Venezia Festa del Redentore 2021, Italia

La Festa del Redentore, la festa tradizionale più famosa di Venezia, celebrata la terza domenica di luglio di ogni anno per commemorare la fine dell’epidemia di peste del 1575-1577. La Festa del Redentore è l’evento che commemora la grazia ricevuta dalla città per porre fine alla peste e, per volere del doge nel momento in cui fu richiesta, fu fatta la promessa che ogni anno, nel giorno in cui la città dichiarato libero dal flagello, si sarebbe svolta una processione verso la nuova chiesa votiva. L’anno 2021 in particolare, la Festa del Redentore fa parte delle celebrazioni di Venezia 1600, diventando così un sentito momento di partecipazione sia per la città che per i suoi ospiti.

Gli eventi principali della Festa del Redentore 2021 si svolgono ancora lungo gli itinerari storici di questa antica festa. I fuochi d’artificio svolgono un ruolo importante nella Festa del Redentore. La Festa del Redentore è una delle feste più sentite dai veneziani, in cui il religioso e lo spettacolo convivono, grazie ai fuochi d’artificio che, il sabato sera, richiamano migliaia di visitatori: sull’inimitabile palcoscenico del Bacino di San. Marco giochi di luce e riflessi tracciano un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole ei campanili della città.

Il Redentore, la notte “famosissima” come la chiamano colloquialmente i veneziani, è parte integrante delle usanze degli abitanti della città lagunare che continuano a rinnovare, ancora oggi, le tradizioni gastronomiche, il folklore e le feste tramandate dai loro avi che hanno reso, negli anni, questa festa “molto veneziana” conosciuta anche a livello internazionale nonché una delle maggiori attrazioni turistiche della città.

Il sabato, vigilia della festa, si accendono i fuochi d’artificio. I preparativi iniziano la mattina presto quando le persone iniziano ad addobbare le proprie barche, o le piccole terrazze di legno sui tetti da cui ammirare i fuochi d’artificio. Al tramonto, il bacino di San Marco inizia a riempirsi di barche di ogni tipo, addobbate di palloncini e ghirlande, e migliaia di veneziani aspettano i fuochi d’artificio mentre cenano sulle barche.

Verso le 11 di sera, dai pontili posti nei pressi dell’isola di San Giorgio Maggiore, iniziano i fuochi d’artificio e il bacino di San Marco diventa uno dei palcoscenici più suggestivi del mondo. Sia dalle barche, allestite e illuminate per una festa e ormeggiate in Conca, sia dai Palazzi Veneziani che ospitano fantastiche feste, si possono ammirare i fuochi d’artificio di 40 minuti, fuochi d’artificio che incantano illuminando guglie, cupole, campanili e monumenti di Venezia con cascate di luci colorate.

La Festa del Redentore è sicuramente la festa dei veneziani più sentita e vissuta e rimane l’evento più atteso dell’anno. Il significato religioso è stato accompagnato da intrattenimento e intrattenimento per oltre 400 anni. I fuochi d’artificio che illuminano la notte e suscitano intense emozioni sia nei veneziani che nei visitatori. Terminati i fuochi d’artificio, i giovani della città si dirigono al Lido, dove si siedono sulla sabbia e aspettano l’alba.

La domenica è dedicata alle celebrazioni religiose. Viene costruito un ponte di chiatte che collega la Giudecca al resto di Venezia. L’apertura del ponte che collega l’isola principale di Venezia all’isola più piccola della Giudecca dove sorge la chiesa del Redentore, è una tradizione secolare. Se vuoi percorrere il ponte a piedi, preparati per un percorso affollato e una camminata lenta, ma puoi raggiungere l’isola anche in barca.

Programma del programma
La festa prende il via la sera di venerdì 16 luglio con l’apertura dalle ore 20 del ponte votivo, che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca (aperto fino alla mezzanotte di domenica 18 luglio).

Confermate le celebrazioni religiose, l’accensione delle tradizionali luminarie il sabato e la domenica, lungo fondamenta delle Zattere e Giudecca. Il programma dei festeggiamenti si apre sabato 17 luglio quando il Canal Grande si è trasformato in un grande palcoscenico attraversato in più momenti da quattro “notti fresche” che trasmettono musiche diverse lungo le sponde, in un percorso che parte dalla stazione ferroviaria, toccando Punta della Dogana., fino alla Giudecca. In serata ancora musica, con concerti in alcune bancarelle in varie zone della città, grazie alla collaborazione degli espositori.

