Guida turistica di Udine, Friuli-Venezia Giulia, Italia

Udine è una cittadina con piazze dal fascino veneziano e palazzi antichi. Udine è il capoluogo della provincia di Udine, nella regione nord-orientale italiana del Friuli-Venezia Giulia. Sulla collina del paese sorge il castello: dalle sue mura si vede tutta la città, le montagne tutt’intorno. Cucina friulana, eventi culturali e feste tradizionali, fanno di Udine un luogo invitante per una vacanza o un weekend indimenticabile.

La cittadina è famosa per le piazze veneziane e le gallerie ricche di incredibili opere d’arte: da piazza Libertà, definita “la più bella piazza veneziana della terraferma”, a piazza Matteotti (o delle Erbe) che, tutta circondata da portici, sembra essere un salotto a cielo aperto; qui puoi osservare lo slideshow di antichi e colorati edifici storici che trasmettono lo spirito di Udine.

Udine è una città dai tanti sapori. Udine ha un’atmosfera ben ordinata che non è italiana. Due piccoli canali medievali attraversano il centro della città, a volte nascosti nel sottosuolo e altre volte creando interessanti aggiunte al paesaggio urbano.

Udine è un centro storico, una grande piazza da ammirare e un’altra, antica ma meno grandiosa, da relax, e tanto fascino. Le strade più moderne che circondano il nucleo storico sono ben strutturate, costellate di alberi e graziosi parchi ben curati.

Scopri le piazze veneziane dai colori pastello, le statue greche e le colonne romane di Udine. Il centro medievale di questa città, governata da Venezia per quasi 400 anni, è ricco di eleganti architetture in stile gotico veneziano. Cerca gli edifici storici, come il castello, il municipio e varie chiese. Ammira gli edifici e le strutture rinascimentali in Piazza della Libertà, una delle piazze più belle della città. Ammira l’imponente torre dell’orologio, le colonne e le statue.

Risalire la collina del centro storico di Udine per raggiungere il magnifico Castello. Questo castello non è l’originale, ma è una sostituzione costruita dopo un devastante terremoto avvenuto all’inizio del XVI secolo. Vedere la collezione di oggetti rinvenuti negli scavi della zona presso il Museo Archeologico situato all’interno del castello. Nel castello si trovano anche la Galleria d’Arte Antica e il Museo del Risorgimento, dedicato alla storia del Friuli.

La chiesa di Santa María del Castillo, situata nelle vicinanze, è una delle chiese più antiche della città. La squisita facciata, ricostruita dal famoso pittore e architetto italiano Gaspare Negro dopo un terremoto nel XVI secolo. All’interno, puoi vedere diversi affreschi impressionanti con scene bibliche.

Continua con l’esplorazione culturale al Museo di Arte Moderna e Arte Contemporanea. Capolavori moderni di artisti italiani del XX secolo. Il museo su tre livelli si trova in un edificio del XVI secolo nel centro storico di Udine. Tra le opere più notevoli che qui potrete trovare, spiccano quelle di Morandi, Campigli, De Chirico e Muscaronic.

Passeggia nell’Orto Botanico Friulano, un bellissimo giardino botanico che presenta collezioni di piante grasse e felci. I giardini presentano anche varie specie di piante tropicali, desertiche e locali.

La maggior parte dei ristoranti di Udine propone la cucina tradizionale friulana, con influenze austriache e mitteleuropee. I piatti più comuni sono zuppe dense e gnocchi.

Storia
Udine è una tranquilla città italiana che ha una cucina meravigliosa e molte attrazioni culturali e storiche. Si trova a circa 132 chilometri da Venezia. Udine può essere fatta risalire al 983, anno in cui Udine fu nominata in un editto dell’imperatore Ottone I.

