Guida turistica di Sirmione, Lombardia, Italia

Sirmione è un comune in provincia di Brescia, situato al centro del Lago di Garda. Per secoli avamposto militare, per la presenza di resti romani e medievali oggi l’industria principale del paese è il turismo. Conosciuta da tutti come “la perla delle isole e delle penisole”, Sirmione è un luogo rinomato per le note proprietà curative della sua acqua termale.

Sirmione si sviluppa su una sottile penisola le cui caratteristiche naturali sono state motivo di ammirazione e fama fin dall’antichità. In corrispondenza di una lunga e sottile penisola che divide i golfi di Desenzano e Peschiera. Dal centro della costa meridionale del Lago di Garda si estende per 4 km verso nord una sottilissima striscia di terra, larga in alcuni punti appena 120 m. Sirmione, pittoresco borgo risalente al periodo longobardo anche se scavi archeologici hanno riportato alla luce resti romani.

Sirmione ha ispirato e affascinato molti artisti nel corso della storia per la bellezza del paesaggio, al punto da meritarsi l’appellativo di penisola dei poeti. La tradizione indica come luogo di nascita Gaio Valerio Catullo, uno dei più celebri poeti latini. Le sue magiche atmosfere furono descritte già dal poeta romano Catullo nel I secolo a.C. Sirmione gode di ampia fama grazie a scrittori come Catullo, Stendhal, Lawrence e Goethe che ne celebrarono nei loro scritti le bellezze artistiche e ambientali.

Oltre ad ospitare un centro termale di livello internazionale, offre un ricco patrimonio storico e artistico, che comprende i resti di un’antica villa romana della prima età imperiale, altrimenti nota come le Grotte di Catullo, la Rocca Scaligera e la chiesa di S. Pietro in Mavino, risalente all’VIII sec. circa. Il centro storico è caratterizzato da viuzze con muri in pietra, capaci di regalare ai visitatori scorci romantici e suggestivi.

Sirmione è anche punto di partenza per gite in barca sul Lago di Garda, dalle più brevi circumnavigazioni della penisola di Sirmione per ammirare dall’acqua le grotte di Catullo e il Castello Scaligero, fino alle più lunghe escursioni all’Isola Borghese, alle Isole del Garda, a Salò, ecc. L’immediato entroterra di Sirmione è anche zona di produzione del vino Lugana. Numerose sono le cantine dove è possibile effettuare visite guidate con degustazione.

Oggi Sirmione è una delle località turistiche più importanti del Lago di Garda: offre strutture sportive e ricreative attrezzate per la pratica di sport acquatici (windsurf, vela, ecc.) e strutture alberghiere di livello internazionale in grado di soddisfare le richieste anche della clientela più esigente .

Storia
Le prime tracce di presenza umana nell’area di Sirmione risalgono al VI-V millennio a.C. Insediamenti su palafitte esistevano nel 3° e 2° millennio a.C.

A partire dal I secolo aC, l’area del Garda, compresa l’attuale Sirmione, divenne luogo di villeggiatura preferito di ricche famiglie provenienti da Verona, allora principale città romana dell’Italia nord-orientale. Il poeta Catullo lodò le bellezze della città e parlò di una villa che aveva nella zona.

Proprio sulla punta della penisola di Sirmione, rimangono i ruderi di una grande villa, le “Grotte di Catullo” che conservano affreschi risalenti al I e ​​II secolo a.C. Vicino alle rovine c’è un piccolo museo che conserva reperti archeologici e ricostruzioni. della villa romana.

In epoca tardo romana (IV-V secolo dC) la città divenne un caposaldo fortificato a difesa della sponda meridionale del lago. Un insediamento esisteva anche dopo la conquista longobarda dell’Italia settentrionale: negli ultimi anni del regno longobardo, la città fu capitale di un distretto giudiziario direttamente subordinato al re. Ansa, moglie del re Desiderio, fondò in città un monastero e una chiesa.

Ricordata come “Mansio” (insieme di edifici pubblici sottoposti a decurion), dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Sirmione entrò a far parte del regno longobardo e, nel XII secolo, ebbe una propria amministrazione dipendente da Verona. Durante la signoria scaligera, nel XIII secolo, fu cinta di mura e dotata dell’imponente fortezza, per poi trasferirsi a Venezia nel XV secolo.

Fin dal periodo longobardo l’area fece parte della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e del priorato di Solarolo (Manerba del Garda), dipendente dall’Abbazia di San Colombano di Bobbio e dal grande feudo monastico di Bobbio . I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l’espansione dei commerci, dell’agricoltura (soprattutto della vite e dell’olivo), del sistema della pesca e della cultura, introducendo importanti innovazioni e aprendo rotte commerciali.

