Guida di viaggio di Gardone Riviera, Lombardia, Italia

Gardone Riviera è un comune italiano della provincia di Brescia in Lombardia. È una delle principali località turistiche del Lago di Garda, caratterizzata dalla sua tipicità “mitteleuropea”. Gardone Riviera è storia, cultura e natura, fuse in un connubio perfetto. La città è ricca di magnifici edifici storici e ville nobiliari della belle époque. È annoverato tra i Borghi più belli d’Italia. Famoso nella zona è il Vittoriale degli Italiani, dimora di Gabriele D’Annunzio. Ad adornarlo con il soprannome di “città giardino”, l’Orto Botanico Hruska, con un’incredibile collezione floreale dal carattere continentale.

Gardone Riviera offre ai suoi visitatori un microclima particolare, una natura rigogliosa, un’atmosfera elegante e un suggestivo lungolago, considerato come un vero e proprio “giardino botanico” dove la vegetazione mitteleuropea, mediterranea e subtropicale si alterna alla vegetazione tipica del Lago di Garda. Il lungolago di Gardone Riviera permette una tranquilla passeggiata in riva al Lago di Garda tra oleandri, arance e rose. da secoli una particolarità del paesaggio gardesano sono stati i limoni, le limonaie e le terrazze per gli agrumi.

I numerosi parchi e giardini si alternano lungo la riva del lago ad eleganti ville storiche. La cittadina è famosa per il Vittoriale degli Italiani, la cittadella monumentale, dimora del poeta Gabriele d’Annunzio, oggi sede di un prestigioso museo. Da non perdere anche il giardino botanico Hruska, oggi Fondazione Andrè Heller, con centinaia di specie vegetali provenienti dai cinque continenti e visibili in un percorso che si snoda tra rocce e laghi.

Gardone Riviera è anche un intreccio di storia, cultura, natura. Ammira i magnifici edifici storici che ospitano prestigiosi hotel o ville d’epoca come la bellissima Villa Alba, i pittoreschi borghi: Gardone di Sotto e Gardone di Sopra che sono collegati da uno spazio ricco di magia e sensualità: l’Orto Botanico. I giardini Hruska sono una collezione floreale dal carattere continentale, in cui si intrecciano Africa e Sud America, Asia, Europa e Australia.

Gardesana Occidentale e i paesi affacciati sul lago, o la ventosa Riva del Garda, paradiso dei surfisti. Gardone Riviera permette ai turisti di fare una vacanza o un viaggio che non sia solo stare in spiaggia e prendere il sole. Durante la stagione estiva è l’anima di eventi musicali e culturali. La sera diventa il luogo dove prendere un gelato, un aperitivo o cenare in un elegante ristorante nei mesi estivi.

Situato sulla sponda occidentale del Lago di Garda. Fa parte del Parco Regionale dell’Alto Garda Bresciano. Altri luoghi da vedere vicino a Gardone Riviera sono le zone della Valtenesi con Padenghe sul Garda, Puegnago e Polpenazze, vere vetrine enogastronomiche del pregiato olio extravergine di oliva del Garda oltre che invitanti vini DOC. Da non perdere una visita al Vittoriale degli Italiani con il suo parco e casa-museo e il magnifico giardino botanico Hruska.

Storia
Le origini di Gardone Riviera sono incerte anche se antiche, le colline vicino a Gardone Riviera furono abitate fin dall’età del bronzo, come testimoniano gli scavi archeologici condotti nel 2017 dall’Università di Padova e Pisa nella zona di Monte Castello alle spalle della frazione di San Michele in Val di Sur. Qui sono stati rinvenuti elementi in terracotta relativi alla filatura, il manico di una falce per la raccolta e la fusione delle scorie che testimoniano l’attività metallurgica.

Il toponimo deriva dal tardo latino garda (guarnigione militare) o dal gotico warda (guardia lungo le strade); alcuni studiosi ritengono probabile che la città sia stata fondata dai barbari. Nella vicina Fasano sono state rinvenute antiche lapidi romane, ea Gardone Sopra tracce di un castello con cappella dedicata a San Michele, probabilmente di derivazione longobarda.

Le prime notizie certe risalgono alla dominazione longobarda del VII secolo, successivamente appartenne al vescovo di Brescia ei feudatari divennero la famiglia degli Ugoni, che governò la zona fino al XVII secolo. Il periodo più florido si ebbe quando entrò a far parte dei domini della Serenissima. In età veneziana, a partire dal 1521, la Magnifica Patria mantenne condizioni di privilegio rispetto al resto del bresciano.