Essendo situata al centro della pianura friulana, aumentò presto la sua importanza e divenne il centro principale della regione, a scapito di Cividale del Friuli (Forum Iulii) e Aquileia, che in precedenza erano le città più importanti del Friuli. Con l’istituzione della Patria del Friuli, stato appartenente al Sacro Romano Impero, Udine divenne capitale del nuovo stato nonché sede del Patriarca di Aquileia. Nel Castello di Udine aveva sede il Parlamento della Patria del Friuli, uno dei primi esempi di assemblea parlamentare in Europa. Nel 1420 Venezia conquistò militarmente Udine dopo un lungo assedio, ponendo fine ai quattro secoli di vita della patria friulana. Dopo la Restaurazione seguita alle guerre napoleoniche, fu assegnata all’Impero Austro-Ungarico,ed entrò a far parte dello Stato italiano a partire dalla Terza Guerra d’Indipendenza, nel 1866, insieme alla parte occidentale e centrale del Friuli.

Nel Settecento Udine fu la città di Giambattista Tiepolo che qui raggiunse la sua maturità artistica: oggi i suoi capolavori si possono ammirare nelle Gallerie del Tiepolo (nel Palazzo Patriarcale), nel Duomo e nella Chiesa della Purità. Oggi Udine è una città aperta all’innovazione legando la propria immagine ad autentiche osterie dove si celebra uno dei riti più amati e cioè la degustazione di un calice di vino (tajut) il tutto in un clima molto umano e cordiale.

Attrazioni principali
La città di Udine conserva l’impronta tipica delle città medievali. La città si sviluppò intorno al colle del castello, al centro, espandendosi a partire dal X secolo (erano cinque successive mura, fino al XV secolo, con relative porte e portoni).

Le affascinanti vie del centro cittadino sono ricche di raffinati negozi e botteghe artigiane (molte delle quali specializzate in oreficerie in stile lombardo), caffè storici e osterie, il tutto in un’atmosfera molto umana, cordiale e laboriosa.

Cucina friulana, eventi culturali e feste tradizionali (come Friuli Doc), accoglienti B&B e storici hotel: Udine è un luogo invitante per una vacanza o un weekend indimenticabile. Udine è un luogo piacevole, accogliente. Nel tardo pomeriggio, dopo il lavoro, ci si reca spesso in una delle tradizionali osterie per un taj di chel bon, un buon bicchiere di vino in compagnia.

Tra i monumenti più famosi: il Castello situato su un colle che domina la città, il Duomo, la Loggia del Lionello, il Palazzo Arcivescovile con affreschi del Tiepolo, la Piazza Libertà in stile veneziano e Piazza Matteotti, che rappresenta il cuore della città. insieme a via Mercatovecchio. Per quanto riguarda le opere moderne, si segnala il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, inaugurato nel 1997, il progetto porta la firma dell’ingegnere Giuliano Parmegiani e dell’architetto Lorenzo Giacomuzzi Moore.

L’antica residenza dei patriarchi di Aquileia, il palazzo Patriarcale, fu eretto da Giovanni Fontana nel 1517 al posto di quello più antico distrutto da un terremoto nel 1511. Sotto gli austriaci fu adibito a carcere. Una recensione del codice delle leggi visigote, chiamata Breviario di Alarico, era anticamente conservata nell’archivio della cattedrale, in un manoscritto noto come Codex Utinensis, stampato prima che andasse perduto.

Negli anni Cinquanta del Cinquecento Andrea Palladio eresse alcuni edifici a Udine. L’Oratorio della Purità conserva affreschi settecenteschi di Giambattista Tiepolo e di suo figlio Giandomenico.

La chiesa dedicata a S. Maria del Castello è probabilmente la più antica di Udine, a giudicare dai frammenti superstiti risalenti all’epoca longobarda. Perse lo status di parrocchia nel 1263, quando fu annessa alla parrocchia maggiore di Sant’Odorico (oggi cattedrale). È stato più volte ristrutturato nel corso dei secoli: la facciata, ad esempio, è stata interamente ricostruita dopo il terremoto di Idrija del 1511. Le sue tre navate conservano la suggestiva atmosfera di silenzio e contemplazione, che spesso si ritrova nelle antiche chiese. Il governatore veneziano, Tommaso Lippomano, commissionò il portico gotico veneziano con gradini e rampe che scendevano dalla collina nel 1487.