Nel pomeriggio di domenica 18 luglio vengono confermate le regate di voga alla veneta nel tratto antistante la Giudecca, alle 16 quella dei giovanissimi su pupparini a 2 remi, alle 16:45 i pupparini a 2 remi e alle 17.30 la regata su gondole a 2 remi remi.

Da venerdì sera fino a domenica è stata attivata la linea sostitutiva del Traghetto San Nicolò – Punta Sabbioni e comunque, in maniera straordinaria, rispetto alle precedenti edizioni, sia il sabato che la domenica, con due corse all’andata e due in il pomeriggio, sulla via del ritorno, era uno straordinario traghetto dal Tronchetto, lungo il Vittorio Emanuele, agli Alberoni, riservato a pedoni e ciclisti.

16 luglio, venerdì
21:00 Apertura del ponte votivo che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore alla Giudecca

17 luglio, sabato
23.30 – Fuochi d’artificio in Bacino San Marco

18 luglio, domenica
Regate del Redentore – Canale della Giudecca:
16.00 regata per i giovanissimi su pupparini a 2 remi
16:45 regata sui pupparini a 2 remi
ore 17.30 regata in gondola a 2 remi
19:00 – Isola della Giudecca, presso la Chiesa del Redentore Santa Messa Votiva

Fuochi d’artificio
Feste in barca esclusive del Redentore o negli eleganti palazzi del centro storico animano la notte della festa del Redentore a Venezia Italia 2021: balli e festeggiamenti di ogni genere proseguono fino all’alba, fermandosi solo intorno alle 23.30 per assistere agli incredibili fuochi d’artificio del Redentore di Venezia 2021.

Alle 11.30 di sabato sera, lo spettacolo pirotecnico ha illuminato il cielo di Venezia. Forme e colori divisi in quattro quadri narrativi hanno colorato la notte più attesa della Festa del Redentore. I fuochi d’artificio hanno restituito a veneziani e turisti l’emozione dello scintillio delle luci sul bacino di San Marco.

In apertura il tricolore per celebrare l’orgoglio italiano e la tenacia a non mollare; i festeggiamenti della Serenissima con un omaggio ai suoi 1600 anni di storia; un omaggio all’arte con luci colorate che si riflettono sul mare e in conclusione il tripudio finale di effetti pirotecnici. Quarantuno minuti di spettacolo, un fronte di fuoco di 420 metri al centro del canale della Giudecca, con 47 diverse postazioni di lancio suddivise in 34 piattaforme galleggianti.

Uno spettacolo di 40 minuti di pura magia che incanta il mondo intero e rappresenta l’evento più atteso dell’intero weekend. I fuochi d’artificio del Redentore 2021 illuminano l’intera città con cascate di luci colorate, riflessi sull’acqua e giochi di ombre e luci che risaltano sulle facciate di palazzi e monumenti famosi.

Regate tradizionali “veneziani”
Le regate di domenica 16:00 nel Canale della Giudecca. La tradizionale regata di voga alla veneta che vede sfidarsi a colpi di voga 18 vogatori veneti per aggiudicarsi il titolo di vincitore nella competizione legata alla festa più sentita dai veneziani.

Tre avvincenti sfide con 9 equipaggi che si sfidano su gondole a due remi e pupparini, sempre a due remi, ognuno di un colore diverso dal viola al “canarin”, dall’azzurro al “marrone”, dal bianco al rosa, al rosso, verde e arancione, secondo una tradizione che va avanti dal 1843 e nata per permettere agli spettatori di seguire più agevolmente la corsa dagli argini. Nove colori per distinguere i nove sfidanti alle prese con una volata di voga alla veneta: partenza dal Redentore e attraversamento del Canale della Giudecca, quello del Canale di Fusina, il cosiddetto “giro del paleto” a S. Giorgio in Alga per poi rientrare vicino alla Chiesa del Redentore dove fu proclamato il vincitore.

Si tratta di una corsa che il Comune di Venezia rinnova da oltre cento anni, dal 1920, con un periodo di stop vissuto dalla competizione solo negli anni che vanno dal 1925 al 1957, nel momento storico a ridosso della seconda guerra mondiale e il dopoguerra. Quella del Redentore è una regata che contribuisce a dare colore e folklore ad una festa che richiama turisti da tutto il mondo, le cui celebrazioni sono anche arricchite da una competizione sportiva di “voga” che proclama, ogni anno, i nuovi campioni di questa categoria di corridori.