In questo periodo fiorisce la coltivazione degli agrumi lungo tutta la costa. “Ha molti giardini sulla riva del lago per forse dieci miglia da Salò a Gargnano, che non cedono a coloro che scrissero poeti di Atlante, Alcinoo ed Esperidi, abbondanti in ogni stagione dell’anno di tutte quelle mele che hanno la buccia dorata, i limoni, le arance, i pomi d’Adamo…”

periodo moderno
Gardone Riviera pagò a caro prezzo il saccheggio da parte delle truppe francesi di Napoleone nel 1797. Dal 1815 passò sotto il dominio dell’Austria nel Regno Lombardo-Veneto. In questo periodo divenne sempre più importante la coltivazione degli agrumi, nel 1851 si contavano 54 limonaie per 2,75 ettari e 1375 campi. Limoni, arance, cedri si vendono bene nel mercato nordico. Nel 1855 la gommosa comincia a intaccare i raccolti: fu una catastrofe. Fu solo nel 1873 che l’arancia amara, resistente alle gommose, iniziò ad essere innestata e alcune limonaie tornarono in attività.

La restaurazione, con il ritorno della dominazione austriaca nel 1815, accrebbe lo sviluppo turistico, che crebbe soprattutto grazie alla promozione del territorio da parte di un ingegnere viennese, Ludwig Wimmer, che dopo aver combattuto con Garibaldi si fermò a Gardone Riviera, per un lungo periodo di cure , in seguito alla quale decise di costruire il primo grande albergo.

La fortuna del paese inizia con l’arrivo della famiglia italo-austriaca Wimmer. Luigi ed Emilia Wimmer acquistarono nel 1877 la tenuta di Cargnacco, poi acquistata da d’Annunzio: si trasferirono ufficialmente da Brescia a Gardone nel 1880. Nel 1881 aprirono il loro primo albergo: Il Pizzocolo. Luigi Wimmer divenne sindaco nel 1881 e accelerò la trasformazione del paese, ponendo le basi della città giardino, con la creazione di passeggiate nel verde.

Sotto l’impulso di questo ingegnere e soprattutto della moglie Emilia Holzgärtner, il paese si trasforma, vengono coinvolti amici e conoscenti, prima ospiti dell’albergo e poi residenti attratti dal clima mite e dalla possibilità di acquistare terreni a prezzi contenuti. Soprattutto, medici come il Dr. Rodhen e Koeniger divulgheranno i vantaggi del resort nelle riviste specializzate tedesche, come un luogo di cura invernale adatto a persone con salute delicata. Il Dr. Karl Koeniger acquista un palazzo settecentesco con ampio giardino, affidandone il progetto ad Angelo Fuchs, lo trasforma in una struttura sanitaria di 30 stanze – Villa Primavera – oggi l’edificio ospita il municipio.

Il paese si sviluppò senza un vero piano regolatore, ma la forte influenza esercitata dall’ing. Fuchs, che fu anche sindaco del paese, e l’intervento di validi architetti fecero assumere a Gardone un’immagine armoniosa di città parco, come rivelano le cartoline dell’epoca.

Nella Belle Époque molte famiglie austriache e tedesche costruirono splendide residenze in riva al lago. I Langensiepen, industriali della Vestfalia, costruttori di pompe, acquistarono Villa Ruhland e l’oliveto a monte, dove l’architetto Heinrich Schäfer costruì la splendida villa in stile neoclassico. oggi conosciuta come Villa Alba, immersa in un parco di 70.000 mq con torre belvedere e darsena, ribattezzata da d’Annunzio Torre San Marco. Max Langensiepen, appassionato di botanica, avvia un’attività di vivaio ed esporta nei mercati nordici di palme e piante mediterranee in vaso.

Nel 1897, con il finanziamento della comunità luterana di Francoforte, fu aperta al culto una chiesa evangelica progettata dall’architetto danese Aage von Kauffmann. Nel 1904 August Rodhen costruì la Pensione Quisisana, clinica ancora oggi attiva con il nome di Villa Gemma. Nel 1906 viene costruito il Grand Hotel Savoia, opera di Schäfer poi Palazzo Savoia, al quale il proprietario italiano del dopoguerra aggiungerà il parco pubblico, che d’Annunzio ribattezzerà “Rimbalzello”.

