Guida turistica della città di Torino, Piemonte, Italia

Molti considerano Torino la capitale europea del barocco: molti palazzi e chiese furono costruiti in questo stile durante il regno dei Savoia. Non è la tipica città italiana, con i palazzi rossi e gialli: è un po ‘più francese, tanto da essere chiamata anche “la piccola Parigi”; ampi viali con edifici bianchi rendono il centro della città più simile a Parigi. Intorno alla città, una corona di chiese e castelli, alcuni in cima a una collina, altri persi in un parco, offrono molte viste interessanti. Torino ha anche un’atmosfera aristocratica: il centro è pieno di eleganti caffè del XIX secolo, palazzi con portici dall’aspetto regale, ristoranti sfavillanti e grandiose chiese.

Definita da Le Corbusier come “… la città con la più bella posizione naturale del mondo”, celebrata da numerosi personaggi storici, tra cui Friedrich Nietzsche, Mark Twain e Jean-Jacques Rousseau, il quale ha descritto il suo panorama dalla collina di Superga come “… lo spettacolo più bello che possa colpire l’occhio umano”, è una delle città barocche più importanti d’Europa ed è considerata, insieme a Milano e Palermo, la capitale italiana dell’Art Nouveau, di cui, tra l’altro Ne sono un ottimo esempio i suoi innumerevoli e famosi caffè storici, fioriti soprattutto nei periodi del Risorgimento e della Belle Époque.

Città dalla storia duemila anni, fu probabilmente fondata nei pressi della sua attuale posizione, intorno al III secolo a.C., dai Taurini, poi trasformata in colonia romana da Augusto con il nome di Iulia Augusta Taurinorum nel I secolo a.C. . Dopo il dominio ostrogoto, fu capitale di un importante ducato longobardo, per poi passare, dopo essere diventata capitale del marchio carolingio, sotto la signoria nominale dei Savoia nell’XI secolo. Città dell’omonimo ducato, nel 1563 ne divenne la capitale. Dal 1720 fu capitale del Regno di Sardegna (anche se solo de facto fino alla perfetta fusione del 1847, quando ne divenne anche una formalmente), Stato che nell’Ottocento avrebbe portato all’Unità d’Italia e che fece di Torino la prima capitale del Regno d’Italia (dal 1861 al 1865).

Sede nel 2006 dei XX Giochi Olimpici Invernali, culla di alcuni dei maggiori simboli del Made in Italy nel mondo, come il martini, il cioccolato gianduia e il caffè espresso, è il fulcro dell’industria automobilistica italiana, oltre che un importante centro dell’editoria, del sistema bancario e assicurativo, dell’informatica, del cinema, dell’enogastronomia, del settore aerospaziale, del design industriale, dello sport e della moda.

Torino è stata la prima capitale dell’Italia moderna, mentre non è una meta turistica famosa come Firenze o Roma, l’ambiente è piacevole, con il fiume Po che scorre attraverso la città, le colline signorili che sovrastano la città e disseminate di piacevoli ville e circondate dal Alpi italiane in lontananza. Per questo il famoso architetto Le Corbusier ha definito Torino “la città con la più bella posizione naturale del mondo”.

Nel XVIII secolo i Savoia, da poco proclamati regno, avviarono un progetto di urbanistica per la sua capitale Torino. In questo periodo furono costruite molte piazze pubbliche, grandi viali e palazzi reali per rendere la città una capitale. Dopo il 1801, quando Napoleone conquistò la città, creò viali più ampi per permettere alle sue truppe di spostarsi più facilmente, alterando ulteriormente l’assetto della città.

Torino è un’importante città della tecnologia e dell’industria e la casa automobilistica FIAT ha sede qui. (La “T” nel nome sta per Torino; FIAT = Fabbrica Italiana Automobili Torino, che si traduce come: Fabbrica automobilistica italiana Torino.) Fu anche il luogo di nascita di molti importanti movimenti culturali e politici in Italia. Gli abitanti di Torino sono ben noti in tutta Italia per la loro sobrietà e compostezza e la città riflette questo atteggiamento.

Turismo
Torino offre una straordinaria varietà di attrazioni e opportunità di intrattenimento. È anche a breve distanza dalle montagne e dalle principali località sciistiche, nonché un facile accesso alla Riviera Ligure e all’Europa occidentale da qui attraverso la Francia o la Svizzera. È una città elegante e aristocratica, il quarto comune italiano per grandezza dopo Roma, Milano e Napoli e, insieme al capoluogo lombardo e Genova, forma il cosiddetto triangolo industriale italiano. Ricca di palazzi in stile barocco, grandi viali, parchi, pinacoteche, residenze sabaude, castelli, importanti musei e attrazioni, Torino è una città che non è stata ancora presa d’assalto dal turismo di massa e questo le ha permesso di mantenere ancora alcuni dei suoi tratti caratteristici intatto. Nel 2015 la città è stata Capitale Europea dello Sport e ha ospitato l’Esposizione della Sacra Sindone.

Nel 2017 la città di Torino è stata stabilmente tra le prime 10 in Italia per arrivi e presenze turistiche, rispettivamente 1.200.000 e 3.700.000. Se si include anche la prima cintura urbana, gli arrivi raggiungono quasi 1.900.000 e le presenze 5.000.000.

Il riconoscimento sembra arrivare anche dalla presenza straniera e dall’interesse della stampa internazionale: per il 2016 il New York Times ha segnalato la città di Torino – unica in Italia – come una delle 52 destinazioni al mondo da visitare nell’anno , mentre Skyscanner le dedica l’apertura della rassegna tra le venti belle città d’arte d’Italia ei blogger la inseriscono tra le sedici città italiane da visitare. In totale, le presenze registrate in città durante l’anno solare sono state 4.800.000.

Il sito di viaggi internazionali eDreams ha designato Torino come una delle mete turistiche più importanti al mondo per il 2017 e come prima tappa turistica europea, definendola anche la capitale culturale del Nord Italia.

