Guida turistica di Nago–Torbole, Trentino Alto Adige, Italia

Nago-Torbole è un comune italiano situato sulla sponda settentrionale del Lago di Garda in Trentino. Nago–Torbole è una porta d’accesso al grande lago delle vacanze, Nago e Torbole offrono meravigliose viste sul Lago di Garda. La città stessa ha molti edifici attraenti nel tradizionale stile italiano e bellissime decorazioni floreali. Torbole è popolare tra i windsurfisti a causa delle condizioni di vento forte all’estremità settentrionale del lago. C’è un’ampia scelta di hotel e campeggi.

L’ambiente di Nago e Torbole è caratterizzato da forti contrasti che lo rendono particolarmente affascinante e interessante. Si passa infatti in poco tempo dal lago dal clima mediterraneo (70 m slm) alle vette del Monte Baldo (oltre 2000 m). Questa particolare configurazione del territorio è dovuta all’azione dei ghiacciai.

Nago e Torbole sono due borghi. Torbole si aggrappa alle rocce calcaree dell’estremo versante nord-ovest del Monte Baldo; si trova vicino alla foce del fiume Sarca e le sue case sono disposte ad anfiteatro intorno alla piccola baia, di fronte al Monte Rocchetta e alle Alpi di Ledro. Nago si trova due chilometri a nord, in salita, con una splendida vista sul Lago di Garda.

Nago–Torbole è una località turistica che basa la sua importanza solo sulle bellezze naturali del Lago di Garda e del massiccio del Monte Baldo, il comune di Torbole offre anche alcuni edifici e monumenti che hanno inglobato la storia della sua gente. Da vedere le Chiese di Sant’Andrea e di Santa Maria al Lago, il Porticciolo con il piccolo e severo edificio settecentesco adibito per secoli a Dogana, il Forte di Nago e il Castello di Torbole.

Il pittoresco porto di Torbole, che oggi ospita solo poche imbarcazioni da pesca e da diporto, era un tempo uno degli approdi più frequentati dell’Alto Lago di Garda. Da non perdere la bellissima passeggiata delle Busatte Tempesta con i suoi 400 gradini affacciati sul Lago di Garda. Torbole è il punto di partenza per numerose passeggiate e gite in bicicletta, avventurandosi sui sentieri pianeggianti del lungolago o sulle piste ciclabili e verso il Monte Baldo o verso i Forti.

Il famoso scrittore tedesco Goethe scrisse di Torbole e la descrisse come una delle meraviglie naturali del mondo. Particolarmente amata da artisti e scrittori, che hanno trovato ispirazione nei suoi bei dintorni, Torbole offre ancora piacevoli scorci, come la Casetta del Dazio austro-ungarica e Casa Beust, luogo di ritrovo per artisti del dopoguerra.

Torbole è ormai da anni la patria del Windsurf grazie ai suoi venti forti e costanti che, con il bel tempo, spirano regolarmente da nord al mattino e da sud nel pomeriggio. I venti hanno la caratteristica di essere sempre tesi e costanti, quindi adatti alla pratica dello sport della vela e del windsurf.

Storia
Sebbene gli insediamenti umani in questo territorio che gode di un clima particolarmente mite risalgano all’età del ferro, solo intorno all’anno 1000 sono i nomi di Nago e Torbole documentati su un documento legale. Da allora il territorio, raccolto intorno alla pieve di San Virgilio, ha trovato spazio nella storia.

La vita di Nago e Torbole è sempre stata influenzata dal fatto di trovarsi nella zona di confine, dove nel corso dei secoli si sono affrontati vari eserciti. Simboli di questa lunga belligeranza sono il Castello di Pénede e il Forte di Nago.

La dominazione veneziana (1440-1510) è evidente nel vecchio porto: una tipica casa da pedaggio posta su una banchina sul lungolago. Goethe, che qui si fermò nel settembre 1786, descrisse nei suoi scritti un’immagine struggente e appassionata di questo luogo. Durante la dominazione austriaca (1810–1918), il turismo crebbe durante la Belle Époque.