Nella piazza principale (Piazza della Libertà) sorge il municipio (Loggia del Lionello) costruito nel 1448-1457 in stile gotico-veneziano di fronte a una torre dell’orologio (Torre dell’Orologio) simile a quella di Piazza San Marco a Venezia. Fu iniziata nel 1448 su progetto di Nicolò Lionello, orafo locale, e ricostruita a seguito di un incendio nel 1876. Il nuovo progetto fu progettato dall’architetto Andrea Scala.

Di fronte alla Loggia del Lionello si trova la Loggia di San Giovanni, struttura rinascimentale progettata da Bernardino da Morcote. Altri monumenti degni di nota nella piazza sono la Fontana di Giovanni Carrara, architetto bergamasco (1542); le Colonne recanti il ​​Leone veneziano e la Statua della Giustizia (1614), le statue di Ercole e Caco e la Statua della Pace (1819) che fu donata a Udine dall’imperatore Francesco I per commemorare il trattato di pace di Campoformido.

Il Duomo di Udine è un imponente edificio la cui costruzione iniziò nel 1236, su pianta a croce latina con tre navate e cappelle lungo i lati. La chiesa fu consacrata nel 1335 come Santa Maria Maggiore. All’inizio del Settecento fu intrapreso, su richiesta ea spese della famiglia Manin, un radicale progetto di trasformazione che coinvolse sia l’esterno che l’interno. L’interno barocco ha dimensioni monumentali e contiene numerose opere d’arte di Tiepolo, Amalteo e Ludovico Dorigny. Al pianterreno del campanile (costruito a partire dal 1441 sull’antico battistero) si trova una cappella completamente adorna di affreschi di Vitale da Bologna (1349).

Il centro di Udine è dominato dal castello, costruito dai veneziani a partire dal 1517 su una fortificazione longobarda rovinata da un terremoto nel 1511. L’attuale aspetto rinascimentale risale all’intervento di Giovanni da Udine, che terminò i lavori a partire dal 1547. Il castello ospita una delle più antiche aule parlamentari d’Europa.

Patrimonio storico
L’imponente costruzione domina il colle e l’intera città di Udine. Sulla collina esisteva da tempo immemorabile un sito fortificato testimoniato dai resti neolitici e romani rinvenuti sul colle del castello.

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Loggia del Lionello
Il susseguirsi di antiche piazze porticate dai colori vivaci tra piazza Libertà, “la più bella piazza veneziana di terraferma” e piazza Matteotti (o piazza delle Erbe) hanno tutta l’atmosfera di un salotto all’aperto, e sono il vera essenza della città.

Loggia e tempio di San Giovanni
Di fronte alla Loggia del Lionello si trova la loggia e il tempietto di San Giovanni, realizzati nel 1533 dall’architetto lombardo Bernardino da Morcote. La loro realizzazione ha comportato numerosi problemi, sia a livello urbano che pratico. L’opera che ne risulta ha un vago sapore brunelleschiano. La chiesa, anticamente dedicata a San Giovanni, è oggi adibita a tempietto per i Caduti. Sempre davanti alla loggia del Lionello, si trovano le statue di Ercole e Caco, attribuite ad Angelo de Putti.

Torre dell’Orologio
Inglobata nella loggia di San Giovanni, la torre fu costruita nel 1527 su progetto di Giovanni da Udine che si ispirò alla torre veneziana di piazza San Marco. Alla sua sommità vi sono i due Mori che battono le ore su una campana, le attuali sculture in rame risalgono al 1852 e hanno sostituito quelle originarie in legno.

Arco Bollani e chiesa di Santa Maria in Castello
Da piazza Libertà si prosegue lungo la salita del Castello, dove si incrocia poi l’arco Bollani, risalente al 1556, disegnato da Andrea Palladio e sormontato dal leone di San Marco. Si passa quindi per la loggia di Lippomano, datata 1487. Questa conduce alla chiesa di Santa Maria di Castello, la più antica della città. Addossata alla chiesa di Santa Maria è la “casa della Confraternita”, edificio medievale restaurato nel 1930. Accanto ad essa si erge “l’arco Grimani” eretto nel 1522 in onore dell’omonimo doge, originariamente situato in via Portanuova e qui ricomposta nel 1902, attraverso l’arco si raggiunge la piazza del castello.

