Venezia Festa del Redentore 2019, Italia

La Festa del Redentore, la festa tradizionale più famosa di Venezia, celebrata la terza domenica di luglio di ogni anno per commemorare la fine dell’epidemia di peste del 1575-1577. Lo spettacolo pirotecnico dell’edizione 2019 sarà un inno alla luna, al cielo, allo spazio e alle grandi aspirazioni dell’uomo. Il 20 luglio 2019, giorno dello spettacolo, cade il 50° anniversario dello sbarco sulla luna, e per questo motivo il tema scelto per lo spettacolo di quest’anno è “Sognare la Luna”.

Gli eventi principali della Festa del Redentore 2019 si svolgono ancora lungo i percorsi storici di questa antica festa. I fuochi d’artificio svolgono un ruolo importante nella Festa del Redentore. La Festa del Redentore è una delle feste più sentite dai veneziani, in cui il religioso e lo spettacolo convivono, grazie ai fuochi d’artificio che, il sabato sera, richiamano migliaia di visitatori: sull’inimitabile palcoscenico del Bacino di San. Marco giochi di luce e riflessi tracciano un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole ei campanili della città.

L’edizione 2019 riconferma la presenza degli spettacoli sulla terraferma della metropoli veneziana. Asseggiano, Malcontenta, Favaro Veneto proporranno uno spettacolo tradizionale, caratterizzato dall’utilizzo dei soli dispositivi aerei. A Pellestrina, invece, lo spettacolo sarà svolto come di consueto da una chiatta sull’acqua.

Il Redentore, la notte “famosissima” come la chiamano colloquialmente i veneziani, è parte integrante delle usanze degli abitanti della città lagunare che continuano a rinnovare, ancora oggi, le tradizioni gastronomiche, il folklore e le feste tramandate dai loro avi che hanno reso, negli anni, questa festa “molto veneziana” conosciuta anche a livello internazionale nonché una delle maggiori attrazioni turistiche della città.

Il sabato, vigilia della festa, si accendono i fuochi d’artificio. I preparativi iniziano la mattina presto quando le persone iniziano ad addobbare le proprie barche, o le piccole terrazze di legno sui tetti da dove si possono ammirare i fuochi d’artificio. Al tramonto, il bacino di San Marco inizia a riempirsi di barche di ogni tipo, addobbate di palloncini e ghirlande, e migliaia di veneziani aspettano i fuochi d’artificio mentre cenano sulle barche.

Verso le 11 di sera, dai pontili posti nei pressi dell’isola di San Giorgio Maggiore, iniziano i fuochi d’artificio e il bacino di San Marco diventa uno dei palcoscenici più suggestivi del mondo. Sia dalle barche, allestite e illuminate per una festa e ormeggiate in Conca, sia dai Palazzi Veneziani che ospitano fantastiche feste, si possono ammirare i fuochi d’artificio di 40 minuti, fuochi d’artificio che incantano illuminando guglie, cupole, campanili e monumenti di Venezia con cascate di luci colorate.

La Festa del Redentore è sicuramente la festa dei veneziani più sentita e vissuta e rimane l’evento più atteso dell’anno. Il significato religioso è stato accompagnato da intrattenimento e intrattenimento per oltre 400 anni. I fuochi d’artificio che illuminano la notte e suscitano intense emozioni sia nei veneziani che nei visitatori. Terminati i fuochi d’artificio, i giovani della città si dirigono al Lido, dove si siedono sulla sabbia e aspettano l’alba.

La domenica è dedicata alle celebrazioni religiose. Viene costruito un ponte di chiatte che collega la Giudecca al resto di Venezia. L’apertura del ponte che collega l’isola principale di Venezia all’isola più piccola della Giudecca dove sorge la chiesa del Redentore, è una tradizione secolare. Se vuoi percorrere il ponte a piedi, preparati per un percorso affollato e una camminata lenta, ma puoi raggiungere l’isola anche in barca.

Programma del programma
La Festa del Redentore è una festa molto sentita a Venezia in quanto unisce religione e divertimento, grazie al fantasmagorico spettacolo pirotecnico del sabato sera che richiama migliaia di visitatori: un caleidoscopio di sfumature, da un gioco di luci e colori sull’inimitabile cornice di Piazza San Pietro. Bacino di San Marco, illumina le guglie, le cupole ei campanili della città.

La festa inizia la sera del venerdì con l’apertura dalle ore 20 del ponte votivo, che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca (domenica aperta fino a mezzanotte).