Nel 1439 Torbole fu coinvolta nella Terza Guerra Lombarda (1438), tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Quest’ultimo dominava la sponda orientale del lago (la Riviera). Per conquistare la supremazia sul Lago di Garda e aiutare il condottiero veneziano Gattamelata, a liberare Brescia dall’assedio milanese.

Torbole, già nel XV secolo, era una tappa per i viaggiatori europei di passaggio sulla strada Atesina dalla Germania all’Italia. Montaigne lo visitò nel 1580.

Goethe giunse qui da Rovereto nel pomeriggio del 12 settembre 1786, quattro giorni dopo aver attraversato il Brennero. Goethe aveva 37 anni e vedendo la distesa azzurra del Lago di Garda e gli uliveti d’argento, per la prima volta sperimentò l’atmosfera e il clima mite dei luoghi decantati dai Classici, e scrisse di aver raggiunto la felicità.

Il bresciano Cesare Arici, idilliaco poeta rurale, esaltava la “pesce Torbole”. Il pittore Hans Lietzmann acquistò un grande uliveto in riva al lago (dietro l’Hotel Paradiso) e aprì una scuola d’arte.

L’attuale centro turistico si è evoluto nella seconda metà del secolo scorso da villaggio di pescatori, contadini e alpinisti, a stazione termale stagionale per i viaggiatori europei, come le vicine Riva e Arco. Dopo il 1958, con la riconquistata autonomia comunale, si verificò un radicale cambiamento sul piano sociale ed economico che portò all’abbandono dell’agricoltura e della pesca tradizionali e alla trasformazione in zona a vocazione turistica.

Nel 1980 il windsurf rilancia economicamente Torbole con l’organizzazione del campionato mondiale. Questa esperienza si è poi ripetuta nel tempo e ha portato a cambiamenti significativi nella gestione del territorio. Il territorio di Nago è stato valorizzato dall’introduzione di numerosi percorsi per mountain bike e alpinismo.

Attrazioni principali
Torbole, situata nel golfo settentrionale del Lago di Garda, tra il Monte Baldo a est e la piana delle Sarche a nord, è la meta più ambita dagli appassionati di windsurf. Torbole sul Garda, centro velico e surfistico di importanza internazionale, con spiagge libere e attrezzate, è anche punto di partenza per escursioni in mountain bike, dolci passeggiate e trekking. Torbole era un villaggio di pescatori e barcaioli. Il porticciolo è l’angolo più suggestivo di Torbole, con la Vecchia Dogana e Casa Beust.

Piccolo, pittoresco e incastonato in un paesaggio spettacolare, è una meravigliosa opportunità fotografica e un’attrazione per gli amanti della natura e i vacanzieri attivi. Una parte di Torbole, sicuramente la più suggestiva, ha conservato l’aspetto originario del borgo marinaro e delle chiatte. L’angolo più pittoresco di Torbole è il “porticciolo” con le caratteristiche costruzioni della “Vecchia Dogana” (XV secolo) e la “Casa Beust”, già pergolato per artisti dopo la seconda guerra mondiale.

Angoli caratteristici richiamano il passato e la tradizione, come la “casetta del dazio”, di epoca austro-ungarica, situata all’ingresso del porticciolo; e la piccola “Piazza Centrale”, dove una lapide ricorda il soggiorno di Goethe. Torbole fu la città prediletta di molti pittori tedeschi che, nella selvaggia bellezza del luogo, trovarono ampia ispirazione per le loro opere.

Il porto con l’antica Vecchia Dogana e la Casa Beust è sicuramente il luogo più suggestivo di Torbole sul Garda. Torbole sul Garda era un tempo un piccolo, semplice e tranquillo borgo di pescatori. Oggi è vivace, giovane e dinamico, per via degli appassionati di sport acquatici in genere. La zona intorno a Torbole è ideale anche per la mountain bike, l’arrampicata e l’escursionismo.