Castello
Costruito a fasce alternate di pietre bianche e rosa, si affaccia sulla centrale Piazza Libertà (precedentemente denominata Contarena e “Vittorio Emanuele II”). Si tratta di una loggia pubblica in stile gotico veneziano, i cui lavori iniziati nel 1448 da Bartolomeo delle Cisterne su disegno dell’orafo Nicolò Lionello e terminati nel 1457. Nei secoli successivi subì varie modifiche e, in seguito al disastroso incendio che la distrusse nel 1876, fu restaurata da Andrea Scala che mantenne fede ai disegni originali. La maggior parte delle opere che erano presenti all’interno sono oggi conservate nel museo cittadino. Tra questi ricordiamo il ciclo di tele della Serenissima Repubblica di Venezia e la Madonna con bambino di Giovanni Antonio de’ Sacchis, datato 1516.

La casa della Contadinanza
L’aspetto cinquecentesco romanico dell’edificio, che lo rende più simile a una dimora signorile che a un’infrastruttura militare, è dovuto all’intervento di Giovanni da Udine, che, a partire dal 1547, riprese e completò il cantiere. Altre modifiche interne furono apportate nei secoli successivi per poterlo adibire ai più svariati usi: carcere, caserma, sede comunale, ecc. Il castello ospita la sala del Parlamento della Patria del Friuli risalente al XII secolo e uno dei più antichi d’Europa.

Casa della Contadinanza
Sulla radura erbosa alla sommità del colle del castello, sorge la Casa della Contadinanza nella quale risiedevano i rappresentanti dei contadini friulani, terzo organo politico della patria friulana. Quella visibile nel XXI secolo è la copia qui ricomposta nel 1931 di un edificio cinquecentesco che si trovava tra via Vittorio Veneto e via Rauscedo. L’edificio ospitò successivamente l’armeria del castello e in epoche successive fu adibito a sala per la degustazione dei prodotti tipici friulani.