Tour della guida
Le principali attrazioni di Torino includono importanti palazzi e chiese barocche, un regolare e attraente reticolo stradale, una vasta rete di portici, famosi caffè e numerosi musei di fama mondiale. Cinque palazzi nella stessa Torino e altri nove nella regione servivano da residenze per i reali sabaudi e sono ora iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

La Torino and Piemonte Card vale i suoi soldi se prevedi di visitare la maggior parte dei luoghi. Il pass fornisce l’accesso gratuito a tutti i musei e altre attrazioni della città elencate di seguito. È inoltre possibile utilizzare gratuitamente il servizio di autobus Venaria Reale, gestito da GTT, per recarsi a Venaria e vedere il palazzo restaurato. Anche l’ingresso al palazzo è coperto dal pass. Inoltre non perdere l’occasione di utilizzare il servizio Navebus e fare un giro in barca nel fiume Po. Anche questo servizio è gestito da GGT ed è incluso nel tuo pass. La tessera dà diritto a viaggiare gratuitamente dalla Stazione Dora all’Aeroporto Internazionale di Torino, servizio operato da GTT. Con la piccola quota per raggiungere la sommità della chiesa è inclusa anche la gita con il trenino a Superga e la visita guidata alle tombe della famiglia reale sabauda.

Itinerario storico a tema
Torino ha una storia antichissima. Si hanno notizie di insediamenti di popolazioni celto-liguri risalenti al III millennio a.C., ma in generale la nascita della città viene fatta coincidere con la fondazione di un castrum romano durante le campagne in Gallia guidate da Giulio Cesare. Il primo insediamento romano nel 28 aC divenne una vera e propria colonia denominata Augusta Taurinorum (ovvero “Augusta dei Taurini”, una delle popolazioni celto-liguri preesistenti), da cui deriva l’attuale toponimo di Torino.

Dopo la caduta dell’Impero Romano, Torino fu successivamente governata dagli Ostrogoti, dai Longobardi e dai Franchi di Carlo Magno. Nell’anno 940 fu fondata la Marca di Torino e la città passò sotto il dominio della casa reale dei Savoia, divenendo capitale del ducato nel 1576. Nel secolo successivo la città si espanse, uscendo dalle mura romane e conquistando l’area di Monferrato e la città di Asti, oltre che uno sbocco al mare.

Dall’inizio del Settecento, dopo aver respinto un lungo assedio da parte di Francesi e Spagnoli, la città divenne finalmente capitale del Regno di Sardegna governato dai Savoia.

Agli inizi dell’Ottocento e dopo il Congresso di Vienna, a Torino fu assegnato anche il regno di Genova e Liguria, che pose le basi per l’Unità d’Italia che sarebbe avvenuta nei successivi 50 anni. Torino divenne così la prima capitale del regno italiano dal 1861 al 1865, anno in cui il rango di capitale fu assegnato a Firenze e, dal 1870, a Roma.

Da allora Torino, privata del lustro di capitale, dovette necessariamente ritrovare un ruolo predominante. A titolo di risarcimento morale è stata attuata una politica di agevolazioni fiscali che ha favorito l’insediamento di nuovi stabilimenti e fiere internazionali, che ne hanno presto fatto una delle maggiori città industriali d’Italia.

La fine della guerra vide poi Torino diventare, grazie alla FIAT, il principale polo industriale del Paese, segnando la via del boom economico e attirando migliaia di emigranti dal sud Italia. A Torino sono nate anche Rai e Sip, le prime società di telecomunicazioni in Italia.

Torino è anche città della cultura, qui si tiene ogni anno il Salone Internazionale del Libro, uno degli eventi più importanti del settore, ed è anche una delle sedi principali del movimento Slow Food, che organizza Terra Madre e il Salone del Gusto. Ospita il Museo Egizio che è il secondo al mondo per importanza delle collezioni raccolte

Negli ultimi anni, soprattutto a partire dalle Olimpiadi invernali del 2006, Torino ha attraversato un’importante fase di trasformazione con l’ammodernamento e la riqualificazione di numerose aree periferiche, che l’hanno riportata allo splendore dei suoi tempi migliori.

Torino antica e romana
Avamposto del Toro di Bric San Vito: resti di un piccolo villaggio celtico-ligure databile tra il IV e il III secolo aC con reperti archeologici di un successivo insediamento tardoantico e altomedievale;
parco archeologico della Porta Palatina e delle mura romane;
Porta Decumana, inglobata in Palazzo Madama, e relativi scavi archeologici;
resti del teatro romano;
complesso archeologico del Duomo: fondamenta delle tre basiliche gemelle paleocristiane su cui sorge la cattedrale rinascimentale, a sua volta poggiante su case preesistenti di epoca romana di cui rimangono evidenti testimonianze;
resti della torre angolare delle mura presso il santuario della Consolata;
tratto delle mura romane nei locali sotterranei del Palazzo dell’Accademia delle Scienze;
vari resti di case imperiali, tra cui le tracce della domus di via Bellezia, via Santa Chiara, via Bonelli, piazza Castello, la necropoli ipogea di piazza San Carlo e gli edifici pubblici di piazza Emanuele Filiberto e corso XI febbraio.

Torino medievale e rinascimentale
A causa degli imponenti lavori urbanistici eseguiti dalla corte sabauda a partire dal XVI secolo, Torino ha conservato pochi monumenti appartenenti al periodo medievale e rinascimentale. Questi includono:

Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, il cui corpo centrale fu edificato tra il XIII e il XV secolo in stile gotico, ampliando e inglobando la struttura dell’originaria Porta Decumana di epoca romana e conferendo al palazzo l’aspetto di un castello, che sarà completato nel i secoli successivi con la facciata settecentesca della Juvarra;
chiesa di San Domenico, situata nell’omonima via; fu costruito nel XIV secolo e rappresenta l’unico monumento completo autenticamente medievale dell’intera città, anche se modificato in epoca barocca e successivamente riportato alle originarie forme gotiche attraverso restauri conservativi ottocenteschi;
Cattedrale; costruito tra il 1491 e il 1498, è l’unico esempio di luogo di culto in stile rinascimentale in città;
Campanili romanici della Basilica della Consolata (risalente al X secolo), del Duomo (XV secolo, poi completato nel XVIII secolo dagli Juvarra) e della chiesa di Sant’Agostino (XV secolo);
Casa dei Romagnano, resti medievali in via dei Mercanti 9;
Casa del Senato, in piazza IV Marzo 17;
Casa del Pingone, in via IV Marzo; casa con torre medievale (mascherata), ex residenza di Filiberto Pingone, storico che nel 1577 scrisse la prima storia di Torino, intitolata Augusta Taurinorum;
Casa Broglia;
Palazzo Scaglia di Verrua (XV secolo);
Il Mastio della Cittadella, unico edificio superstite del complesso sistema difensivo torinese, costruito a partire dal 1564 in uno stile tra il Rinascimento e il Barocco.