Nago si trova su un colle roccioso, a nord di Torbole e sulla strada che porta nella valle dell’Adige. Il Castello di Penede e le fortezze austro-ungariche di Nago erano punti strategici di sorveglianza sulla strada principale che dalla valle dell’Adige porta al Lago di Garda. Il castello e le fortezze sono stati restaurati e sono aperti al pubblico. Una piacevole passeggiata tra Nago e Torbole porta a visitare le Marmitte dei Giganti, pozzi glaciali di epoca quaternaria.

A Nago, che si trova a 200 metri sopra Torbole sul Garda, troneggiano i ruderi di Castel Penede. Un meraviglioso punto panoramico, immerso in un bellissimo parco e dal quale si possono vedere il verde ei vigneti della zona. Torbole sul Garda e Nago sono meravigliosamente diverse!

Il paese di Nago, posto su un colle roccioso ai piedi del Monte Altissimo, conserva un interessante nucleo storico, con la Pieve di San Vigilio del XIII secolo e la Chiesa della Trinità del XVIII secolo. Il centro del paese sorprende per i suoi dettagli architettonici medievali, come eleganti portali e bifore e le pareti esterne delle case adornate da grandi murales realizzati per lo più da artisti locali tra il 1996 e il 1998.

Quasi tutti i murales ritraggono le arti e i mestieri di un tempo, così, passeggiando per il borgo sarà possibile ammirare un vecchio ciabattino, la vendemmia, la trebbiatura del grano sull’aia, la lavorazione del tabacco, il pastore con il suo gregge e altre piacevoli scene quasi dimenticate.

Una vacanza a Nago comprende sempre la visita al Forte che fa parte dei 30 forti austro-ungarici costruiti nel 1860, e probabilmente il meglio conservato. Il forte, ora splendidamente restaurato, era costituito da due fortezze poste a livelli differenti, collegate da una spessa cinta muraria e da una scalinata, con la polveriera a metà.

La coreografica fortezza, una vera montagna di pietra contro la quale nulla o pochissimo avrebbe potuto fare i cannoni della Prima Guerra Mondiale, ospita oggi il Museo Civico con una sala convegni e due ristoranti. Il Castello di Penede, di cui rimangono solo pochi ruderi fatiscenti, in alto sul costone roccioso che domina la Valle di Santa Lucia per scattare le foto panoramiche più sensazionali.

A Torbole

Chiesa di Santa Maria al Lago
Si trova a pochi passi dal lago, all’interno del parco Pavese. Fu costruito nel 1939 per offrire il servizio religioso ai piccoli ospiti del preventorium senza costringerli a trasferirsi nella chiesa parrocchiale. Per comodità del suo accesso, oggi si celebrano la maggior parte delle cerimonie religiose della comunità parrocchiale.

Chiesa di Sant’Andrea
La chiesa di S. Andrea di Torbole si trova su una collina da cui si gode una splendida vista del lago e si possono ammirare le rocce incombenti e le rovine di Penede. Due lunghe scalinate salgono dal centro storico. La sua storia si perde nel buio del tempo e l’attuale struttura è il risultato di una serie di successivi ampliamenti e modifiche.

La Galleria Adige-Garda
Poco dopo Torbole, sulla statale del Garda che porta a Malcesine, appare l’imbocco di una galleria dall’altra parte della strada. 9,8 km di lunghezza con una pendenza di m. 0,86% e un tratto coperto di ca. 50.54, è il canale di sbocco di una condotta che serve a scaricare l’acqua dall’Adige al Lago di Garda per ridurne la portata in caso di piena, al fine di proteggersi dalle piene.

Il porto
Il pittoresco porto di Torbole, che oggi ospita solo poche imbarcazioni da pesca e da diporto, era un tempo uno degli approdi più frequentati dell’Alto Lago.

Il Casello di Dazio
A Torbole, sul molo in mezzo al golfo, per sfidare le grandi onde del Garda che si infrangono sulla banchina, c’è una piccola costruzione dall’aspetto gentile e veneziano che attira l’attenzione di chi guarda. Per i locali è il casel.