Architetture religiose:
Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Annunziata: Costruita a partire dal 1236 per volere del patriarca Bertoldo di Andechs-Merania. La costruzione fu completata in cento anni. Accanto al Duomo si trova il campanile con il battistero, sede di un piccolo Museo del Duomo.
Chiesa di Santa Maria di Castello: è la chiesa più antica di Udine, risalente al XII secolo e situata sul colle del castello.
Chiesa dell’Oratorio della Purità: Situata a destra del Duomo, fu eretta nel 1757 per volere del cardinale Daniele Dolfin, che fece acquistare e demolire il precedente teatro della famiglia Mantica, cosicché nei pressi della cattedrale cittadina vi era nessun luogo di divertimento. Il progetto è stato affidato a Luca Andreoli. All’interno affreschi di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico.
Chiesa di Sant’Antonio Abate: In origine era un edificio in stile gotico risalente al XIV secolo, fu eretta per volere del patriarca Nicolò di Lussemburgo, e poi trasformata nel 1733 con la facciata da Giorgio Massari, si trova vicino a Piazza Patriarcato. Sconsacrato, è adibito ad auditorium e ospita mostre e allestimenti.
All’interno si trovano le tombe degli ultimi quattro Patriarchi di Aquileia: Francesco Barbaro, Ermolao Barbaro, Daniele Dolfin e Dionisio Dolfin.
Chiesa della Beata Vergine del Carmine: Edificata dai frati Carmelitani nel XVI secolo, si trova lungo la via Aquileia, all’interno è custodito il sarcofago del Beato Odorico da Pordenone.
Chiesa di Nostra Signora della Carità: Situata presso l’Istituto Filippo Renati, risalente al 1762, divenne sede della parrocchia ortodossa rumena
Chiesa della Presentazione di Maria al Tempio: Questa chiesa delle zitelle fa parte dell’antico Convitto di via Zanon fondato nel 1595.
Chiesa del Redentore: Risale al 1733; la facciata, in stile neoclassico, fu realizzata un secolo dopo dall’architetto friulano Giovanni Battista Bassi; si trova in via Mantica.
Chiesa di San Cristoforo: Qui si può ammirare il bel portale in puro stile rinascimentale scolpito nel 1518 dallo scultore lombardo Bernardino da Bissone.
Chiesa di San Francesco: La chiesa fu consacrata nel 1266 e con l’annesso convento costituisce l’inizio della penetrazione dell’ordine dei frati francescani nel Patriarcato di Aquileia. I frati sono stati introdotti dal patriarca Bertoldo di Andechs-Merania, amico personale di San Francesco d’Assisi. È considerata una delle chiese più belle della città per la sua linea francescana pura e semplice. All’interno, costituito da un’unica navata terminante in tre absidi, vi sono affreschi trecenteschi, molto consunti; rappresentano i più antichi esempi di pittura della città. La chiesa (sconsacrata) è adibita a mostre temporanee, mentre il convento è sede del Tribunale.
Chiesa di San Giacomo: Eretta nel 1378 per volere della “Confraternita dei pellicciai”, inizialmente come cappella poi ampliata, si trova nell’antica “Piazza delle Erbe”, divenuta poi Piazza Matteotti, ma meglio conosciuta come Piazza San Giacomo. L’attuale facciata risale al 1525 ad opera di Bernardino da Morcote, mentre la cappella laterale fu aggiunta dopo il 1650. Accanto ad essa sorge la “Cappella delle anime” edificata nel 1744 con all’interno un dipinto di Michelangelo Grigoletti.
Chiesa di San Giorgio: Fu edificata a partire dal 1760, aperta al culto nel 1780 e terminata solo nel 1831 in Borgo Grazzano. All’interno è conservata una pala d’altare del 1529 raffigurante San Giorgio che uccide il drago, opera di Sebastiano Florigerio.
Chiesa di San Pietro Martire: Si trova in via Valvason, faceva parte dell’antico convento domenicano del XIII secolo, fu consacrata nel 1285, l’attuale costruzione risale al XIX secolo; Della primitiva costruzione rimangono solo il portale longobardo e il campanile. L’interno è ad aula unica senza navate ed è stato decorato con numerosi dipinti dell’epoca. La chiesa fu saccheggiata nel 1797 dalle truppe francesi, che vi si stabilirono per un certo periodo. Sono conservate le tombe di personaggi nobili, una tela di Pomponio Amalteo raffigurante il Martirio di San Pietro e alcuni altorilievi di Giuseppe Torretti, vi sono anche affreschi di Andrea Urbani.
Chiesa dello Spirito Santo: L’edificio originario, situato in via Crispi, risale al 1395 e fu poi ricostruito su progetto di Giorgio Massari nel XVIII secolo. Ha pianta ottagonale e conserva due tele del pittore settecentesco Francesco Zugno.
Chiesa di San Valentino: Risalente al 1574, si trova in via Pracchiuso, uno dei borghi antichi della città, dove annualmente si svolge la festa dedicata al santo.
Chiesa di Santa Maria della Misericordia nell’ospedale civile: Costruita nel 1959 su progetto di Giacomo Della Mea, conserva al suo interno mosaici di Fred Pittino, bronzi di Giulio e Max Piccini e nel pronao graffiti di Ernesto Mitri.
Chiesa di Santa Chiara: Si trova presso il Collegandato Uccellis, risalente al XVII secolo, presenta al suo interno affreschi di Giulio Quaglio.
Tempio Ossario dei Caduti d’Italia: Costruito tra il 1925 e il 1936 per volere di mons. Cossettini su progetto di Provino Valle, con la sua mole domina la piazza antistante XXVI Luglio 1866, al suo interno sono conservati, secondo la tradizione, 25.000 corpi di caduti durante la Prima Guerra Mondiale. In realtà i corpi sono 21.874.
Cappella Manin nel XVIII secolo: edificio del 1733 a pianta esagonale in stile barocco commissionato a Domenico Rossi dal conte Lodovico Alvise Manin, padre del futuro doge Ludovico Manin. All’interno, sull’altare si può ammirare una Madonna con Gesù bambino, opera di Giuseppe Torretti. Sono opera sua anche gli altorilievi alle pareti: Nascita della Vergine, Visitazione, Presentazione di Gesù al tempio e Presentazione di Maria bambina al tempio.
Cappella di Santa Maria del Monte: Annessa al Palazzo del Monte di Pietà ospita opere di Giulio Quaglio.