Fortezze e Castelli
L’intero territorio è costellato di magnifici palazzi, castelli nobiliari e imponenti fortezze. Oltre alle Residenze Reali, le antiche dinastie regnanti hanno lasciato un’eredità di inestimabile valore, come il Castello di Pralormo, luogo di ritrovo degli amanti dei fiori durante la manifestazione “Messer Tulipano”; Il Castello di Masino, oggi di proprietà del FAI (Fondo Nazionale Italiano), che fa da cornice alla celebre “Tre giorni per il Giardino”; Castello di Ivrea, struttura difensiva del XIV secolo fatta costruire da Amedeo VI di Savoia; Castello di Rivara che ospita il Centro d’Arte Contemporanea; Castello Malgrà a Rivarolo Canavese; Castello Cavour a Santena, dimora e dimora del Conte Camillo Benso; Il Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo con le sue eccezionali mostre, e molto altro ancora …

Questa zona subalpina è stata nel corso dei secoli anche luogo in cui sono state realizzate importanti fortificazioni. Ad esempio, il Forte di Exilles in Val Susa, costruito nel 1155 per controllare la frontiera, uno dei cui prigionieri più famosi era il misterioso Uomo con la maschera di ferro. A Bardonecchia si trova il Forte Bramafam, esempio di costruzione militare di fine Ottocento, mentre in Val Chisone si trova il Forte di Fenestrelle, la più lunga struttura in muratura dopo la Grande Muraglia Cinese.

Periodo barocco e neoclassico
Tra i monumenti più famosi di Torino anche all’estero ci sono l’ottocentesca Mole Antonelliana, simbolo indiscusso della città, che ospita il Museo Nazionale del Cinema (il principale d’Europa); il Palazzo Reale (antica residenza dei duchi e successivamente dei re di Casa Savoia); Cattedrale rinascimentale di San Giovanni Battista del XV secolo (nota perché vi è conservata la Sacra Sindone); il Museo Egizio (il secondo più importante al mondo dopo quello del Cairo); la Galleria Sabauda (significativa raccolta di dipinti), Palazzo Carignano (su progetto del Guarini e sede della prima Camera dei Deputati del Parlamento Italiano) e l’imponente Palazzo Madama. Quest’ultimo, in particolare, merita attenzione, in quanto si trova nel vero centro sociale e geografico della città;

In origine era la porta sud, trasformata in castello nel medioevo con l’aggiunta di due torri; fu più volte rimaneggiata, in particolare all’inizio del Settecento, quando fu dotata di una facciata da Filippo Juvarra.

La città di Torino ed i suoi dintorni sono impreziositi da numerose residenze sabaude, Patrimonio dell’Umanità dell ‘UNESCO; nel comune di Torino si trovano il Palazzo Reale, il Palazzo Madama, la Villa della Regina e il Valentino.

Lo stile floreale
Torino vanta anche una cospicua presenza di edifici Liberty realizzati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Le importanti testimonianze architettoniche di quest’epoca sono ancora percettibili in alcune zone centrali del capoluogo come i quartieri Centro, Crocetta, San Salvario e Borgo Po, ma con una predominanza assoluta nell’area circostante il primo tratto di Corso Francia, compreso il Cit Torino e San Donato. Sulla scia del crescente successo delle edizioni dell’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna (culminata in quella del 1902), Torino fu infatti considerata come una delle capitali del Liberty e vide il proliferare di questo nuovo stile principalmente in architettura, con contributi dei maggiori autori dell’epoca.

Una caratteristica di Torino è costituita dai portici che si estendono per oltre 18 km di cui circa 12 sono interconnessi. I primi portici risalgono al Medioevo ma è dal XVII secolo che si iniziano a costruire i portici monumentali ancora oggi presenti. La prima testimonianza è l’ordine di Carlo Emanuele I di Savoia del 16 giugno 1606 relativo alla costruzione di piazza Castello secondo il progetto di Ascanio Vittozzi che prevedeva portici intorno a tutta la piazza. Anche nel progetto di piazza San Carlo di Amedeo di Castellamonte di qualche anno dopo c’erano i portici tutt’intorno. Negli stessi anni Filippo Juvarrahe realizzò i portici di Porta Palazzo.

Nel 1765 Benedetto Alfieri fu incaricato di rifare i portici di Piazza Palazzo di Città mentre nel corso dell’Ottocento furono aggiunti quelli delle attuali Piazza Vittorio Veneto, Piazza Carlo Felice e Piazza Statuto. Le due stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa erano unite da un percorso porticato attraverso Corso Vittorio Emanuele II, Corso Vinzaglio, via Sacchi, via Nizza, via Pietro Micca e via Cernaia. Il portico che collega piazza Castello con piazza Vittorio Veneto attraverso via Poon sul lato sinistro è stato progettato in modo tale da continuare anche ad attraversare le strade per consentire al re di raggiungere il Po senza bagnarsi in caso di pioggia.

Residenze Reali Sabaude a Torino
Noto come la “Corona delle Delizie”, il gruppo di castelli costruito dai Savoia si presenta come una grande corona che circonda il Palazzo Reale di Torino se visto dall’alto. Sono le Residenze Reali di Torino e del Piemonte, Patrimonio dell’Umanità UNESCO: maison de plaisance e sontuosi giardini, teatro della raffinata vita di corte e vera testimonianza dell’egemonia sabauda. L’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ha dichiarato le Residenze un “Patrimonio per l’Umanità”. Oggi queste Residenze Reali possono ospitare eventi e cene di gala per vivere atmosfere e momenti magici di un tempo. In questo viaggio attraverso i secoli vivrai scenari mozzafiato e uno straordinario patrimonio culturale.

Palazzo Carignano – Appartamenti dei Principi
Uno degli edifici più originali del barocco, fu progettato da Guarino Guarini nel 1679. È un luogo simbolo della storia dei Savoia e del Risorgimento italiano: oltre ad aver dato i natali a Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, fu il sede del Parlamento Subalpino e del primo Parlamento d’Italia. Dal 1878 le sale del piano nobile ospitano il Museo Nazionale del Risorgimento, recentemente ristrutturato per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Dettagli tecnici: il palazzo si trova nel centro storico di Torino. Dispone di 4 sale congressi utilizzabili per cene di gala e cocktail party – 700 mq, 200 mq, 130 mq e 120 mq – che possono ospitare 300, 170, 120 persone ciascuna (a platea).

