Enoturismo in Italia

L’enoturismo è la contrazione delle parole turismo del vino. È una forma di turismo dedicata alla promozione e alla gestione della ricchezza dei vini di un territorio.

Principi
I turisti conoscono ogni regione vinicola attraverso una degustazione dei loro vini e visite a cantine e vigneti.

Sempre più spesso, tutti i visitatori vengono alle cantine per saperne di più sul processo di vinificazione. Durante queste visite puoi osservare l’architettura delle cantine e imparare tutto sul processo di vinificazione; dalla vendemmia all’imbottigliamento. Infine, nella maggior parte delle cantine, permetterà al visitatore di degustare i propri vini.

Un modo diverso di approfondire il mondo del vino ogni giorno è sempre più di moda.

L’enoturismo in Italia e
l’immaginazione del turista, l’Italia è spesso sinonimo di qualità della vita, che declina tanto in relazione ai luoghi e alla cultura quanto al cibo. La ricchezza, la varietà, le forti radici territoriali e la tradizione stanno identificando elementi del nostro patrimonio enogastronomico, che attirano sempre più l’attenzione dei turisti, italiani e stranieri.

La domanda
Secondo il “Bilancio Enogastronomico 2019”, a cura di Roberta Garibaldi, l’enogastronomia è oggi un importante tassista di viaggio per i turisti italiani. Se nel 2016 il 21% degli italiani in viaggio era interessato a questo tipo di turismo, con un aumento nel 2017 al 30%, nel 2018 questo valore è ulteriormente aumentato. Il 45% dei turisti italiani negli ultimi tre anni ha fatto un viaggio con questa motivazione, con un aumento del 48% rispetto all’anno precedente. Il turista enogastronomico è generalmente un turista colto, con maggiore capacità e propensione a spendere. È generalmente sposato o vive e viene da ogni parte del paese, in particolare dall’Italia meridionale, e cerca nel cibo e nel vino un’opportunità di conoscenza e contatto con la cultura di un territorio. Organizza il tuo viaggio affidandoti al web, sia per raccogliere informazioni che per prenotare singole parti del viaggio; ma ha una maggiore propensione rispetto al turista generico da prenotare attraverso intermediari. Si sente più coinvolto, vuole sperimentare cibo e vino a 360 °, combinando spesso altre proposte attive. Preferisce destinazioni in cui questa offerta è ampia e diversificata e si integra armoniosamente, sia con un contesto di particolare valore paesaggistico, sia con una forte identità culturale radicata nella popolazione residente. Il rapporto evidenzia anche una crescita nell’utilizzo di esperienze enogastronomiche, che diventano patrimonio comune, con il 98% dei turisti italiani che, indipendentemente dal fatto che si spostino per turismo balneare, montano o d’affari, hanno partecipato ad almeno uno di questi attività durante un viaggio. Tra le esperienze più popolari tra i turisti italiani si annoverano, oltre alla degustazione di prodotti tipici, la visita ad un mercato (82%) e l’accesso a bar e ristoranti storici (72%). Grandi esperienze sono suscitate dalle esperienze di visitare i siti di produzione, con aziende agricole (il 62% in primo luogo) che registrano un tasso di interesse più elevato rispetto alle aziende vinicole (56%). Tuttavia, rimane un’espressa domanda di esperienze tematiche che indica l’esistenza di un mercato potenziale che deve ancora essere soddisfatto. A livello generale, la differenza media tra desiderio e uso è circa il 22% di tutti i turisti e tende ad essere più pronunciata per alcune esperienze: in particolare, la visita alle fabbriche di cioccolato (dove il divario tra desiderio e fruizione è attestato al 54% ), produttori di pasta (39%) e viaggi di più giorni di cibo e vino organizzati da un’agenzia (36%).