Palazzi
Palazzo Patriarcale: E’ uno dei palazzi più famosi della città, sede dell’Arcivescovado.
Palazzo della Provincia: Il palazzo Antonini-Belgrado è sede della Provincia dal 1891, si trova ai lati del palazzo arcivescovile, risale alla seconda metà del XVII secolo, in stile barocco, al suo interno è affrescato con scene storiche e mitologiche di particolare pregio. di Giulio Quaglio.
Palazzo Antonini-Casa Grande: Ex sede della filiale della Banca d’Italia.
Palazzo Antonini-Cernazai: Fu la prima sede dell’Università degli Studi di Udine, oggi sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, risale agli inizi del XVII secolo.
Palazzo Bartolini: Costruito nel XVII secolo in Piazza Marconi, ospita la Biblioteca Civica Vincenzo Joppi
Palazzo del Comune: Tipico esempio di architettura liberty del XX secolo è il Palazzo del Comune o D’Aronco, dal nome dell’architetto friulano Raimondo D’Aronco che lo progettò. Fu costruito a partire dal 1911 sul sito di un precedente edificio del XVI secolo, fu completato nel 1932.
Palazzo Valvason-Morpurgo: Situato in via Savorgnana, in stile neoclassico risale al XVIII secolo e nel 1969 fu donato al Comune di Udine, ha un giardino con annessa loggia. Dopo il restauro, ospita le “Gallerie di progetto” che espongono gli archivi di architettura e design di proprietà dei Musei Civici; è inoltre sede dell’Assessorato al Turismo e Cultura e punto di informazione turistica.

Eredità culturale
Udine conserva un importante patrimonio culturale, testimonianza di una storia complessa e tumultuosa: siti archeologici come Aquileia, con i resti di una città romana e di una cattedrale paleocristiana; la città di Udine, ricca di testimonianze artistiche; importanti siti come Cividade del Friuli e Palmanova. La zona è anche costellata da numerose ville, torri, abbazie e castelli in campagna e in collina.

La sua genuina gastronomia, le specialità ei rinomati vini danno un tocco magico a questa terra estremamente affascinante, da San Daniele – dove ha origine il famoso prosciutto – ai Colli Orientali del Friuli, ricchi di vigneti.

Musei
Sono tantissimi i musei che si possono visitare a Udine come la Galleria d’Arte Moderna, le Gallerie Progetto (in Palazzo Morpurgo), i Musei Civici e le Gallerie di Storia e Arte con la collezione Ciceri, il Museo Archeologico, la Galleria d’Arte Antica , la Galleria Disegni e Francobolli e il Museo Friulano della Fotografia.

Musei civici e gallerie di storia e arte: dal 1906 hanno sede nel Castello e sono costituiti dal Museo Archeologico, Pinacoteca d’Arte Antica, Pinacoteca dei Disegni e delle Stampe, Museo Friulano della Fotografia, Fototeca e Collezioni risorgimentali.

Museo d’Arte Moderna e Contemporanea: nell’omonimo edificio, donato al Comune dal mercante Dante Cavazzini e oggetto di un attento restauro su progetto originale di Gae Aulenti, dal 2012 ospita opere d’arte italiana della fine Ottocento ad oggi (tra gli artisti: Luigi Nono, Amedeo Modigliani, Felice Casorati, Lucio Fontana e Giorgio Morandi), la collezione FRIAM (una serie di opere donate, in occasione del terremoto del Friuli del 1976, da artisti statunitensi ) e la collezione d’arte Maria Luisa Astaldi.