Palazzina di Caccia di Stupinigi
Luogo di svago e di caccia, questo era il luogo preferito dalla famiglia Savoia per feste spettacolari e matrimoni solenni. Filippo Juvarra ha progettato l’eccezionale architettura per il sovrano nel 1729, in stile sul modello delle residenze dell’Europa centrale contemporanee. Riaperto al pubblico dopo un imponente lavoro di restauro, il casino di caccia è uno dei più straordinari esempi di architettura europea del XVII secolo. Dettagli tecnici: situata a 10 km dal centro di Torino, la residenza dispone di due sale del Citroniere da 360 ciascuna e della Sala dei Camini da 130.

Palazzo Madama – Museo Civico d’arte Antica
Palazzo Madama descrive la storia duemila anni di Torino perché racchiude in un unico edificio le torri romane di Porta Pretoria, il quattrocentesco Castello di Ludovico d’Acaja e la facciata aggiunta nel 1721 da Filippo Juvarra. Quando perse la sua funzione difensiva, divenne l’elegante palazzo dei “Mesdames Royales”, prima Cristina di Francia e poi Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, moglie di Carlo Emanuele II. Nell’Ottocento la vita di corte lasciò il posto alla politica: Carlo Alberto vi installò il primo Regio Senato, dove fu proclamata la nascita del Regno d’Italia. Dal 1934 è sede del Museo Civico d’Arte Antica. Dettagli tecnici: al centro di Piazza Castello, il Palazzo può ospitare eventi fino a 200 persone nella Sala del Senato e per 80 persone nella Camera delle Guardie.

Palazzo Reale
La costruzione fu iniziata nel 1646 da Madame Royale Cristina di Francia, moglie del Duca Vittorio Amedeo I, e divenne la sontuosa residenza ufficiale dei duchi e poi dei re di Savoia. Nei saloni e negli appartamenti privati, i soffitti affrescati, i dipinti, i preziosi arazzi, i mobili intarsiati e le porcellane rivelano come i gusti siano cambiati dal 1600 al XIX secolo, sotto la guida degli architetti di corte che vanno da Juvarra e Alfieri a Palagi. Dettagli tecnici: situato nel cuore di Torino, il Palazzo ospita riunioni per 220 partecipanti al Salone degli Svizzeri (in stile teatro)

La Venaria Reale
Una cornice reale per un evento reale. A 10 km da Torino, immerso in un magnifico contesto ambientale e architettonico, scopri Venaria Reale. Sembra quasi impossibile entrare in una nuova dimensione dell’abitare così vicino a una grande città, perdersi nella natura, nelle arti e nella storia, dove tutti gli elementi raggiungono un perfetto equilibrio e il risultato è quasi incredibilmente buono. Eppure è vero.

Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea
Edificio barocco che fu residenza sabauda, ​​oggi ospita il più importante museo d’arte contemporanea d’Italia, con opere che vanno dagli anni Cinquanta ad oggi e con mostre significative. Dettagli tecnici: il residence si trova a 150 km da Torino. La Sala Convegni, situata nella Manica Lunga, e il Teatro, dotato delle più sofisticate tecnologie, possono ospitare rispettivamente 200 e 100 persone.

Villa della Regina
Dopo un attento restauro, la Villa della Regina è stata riaperta al pubblico. A fare da sfondo drammatico alla città, è al centro di giardini all’italiana con padiglioni, fontane e aree agricole ancora una volta in produzione. Nata come vigna reale collinare del cardinale Maurizio e della principessa Ludovica, fino al XIX secolo fu residenza di duchesse, principesse e regine di Casa Savoia.

Castello del Valentino
La costruzione iniziò nel XVI secolo e poi Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo I, la fece trasformare e ampliare da Carlo e Amedeo di Castellamonte, (1620-1660): il gusto francese della Madame Royale si ritrova nella piazzola di i tetti. Attualmente è adibito ad annesso al Politecnico di Torino per la Facoltà di Architettura. Dettagli tecnici: a soli 2km dal centro della città, immerso nella splendida cornice del Parco del Valentino, il castello dispone di 7 camere disponibili. I principali – il Salone d’Onore e la Sala delle Colonne, possono ospitare rispettivamente 100 (a platea) e 120 (buffet).

Chiese e luoghi di culto
Numerosi sono gli edifici religiosi nella città di Torino. La stragrande maggioranza di queste sono chiese cattoliche. Se escludiamo le numerose chiese moderne costruite ex novo dopo la seconda guerra mondiale a seguito della forte espansione abitativa della città, derivante dal grande flusso migratorio degli anni Cinquanta e Sessanta, la maggior parte delle chiese torinesi furono costruite nel XVII e XVIII secolo; lo stile architettonico prevalente è il barocco ma vi sono esempi di stili rinascimentale e neoclassico o di miscele tra uno di questi e il barocco (tipo facciata neoclassica e corpo barocco).

Il ricco passato di tradizione religiosa del territorio torinese lo ha sempre reso uno dei primi luoghi di pellegrinaggio sia sulle orme dei Santi Sociali che alla scoperta del ricco patrimonio artistico rinvenuto nelle chiese, tutti sapranno a cosa sono attratti e rispondono al discreto richiamo spirituale del territorio torinese. Visitare il Sacro Monte di Belmonte, patrimonio dell’UNESCO dal 2003, per rendersi conto di come arte e natura arricchiscano i percorsi della spiritualità. E non va dimenticato come la provincia di Torino sia un luogo di incontro di fedi e tradizioni diverse: dal XII secolo la Comunità Valdese vive nelle Valli Pellice, Chisone e Germanasca, mentre la Comunità Ebraica è presente a Torino dal 1424.