Il Belvedere
È un meraviglioso punto panoramico, dal quale la vista spazia su tutto il lago, con la grande cerchia di monti, la spiaggia, la pianura e la foce del Sarca e il paese raccolto intorno al porticciolo. Si raggiunge in pochi minuti dalla piazza centrale o dalla scalinata dietro le scuole. A Torbole questo belvedere è chiamato “castèl”, toponimo che non ha mai lasciato dubbi sulla presenza, nei secoli passati, di alcuna torre o fortificazione., che è stato recentemente confermato dal ritrovamento di interessanti reperti archeologici.

Monumento funebre a WO Darby
Il 30 aprile 1945, cinque giorni dopo la liberazione di Milano, un contingente di truppe americane giunse a Torbole con mezzi anfibi, attraversando il lago e occupò la cittadina, già occupata dalle unità tedesche della Wermacht, dopo un violento combattimento.

Il Sasso dei Bimbi
Nei dintorni di Torbole a sud-est, in località Paradiso, a ridosso del lago si trova un masso roccioso che emerge dall’acqua. Per i pescatori è lo Spigol del Maroc. Tutti i locali lo chiamano il “Sasso dei Bambini”, il Sass dei popi, come si dice in dialetto.

La piccola valle di Santa Lucia
È una delle passeggiate più belle di tutta la zona, che sale da Torbole verso Nago ai piedi della precipitosa rupe del Penede. In una piccola valle selvaggia, immersa nel silenzio, ricca di meravigliosi scorci panoramici sul Lago di Garda. Prende il nome da un antico capitello dedicato al santo siracusano.

Pentole dei giganti
Nei tornanti della strada che porta a Nago si trovano le cosiddette Marmitte dei Giganti che rappresentano le testimonianze di fenomeni erosivi dell’era glaciale, avvenuti quando un vasto ghiacciaio ricopriva i territori. Quelle cosiddette Marmitte sono pozzi interrati dell’era glaciale, scavati dalle pietre e dai detriti glaciali, vorticosi, che scendono dagli strati superiori.

A Nago

Castello di Penede
Sul promontorio che domina la vallata di Santa Lucia e l’omonima strada che collega Nago a Torbole, sono perfettamente visibili le antiche mura, immobili e silenziose guardiane delle montagne circostanti, della Valle del Sarca e di gran parte del Lago di Garda. Sono i resti di Castel Penede che per cinque secoli, dal basso medioevo ai primi del ‘700, fu simbolo di potere e importante baluardo difensivo della regione.

Il Forte di Nago
Stupendo esempio di architettura castrense, il Forte di Nago rappresentò un importante elemento della cintura difensiva (una trentina di forti) messa in atto dal governo di Vienna dopo la sconfitta di Solferino e San Martino (1859, seconda guerra d’indipendenza) e la conseguente perdita della Lombardia. La sua costruzione risale al 1860 – 1861, epoca dei forti di prima generazione in casematte disarmate. Confina con Castel Penede, anch’esso fortezza difensiva, edificata molti secoli dopo sugli stessi speroni rocciosi e finita in un cumulo di macerie sotto le cannonate di Vendome (1703).

Chiesa Parrocchiale di San Vigilio
L’epoca della fondazione non è nota con certezza. Probabilmente dobbiamo risalire al periodo carolingio o comunque alla fine del IV secolo, per cui, parlando delle sue origini, le antiche memorie annotano vagamente “esistente da immemorabile…”. I primi documenti che ne fanno menzione risalgono al 1194: già nel 1203 aveva il titolo di “collegiata” e di “arciprete”.

L’edificio, in origine più piccolo di quello attuale, era circondato dal cimitero ed era perfettamente “orientato” secondo l’antica tradizione cristiana: abside ad est e ingresso ad ovest. Dall’uscita, attraversando il fronte del cimitero, si entrava nella “piazzetta del Torchio” dove la comunità teneva le sue assemblee.