L’offerta
Italia vanta 825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli con indicazione geografica, 5.155 prodotti agroalimentari tradizionali, 4 beni enogastronomici inseriti nell’elenco del patrimonio tangibile e intangibile dell’UNESCO, 2 città creative enogastronomiche UNESCO. Il settore della ristorazione è costituito da 334.743 imprese attive, 8 75 ristoranti di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche. L’Italia ha anche 114 musei legati al gusto, 173 Strade del vino e dei sapori. Oltre a questa offerta c’è una vasta gamma di esperienze a tema come visite e degustazioni in cantina, birrifici e oleifici, festival e festival enogastronomici, esperienze di social eating e corsi di cucina offerti da intermediari e piattaforme online.

Un’offerta coerente che riflette la ricchezza e la varietà del patrimonio eno-gastro-turistico-italiano, da nord a sud, nelle principali città e nei luoghi periferici. E che vede un numero crescente di Tour Operator stranieri, principalmente tedeschi e americani, inserire nella loro offerta pacchetti di prodotti enogastronomici con l’Italia.

Tra i distretti enogastronomici più rinomati troviamo:

Le Langhe
Il Chianti
La Franciacorta
La Valpolicella
Le colline del Prosecco

Nel 1999 sono state create le strade del vino.

Vini DOCG
Di seguito è riportato un elenco di tutti i vini con Denominazione di Origine Controllata e Garantita (o DOCG) prodotta in Italia.

La categoria dei vini DOCG comprende vini prodotti da uve coltivate in specifiche aree geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione (definizione della base ampellografica, della superficie della vendemmia, norme per la viticoltura, standard di vinificazione e lavorazione, legame con l’ambiente ecc. .). Normalmente l’area geografica identifica un territorio con caratteristiche climatiche, litologiche e geomorfologiche molto precise.

Le DOCG sono riservate a vini già riconosciuti come DOC (DOC) per almeno cinque anni che sono considerati di particolare valore, in relazione alle caratteristiche qualitative intrinseche, rispetto alla media di quelli di vini simili così classificati, a causa dell’incidenza di fattori tradizionali naturali, umani e storici e che hanno acquisito fama e potenziamento commerciale a livello nazionale e internazionale.

Le prime due DOCG risalgono al 1980 e furono il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano (entrambi DOC dal 1966). Sebbene il Brunello fosse DOC 4 mesi prima del Noble, è quest’ultimo che può vantare il primo morsetto DOCG (codice “AA 000001”).

Il primo vino bianco DOCG risale al 2011 ed è l’Albana di Romagna.