Festa del Redentore
Come da tradizione, l’inizio della Festa del Redentore è stato dato con l’apertura del ponte votivo venerdì 16 luglio, con un giorno di anticipo per consentire a quante più persone si desiderasse di recarsi in pellegrinaggio alla Basilica. Dal tardo pomeriggio di domenica i festeggiamenti si sono spostati sulle rive e nel bacino di San Marco, che all’imbrunire si popolava di barche: musica, spettacolo e piatti tipici della cucina veneziana sono stati il ​​trait d’union di una tradizione che è rinnovato.

Circa 3000 barche distribuite nelle zone di ormeggio per seguire dall’acqua, nel modo più tradizionale, lo spettacolo che ha ospitato 20.000 persone. In totale, compreso l’intero perimetro dell’antica città di Venezia, domenica sera i visitatori sono stati 85.000, divisi equamente tra italiani e stranieri, provenienti principalmente da Germania, Francia, Austria, Svizzera, Spagna e Polonia. I flussi costantemente monitorati dalla Smart Control Room del Tronchetto hanno registrato la presenza di 21.000 persone dalla Regione Veneto e altrettante dal resto d’Italia.

Storia
Nell’anno 1575 una terribile pestilenza colpì l’Italia e la città di Venezia non ne fu immune: per due anni l’epidemia devastò la città, mietendo quasi cinquantamila vittime. Per l’occasione furono costruiti due ospedali che però si riempirono in brevissimo tempo, costringendo le autorità a mettere un numero sempre maggiore di malati nelle barche parcheggiate al largo di Venezia.

Non vedendo miglioramenti, il doge sollecitò i cittadini alla preghiera e ordinò la costruzione di un tempio dedicato al Redentore appena passata la peste. Il concorso per la costruzione della chiesa del Redentore fu vinto dal famoso architetto Andrea Palladio e, quando l’epidemia si placò, nel 1577, iniziarono i lavori di costruzione. Da quel momento ogni anno, la terza domenica di luglio, viene eretto un ponte di barche che collega piazza San Marco alla chiesa del Redentore per far passare il corteo dei fedeli, ringraziando il Redentore per la fine di quella tragedia.

Questa celebrazione diventa una tradizione ancora attiva dopo quasi cinque secoli. Così come altri a Venezia: l’apparizione della Madonna nell’isola di Pellestrina nel 1516, che chiese preghiere in cambio dell’arresto dell’attacco turco, e un altro ex voto di liberazione da un’altra pestilenza, quella del 1600 di cui Manzoni narrato anche, che portò alla costruzione della Madonna della Salute (del Longhena) e che oggi è ricordata anche con una processione su un ponte di barche e con il piatto tipico “castradina”.

La Festa del Redentore si fa conoscere per l’incredibile spettacolo che offre a chi passa in quei giorni. Viene costruito un ponte votivo che collega le Zattere con la chiesa, per permettere ai fedeli di recarsi in pellegrinaggio. Questa struttura amovibile crea un ponte di barche, realizzato solo un’altra volta durante l’anno, cioè durante i festeggiamenti dedicati alla Madonna della Salute.

Il primo giorno, sabato del Redentore, si recarono con le loro barche, addobbate di fiori, palloncini luminosi e fogliame, all’isola della Giudecca. Lì, lungo le sponde, vi erano piccoli chioschi adibiti alla vendita di finocchi, more, acqua di Melissa dei Carmelitani Scalzi, di “sfogi” (sogliole) in saor, anatre e polli arrosto. Allora la tradizione voleva che i veneziani si spostassero in barca al Lido per vedere l’alba.

La domenica mattina era dedicata alla processione religiosa che partiva dalla Basilica di San Marco e attraversava il canale, sul ponte votivo, fino a raggiungere la chiesa del Redentore alla Giudecca. Infine, la sera, potrete assistere allo spettacolo pirotecnico.

Oggi la Festa del Redentore si celebra mantenendo buona parte delle tradizioni del passato. Oltre al ponte votivo, inaugurato il venerdì sera prima del sabato del Redentore e alla processione e alla Santa Messa, la Festa del Redentore viene celebrata dai veneziani sulle rive della Giudecca con tavole con amici e familiari.dove è possibile assaggiare i cibi della tradizione culinaria veneziana, oppure direttamente sulla barca, rigorosamente addobbata per la festa e ormeggiata nel Canale della Giudecca.

Ci sono anche gare tra imbarcazioni tipiche veneziane, come la regata sulle gondole, celebrazioni eucaristiche e feste. Infine, uno spettacolare spettacolo pirotecnico. Un caleidoscopio di colori accesi che incorniciano una Venezia da favola.