Chiesa di San Rocco
Si trova accanto alla strada statale per Rovereto, subito dopo il paese. La sua costruzione risale al XVI secolo, anche se documenti d’archivio dicono che fu fondata “ab antiquo”. Una radicata tradizione popolare ritiene che sia sorto sui resti di un antico ospedale trasformato in chiesa dopo che le pestilenze si erano fatte più rare.

Chiesa di San Zenone
Conserva, più di ogni altra chiesa, la bellezza e il fascino delle cose antiche. Costruito presumibilmente nel XII secolo, sorge su un piccolo colle del paese, circondato dalle antiche case del borgo. Adiacente ad essa è un modesto edificio che servì, fino alla fine del XVIII secolo, come dimora di un eremita. All’interno un unico altare marmoreo e una pregevole tela del santo vescovo di Verona.

Chiesa di Santa Trinità
Si trova in Piazza Primone, nel centro del paese. Fu costruito “a sue spese” da un sacerdote di Nago al posto di una preesistente chiesa minore di cui lui stesso era cappellano. All’interno, sull’altare maggiore, si trova una bellissima statua lignea di Dio Padre con in grembo il Figlio crocifisso, opera di un artista altoatesino del XV secolo. Apparteneva all’antica confraternita dei SS. Trinità.

Le Sacre Edicole
Sono il segno e la testimonianza di un’intensa religiosità che un tempo animava le nostre comunità. Vari per forma e collocazione, ce ne sono alcuni costruiti in vecchie case, all’interno di antichi cortili, e la loro forma preminente è una nicchia scavata nel muro, con o senza tetto.

murales
Da qualche anno il centro storico di Nago si è impreziosito con la realizzazione di tredici murales raffiguranti, tranne pochi, le arti e i mestieri del passato. L’idea è venuta ai ragazzi del gruppo popolare 900, oggi sciolto, nato nel 1992 dall’unità di intenti di otto giovani che volevano un sodalizio capace di dar vita ad eventi culturali di vario genere, dal cinema al teatro, dalla musica al la pittura.

Lago di Loppio
Un tempo, nella valle del Rio Cameras che collega il fiume Adige con il Basso Sarca, esisteva un laghetto – oggi Lago di Loppio – chiamato storicamente di Sant’Andrea dal nome dell’isola dove era consacrata una chiesetta in 1138; poi, per superare le piene dell’Adige, tra il 1954 e il 1958 fu scavato un tunnel sottolago in collegamento con il Lago di Garda, che provocò il drenaggio del bacino.

Cucina
La tradizione gastronomica locale si basa su alcuni elementi tipici della cucina trentina. Tanti sono i piatti della tradizione da gustare a tavola. In una terra dove il culto delle tradizioni si sposa con la buona tavola, scelta tra carne e pesce. Prodotti tipici: olio, burro, vino, selvaggina, pesci di lago come trote, coregoni, carpe, agnelli, capretti, carne di vacca abituata all’erba degli alpeggi, erbe aromatiche selvatiche, formaggi di malga, salumi fatti in casa.

In questo caso è influenzata dalla vicinanza al Lago di Garda. Non esistono quindi piatti locali esclusivi, ma un insieme di materie prime e preparazioni che si possono trovare in molte località limitrofe come polenta, selvaggina, pesce come trota, luccio, coregone e pesce persico. In cucina vengono utilizzati l’olio prodotto dagli uliveti del Garda e frutta come fichi, susine, pesche e mele. Torbole ricorda anche un broccolo piuttosto popolare che è diventato un presidio slow food.

Vengono poi cucinati piatti come bigoi co le àole (spaghetti con le sarde, preparati anche durante il carnevale di Torbole, la Sbigolada), zisam (sardine e cipolle di lago), Torta de fregoloti (fatta con pasta frolla e mandorle), brocol de Torbole e fugasa de molche un dolce con fichi secchi, pinoli e noci (simile allo zelten) con l’aggiunta di sansa di oliva.