Alla progettazione e realizzazione delle relative opere hanno contribuito noti architetti, tra cui:
Amedeo di Castellamonte (Cappella della Sacra Sindone, Basilica del Corpus Domini)
Carlo di Castellamonte (Cappella della Sacra Sindone, Chiesa di Santa Cristina)
Andrea Costaguta (Chiesa di San Francesco da Paola, Chiesa di Santa Teresa)
Guarino Guarini (Cappella della Sacra Sindone, Santuario della Consolata, Chiesa di San Lorenzo)
Filippo Juvarra (Basilica di Superga, Chiesa di San Filippo Neri, Santuario della Consolata, Chiesa di Santa Cristina, Chiesa della Madonna del Carmine)
Filippo Giovanni Battista Nicolis di Robilant (Chiesa di Santa Pelagia, Chiesa della Misericordia)
Bernardo Vittone (Chiesa della Santissima Annunziata, Chiesa di Santa Maria di Piazza, Chiesa di San Francesco d’Assisi, Chiesa di Santa Chiara)
Ascanio Vittozzi (Basilica del Corpus Domini, Chiesa della Santissima Trinità)

Itinerario culturale a tema
Torino ha un sistema museale di livello internazionale, con oltre 50 musei presenti nella città e nell’area metropolitana, che nel 2017 hanno raggiunto un totale di 5,3 milioni di visitatori. Sono presenti quattro musei nazionali (Museo del Cinema, Museo dell’Automobile, Museo della Montagna, Museo del Risorgimento) e tanti altri musei di importanza nazionale e internazionale come il Museo Egizio, l’Armeria Reale, il Museo d’Arte Orientale, il Museo di Astronomia e Planetarium, il J-Museum a cui si è aggiunto, fino al 2015, il Museo dello Sport. Alcuni musei sono stati ampliati e ristrutturati negli ultimi anni (ad esempio il Museo del Cinema, il Museo Egizio e il Museo dell’Automobile) o sono in fase di ristrutturazione: tra questi, il Museo di Anatomia Umana Luigi Rolando, il Museo di Antropologia ed Etnografia, e il Cesare Museo Lombroso di Antropologia Criminale,

Le collezioni artistiche della città sono molto importanti: vi sono infatti opere di Leonardo da Vinci, Antonello da Messina, Beato Angelico, Andrea Mantegna, ma anche di Van Eyck, Rembrandt, Van Dyck. Per l’arte figurativa è da segnalare la Galleria Sabauda (una delle più importanti gallerie d’arte d’Italia), che ospita dipinti del periodo dal XII al XVIII secolo. Per l’arte moderna e contemporanea ci sono la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (il secondo museo d’arte moderna più grande d’Italia, con 5.000 dipinti e 400 sculture), il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo contenente mostre di artisti contemporanei da tutto il mondo e la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e la Fondazione Merz.

Le collezioni di arte antica, la cui raccolta fu iniziata dal duca Emanuele Filiberto di Savoia nella seconda metà del Cinquecento, sono conservate nel Museo delle Antichità, che raccoglie anche i principali resti archeologici piemontesi dal Paleolitico al Tardo Medioevo. Negli anni Quaranta, le collezioni egizie che componevano il Museo Egizio, il più importante d’Europa (nonché il più antico del mondo), furono separate dal Museo delle Antichità, in quanto custode della seconda più grande collezione di egizie arte nel mondo e importanza dopo quella del Museo del Cairo.

Museo Egizio
Il Museo Egizio di Torino (o Museo delle Antichità Egizie) è l’unico museo oltre al Museo del Cairo dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura egizia. Le collezioni che compongono l’odierno Museo furono ampliate dagli scavi condotti in Egitto dalla Missione Archeologica Italiana tra il 1900 e il 1935 (periodo in cui i reperti furono divisi tra gli scavi e l’Egitto).

Gam Torino – Galleria Civica d’arte Moderna
Il GAM è stato il primo museo in Italia a promuovere una collezione pubblica di arte moderna. Il nucleo della raccolta risale al 1863, quando i Savoia dotarono Torino di un museo civico. Articolate lungo un percorso che si snoda per i quattro piani del museo, le collezioni e le mostre sorprendono i visitatori con la loro ricchezza. Il tour inizia al secondo piano, dove sono esposti dipinti e sculture dell’800. Il primo piano ospita opere del Novecento – dal Divisionismo, Futurismo e Astrattismo alla Pop Art e Arte Povera – che allineano cronologicamente opere di grandi maestri italiani e stranieri, come Balla, Severini, Boccioni, De Chirico, Dix, Ernst, Klee. La GAM propone una ricca serie di eventi: dalle grandi mostre di artisti italiani e internazionali alla ricerca più contemporanea dedicata ai giovani.

Museo della Juventus
Lo Juventus Museum è stato inaugurato il 16 maggio 2012. Progettato da un gruppo di imprese sotto la supervisione dell’Architetto Benedetto Camerana, lo stadio è stato concepito secondo standard all’avanguardia, privilegiando tecnologia e interazione nel rispetto della sua natura di spazio espositivo per oggetti di interesse culturale e interesse storico. L’obiettivo dell’azienda era quello di dare vita a una creatura con due anime: moderna e interattiva da un lato, tradizionale e classica dall’altro. Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, lo Juventus Museum offre una panoramica sia sportiva che sociologica attraverso la storia dello sport. Attraverso diversi documenti, il Museo racconta la storia sia della Juventus che del calcio urbano e nazionale; attraverso una panoramica sugli eventi più significativi avvenuti nel mondo dalla fine del XIX secolo, racconta anche la storia di Torino e dell’Italia. Tradizione e lungimiranza si intrecciano, rendendo così questa struttura uno dei musei sportivi più importanti e rinomati al mondo.

Mao – Museo d’arte Orientale
Il Museo, inaugurato nel dicembre 2008, è ospitato nello storico Palazzo Mazzonis, edificio monumentale settecentesco. Un attento e attento restauro ha valorizzato la struttura e le decorazioni e creato ottime strutture espositive. Le gallerie sono disposte sui tre livelli dell’edificio e contengono arte del Sud e Sud-est asiatico, la più importante collezione italiana di arte funeraria cinese dal Neolitico al periodo Tang (X secolo d.C.), arte religiosa e secolare dal Giappone, arte dell’Himalaya e una collezione più piccola ma notevole di arte islamica. Il piano terra contiene due giardini giapponesi squisiti e piuttosto unici, nonché uno spazio per mostre temporanee.

Mauto – Museo dell’automobile di Torino
Tappa obbligata per gli appassionati di auto, il Museo nasce nel 1932, sulla sponda sinistra del fiume Po, dall’idea di due pionieri dell’automobilismo italiano, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruf fi a. Fu il figlio di Roberto, Carlo, a concepire la prima collezione: il “veicolo a vapore”, di Virginio Bordino (1854), il primo modello Benz (1893), il primo modello Peugeot a circolare in Italia, la Pecori, la prima vettura a tre ruote costruito nel nostro paese, solo per citare alcuni dei reperti più preziosi. L’avveniristica ristrutturazione, completata nel 2011, ha contribuito a riposizionare il museo all’interno del settore culturale italiano: la nuova mostra – inserita nel 2013 da The Times nella sua lista delle prime 50 al mondo – si estende su tre piani e accompagna i visitatori in un viaggio emozionale tra veicoli d’epoca e auto da sogno, prototipi importanti e modelli iconici,

Museo di Arti Decorative Fondazione Accorsi – Ometto
È strutturato alla maniera di una casa-museo, in una serie di ambienti riccamente arredati: mobili, tappeti, arazzi, quadri e oggetti di origine italiana e francese sono disposti in modo da ricreare l’atmosfera del Settecento.

Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana
Il Museo è uno dei più importanti al mondo per la ricchezza di materiale e la molteplicità delle sue attività scientifiche ed educative. Ciò che lo rende davvero unico è il formato specifico del display. Il museo è ospitato nella Mole Antonelliana, un monumento bizzarro e accattivante, il simbolo di Torino. E a partire dalle ambientazioni all’interno della Mole, lo scenografo svizzero François Confino ha applicato ingegno e fantasia, moltiplicando i percorsi per creare una presentazione spettacolare, che investe il visitatore di stimoli visivi e uditivi continui e inaspettati: chi entra non è solo visitatore ma anche esploratori, autori, attori, spettatori … ai quali il Museo regalerà l’emozione di un’esperienza indimenticabile

Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Il piano superiore dell’edificio di Palazzo Carignano ospita dal 1938 il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Completamente ricreato nel 2011, oggi è uno spazio moderno, capace di raccontare il periodo del Risorgimento, dalle grandi rivoluzioni del Settecento secolo dall’inizio della prima guerra mondiale, ai visitatori in chiave europea. Il percorso museale comprende le due originali Camere del Parlamento: la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino – l’unica in Europa, tra quelle fondate con la costituzione del 1848, che è sopravvissuta integralmente e che è stata nominata Monumento Nazionale nel 1898 – e il maestoso aula destinata alla Camera dei Deputati del Regno d’Italia, con volte dipinte da Francesco Gonin, realizzata tra il 1864 e il 1871. Il museo vanta anche una biblioteca altamente specializzata conosciuta in tutto il mondo.

Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
In un’affascinante struttura pensile sul tetto del Lingotto di Torino, la prima grande fabbrica Fiat, la Pinacoteca Agnelli ospita permanentemente capolavori della collezione privata di Giovanni e Marella Agnelli aperta al pubblico. Lo “Scrigno” – come lo chiama Renzo Piano che lo ha progettato – ospita straordinari capolavori che vanno dal Settecento alla metà del Novecento. Tra le opere esposte si possono ammirare dipinti di Matisse, Balla, Severini, Modigliani, Tiepolo, Canaletto e Bellotto. Da non perdere le opere di Picasso, una appartenente al periodo blu e l’altra al periodo cubista, i dipinti impressionisti di Renoir e Manet e due statue in gesso di Antonio Canova.

Teatri
Torino può ora vantare una grande varietà di teatri e sale di spettacolo. La città è anche sede di diverse istituzioni teatrali, tra cui la principale è il Teatro Stabile di Torino, dichiarato Teatro Nazionale: fondato nel 1955, secondo in Italia dopo il Teatro Stabile di Milano, gestisce le produzioni stagionali di Carignano, Gobetti e le fonderie di Limone di Moncalieri. Tra i maggiori teatri, con una capienza di oltre 400 posti, vi sono il teatro Regio, dove si è svolta la prima de La bohème di Puccini, il teatro Carignano, il teatro Alfieri e il teatro Colosseo; importante, poi, è il teatro Gobetti, sede principale del già citato teatro cittadino permanente.

Il Teatro Regio di Torino è il Teatro dell’Opera della Città di Torino, uno dei più grandi teatri d’opera internazionali con un cartellone che ogni anno propone una stagione di opera e balletto, concerti, musical e un ricco programma per famiglie e per i bambini. Il Teatro Regio si trova nel cuore della città, in Piazza Castello, le origini del maestoso teatro risalgono al 1740 e la facciata è dichiarata, dal 1997, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. L’Orchestra e il Coro del Regio sono i protagonisti dell’attività artistica del Teatro con numerose registrazioni su CD e DVD e una ricca presenza internazionale grazie a prestigiose tournée in tutto il mondo.

Magia e occulto
La città è anche nota per la tradizione della magia e dell’occultismo. Torino, infatti, non è solo la sede della Sindone e dei santi sociali dell’Ottocento, come Giovanni Bosco o Giuseppe Benedetto Cottolengo. Le leggende popolari, a partire dal fatto che la città era una roccaforte molto ben attrezzata nel XVII secolo, affermano che Torino è attraversata da una fitta rete di cunicoli e sotterranei, utilizzati dai Savoia e dai nobili per i viaggi sotto copertura. Nel 1556 Nostradamus soggiornò a Torino e qui visse un personaggio singolare come Gustavo Adolfo Rol. A Torino fecero la loro comparsa anche Cagliostro, Paracelso, il conte di Saint-Germain e Fulcanelli. Gli esperti di occulto sostengono che Torino è il vertice di due triangoli magici: il primo, quello bianco, con Lione e Praga, mentre il secondo, quello nero, insieme a Londra e San Francisco.

Per gli esoteristi, la magia positiva di Torino nasce dal “cuore bianco” di piazza Castello, dal Duomo che custodisce la Sacra Sindone alla Grande Madre di Dio e fino alla Mole Antonelliana, che indica il cielo. I simboli massonici sono presenti in molti palazzi e in alcune tombe del cimitero monumentale di Torino. Da tempo esistono in città tour operator che organizzano anche visite guidate ai misteri di Torino. Ai lati della scalinata che conduce all’ingresso della chiesa della Grande Madre di Dio troviamo le due statue raffiguranti la Fede e la Religione, tra le quali si troverebbe il covo del Graal.