Museo Etnografico del Friuli Palazzo Giacomelli: allestito nel restaurato Palazzo Giacomelli in Borgo Grazzano, dal 2010 ospita oggetti e manufatti della vita tradizionale friulana e del sacro, oggetti della vita quotidiana, abiti, maschere, giochi, musica e spettacolo.

Gallerie del Progetto: hanno sede a Palazzo Morpurgo e conservano gli archivi di architettura e design; spiccano in particolare gli archivi degli architetti Raimondo D’Aronco, Ottorino Aloisio, Pietro Zanini, Marcello D’Olivo, Angelo Masieri e, per il design, l’archivio Electrolux Zanussi. Le Gallerie ospitano anche mostre a tema.

Cucina udinese
La cucina friulana è caratterizzata da piatti sostanziosi come polenta, frico, zuppe e minestroni, prodotti della macellazione del maiale, brovada e musetto, frittate, soprattutto con erbe locali, selvaggina, generalmente accompagnata dal vino. bianco (taj di blanc) o rosso (taj di neri).

Nella cucina locale sono stati introdotti piatti della tradizione slava, in particolare gulasch e ćevapčići, accompagnati dalla polenta, e infine prodotti locali come il prosciutto di San Daniele, la trota e gli asparagi. Relativa l’influenza della cucina goriziana (patate in tecia). marginale è invece l’influenza della cucina triestina su quella udinese, che sopravvive quasi esclusivamente nell’offerta della jota e dei bolliti (cragno e porcina).

Importante è la produzione di formaggi, in particolare il Montasio (anticamente chiamato caseificio), ingrediente principale del frico, e di salumi, tra cui il prosciutto di San Daniele, il salame, la soppressa, il lardo, la lingua, il prosciutto cotto nel pane. Il pane ha la caratteristica forma di un doppio croissant. I piatti della cucina udinese si possono trovare nelle osterie udinesi superstiti.

Tra i dolci, tipici sono la gubana e gli strucchi, i crostoli nel periodo di carnevale e le fave tra i Dolci dei morti.

I principali vini di produzione locale sono, tra i grandi bianchi friulani, il Friulano, il Ramandolo, il Verduzzo, la Ribolla (vitigni Pinot, Picolit), e tra i rossi, il Merlot, il Cabernet, (uva Refosco). Degna di nota è anche l’offerta delle grappe.

La cucina udinese, oltre che nelle osterie e trattorie delle mura cittadine, si ritrova nelle sagre. A Borgo Grazzano è tipica la sagra delle rane (crots). Friuli Doc è da diversi anni un’importante vetrina dedicata alla cucina locale. Alcuni piatti sono preparati per occasioni speciali. È il caso della trippa, preparata in brodo o in umido (la vigilia di Natale), l’aringa con cipolla il mercoledì delle ceneri, il vin brulé il giorno dell’Epifania.

Spazio naturale
Il variegato territorio si estende dalla spiaggia di Lignano Sabbiadoro, alle cime innevate delle Prealpi, delle Alpi Carniche e delle Alpi Giulie. Queste montagne sono perfette per le vacanze sulla neve tra paesaggi mozzafiato, su piste da sci come Forni di Sopra, Sella Nevea e quelle del Tarvisiano. Numerose aree protette, come il Parco Nazionale delle Dolomiti Friulane, permettono di avvistare cervi, camosci e stambecchi. La Foresta di Tarvisio, poi, nel cuore delle Alpi Giulie, è una delle aree boschive più estese d’Europa, con una grande varietà di animali.

Destinazioni interessanti includono la laguna costiera all’interno dell’Oasi Uccelli di Marano Lagunare, con una varietà di uccelli da stagione a stagione, e il Bacino dei Laghi di Fusine situato nelle imponenti montagne del Tarvisiano. Tarvisiano è famoso per il suo incantevole paesaggio e la bellezza dei suoi colori. La zona è caratterizzata dal fiume Tagliamento, accompagnato da una serie di affascinanti paesaggi, e noto per il locale teatro di battaglia della prima guerra mondiale.

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