La sansa di oliva in dialetto “molche” è il residuo denocciolato della lavorazione delle olive dopo aver estratto l’olio extra vergine di oliva. Dagli anni Ottanta una continua diminuzione delle aole (sardine) ha inevitabilmente fatto scomparire tutte le ricette originarie e il pesce è stato sostituito con le più pregiate sardine che sono un tipo di agone.

I broccoli di Torbole sono una varietà di cavolfiore o broccolo importata da Verona intorno alla metà del XVIII secolo. All’interno della grande famiglia dei cavoli, il broccolo di Torbole è diventato una varietà a parte nel suo gruppo di cultivar. Dopo lo stadio di piantina, cresce rapidamente e senza cure particolari, ma necessita di essere annaffiato frequentemente. La maturazione inizia all’inizio di novembre e termina ad aprile.

Aree naturali

Lago di Garda
È il più grande lago d’Italia (360 kmq, 60 km di lunghezza), 65 m slm, compreso nelle province di Trento, Brescia e Verona. Come tutti i laghi prealpini, è un lago glaciale, formato dalla potente azione dei ghiacciai in movimento, che nel Quaternario (da 40.000 a 10.000 anni fa) scendeva dalle Alpi alla Pianura Padana. Ha una forma allungata e occupa un vasto solco vallivo tra le Alpi Giudicarie e la catena del Monte Baldo. La sua profondità massima è di 346 m, al largo di Campione (media 136 m).

La spiaggia
La spiaggia, bella, ampia e ben attrezzata di servizi, si estende tra la Sega e la Foce del Sarca. Spiaggia, lungolago e zona ciclo-pedonale. L’intero territorio comunale confinante con il lago è di proprietà pubblica. La spiaggia, il lungolago e il percorso ciclopedonale costiero sono stati totalmente ricostruiti ed ampliati tra il 1995 e il 2000, con la realizzazione di un nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Sarca e di una passerella a sbalzo sul lago, che collega Torbole. con Riva del Garda. E’ possibile, a piedi o in bicicletta, percorrere tutto l’Alto Garda Trentino, partendo dalla zona est di Torbole fino alla zona ovest di Riva del Garda, lungo il lago. All’altezza del Sarca, sulla pista ciclabile che costeggia il fiume, è possibile raggiungere anche il vicino paese di Arco.

Parco del Monte Baldo
“A cavallo tra il Lago di Garda e la Valle dell’Adige, il Parco Naturale Locale del Monte Baldo è famoso da secoli per la sua notevole importanza floristica. La varietà di habitat, piante, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi concorrono a fare di questo parco uno straordinario esempio di la coesistenza delle tradizionali attività antropiche con l’ambiente naturale.

Attività all’aperto
Pochi luoghi offrono agli ospiti la possibilità di praticare una così grande varietà di sport. Questa particolarità è dovuta ad un complesso di straordinarie coincidenze che hanno dato vita ad un ambiente variegato che si presta all’esercizio di particolari discipline sportive.

Trekking e passeggiate
Torbole e Nago offrono, oltre al lago, le spiagge attrezzate, gli affollati ritrovi, anche belle passeggiate, che si snodano nell’entroterra, sulle colline e nei campi, tra uliveti e vigneti, lungo antiche strade tranquille e silenziose . Sono luoghi, facilmente raggiungibili, dove è possibile trascorrere qualche ora di pace e serenità, con il solo rumore del fruscio del vento, davanti al grande spettacolo della natura, che qui è stata particolarmente generosa.

Arrampicata libera
Sport recente che ha trovato, nel nostro settore, ottime occasioni di esercizio. La stessa conformazione del territorio, montuoso e accidentato, levigato in molti punti dalla possente azione dei ghiacciai, mette a disposizione di chi ama arrampicare numerose pareti verticali che presentano difficoltà che vanno dal 4° all’8° grado.

Mountain bike
È uno sport giovane che si è recentemente affermato grazie alla tecnica avanzata e ai materiali leggeri e resistenti utilizzati per la costruzione di biciclette speciali chiamate rampichini (mountain bike).