Tra gli ospiti abituali, il prof. Henry Thode, che acquistò la tenuta di Cargnacco dalle figlie di Wimmer: con la sua fama animò la scena culturale della cittadina tenendo conferenze al Casino sul Rinascimento italiano, dove presentò la sua monografia su San Francesco d’Assisi. Portò la sua biblioteca e la raccolta di fotografie di opere d’arte a quello che nel primo dopoguerra diventerà il Vittoriale. Daniela Senta von Bülow, nipote di Franz Liszt, portò a Cargnacco il pianoforte Steinway del nonno: la contessa riuscì ad avere è tornato dopo la seconda guerra mondiale e lo ha donato al museo del Teatro alla Scala, dove è stato recentemente restaurato.

A Villa Annina – oggi Itolanda – soggiornò il poeta Paul Heyse, premio Nobel nel 1910, che dedicò numerose poesie e racconti al Lago di Garda. Un’altra cospicua raccolta di libri e di opere d’arte antiche è stata rinvenuta nella villa in riva al lago di Alexander Gunther a Fasano, opere che dopo la confisca dei beni stranieri nel 1918 finirono in parte nel Museo di S. Giulia a Brescia. e in parte disperso.

Guerre Mondiali
La prima guerra mondiale pone fine alla Bella Époque gardonese. Il territorio diventa la seconda linea di difesa di un fronte poco distante: all’altezza del Ponale e della valle di Ledro. Una parte degli abitanti di Limone viene trasferita a Gardone Riviera. I beni di proprietà tedesca e austriaca vengono espropriati.

Nel primo dopoguerra, Hruska e il farmacista Mario Ferrari, entrambi appassionati di botanica, diventeranno gli animatori della manutenzione e dell’abbellimento dei parchi di Gardone, dove si possono ancora ammirare alberi secolari originari delle zone subtropicali del mondo come la canfora alberi, cipressi del Casmir. e le numerose varietà di palme.

Negli anni ’30 il turismo invernale diventa estivo, al lago si va non solo per lo svernamento, ma per le attrazioni di feste, balli, concerti, tennis, equitazione, gite in barca, passeggiate.

In questo periodo si aggiungono alle precedenti nuove ville di pregio. La villa detta “il castello di Morgnaga” dall’architetto Egidio Dabbeni, la villa Elvira a Fasano di ispirazione razionalista. Una delle ville progettate da Fuchs in riva al lago viene rifatta ispirandosi al Rinascimento veneziano: villa Fiordaliso, famosa per aver ospitato Claretta Petacci durante la RSI, mentre Mussolini soggiornò a Gargnano a Villa Feltrinelli.

La seconda guerra mondiale e l’istituzione nel 1943 della Repubblica Sociale Italiana, sotto il controllo nazista, sconvolsero la vita della Riviera. Salò, la capitale, Gardone, sede di ospedali militari e convalescenti tedeschi, ambasciate, centro di telecomunicazioni della Wehrmacht a Villa Alba, fabbriche di armi nelle gallerie a nord di Gargnano. Nel 1945 arriva la Liberazione con le brigate partigiane della Val Sabbia e soprattutto con l’avanzata degli americani: la X divisione da montagna, che al comando del generale George Price Hays vince le ultime resistenze tedesche sulla sponda orientale del Garda.

Il dopoguerra
Dopo la seconda guerra mondiale il turismo riprende molto lentamente, ma già nel 1949, con il soggiorno di Winston Churchill al Grand Hotel Gardone Riviera, la cittadina torna agli onori della cronaca mondana, con un revival di presenze straniere. Negli anni ’60 Gardone Riviera era una tradizionale meta delle gite scolastiche, è stata rilanciata con un attento restauro dei giardini e il suo anfiteatro all’aperto accoglie musicisti di livello internazionale.

Attrazioni principali
La graziosa cittadina attrae ogni anno moltissimi turisti, per la bellezza del paesaggio e le tante opportunità che questa zona offre. Gardone Riviera è famosa per Gabriele d’Annunzio, che qui visse gli ultimi anni della sua vita e scrisse alcune opere. La sua casa, il Vittoriale degli Italiani a Gardone di Sopra, è stata dichiarata monumento nazionale ed è una delle attrazioni più visitate.

Merita una visita anche Gardone Riviera con le sue splendide ville ei grandi alberghi. Nel piazzale del Vittoriale sorge la chiesa parrocchiale di San Nicola, mentre sul lungolago svetta la Torre San Marco e Villa Albait è ben immersa in un ampio parco pubblico. Quest’ultima è battezzata con il nome di “Villa Ruhland”, la cui traduzione letterale è “Pace nel paesaggio”, e riprende la vera essenza di questi luoghi con la sua spettacolare struttura che ricorda i monumenti più caratteristici dell’acropoli ateniese. Negli anni settanta fu acquistata dal Comune di Gardone Riviera, che trasformò questa meravigliosa Villa in un luogo di arte e cultura, diventando una location perfetta per mostre, rassegne d’arte ed eventi culturali di ogni genere.

Il santuario delle vittorie italiane
Il Vittoriale degli Italiani è una tenuta collinare nel comune di Gardone Riviera affacciata sul Lago di Garda in provincia di Brescia, Lombardia. È qui che visse lo scrittore italiano Gabriele d’Annunzio dopo la sua defenestrazione nel 1922 fino alla sua morte nel 1938. Il Vittoriale degli Italiani è un eclettico complesso di edifici dalle forme sorprendenti, giustapposti in un bizzarro modo di incastri murari con giochi di passaggi sopraelevati, il tutto incorniciato da splendidi giardini che seguono in modo sinuoso i dislivelli del terreno. Ecco la tomba del poeta, diverse opere d’arte e sculture, alcuni cimeli, una ricca biblioteca, un museo della guerra e un suggestivo teatro all’aperto che ha, alle spalle, il magnifico paesaggio del Lago di Garda. Eretta per volere di d’Annunzio a partire dal 1921,divenne il regno della memoria della sua vita eccezionale e del popolo italiano durante la prima guerra mondiale. L’opera fu affidata all’amico architetto Giancarlo Maroni e oggi è molto più di una casa museo, poiché ogni angolo riserva una sorpresa.

La tenuta è composta dalla residenza d’Annunzio detta la Prioria, un anfiteatro, l’incrociatore protetto Puglia incastonato in una collina, una darsena contenente il vascello MAS utilizzato da D’Annunzio nel 1918 e un mausoleo circolare. I suoi terreni fanno ora parte dei Grandi Giardini Italiani. Ogni ambiente, sia esterno che interno, trasmette la particolarità e la fantasiosa persona di d’Annunzio, che qui raccolse una quantità infinita di cimeli tra sculture, medaglie al valore, cimeli, migliaia di libri, opere d’arte di ogni genere. A questo si aggiungono attrazioni a cui nessuno penserebbe mai, come l’aereo SVA, la nave militare Puglia, il sottomarino MAS 96 che arricchiscono gli ambienti esterni accogliendo il visitatore tra i lussureggianti giardini, dove viene ospitata la limonata con il Belvedere,il Portico del Parente intitolato a Michelangelo Buonarroti e lo splendido anfiteatro affacciato sul lago. Sulla sommità del Vittoriale si erge il mausoleo, imponente monumento funebre dove riposa d’Annunzio, a ricordo di tutta la grandezza della vita inimitabile che visse.

Giardino botanico Hruska
Il Giardino Botanico Fondazione André Heller è un giardino botanico situato sul terreno della Fondazione André Heller sopra il Lago di Garda, in via Roma, Gardone Riviera, provincia di Brescia, Lombardia, Italia. È aperto tutti i giorni nei mesi più caldi. Il Giardino Botanico Hruska, dove alle tipiche piante mitteleuropee si affiancano quelle mediterranee e subtropicali. la lunga passeggiata porta alla scoperta di bellissime piante e fiori rari, circondati da strani edifici e varie opere d’arte. Dagli ordinati giardini giapponesi, dove si trovano anche veri e propri laghetti, si passa alla zona rocciosa, attraversando sentieri che rispecchiano le più belle forme della natura. In questo giardino è possibile ammirare più luoghi del pianeta Terra per un viaggio davvero straordinario.

Il giardino fu istituito intorno al 1901 da Arturo Hruska (1889 – 1971), dentista e botanico austriaco, che dal 1910 al 1971 raccolse molte specie nel parco della sua villa, organizzata come una fitta foresta di bambù, stagni giapponesi, ruscelli e cascate, così come piante alpine nei burroni. Dal 1988 è di proprietà dell’artista André Heller, e ora contiene interessanti sculture di Keith Haring, Roy Lichtenstein e così via, incastonate tra più di 500 specie tra cui cactus, stelle alpine, felci tra cui Osmunda regalis, magnolie, orchidee, ninfee, e alberi.

Parco Alto Garda Bresciano
Il Parco Alto Garda Bresciano offre scorci panoramici fatti di rocce a strapiombo sul lago, ampi terrazzi, sentieri e strade che si snodano tra le valli, le montagne, i boschi ei paesi dell’entroterra e della costa che formano ambienti particolarmente suggestivi. È in questo contesto che si colloca Gardone Riviera protesa verso le acque del lago sulla sponda occidentale che, grazie anche alla sua incantevole posizione, è tra i Borghi più belli d’Italia. Qui lo sguardo si perde, accarezzando il il blu marcato delle acque del Lago di Garda e il verde della lussureggiante vegetazione che lo incornicia, in un incantevole gioco di luci e colori.

Altre famose attrazioni:
Casinò: costruito nel 1909 in stile liberty, oggi ristorante;
Giardino Botanico André Heller;
Grand Hotel: costruito nel 1884 dall’ingegnere Luigi Wimmer. Ospiti illustri includono Winston Churchill, Paul Heyse e Vladimir Nabokov
Torre San Marco: costruita dall’industriale tedesco con il nome di Torre Ruhland (terra della calma) Richard Langensiepen, fu poi acquistata da Gabriele D’Annunzio nel 1925;
Villa Alba: costruita tra il 1901 e il 1909 dall’architetto Heinrich Schäfer per la famiglia Langensiepen, industriali della Westfalia, ora di proprietà pubblica.

Cucina
Anche per quanto riguarda la gastronomia ci si può sbizzarrire. In estate abbondano i piatti a base di pesce fresco di lago (uno dei più rappresentativi è la trota agli agrumi) tutto questo può essere condito solo con l’ottimo olio d’oliva DOP del Lago di Garda. In autunno sono presenti i marroni di drina (castagne che si caratterizzano per i loro raggi a forma di stella) utilizzati per i dolci o per la tipica farina da cui si ricava anche un ottimo pane artigianale, oppure i funghi, ottimi nel risotto o con le tagliatelle. In inverno è tempo di panpepato e vin brulé.

I piatti tradizionali sono quelli a base di pesce di lago come pesce persico, carpione e trota di diverse tipologie e dimensioni: quest’ultima è la materia prima per uno dei piatti più rappresentativi del basso Garda, ovvero la trota agrumata, preparata con filetti di trota e lasciati a macerare per un’intera giornata in una salsa di limone e olio, quindi i filetti vengono tagliati a listarelle più sottili e conditi con altro olio freddo e bucce d’arancia e serviti con crostini di pane.

Grazie agli alpeggi non mancano carni di alta qualità e formaggi genuini, mentre l’olio extravergine del Garda o “orientale” DoP vanta tra le sue caratteristiche organolettiche bassa acidità, delicatezza e ottima digeribilità. Per quanto riguarda la vocazione vinicola del territorio basti ricordare il Bardolino, una delle migliori etichette di vini rossi Made in Italy.

Eventi
Folklore e tradizione si fondono nei numerosi eventi organizzati durante tutto l’anno nella splendida cornice del Lago di Garda.

Ad aprile, Stagione di Musica e Prosa del Vittoriale, dedicata alla tradizione musicale, ma anche alle nuove sonorità e alla sperimentazione, si alternano durante l’evento grandi artisti nazionali e internazionali. Lo stesso amore per la tradizione e la genuinità lo mettono i valligiani nella loro cucina, fatta con prodotti freschi ea chilometro zero.

Ad agosto è tempo di cultura con la mostra del libro “Pagine del Garda”, la rassegna editoriale affonda le sue radici negli anni Trenta, e per l’occasione vengono organizzati diversi workshop, oltre a interventi di autori, giornalisti e grandi nomi bresciani e cultura e letteratura nazionale.

Sempre ad agosto, gli amanti del vintage partono alla scoperta del mercatino dell’antiquariato, occasione perfetta per fare veri affari e per soddisfare le piccole vene del collezionismo. Altri appuntamenti molto attesi sono la Sagra di San Michele, tipica sagra paesana, dedicata a salamelle e formaggi alla griglia, l’immancabile spiedo bresciano, e il vino del Garda, un gustoso pretesto per salire al San Michele e sfuggire al caldo della Riviera.