La Fontana del Frejus a Piazza Statuto è stata progettata dal Conte Marcello Panissera per commemorare l’inaugurazione dell’omonima galleria ed è indicata dagli esoteristi come il “cuore nero” della città, per due motivi: perché si trova ad ovest, e quindi per la posizione infausta a causa del tramonto, e perché qui si trovava il vallis occisorum, luogo di uccisione e sepoltura. Ospitava infatti il ​​patibolo, rimasto per secoli in piazza Statuto e poi spostato dai francesi all’incrocio tra corso Regina Margherita e via Cigna: il rondò ‘d la forca (Rotonda della forca). La tradizione vuole che l’angelo che domina l’obelisco, e sulla cui testa è posta una stella a cinque punte, sia Lucifero, appunto l’angelo più bello, e che quindi in piazza Statuto, sotto la fontana del Frejus,

Dal 1998 si effettuano tour notturni ispirati alle tradizioni letterarie che hanno reso Torino una città magica; uno di loro compare nei contenuti speciali del film Giallo di Dario Argento ed è stato citato dal quotidiano statunitense The Washington Post in un articolo su Torino del 29 luglio 2007.

Cucina
La cucina tipica torinese è una cucina ricca ed elaborata. Nonostante ciò è profondamente radicato nel territorio. Nasce infatti dall’unione tra la sua origine contadina e le raffinate esigenze della corte sabauda, ​​entrambe aperte, peraltro, alle influenze della cucina francese.

Torino è probabilmente la città con il maggior numero di fontane pubbliche al mondo dove puoi bere acqua gratuitamente. Torino ha una buona acqua pubblica, che sgorga dalle montagne vicine. Vedrai ovunque fontanelle pubbliche, solitamente a forma di toro verde, chiamate localmente Turet. I ristoranti ti serviranno volentieri una caraffa di acqua del rubinetto e non ti daranno fastidio per l’acquisto in bottiglia.

Aree naturali
In contrasto con una prima impressione della zona centrale e dei vecchi pregiudizi sulla città grigia e industriale, Torino è una delle città italiane con il più verde pubblico per abitante. Su una superficie cittadina di 130 km² si contano infatti 21,37 km² di aree verdi: il che significa che ogni abitante dispone di circa 23,6 mq di verde. In città ci sono 60.000 alberi lungo le strade e 100.000 alberi nei parchi. Inoltre, grazie a un indice di verde visibile del 16,2%, Torino si colloca al tredicesimo posto tra le diciassette città con più alberi al mondo.

È anche la prima città italiana, tra quelle con più di 500.000 abitanti, per quanto riguarda la quota di raccolta differenziata, che nel 2014 ha raggiunto il 42,2%.

L’igiene urbana e la raccolta dei rifiuti sono gestite dal 1969 da Amiat, società che si occupa anche del recupero ambientale della discarica delle Basse di Stura, di cui la parte più antica – esaurita nel 1983 e con una superficie complessiva di 300.000 mq – è diventata fiume parco, noto come parco urbano della Marmorina.

Parchi
Torino ha 51 parchi nell’area urbana ei più grandi e frequentati sono: Parco del Valentino, Parco della Pellerina, Parco Colletta, Parco Rignon e il più recente Parco Colonnetti. Attorno alla città, ad anello, si trovano il Parco della Mandria e il Parco della Palazzina di caccia di Stupinigi, antiche riserve di caccia dei Savoia, e quelle situate sulle colline torinesi. Nei vari quartieri della città sono presenti tanti piccoli parchi, in cui sono presenti 240 aree gioco per bambini. Il sindaco Amedeo Peyronhe realizzò, all’inizio degli anni Sessanta, il primo giardino in Italia attrezzato con giochi per bambini. Secondo un rapporto del 2007 di Legambiente, Torino è la prima città italiana per strutture e politiche dedicate ai bambini.

Alberi monumentali e secolari
Torino ospita diversi alberi di grandi dimensioni. Dal grande platano del Parco della Tesoriera (660 cm di circonferenza del tronco, vecchio di oltre due secoli) ai platani del Parco del Valentino, dalle metasequoie del Giardino Roccioso inaugurato nel 1961 agli alberi più antichi del Botanico Giardino fondato nel 1729, adiacente alle mura del Castello del Valentino. Torino ospita anche alberi secolari esotici come le sequoie costiere (Sequoia sempervirens) dei parchi collinari di Villa Genero e Giacomo Leopardi, i numerosi esemplari di noce del Caucaso (Pterocarya fraxinifolia) che costeggiano il Po e compaiono nei parchi pubblici come il Giardini Cavour, Giardino Sambuy, Giardini Reali Bassi (lungo Corso San Maurizio), Parco Millefonti.

Via Francigena
La Via Francigena, un ramo del Moncenisio, passa per Torino. L’itinerario, uno dei preferiti nel medioevo, attraversato lo spartiacque Francia / Italia al Colle del Moncenisio, arriva dalla Val di Susa, terra di grandi abbazie come Novalesa, Sacra di San Michele e Sant’Antonio di Ranverso e di passaggio Torino lungo il Parco della Colletta tende a San Mauro Torinese e poi verso Chivasso e successivamente a Vercelli, dove si congiunge con l’altro ramo della Francigena, quello proveniente dal passo del Gran San Bernardo.

Muoversi in città
E ‘possibile circolare con la propria auto nei dintorni di Torino (anche se con alcune limitazioni e parcheggio a pagamento), ma si consiglia di avvalersi dell’estesa rete di trasporto pubblico su strada e metropolitana, nonché del taxi tour, proposte di sharing e noleggio bici.

In macchina
Zona Blu: Il parcheggio a pagamento è disponibile in tutto il centro del paese e nella maggior parte delle vie limitrofe, con tariffe orarie da € 1,30 a € 2,50 a seconda della zona. I buoni parcheggio possono essere acquistati presso i rivenditori autorizzati GTT (tabacchi, edicole, bar) e presso le biglietterie automatiche.

Aree Pedonali e Zone a Traffico Limitato (ZTL): Le principali aree pedonali del centro sono Via Garibaldi, Via Lagrange e Via Carlo Alberto, le vie dello shopping. È stata inoltre realizzata un’area a traffico limitato (ZTL); dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 10.30, possono transitare solo le auto munite di permesso (residenti, disabili, pullman, ecc.). All’interno della ZTL alcune strade sono adibite esclusivamente ai mezzi pubblici anche il pomeriggio, la sera e nei giorni festivi.

Con i mezzi pubblici
Autobus e tram coprono tutta Torino, attraversandola in ogni direzione dalla mattina presto fino a tarda notte. Il tracciato della prima metropolitana senza conducente in Italia collega Collegno (da ovest) al Lingotto (da sud) al centro città e alle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa. Per i più giovani (e giovani di cuore) è disponibile il servizio “Night Buster”, un modo sicuro per spostarsi di notte: ogni venerdì, sabato e domenica dalla periferia al centro e ritorno, con fermate dell’autobus vicine alle zone principali della vita notturna. I biglietti possono essere acquistati presso i rivenditori autorizzati GTT (tabacchi, edicole, bar).

Con il taxi
Ogni quartiere ha almeno una stazione di taxi – ovviamente più frequenti in centro, nelle piazze principali e nelle stazioni ferroviarie, i taxi possono essere prenotati anche telefonicamente.

In bici
Torino ha 175 km di piste ciclabili, un’ottima alternativa all’auto perché più veloce, più facile da parcheggiare e più economica. E con il servizio di bike sharing Bike andare in bicicletta è ancora più conveniente: operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza limiti di orario o tempi di attesa, questo servizio è presente in oltre 100 punti della città.

Con gli autobus turistici
I bus turistici non sono soggetti alle limitazioni delle ZTL (zone a traffico limitato) ma devono prima ricevere l’autorizzazione al transito in zona centrale richiedendo l’esenzione per transito occasionale agli uffici GTT. In centro città, i bus turistici possono sostare brevemente per consentire ai passeggeri di salire o scendere in Piazza Castello, di fronte al Teatro Regio, e di fronte al civico 17 in Via Pietro Micca.

Shopping
Il lungo percorso colonnato realizzato in passato per le passeggiate di casa Savoia nel centro del paese è diventato oggi un paradiso assoluto per gli amanti dello shopping: Via Roma e le parallele di Via Lagrange e Via Carlo Alberto ospitano i negozi di top italiani e stilisti internazionali, dove trovare la massima eleganza fashion o restare fedeli alla tradizione torinese di marchi storici, atelier e sartorie.

La spettacolare Galleria Subalpina, in stile liberty, si affaccia su Piazza Castello le cui passeggiate colonnate sono un invito a proseguire lungo Via Po, curiosando tra le bancarelle di libri e dischi usati, antiquariato e librerie d’epoca. Dall’altro lato, per una piacevolissima passeggiata, c’è una delle strade pedonali più lunghe d’Europa: Via Garibaldi. Questo è attraversato dalle vie del Quadrilatero Romano con i suoi artigiani, negozi storici e moderni, in un percorso alternativo a quello delle grandi firme. E per chi ama l’atmosfera colorata e multietnica, ogni quartiere di Torino ha il suo mercato: quello in alto è a Porta Palazzo, vero cuore multietnico della città sia per le persone che per le merci esposte. Nelle vicinanze si trova anche Balôn, lo storico mercato delle pulci.

Da non perdere i mercati rionali della Crocetta, Piazza Madama Cristina, Piazza Benefica – così chiamata dai torinesi ma il cui nome ufficiale è Piazza Giardini Martini – Corso Racconigi e Corso Palestro.

Mercati
A Torino ci sono 49 mercati rionali. Nonostante non sia la città che ne ospita il maggior numero, il primato è comunque costituito dal fatto che sono fissi, aperti tutti i giorni e dislocati in tutti i quartieri. I più importanti per dimensioni e fatturato si svolgono in Piazza Benefica, in Corso Alcide De Gasperi, in Via Onorato Vigliani, in Corso Svizzera, in Corso Racconigi e in Piazza Barcellona.

Il mercato più famoso è Porta Palazzo (Pòrta Pila in lingua piemontese), il più grande mercato all’aperto d’Europa.

Ogni sabato nelle vicinanze si tiene il Balon, un grande mercato dell’usato all’aperto, che la seconda domenica di ogni mese diventa il Gran Balon, dove si vendono anche oggetti d’antiquariato.

Nel 2011 il regista torinese Daniele Gaglianone ha realizzato il film documentario Uomini e Mercati incentrato sui mercati di Porta Palazzo, Piazza Benefica e Corso Spezia.

Vita notturna
Di notte Torino cambia aspetto, una città che ama divertirsi e far divertire i suoi ospiti.

Molti locali notturni sono concentrati sul lungofiume denominato Murazzi del Po, soprattutto nel tratto prospiciente il Ponte Vittorio Emanuele I, e nella zona intorno alla chiesa della Gran Madre sul fiume Po. I portici di piazza Vittorio Veneto e dei quartieri di San Salvario e Quatrilatero Romano si riempiono di bar, ristoranti e locali notturni, fin dal momento dell’aperitivo le strade si illuminano e prendono vita tutti i locali notturni, le enoteche, i ristoranti e le discoteche offrono musica jazz o un DJ set alla moda. E poi musica classica, teatro e opera per i gusti più raffinati, spettacoli, concerti, cabaret, caffè letterari, carnevali, balli, eventi notturni … ce n’è per tutti i gusti.

Piazza Vittorio Veneto, Borgo Dora e il Quadrilatero Romano – il vero centro storico – ospitano tanti locali: qui arte, cibo e design rendono l’ambiente ancora più frizzante, si ascolta musica dal vivo, si chiacchiera, si assistono a performance artistiche, e la gente balla fino all’alba. Allure irresistibile anche San Salvario, il quartiere multietnico tra la stazione di Porta Nuova e il Parco del Valentino, fulcro di un grande progetto di riqualificazione urbana. Luogo di ritrovo è anche il Parco del Valentino, con le sue barche lungo il Po che sono diventate luoghi di grande atmosfera o locali per nottambuli alla ricerca di una clientela molto “fashion”. Il centro cittadino – Via Po, Corso Vittorio Emanuele II, Via Mazzini, Corso Matteotti – è pieno e movimentato: dopo il cinema, il teatro o la cena, numerosi pub, Crèmeries e bar sono pronti per tutti coloro che cercano il divertimento. Infine, lungo le strade della collina si trovano i locali notturni più grandi e famosi della città.

Molti i teatri o le location specifiche della città: il Teatro Regio, dove Giacomo Puccini trionfò nel 1896 con “La Bohème” diretto da Arturo Toscanini; l’Auditorium del Lingotto, massima qualità del suono; l’Auditorium RAI, costruito alla fine del XIX secolo e sede dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI; il Teatro Carignano, gioiello barocco dove furono rappresentate le prime tragedie di Vittorio Alfieri. Le Officine Grandi Riparazioni, recentemente rinnovate, uno dei più importanti esempi di architettura industriale del XIX secolo in città e un modello europeo unico di riconversione industriale, ospiteranno mostre internazionali, spettacoli, concerti, spettacoli teatrali ed eventi di clubbing, aggiungendo qualcosa di nuovo a Offerta Torino.