Windsurf
Torbole è stata definita da molti il ​​”paradiso del windsurf”; questa definizione è assolutamente appropriata. Pochi luoghi infatti hanno la costanza, l’intensità e la puntualità dei venti come questo specchio di lago. I venti principali a nord del Lago di Garda sono l’Ora e il Peler. L’Ora è un vento da sud, che inizia a mezzogiorno e soffia fino alle prime ore della sera. Il Pelér (conosciuto anche con il nome di Vento) è un vento da nord, che inizia a soffiare nella seconda metà della notte e si protrae fino a tarda mattinata. Questi venti fanno di Torbole un luogo ideale per la vela e il windsurf per entrambi, principianti e cavalieri avanzati.

Navigare
Lo sport della vela è favorito dalla presenza di un vento teso e costante e da un’organizzazione a terra che offre ai velisti tutto il supporto tecnico e logistico necessario. Il lago è meta di windsurf, kitesurf e vela, con molti centri sportivi a disposizione dei visitatori e campionati che si svolgono durante tutto l’anno.

Percorsi e itinerari
Torbole e Nago offrono, oltre al lago, le spiagge attrezzate, gli affollati ritrovi, anche belle passeggiate, che si snodano nell’entroterra, sulle colline e nei campi, tra uliveti e vigneti, lungo antiche strade tranquille e silenziose . Sono luoghi, facilmente raggiungibili, dove è possibile trascorrere qualche ora di pace e serenità, con il solo rumore del fruscio del vento, davanti al grande spettacolo della natura, che qui è stata particolarmente generosa.

Alla Pineta:
Partendo dalla piazza centrale di Torbole, prendere via Segantini (il Picalòf), centro storico del paese, quindi via Pescicoltura. Da osservare, lungo questa prima parte del percorso, le vecchie case addossate le une alle altre, il suggestivo portico, il cortile interno che si scorge subito dopo e che conserva la sua antica caratteristica di aia contadina. Dopo il giardinetto sulla destra si sale una lunga e comoda scalinata fino a raggiungere la strada comunale delle Marocche. Lo si lascia subito e si continua a salire per un sentiero a gradini. Si prosegue fino a ritornare sulla strada comunale, che dopo un’ampia curva si dirige a sud, tra il verde dei pini e le belle ville dell’abitato delle Busatte. Dopo circa 300 metri, un breve sentiero sulla destra porta alla pineta:un luogo piacevole, tranquillo, silenzioso e appartato che alla fine si apre su un grande prato.

Sentiero Busatte-Tempesta:
Di recente è stato inaugurato e aperto agli escursionisti lo splendido sentiero naturalistico con balcone sul Lago di Garda. Dal Parco delle Busatte che sovrasta la cittadina di Torbole, si può arrivare in circa un’ora e mezza, attraversando paesaggi mozzafiato, fino a Tempesta, cittadina che ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico segnava il confine con l’Italia. Il percorso è una realizzazione ardita, con tratti strapiombanti superabili grazie ad una scala in ferro infissa direttamente nella roccia ed altri lungo sentieri tracciati grazie all’opera dei Vigili del Fuoco; un’escursione quindi accessibile a tutti in estrema sicurezza.

La spettacolare passeggiata vista lago si snoda per quattro chilometri a mezza costa, supera due crinali, Corno di Bò e Salt de la Cavra, con scalinate in ferro per quasi 400 gradini. Il percorso è caratterizzato da straordinari aspetti geologici, floreali e paesaggistici. Le scale metalliche non sono adatte alla mountain bike. L’escursione è stata inoltre dotata di un comodo rientro a Torbole grazie alle convenzioni tra APTV e l’amministrazione comunale di Nago Torbole.