Confermate le celebrazioni religiose, l’accensione delle tradizionali luminarie il sabato e la domenica, lungo fondamenta delle Zattere e Giudecca. Il programma dei festeggiamenti si apre il sabato quando il Canal Grande si è trasformato in un grande palcoscenico attraversato in più momenti da quattro “notti fresche” che trasmettono musiche diverse lungo le sponde, in un percorso che parte dalla stazione ferroviaria, toccando Punta della Dogana ., fino alla Giudecca. In serata ancora musica, con concerti in alcune bancarelle in varie zone della città, grazie alla collaborazione degli espositori.

Nel pomeriggio di domenica vengono confermate le regate di voga alla veneta nel tratto antistante la Giudecca, alle 16 quella dei giovanissimi su pupparini a 2 remi, alle 16:45 i pupparini a 2 remi e alle 17.30 la regata su gondole a 2 remi remi.

20 luglio, sabato

Venezia
19:00 Apertura del ponte votivo che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore alla Giudecca
23.30 – Spettacolo pirotecnico in Bacino San Marco

Asseggiano
Dalle ore 17.00 “Asseggiano in Festa”
23.30 spettacolo pirotecnico.

Favaro Veneto
Dalle 19.00 “Redentore a Favaro Veneto”, presso il centro sportivo di via Monte Cervino.
23.30 spettacolo pirotecnico.

Malcontenta
Dalle 16.30 “Redentore a Malcontenta”, presso la chiesa parrocchiale.
23.30 spettacolo pirotecnico.

Pellestrina
Dalle ore 20.00 “Redentore a Pellestrina”, in Piazza Zendrini.
23.30 spettacolo pirotecnico.

21 luglio, domenica
Regate de; Redemtpre – Canale della Giudecca:
16.00 regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi
16:45 regata sui pupparini a 2 remi
ore 17.30 regata su gondole a 2 remi
19:00 – Isola della Giudecca, presso la Chiesa del Redentore Santa Messa

Eventi collaterali
18-21 luglio, Canal Grande – Ca’ Vendramin Calergi
The Twin Bottles: messaggio in bottiglia di Helidon Xhixha e Giacomo “Jack” Braglia Installazione artistica della Fondazione Gabriele e Anna Braglia

20 luglio
21.30 – 23.30 – Fondamenta Zattere ai Gesuati, Venezia – Concerto di musica tradizionale veneziana della Banda Musicale di Tessera
Festa del Redentore alla Serra dei Giardini, ingresso gratuito

20 – 21 luglio
Dalle 17.00 di sabato 20 luglio alle 20.00 di domenica 21 luglio: Mostra fotografica allestita dall’Associazione Floydseum. Per celebrare il 30° anniversario del famoso concerto-evento della band inglese a Venezia, il 15 luglio 1989, il Floydseum organizza una nuova mostra.
Dalle 17.00 alle 00.00 di sabato 20 luglio: – Musica dal vivo con live band/dj set.
Dalle 00.00 alle 02.00 di domenica 21 luglio: Silent Party con 250 cuffie, 3 dj set.

Fuochi d’artificio
Feste esclusive in barca del Redentore o negli eleganti palazzi del centro storico animano la notte della festa del Redentore a Venezia Italia 2019: balli e festeggiamenti di ogni genere proseguono fino all’alba, fermandosi solo intorno alle 23.30 per assistere agli incredibili fuochi d’artificio del Redentore di Venezia 2019.

Alle 11.30 di sabato sera, lo spettacolo pirotecnico ha illuminato il cielo di Venezia. Forme e colori divisi in quattro quadri narrativi hanno colorato la notte più attesa della Festa del Redentore. I fuochi d’artificio hanno restituito a veneziani e turisti l’emozione dello scintillio delle luci sul bacino di San Marco.

Uno spettacolo di 40 minuti di pura magia che incanta il mondo intero e rappresenta l’evento più atteso dell’intero weekend. I fuochi d’artificio del Redentore 2019 illuminano l’intera città con cascate di luci colorate, riflessi sull’acqua e giochi di ombre e luci che risaltano sulle facciate di palazzi e monumenti famosi.

Regate tradizionali “veneziani”
Le regate di domenica 16:00 nel Canale della Giudecca. La tradizionale regata di voga alla veneta che vede sfidarsi a colpi di voga 18 vogatori veneti per aggiudicarsi il titolo di vincitore nella competizione legata alla festa più sentita dai veneziani.

Tre avvincenti sfide con 9 equipaggi che si sfidano su gondole a due remi e pupparini, sempre a due remi, ognuno di un colore diverso dal viola al “canarin”, dall’azzurro al “marrone”, dal bianco al rosa, al rosso, verde e arancione, secondo una tradizione che va avanti dal 1843 e nata per permettere agli spettatori di seguire più agevolmente la corsa dagli argini. Nove colori per distinguere i nove sfidanti alle prese con una volata di voga alla veneta: partenza dal Redentore e attraversamento del Canale della Giudecca, quello del Canale di Fusina, il cosiddetto “giro del paleto” a S. Giorgio in Alga per poi rientrare vicino alla Chiesa del Redentore dove fu proclamato il vincitore.