Regione Vino Colore gradazione Composizione
Abruzzo Montepulciano d’Abruzzo Teramane Hills Rosso > 12,5% Montepulciano> 90%; Sangiovese <10%
Basilicata Aglianico del Vulture Superiore Rosso > 13,5% 100% aglianico
Campania Aglianico del Taburno Rosso > 11,5% Aglianico> 85%
Campania Fiano di Avellino bianca > 11,5% Fiano> 85%; Vite Greco, Coda di Volpe bianco e Trebbiano toscano <15%
Campania Greco di tufo bianca > 11,5% Greco> 85%; Coda di volpe bianca <15%
Campania Taurasi Rosso > 12% Aglianico> 85%; Particolari vitigni a bacca rossa non aromatici di Avellino <15%
Emilia Romagna Colli Bolognesi Classico Pignoletto bianca > 12% Pignoletto> 85%; Vini bolognesi speciali “non aromatici a bacca bianca” <15%
Emilia Romagna Albana di Romagna bianca > 11,5% 100% Albana
Friuli Venezia Giulia Colli Orientali del Friuli Picolit bianca > 15% Picolit> 85%; Particolari varietà di uva bianca friulana (escluso il Traminer aromatico) <15%
Friuli Venezia Giulia Lison bianca > 12,5% Tai> 85%; Particolari vitigni a bacca bianca delle province di Venezia, Treviso, Pordenone <15%
Friuli Venezia Giulia Ramandolo bianca > 14% Verduzzo Friulano 100%
Friuli Venezia Giulia Rosazzo bianca > 12% Sauvignon> 20% e <30%; Pinot bianco> 20% e <30%; Chardonnay> 20% e <30%; 10% Ribolla Gialla
Lazio Cannellino di Frascati bianca > 12,5% Malvasia Bianca di Candia e / o Malvasia del Lazio 70%; Bellone, Bombino bianco, Greco bianco, Trebbiano Toscano, Trebbiano Giallo <30%; Altre uve bianche <15% (di questo 30%)
Lazio Cesanese del Piglio Rosso > 12% Cesanese> 90%; uve rosse del Lazio <10%
Lazio Upper Frascati bianca > 12% Malvasia Bianca di Candia e / o Malvasia del Lazio 70%; Bellone, Bombino bianco, Greco bianco, Trebbiano Toscano, Trebbiano Giallo <30%; Altre uve bianche <15% (di questo 30%)
Lombardia Moscato di Scanso Rosso > 17% 100% Moscato di Scanzo
Lombardia Sforzato (Sfursat) della Valtellina Rosso > 14% Nebbiolo> 90%; vitigni autoctoni (pignola, tossola, prugnolo), pinot nero, merlot <10%
Lombardia Valtellina Superiore Rosso > 12% Nebbiolo> 90%; uve rosse non aromatiche di Sondrio <10%
Marche Rosso Conero Riserva Rosso > 12,5% Montepulciano> 85%; Sangiovese <15%
Marche Riserva dei Verdicchio dei Castelli di Jesi bianca > 12,5% Verdicchio> 85%; Trebbiano Toscano e Malvasia Toscana <15%
Marche Verdicchio di Matelica Riserva bianca > 12,5% Verdicchio> 85%; Varietà di uva bianca delle Marche <15%
Marche Offida Bianco e rosso > 12% Offida Passerina: Passerina> 85%; Pecorino Offida: Pecorino> 85%; Offida Rosso: Montepulciano> 85%
Piemonte Erbaluce di Caluso o Caluso bianca > 11% 100% Erbaluce
Piemonte Moscato d’Asti bianca > 11% 100% moscato bianco
Piemonte barbaresco Rosso > 12,5% Nebbiolo (sotto le varietà Michet, Lampia e Rosè) 100%
Piemonte Barbera d’Asti Rosso > 12% Barbera> 85%; Freisa, Grignolino e Dolcetto <15%
Piemonte Barbera del Monferrato Superiore Rosso > 13% Barbera> 85%; Freisa, Grignolino e Dolcetto <15%
Piemonte Barolo Rosso > 13% 100% Barolo (sotto varietà Michet, Lampia e Rosè)
Piemonte Brachetto d’Acqui Rosso > 11,5% Brachetto 100%
Piemonte Dolcetto di Diano d’Alba o Diano d’Alba Rosso > 12% Dolcetto 100%
Piemonte Dolcetto di Dogliani Superiore o Dogliani Rosso > 13% Dolcetto 100%
Piemonte Superior Dolcetto d’Ovada Rosso > 12,5% Dolcetto 100%
Piemonte Erbaluce di Caluso bianca > 11% 100% Erbaluce
Piemonte Gattinara Rosso > 12,5% Nebbiolo> 90%; Vespolina <4%; Bonarda di Gattinara (complessivamente) <10%
Piemonte Gavi o Cortese di Gavi bianca > 10,5% Cortese al 100%
Piemonte Ghemme Rosso > 12% Nebbiolo> 75%; Vespolina e uve rare <25%
Piemonte Roero Rosso > 12,5% Nebbiolo> 95% <98%; Arneis> 2% <5%; varietà di uva rossa piemontese non aromatica <3%
Piemonte Ruché di Castagnole Monferrato Rosso > 10,5% Ruchè> 90%; Barbera e / o Brachetto <10%
Puglia Castel del Monte Bombino Nero Rosso > 12% Bombino nero> 90%; Altre varietà di uva nera pugliese non aromatica <10%
Puglia Riserva di Castel del Monte Rosso Rosso > 13% Nero di Troia> 65%; Altre uve nere pugliesi non aromatiche <35%
Puglia Castel del Monte Riserva di Nero di Troia Rosso > 13% Nero di Troia> 90%; Altre varietà di uva nera pugliese non aromatica <10%
Puglia Primitivo di Manduria Dolce Naturale Rosso > 13,5% Primitivo al 100%
Sardegna Vermentino di Gallura bianca > 12% Vermentino 95%; uve bianche non aromatiche di Sassari <5%
Sicilia Cerasuolo di Vittoria Rosso > 13% Nero d’Avola> 50% e <70%; Frappato> 30% e <50%
Toscana Brunello di Montalcino Rosso > 12,5% 100% Sangiovese Grosso
Toscana Carmignano Rosso > 12,5% Sangiovese 45-70%, Canaiolo nero 10-20%, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon 6-15%, Trebbiano Toscano, Canaiolo bianco e Malvasia del Chianti fino al 10%.
Toscana Chianti Rosso > 11,5% Sangiovese:> 75%; Canaiolo nero: <10%; Trebbiano toscano e Malvasia del Chianti singolarmente o congiuntamente: <10%.
Toscana Chianti Classico Rosso > 12% Sangiovese> 80% Particolari uva a bacca rossa <20%
Toscana Elba Aleatico Passito Rosso > 19% 100% Aleatico
Toscana Montecucco Sangiovese Rosso > 12% Sangiovese> 85%
Toscana Morellino di Scansano Rosso > 12,5% Sangiovese> 85%; Vitigni particolari (ad es. Ciliegiolo, Canaiolo, Malvasia) <15%
Toscana Suvereto Rosso > 12,5% Cabernet, Sauvignon, Merlot (congiuntamente) 100%
Toscana Val di Cornia rossa Rosso > 11,5% Sangiovese> 40%; Cabernet, Sauvignon, Merlot (congiuntamente) <60%
Toscana Vernaccia di San Gimignano bianca > 11% Vernaccia di San Gimignano> 90%; Particolari vitigni a bacca bianca non aromatici <10%
Toscana Vino Nobile di Montepulciano Rosso > 12,5% Sangiovese> 70%; Canaiolo nero <20%; Vini di sensazioni particolari <20% (se bacche bianche <10%)
Umbria Montefalco Sagrantino Rosso > 13% Sagrantino al 100%
Umbria Torgiano Rosso Riserva Rosso > 12,5% Sangiovese> 70%; uva rossa perugina <30%
Veneto Amarone della Valpolicella Classico Rosso > 14% Corvina> 40% e <70%; Rondinella> 20% e <40%; Molinara> 5% e <25%
Veneto Bagnoli Friularo Rosso > 11,5% Raboso Piave> 90%; Altre uve rosse padovane <10%
Veneto Bardolino Superiore Rosso > 12% Corvina Veronese> 35% e <65%; Rondinella> 10% e <40%; Molinara, Rossignola (Rossetta), Barbera, Sangiovese, Marzemino, Merlot, Cabernet Sauvignon (congiuntamente) <20% (singolarmente) <10%
Veneto Colli di Conegliano Bianco e rosso > 12% Colli di Conegliano: White Manzoni> 30%; Pinot bianco, Chardonnay (comune)> 30%, Sauvignon, Riesling (comune) <10%; Colli di Conegliano Torchiato di Fregona: Glera> 30%; Verdiso> 20%; Boschera> 25%; Colli di Conegliano Rosso: Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Marzemino, Merlot (singolarmente)> 10%; merlot <40%; Colli di Conegliano Riserva di Refrontolo / Passito: Marzemino> 95%
Veneto Lison bianca > 12% Tai> 85%
Veneto Montello e Colli Asolani rossi Rosso > 11% Merlot> 40% e <60%; Cabernet franco> 20% e <30%; Cabernet Sauvignon> 10% e <20%
Veneto Piave Malanotte Rosso > 12,5% Raboso Piave> 70%; Raboso Veronese <30%
Veneto Recioto della Valpolicella Rosso > 12% Corvina> 45% e <95% (o Corvinone ma fino al 50%); Rondinella> 5% e <30%; Uve rosse non aromatiche di Verona <15%
Veneto Recioto di Soave bianca > 12% Garganega> 70%; Trebbiano di Soave (italiano), Pinot bianco e Chardonnay <30%; uve veronesi bianche e non aromatiche <5%
Veneto Recioto di Gambellara classico bianca > 14,5% 100% Garganega
Veneto Soave Superiore Veneto bianca > 12% Garganega> 70%; Trebbiano di Soave (italiano), Pinot bianco e Chardonnay <30%; uve veronesi bianche e non aromatiche <5%