Al Dosso Tenin
Si sale fino al piazzale della chiesa di Sant’Andrea (dai gradini di via Segantini o da via Pontalti, l’antica Pontera). Dopo aver ammirato lo splendido panorama, si attraversa l’oliveto alle spalle della chiesa (ora adibito a parcheggio) e si prosegue lungo la strada comunale fino al parco delle Busatte. Da Busatte si prosegue lungo l’ampio e sterrato sentiero, che diventa subito molto ripido, in direzione di Nago. Dopo circa 500 metri, a 200 metri sul livello del mare, ottimo punto panoramico sul lago. Proseguendo per circa un chilometro si arriva a Nago, antico borgo medievale, con belle chiese e splendidi portali. Il rientro è consigliato lungo la Strada dei Forti, parallela alla strada provinciale.

Argini del Sarca
Bella passeggiata che porta, sempre tenendosi sulle sponde del fiume, fino ad Arco (5 km). Si consiglia di seguire sempre la pista ciclabile, riservata anche ai pedoni, che parte dal ponte sul Sarca (riva destra) lasciandosi alle spalle il lago. Lungo il percorso, fiancheggiate da bellissime piante di oleandri e robinie, troverete frequenti piazzole con panchine e tavoli per una breve sosta. Si vede (sulla sinistra orografica del fiume) la centrale idroelettrica di Torbole con il grande oleodotto che esce dal monte. Proseguendo, sul lato opposto si notano due allevamenti ittici, con allevamento di trote. Più avanti, alcuni stabilimenti nella zona industriale di Arco.

Da Torbole a Riva
E’ possibile percorrere tutta la sponda settentrionale del Lago di Garda con una bellissima passeggiata che da Torbole porta a Riva. Si può partire dal porto di Torbole e costeggiare la spiaggia fino alla foce del fiume Sarca, dove sarà necessario percorrere la sponda sinistra fino al ponte e poi, attraversata la sponda destra, tornare in spiaggia e proseguire. Proseguendo verso Riva, troverete la spiaggia “Foci del Sarca” con servizi e scuola di windsurf. Più avanti, la passeggiata si snoda ai piedi delle scoscese rocce del Monte Brione, su un sentiero a strapiombo sul lago, adiacente alla strada carrozzabile. Passiamo ora dal forte di San Nicolò, possente struttura difensiva austriaca (1862), e attraversiamo la piazza del porto, con le numerose ed eleganti imbarcazioni da diporto. Da qui a Riva, costeggiando sempre il lago lungo la spiaggia,parchi verdi sulla destra, ricchi di essenze pregiate.

Sentiero dei Paloni
Si snoda per circa 9 km ad un’altezza media di 400 metri sul Monte Baldo, parallelo alla sottostante Gardesana orientale. È un percorso con alcuni punti pericolosi, caratterizzato dalla visione continua, e da angolazioni sempre diverse, del lago. Si prende Torbole, in località Marocche, poco oltre il “percorso vita”, e si prosegue verso sud passando a monte di Tempesta e scendendo a Navene, a livello del lago.

Monte Corno
Breve salita di circa un’ora che conduce ad un fitto castagneto e ad un punto panoramico del Lago di Garda e della piana del Sarca di grande fascino. Il sentiero che porta ai 400 metri del Monte Corno parte da Nago, al bivio per Arco (a sinistra per chi sale da Torbole). Lungo il percorso bellissima vista su Nago e la sua verde campagna.

Altissimo
L’Altissimo è la vetta più alta del Baldo trentino (2090 metri). Per raggiungerlo a piedi da Torbole ci vogliono almeno cinque ore (sentiero n.601), ma la bella strada asfaltata che conduce in macchina ai piedi di Varagna (1600 metri), permette di raggiungere la vetta in un’ora e mezza metà. circa. Lì si può godere di un panorama meraviglioso. Lo sguardo abbraccia l’intero Lago di Garda, le Dolomiti, le Alpi italiane e austriache con i grandi ghiacciai dell’Adamello, dell’Orteles, del Cevedale ea sud della Pianura Padana e dell’Appennino.

A pochi passi dalla vetta si trova un rifugio alpino e una chiesetta. Tutt’intorno si possono visitare i resti di trincee, camminamenti, postazioni di artiglieria della Prima Guerra Mondiale (1914-1918). Qui infatti passava il confine tra l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia.