Grandi officine di riparazione a Torino, Italia

Le Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR Torino) è un complesso industriale di fine Ottocento situato a Torino. Per un secolo, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio degli anni Novanta, le OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino hanno rappresentato l’eccellenza nel campo della manutenzione di locomotive, automotrici e vagoni ferroviari.

Gli spazi multifunzionali delle OGR Cult si estendono su una superficie di circa 9.000 mq e ospitano, a rotazione continua, mostre, spettacoli, concerti – dalla musica classica a quella elettronica – eventi di teatro e danza. I nomi delle aree rispecchiano la storia dei luoghi: le 3 “Tracce” situate nell’area occidentale ospitano le mostre ei progetti espositivi, oltre all’installazione di TeamLab Kids Future Park. L’area dedicata ai concerti e agli spettacoli

Conserva l’antico nome di “Sala Fucine”, mentre il cuore degli spazi Cult delle OGR è il “Duomo”: l’imponente salone alto 19 metri per consentire l’uscita del vapore di manutenzione dalle officine, oggi è destinato a simposi, workshop e convegni. Il restauro delle aree ha seguito un rigoroso recupero che, adeguando l’edificio alla nuova destinazione, ha lasciato intatte le sedimentazioni del passato ancora visibili sui muri: alcuni murales, ad esempio, sono stati mantenuti e sono visibili al pubblico, in un gioco di rimandi e contaminazioni tra memoria e contemporaneità che caratterizza le rinate Officine.

Storia
In passato le OGR erano uno stabilimento di manutenzione dei veicoli ferroviari, prima delle Ferrate dell’Alta Italia (SFAI), poi della Rete del Mediterraneo (RM) e infine delle Ferrovie dello Stato. All’inizio del Novecento furono soprannominate Officine Nuove, per distinguerle da quelle esistenti della Stazione Porta Nuova; qui sono state eseguite importanti riparazioni alle locomotive a vapore e alle locomotive elettriche a corrente alternata trifase. Dopo la seconda guerra mondiale, cessata l’attività sui due precedenti tipi di motori, questi furono utilizzati per la manutenzione delle automotrici.

In seguito alla chiusura, avvenuta nei primi anni ’90, il suo abbandono e degrado ha portato alla sua demolizione, poi scongiurata. Una parte del complesso, originariamente chiamato padiglione ad H e oggi comunemente indicato come OGR, è stato utilizzato per ospitare alcune importanti mostre organizzate nell’ambito delle celebrazioni per il 150 ° anniversario dell’Unità d’Italia.

Nel 2015 il progetto OGR ha vinto il Premio Urbanistica. L’inaugurazione della prima parte dei lavori di recupero è avvenuta il 30 settembre 2017 con il Big Bang, il primo appuntamento in programma che ha visto Giorgio Moroder, Elisa, Ghali, Omar Souleyman e Chemical Brothers. Nel 2017 le OGR sono state visitate da 100.000 persone.

L’inaugurazione del nuovo edificio è avvenuta il 30 settembre 2017, con un grande evento denominato “Big Bang”, che ha aperto al pubblico i nuovi spazi delle officine restaurate. Le OGR di Torino ospitano all’interno dei loro spazi mostre ed eventi culturali relativi alle arti visive e performative, alla musica e all’educazione.

La ristrutturazione
Nel 2013 la Fondazione CRT ha acquistato l’edificio ad H di circa 20.000 mq e alto 16 metri, gli uffici e le aree scoperte e, tramite la Società OGR-CRT, ha avviato la riqualificazione Sono stati investiti cento milioni di euro dalla Fondazione CRT per la rinascita delle OGR, cercando di integrare soluzioni ad alto contenuto tecnologico, sostenibilità ambientale, salvaguardia del valore storico, flessibilità degli spazi e accessibilità.

Nel 2015 il progetto OGR ha vinto il Premio Urbanistica (categoria: qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici); il brand, la brand identity e il progetto di segnaletica interna firmato dallo studio FM milano sono stati invece selezionati dall’Osservatorio del Design per entrare a far parte dell’ADI Design Index.

L’inaugurazione della prima parte dei lavori di recupero è avvenuta il 30 settembre 2017 con il Big Bang, il primo appuntamento in programma che ha visto tra gli ospiti Giorgio Moroder, Elisa, Ghali, Omar Souleyman e Chemical Brothers. Nel 2017, a tre anni dall’inizio dell’intervento della Fondazione CRT, le OGR riaprono al pubblico. Durante l’anno le OGR sono state visitate da 100.000 persone. Il complesso sarà completamente aperto nell’estate del 2019, dopo il completamento dei lavori nella manica sud.

Opere permanenti
La raccolta di opere commissionate per gli spazi, e destinate a crescere nel tempo, vede alcuni dei protagonisti dell’arte contemporanea confrontarsi con gli spazi, la storia e il futuro delle OGR. Le installazioni permanenti possono essere visitate gratuitamente. La Processione dei Riparatori si trova nella Corte Est aperta tutti i giorni dalle 7 alle 24. La pista si trova a Snodo, l’area del Gusto delle OGR aperta tutti i giorni dalle 8 alle 16.

Ad oggi, le opere permanenti installate nelle OGR sono l’installazione scultorea di William Kentridge Procession of reparationists, 2017, che accoglie i visitatori della East Court e il grande murale di Arturo Herrera, Track, 2017, sul muro d’ingresso dell’OGR Cult.

La East Court delle OGR ospita Procession of reparationists, un’installazione pubblica e site specific creata da William Kentridge, uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea a livello mondiale. Si tratta di una commissione individuata dal Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e sostenuta interamente dalla Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea, la cui cura e produzione è stata affidata al Castello di Rivoli. L’artista ha realizzato un intervento ispirato all’antica vocazione industriale e operaia delle Officine Grandi Riparazioni. La scultura, in metallo nero, è composta da un corteo di figure dal valore altamente significativo e simbolico, in quanto allude ai lavori di riparazione di treni e corpi.

Track è l’opera site-specific realizzata da Arturo Herrera per il muro d’ingresso delle Officine Nord. Realizzato interamente in un unico colore, un blu chiaro e vibrante, Track accoglie i visitatori e li invita a esplorare l’offerta culturale delle OGR. La pittura murale combina linee di varie dimensioni e spessori per formare un intricato reticolo che ricorda la disposizione dei binari ferroviari o una serie di percorsi che si incontrano in varie direzioni, suggerendo anche un intreccio di rami e alberi che si protendono verso l’alto. Il dipinto trasmette, attraverso il suo reticolo di linee, l’idea di intenso movimento suggerendo alcuni dei valori cardine di OGR: interconnessione, fluidità ed energia.

L’area storica delle OGR
Le Officine Grandi Riparazioni dedicano uno spazio per raccontare la loro storia. Un viaggio dal 1885 ai giorni nostri realizzato grazie ai ricordi di ex lavoratori intervistati dai ragazzi dei Licei Berti e Cavour di Torino, e ospitati in uno spazio ispirato ad una lunga carrozza ferroviaria. Alle sue origini, patria di quella “aristocrazia operaia” orgogliosa del proprio operato, parte sostanziale dello sviluppo dell’industria torinese, oggi sede di mostre, sperimentazioni musicali, progetti culturali ed educativi, e polo di innovazione proiettato verso il futuro: Le OGR sono sempre rimaste per Torino un luogo del creato le cui porte si sono aperte al passaggio di vecchi piroscafi, operai specializzati e oggi, il pubblico internazionale di Arte e Tecnologia.

Le Officine Grandi Riparazioni dedicano un nuovo spazio al racconto della loro storia, con com’era, un’area ispirata a una lunga carrozza ferroviaria, che invita i visitatori a fare un viaggio nel tempo dal 1885 ai giorni nostri. Era così com’è è composto da una serie di installazioni interattive e immersive, tra cui una stazione di realtà virtuale che permette al visitatore di rivivere l’esperienza del lavoro che si è svolto all’interno degli edifici OGR. Queste installazioni, insieme alla struttura che le contiene, sono state progettate da Alice Delorenzi, che ha contribuito anche all’organizzazione dei contenuti, sviluppata dal Dipartimento Educazione guidato da Roberta Zendrini, curatrice dell’intero progetto. com’era come nasce dal coinvolgimento diretto di ex lavoratori OGR, intervistati dagli studenti dei Licei Berti e Cavour,

Ogr: dai laboratori di formazione ai laboratori di idee
Con l’intervento di ristrutturazione e recupero si concretizza il passaggio da ex officine per la riparazione dei treni a nuove officine di cultura contemporanea, innovazione e accelerazione d’impresa a vocazione internazionale.

I laboratori del nord
Gli spazi delle Officine Nord sono pensati per essere multifunzionali su una superficie complessiva di circa 9.000 mq, luogo di incontro di arti visive e performative, ospitando mostre, spettacoli, concerti, eventi teatrali, danza ed esperienze immersive di realtà virtuale, in un galleria digitale. In particolare, le arti visive saranno collocate nei tre “binari” ovest dei Laboratori Nord, le arti performative nell’ala est, che mantiene l’antico nome di “Sala Fucine”. Il cuore delle Officine Nord è il “Duomo”: l’imponente sala alta 19 metri – dove erano posizionate verticalmente le carrozze dei treni per la manutenzione – sarà utilizzata per simposi, workshop e convegni.

I laboratori del sud
Il nuovo spazio Officine Sud, che sarà definitivamente completato nel 2019-2020, ospiterà un incubatore di idee incentrato su startup, industrie creative e smart data. Nell’area di circa 9.000 metri quadrati, infatti, verrà sviluppato un hub per la ricerca scientifica, tecnologica e industriale in collaborazione con partner locali e internazionali, focalizzato su tre attività principali: supporto alle startup, creazione di un centro di formazione e sviluppo di progetti nel settore delle industrie creative e sviluppo di un centro di ricerca applicata sugli smart data.

Future Park
Le OGR ospitano il primo spazio permanente in Europa dedicato a teamLab, il collettivo di sviluppatori giapponesi che da sedici anni porta avanti una ricerca che integra arte e tecnologia e che il grande pubblico ha conosciuto per lo straordinario successo delle loro installazioni al Padiglione del Giappone a Expo2015, tanto da aver scelto di affrontare lunghe attese per poter accedere. Attraverso ambienti immersivi e proiezioni interattive sensibili al movimento e al tatto, teamLab trasforma i visitatori in creatori di scenari e storie soggetti a continui cambiamenti, rendendo impossibile ripetere la stessa composizione visiva.

Alle OGR in particolare, per la prima volta in Italia, nasce il loro progetto Future Park: un insieme di installazioni e postazioni di lavoro che avvicinano i bambini all’interazione creativa con l’opera e fa comprendere meglio agli adulti l’approccio richiesto dagli artisti alla lettura del proprio lavori. La vocazione all’interdisciplinarità, lo spirito di collaborazione, inclusività, attenzione alla formazione e all’istruzione che contraddistinguono teamLab si coniugano perfettamente con gli ideali cardine delle OGR. L’ambiente, che vedrà la coesistenza di diverse esperienze ludico-artistiche, cambierà forma e soggetto nel tempo, occupando il Tracciato 3 delle OGR CULT.

Negozio traslitterato
Transliteral Shop è il progetto inedito firmato da Martì Guixè e concepito come intervento site specific per OGR. Uno spazio per curiosi e appassionati, pensato per ospitare libri e oggetti ma anche come naturale prosecuzione della ricerca artistica e della spinta creativa promossa negli spazi espositivi, nella sala concerti e nell’universo di OGR Tech. Un luogo pubblico e per il pubblico dove è possibile fermarsi a giocare tra i libri, dove i bambini possono guardare e toccare e gli adulti scoprire strade nuove. Il progetto di Guix si completa anche con il suo intervento luminoso, El Pulpo de la ilustracion: una cascata di lampadine capace di coniugare idealmente la libreria e l’area storica adiacente attraverso un gesto giocoso e allo stesso tempo funzionale.

Snodo: lo spazio del gusto
In quella che è l’area del transetto, centro di collegamento ideale tra le due maniche delle nuove OGR, prende vita Snodo, un’esperienza di degustazione in città unica e nuova. Snodo è un viaggio nel gusto da fare durante tutta la giornata, con proposte diversificate dalla mattina per la colazione fino a tarda sera per un dopocena speciale. Unire la grande cucina tradizionale piemontese a tecniche moderne che, come la cottura veloce e a bassa temperatura, rispettano ed esaltano le materie prime, prediligendo le piccole produzioni di filiera corta di cui è ricco il nostro territorio e coniugando al meglio salute e gusto.

Snodo è un progetto flessibile, inclusivo e innovativo: gli ambienti, diversi per dimensione, scelta di arredi e destinazione d’uso, sono tutti accomunati da un’unica visione: mettere al centro il cliente ritornando al concetto di ospitalità in uno spazio da vivere 360 °. Colazione, pausa di metà mattinata, pausa pranzo veloce e leggera, appuntamento di lavoro, aperitivo con gli amici, cena informale o elegante: c’è sempre una scusa per venire a Snodo.

Progetti

La piattaforma per l’innovazione
OGR Tech è il nuovo hub di innovazione per la ricerca scientifica, tecnologica e industriale, con l’obiettivo di catalizzare mezzo miliardo di euro di investimenti e 1.000 nuove startup accelerate nei prossimi vent’anni, che si avvale di partnership internazionali. Con Techstars, leader globale che sostiene la crescita delle startup, Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, è stato avviato il primo programma di accelerazione in Europa dedicato alla smart mobility. Con Microsoft nasce presso la OGR Tech Revolution Factory, la prima piattaforma di innovazione digitale caratterizzata da tre assi distintivi: accelerazione di startup dirompenti sull’Intelligenza Artificiale, formazione tecnologica per ogni tipo di pubblico, eventi e contest per la crescita e lo sviluppo dell’ecosistema .

Progetti educativi
La missione educativa riveste un ruolo estremamente importante all’interno della programmazione delle OGR – Officine Grandi Riparazioni, hub dedicato alla cultura e all’innovazione nel cuore di Torino. Rinate nel 2017 grazie alla riqualificazione sostenuta e curata dalla Fondazione CRT, le OGR di Torino hanno fatto della produzione multidisciplinare il loro cardine.

Due anime e due vocazioni si intersecano all’interno delle OGR: OGR Tech e OGR Cult, corrispondenti ai due manicotti dell’edificio ad H sito in Corso Castelfidardo 22. Dall’unione delle due sezioni nascono progetti educativi trasversali, progettati e pensati per coinvolgere pubblici diversi, e con particolare attenzione al pubblico con esigenze particolari.

Consapevoli di quanto la funzione educativa rivesta un ruolo centrale nella vita di tutti, le OGR continuano a progettare attività da svolgere faccia a faccia ea distanza. Uno degli obiettivi prefissati è fornire utili strumenti digitali a scuole e associazioni, ma anche a tutti coloro che vogliono approfondire temi legati a diversi ambiti del sapere.

Il focus del dipartimento istruzione delle OGR di Torino è quello di proseguire e consolidare percorsi progettuali comuni con autorità, scuole e pubblico. La sezione “Education” del sito OGR è quindi dedicata a tutti coloro che intendono scoprire l’offerta esistente, visitare gli spazi o lavorare su progetti condivisi.

L’area sanitaria temporanea per COVID-19
L’Unità di Crisi della Regione Piemonte, insieme ad altri Enti e alla Fondazione CRT, ha avviato nella mattina del 28 marzo 2020 i sopralluoghi per l’installazione di un ospedale provvisorio nella struttura per fronteggiare la pandemia COVID-19. I lavori di costruzione del sito, iniziati il ​​4 aprile 2020, hanno interessato un’area di circa 8.900 mq; è stato realizzato un modulo da 92 posti, suddiviso in 4 posti di stabilizzazione in emergenza intensiva, 32 posti di terapia sub-intensiva e 56 posti di ricovero ordinario. L’inaugurazione è avvenuta il 18 aprile 2020. L’ospedale Covid degli Ogrs cesserà la sua attività alla scadenza del contratto di locazione, il 31 luglio, e per far fronte all’eventualità di una nuova emergenza autunnale, la struttura verrà trasferita in un’altra area in fase di valutazione .

Oltre al personale sanitario reclutato dalle ASL di Torino e tramite reclutamento temporaneo a tal fine, si sono aggiunti allo staff dall’apertura del il sito, di cui 21 medici e 16 infermieri, accompagnati dal loro coordinatore logistico, che il Ministero della Salute cubano ha assegnato al Piemonte accogliendo la richiesta avanzata dal Presidente della Regione Alberto Cirio attraverso l’Ambasciata di Cuba in Italia. La Brigadait si è dichiarata disponibile ad operare gratuitamente in Piemonte per tutto il tempo necessario. Il 10 luglio 2020, invece, quando la situazione epidemiologica si stabilizza, la Brigada cessa la sua attività nel complesso ospedaliero; il 12 luglio, con una cerimonia al Parco della Dora,