Si tratta di una corsa che il Comune di Venezia rinnova da oltre cento anni, dal 1920, con un periodo di stop vissuto dalla competizione solo negli anni che vanno dal 1925 al 1957, nel momento storico a ridosso della seconda guerra mondiale e il dopoguerra. Quella del Redentore è una regata che contribuisce a dare colore e folklore ad una festa che richiama turisti da tutto il mondo, le cui celebrazioni sono arricchite anche da una competizione sportiva di “remiera” che proclama, ogni anno, i nuovi campioni di questa categoria di corridori.

Festa del Redentore
Come da tradizione, l’inizio della Festa del Redentore è stato dato con l’apertura del ponte votivo il venerdì, con un giorno di anticipo per consentire a quante più persone desiderate di compiere il pellegrinaggio alla Basilica. Dal tardo pomeriggio di domenica i festeggiamenti si sono spostati sulle rive e nel bacino di San Marco, che all’imbrunire si popolava di barche: musica, spettacolo e piatti tipici della cucina veneziana sono stati il ​​trait d’union di una tradizione che è rinnovato.

Storia
Nell’anno 1575 una terribile pestilenza colpì l’Italia e la città di Venezia non ne fu immune: per due anni l’epidemia devastò la città, mietendo quasi cinquantamila vittime. Per l’occasione furono costruiti due ospedali che però si riempirono in brevissimo tempo, costringendo le autorità a mettere un numero sempre maggiore di malati nelle barche parcheggiate al largo di Venezia.

Non vedendo miglioramenti, il doge esortò i cittadini alla preghiera e ordinò la costruzione di un tempio dedicato al Redentore non appena passata la peste. Il concorso per la costruzione della chiesa del Redentore fu vinto dal famoso architetto Andrea Palladio e, quando l’epidemia si placò, nel 1577, iniziarono i lavori di costruzione. Da quel momento ogni anno, la terza domenica di luglio, viene eretto un ponte di barche che collega piazza San Marco alla chiesa del Redentore per far passare il corteo dei fedeli, ringraziando il Redentore per la fine di quella tragedia.

Questa celebrazione diventa una tradizione ancora attiva dopo quasi cinque secoli. Così come altri a Venezia: l’apparizione della Madonna nell’isola di Pellestrina nel 1516, che chiese preghiere in cambio dell’arresto dell’attacco turco, e un altro ex voto di liberazione da un’altra pestilenza, quella del 1600 di cui Manzoni narrato anche, che portò alla costruzione della Madonna della Salute (del Longhena) e che oggi è ricordata anche con una processione su un ponte di barche e con il piatto tipico “castradina”.

La Festa del Redentore si fa conoscere per l’incredibile spettacolo che offre a chi passa in quei giorni. Viene costruito un ponte votivo che collega le Zattere con la chiesa, per permettere ai fedeli di recarsi in pellegrinaggio. Questa struttura amovibile crea un ponte di barche, realizzato solo un’altra volta durante l’anno, cioè durante i festeggiamenti dedicati alla Madonna della Salute.

Il primo giorno, sabato del Redentore, si recarono con le loro barche, addobbate di fiori, palloncini luminosi e fogliame, all’isola della Giudecca. Lì, lungo le sponde, vi erano piccoli chioschi adibiti alla vendita di finocchi, more, acqua di Melissa dei Carmelitani Scalzi, di “sfogi” (sogliole) in saor, anatre e polli arrosto. Allora la tradizione voleva che i veneziani si spostassero in barca al Lido per vedere l’alba.

La domenica mattina era dedicata alla processione religiosa che partiva dalla Basilica di San Marco e attraversava il canale, sul ponte votivo, fino a raggiungere la chiesa del Redentore alla Giudecca. Infine, la sera, potrete assistere allo spettacolo pirotecnico.

Oggi la Festa del Redentore si celebra mantenendo buona parte delle tradizioni del passato. Oltre al ponte votivo, inaugurato il venerdì sera prima del sabato del Redentore e alla processione e alla Santa Messa, la Festa del Redentore viene celebrata dai veneziani sulle rive della Giudecca con tavole con amici e familiari.dove è possibile assaggiare i cibi della tradizione culinaria veneziana, oppure direttamente sulla barca, rigorosamente addobbata per la festa e ormeggiata nel Canale della Giudecca.

Ci sono anche gare tra imbarcazioni tipiche veneziane, come la regata sulle gondole, celebrazioni eucaristiche e feste. Infine, uno spettacolare spettacolo pirotecnico. Un caleidoscopio di colori accesi che incorniciano una Venezia da favola.