglio.
Alto Garda e Ledro: Abbraccia la punta settentrionale del Lago di Garda e si estende nella Valle di Ledro con il più piccolo ma importante Lago di Ledro.
Valle dell’Adige: è l’area turistica e amministrativa di Trento e del suo immediato territorio, nel medio corso dell’Adige in Trentino. In senso lato, la Val d’Adige abbraccia geograficamente l’intero corso del fiume, bagnando le città di Merano, Bolzano, Trento e Rovereto e percorre da nord a sud quasi tutto il Trentino-Alto Adige.
Vallagarina: Chiamata anche Val Lagarina, Rovereto è il suo capoluogo. Altri centri abitati sono Ala e Mori.
Alta Valsugana: L’area comprende il Bersntol o Valle dei Mocheni e coincide con la parte occidentale della Valsugana. Il suo capoluogo è Pergine Valsugana. Levico Terme è una rinomata località termale.
Val di Fiemme: Si estende nel Trentino nord-orientale; Cavalese è il suo capoluogo storico e amministrativo, mentre Predazzo è il centro più popoloso e motore economico e sociale della valle. Note anche per il turismo sono Castello-Molina di Fiemme e Tesero.
Primiero: La Valle del Primiero, detta anche Valle del Cismón, è più frequentemente chiamata semplicemente Primiero e si trova nel Trentino orientale. Tonadico è il suo capoluogo, ma la località turistica di Fiera di Primiero è sicuramente più conosciuta.
Ladino di Fassa: La Val di Fassa gode di un notevole flusso turistico estivo che ha contribuito allo sviluppo di questa zona dove il ladino è ampiamente parlato, tanto che la zona viene anche denominata Ladinia. Il capoluogo è Pozza di Fassa. Altri importanti centri turistici sono Moena e Canazei.

città termali
Caderzone Terme: Di recente costituzione, le sue terme sono un’ulteriore attrattiva per la già nota Val Rendena
Comano Terme: Località del comune di Lomaso, nelle Valli Giudicarie, è in un restringimento della valle del Sarca.
Garniga Terme: L’elemento fondamentale delle cure termali a Garniga è costituito dalle erbe raccolte al mattino presto nei prati delle Viote sul Monte Bondone, con cui si praticano i bagni alle erbe (fitobalneoterapia).
Levico Terme: Località termale tra le più apprezzate, è anche nota località di villeggiatura apprezzata per il suo lago.
Peio: Ai piedi della catena montuosa del Cevedale, è una località termale nota soprattutto per la commercializzazione delle sue acque.
Pozza di Fassa: Accanto alle cure termali, c’è un’organizzazione turistica ben sviluppata come stazione di villeggiatura estiva
Rabbi: Più della metà del territorio del comune di Rabbi è compreso nel Parco Nazionale dello Stelvio, il che lo rende un luogo di grande interesse naturalistico.
Roncegno: Combina cure termali e soggiorni climatici in un rilassante ambiente naturale.
Vetriolo Terme: Il centro termale più alto d’Europa si unisce agli stabilimenti del capoluogo Levico Terme

Cucina
La regione è nota per le sue prelibatezze enogastronomiche dalle antiche tradizioni montane. La cucina locale utilizza ancora i prodotti nutrienti e genuini di un popolo di cultura contadina. Famosi sono i formaggi regionali che vengono prodotti nel pieno rispetto della tradizionale produzione nei rifugi di montagna, ma molto apprezzati dai buongustai sono anche i piatti di carne, gli gnocchi e il delizioso strudel di mele. Inoltre, le note mele del Trentino e i tanti frutti di bosco che crescono nella zona e che vengono utilizzati per la produzione di ottime confetture e confetture. Tra i vini trentini ci sono i vigneti Mueller Thurgau e Chardonnay oltre al Marzemino, Teroldego e Nosiola.

La cucina tradizionale trentina è caratterizzata da risorse locali con un ampio spettro culinario: piatti tipici trentini sono, ad esempio, i canederli, che possono essere presentati con burro e salvia, o scolati nel brodo caldo; le torte di patate sono un piatto caratteristico e molto diffuso, anche se il procedimento di cottura e preparazione varia da cucina a cucina, tanto da non trovare una versione unica dei tortei: la preparazione è semplice, e consiste nel friggere patate grattugiate finemente e mescolate con Farina. La selvaggina locale, che spazia dal capriolo alla selvaggina, è molto utilizzata per la preparazione di prodotti di salumeria, come il salame di cervo, o sughi con cui accompagnare la pasta (il ragù di capriolo è senza dubbio il più noto), e le carni preparate secondo alle tecniche tradizionali della cucina trentina, come il gulasch.Come contorni, i funghi più famosi della famiglia dei Porcini, in primis i Porcini, e le verdure caratteristiche, come i cosiddetti crauti.