Rosso veneziano

Il rosso veneziano è un pigmento leggero e caldo (in qualche modo insaturo) che è una tonalità più scura di scarlatto, derivato dall’ossido di ferro quasi puro (Fe2O3) del tipo di ematite. Le versioni moderne sono spesso realizzate con ossido di ferro rosso sintetico.

Coordinate di colore
Tripletta esagonale # C80815
RGB (r, g, b) (200, 8, 21)
CMYK (c, m, y, k) (0, 94, 97, 0)
HSV (h, s, v) (0 °, 84%, 84%)

Storicamente, il rosso veneziano era un colore della terra rossa usato spesso nei dipinti del Rinascimento italiano. Si chiamava anche sinopia, perché il pigmento di migliore qualità proveniva dal porto di Sinop, nel nord della Turchia. Fu il principale ingrediente del pigmento chiamato cinabrese, descritto dal pittore e scrittore italiano del XV secolo Cennino Cennini nel suo manuale sulla pittura, Il Libro dell’Arte. Cennini consigliava di mescolare il rosso veneziano con il bianco limone, in proporzioni di due a uno, per dipingere le tonalità della pelle di facce, mani e nudi.

Il primo uso registrato del rosso veneziano come nome di colore in inglese fu nel 1753. Il rosso veneziano era il colore definitivo usato dall’esercito britannico dalla fine della guerra civile inglese fino alla sua sostituzione con il kaki, negli anni ’90 del XIX secolo, principalmente notato come il colore principale di un abito di Redcoat, durante il 18 e il 19

L’espressione rossa veneziana allude al colore del vecchio pigmento pittorico con lo stesso nome, prodotto della macinazione di minerali che contenevano ossido di ferro, era un semioscuro marrone rossiccio.

Si chiama anche veneziano rosso o rosso veneziano una serie di colori rosso-arancio-rosso usati da alcuni pittori, come Giorgione, Tintoretto o Tiziano, per rappresentare il fard usato dalle donne del tempo. vivo, molto diverso dal “rosso veneziano” di cui sopra.

Originale pigmento rosso veneziano
Utilizzato fin dall’antichità, originariamente era una terra naturale contenente dal 15% al ​​40% di ossido di ferro. Aveva tutte le buone caratteristiche degli altri pigmenti di ossido di ferro, essendo una buona tintura, cubritiva e adatta a qualsiasi tecnica pittorica.

Sostituire moderno
Dal XVIII secolo, il rosso veneziano è stato prodotto dalla calcinazione di una miscela di solfato ferroso e carbonato di calcio, con conseguente contenuto di ossido ferrico 15-40% e solfato di calcio 60-80%; Se la proporzione di quest’ultimo è considerevole, può causare problemi nelle opere dipinte ad olio.

applicazioni
Il rosso veneziano viene usato come pigmento per pitture ad olio e pitture murali e come tinta di carta.

La colorazione delle vernici vendute sotto il nome di “Venecia rossa” è fondamentalmente rossa ma con un tono e una saturazione variabili, che possono essere molto scuri fino a semi-scuri e di saturazione da bassa a profonda.