Spumanti DOCG
Di seguito è riportato un elenco di tutti gli spumanti DOCG prodotti in Italia.

Regione Colore gradazione Composizione
Lombardia Franciacorta Spumante > 11,5% Chardonnay <100%; Pinot Noir <100%; Pinot bianco <50%
Lombardia Metodo classico Oltrepo ‘Pavese > 11,5% Pinot Nero> 70%; Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Bianco <30%
Marche Vernaccia di Serrapetrona > 11,5% Vernaccia nera> 85%; uva rossa di Macerata <15%
Piemonte Asti Spumante > 12% 100% moscato bianco
Piemonte Alta Langa > 11,5% Pinot Noir e / o Chardonnay> 90%; viti non aromatiche nella zona <10%
Veneto Colli Asolani Prosecco – Asolo Prosecco > 10,5% Glera> 85%; Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunghi <15%
Veneto Conegliano Valdobbiadene – Prosecco > 10,5% Prosecco> 85%; Verdiso, Perera e Bianchetta <15%
Veneto Colli Euganei Fior d’Arancio > 10,5% Moscato giallo> 95%; Altre varietà di varietà aromatiche padovane <5%

Vines
Below è una tabella che contiene i vitigni più diffusi sul territorio italiano.

Vite di origine italiana
Sangiovese
Barbera
Trebbiano toscano
Moscato bianco
Malvasia bianca di Candia
Malvasia bianca lunga
Montepulciano
Aglianico
Falanghina
Fiano
greco
Brachetto
Nebbiolo
Zibibbo (noto anche come Muscat of Alexandria)

 

Uva di origine internazionale
Merlot
Chardonnay
Cabernet Sauvignon
Cabernet franc
Pinot bianco
Pinot Nero
Pinot Grigio
Sauvignon
Riesling italico
Riesling
Traminer aromatico
Syrah

Strade del
vino Le strade del vino sono percorsi segnati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali insistono i valori naturali, culturali e ambientali, i vigneti e le cantine delle fattorie individuali o associate aperte al pubblico; costituiscono uno strumento attraverso il quale i territori del vino e le relative produzioni possono essere divulgati, commercializzati e utilizzati sotto forma di offerta turistica. In Italia sono stati istituiti nel 1999.

Sotto le principali strade del vino italiane:

Associazione Nazionale Città del Vino
Strada del Vino dell’Alto Adige / Südtiroler Weinstrasse
Strada dei Terra dei Forti
Erice Strada del Vino DOC
Strada del Barolo
Cantico Strada del Vino
Colli dei Longobardi Strada del vino
Strada del vino dei Colli Euganei
Strada del Prosecco
Appia dei vini
La strada del vino di Aquileia
alimentari enoturismo
Strada del Vino Nobile di Montepulciano Strada del vino delle
Terre Sicane Strada del vino del
Soave Strada del vino della
Franciacorta
Le strade del vino dei Campi Flegrei
La strada del vino di Castel San Lorenzo Strada dei vini della
Costa Amalfitana
Strade dei vini e dei sapori dell’Irpinia
Le strade del vino e dei sapori Isola d’Ischia
Strade del vino e prodotti tipici della Penisola Sorrentina
Le strade del vino nella Terra di Lavoro
Strada dei vini e dei prodotti tipici Terre dei Sanniti
Strada del vino del Vesuvio e prodotti tipici
Strada del vino Cilento sapori e storia