Intorno all’anno 1000 Sirmione era probabilmente un libero comune, ma cadde nelle mani degli Scaligeri all’inizio del XIII secolo. Mastino I della Scala fu probabilmente il fondatore del castello. Nello stesso periodo Sirmione fu rifugio di eretici patarini. Il ruolo militare della città continuò fino al XVI secolo, ma nel castello rimase una guarnigione fino al XIX secolo.

Sirmione fu possedimento della Repubblica di Venezia dal 1405 al 1797. Sotto la Serenissima Sirmione rimase legata al distretto veronese. Durante il riordino delle fortificazioni del Basso Garda, la rocca perse la sua importanza a vantaggio della vicina Peschiera. Rimase comunque un avamposto militare come testimonia la costruzione della chiesa di Sant’Anna, all’interno del castello, per il servizio religioso della guarnigione.

Nel XV secolo fu edificata la chiesa di Santa Maria Maggiore sui resti di quella di San Martino in Castro. Nel XVII secolo il nobile Francesco Rovizzi costruì una residenza e una chiesetta dedicata a S. Orsola in località poi detta Rovizza.

Nel 1797 Sirmione fu occupata per la prima volta dalle forze francesi. Nel 1816 Sirmione fu assegnata al V distretto di Lonato in provincia di Brescia dell’Impero Asburgico. Entrò a far parte del Regno d’Italia nel 1860.

Alla fine dell’ottocento ebbero luogo i lavori di intubazione delle acque termali. La sorgente termale era già nota nel XVI secolo ma la profondità da cui sgorgava, 19 metri sotto il livello del lago, ne aveva impedito fino a quel momento qualsiasi utilizzo. Grazie alla condotta è stato possibile attivare il primo stabilimento termale ed effettuare le prime analisi sulla qualità dell’acqua.

Attrazioni principali
Oggi, l’industria principale di Sirmione è il turismo. La città è la località di villeggiatura più gettonata della provincia di Brescia. Il territorio di Sirmione è particolarmente attraente: sia perché si trova sulle rive del Lago di Garda, sia per il sito archeologico delle Grotte di Catullo, sia per la presenza di una sorgente termale.

Il centro storico di Sirmione si trova all’interno delle mura del castello scaligero. L’antico borgo medievale ospita i principali monumenti storici di Sirmione: il Castello Scaligero, le Grotte di Catullo, la Chiesa di San Pietro in Mavino, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, oltre a splendidi scorci romantici.

Scopri la bellezza del luogo del Castello Scaligero, visitabile anche lungo il perimetro delle mura. Parte dall’ingresso del paese, costituito dalle mura meridionali del Castello Scaligero. Per creare il fossato fu scavato il canale che taglia la punta della penisola di Sirmione, rendendola di fatto un’isola. Dal piccolo molo sempre affollato di barche da pesca e da diporto si gode di una bellissima vista del castello, con il mastio e le mura merlate.

La classica visita ai resti della villa del poeta latino Valerio Catullo che ne elogiava la bellezza. Da vedere anche Villa Callas, la casa dell’indimenticato soprano che ospita anche importanti eventi, generalmente musicali, nei mesi estivi.

Molto frequentate sono le Terme, già famose in epoca romana, per le curative acque sulfuree che sgorgano calde dal fondo del lago, utilizzate per malattie dell’apparato respiratorio e della pelle, in particolare le Terme di Aquaria. Meritano una visita il Castello Scaligero e la sua darsena nonché le imperdibili Grotte di Catullo.

Sirmione offre ai suoi turisti negozi di ogni genere, per le vie non mancano souvenir, negozi enogastronomici, come olio, limoni, vino di Lugano, e boutique di abbigliamento, scarpe e accessori. Oltre ai vari negozi nelle vicinanze del centro, appena fuori dal paese si possono trovare anche outlet e spacci aziendali.

Per chi ama passeggiare a Sirmione è consigliabile percorrere la strada panoramica che parte proprio accanto al Castello e costeggia il Lago di Garda, offrendo panorami davvero indimenticabili, mentre gli appassionati di bici possono fare un bellissimo itinerario alla scoperta del vino Lugana pedalando tra i vigneti.

Lugana di Sirmione con il suo bellissimo lungolago di quasi 2,5 km da percorrere a piedi o in bicicletta, inoltre Sirmione è una base perfetta per visitare sia il Basso Garda che la costa veronese che offrono decine di angoli incantevoli.

Architetture storiche

Castello Scaligero
Il castello scaligero è una fortezza a guardia dell’unico accesso meridionale al centro storico. Fu edificato dagli Scaligeri, da cui prese il nome, nel corso del XIII e XIV secolo e in due fasi: la prima sotto Mastino I e l’ultima sotto Cangrande. Circondato dalle acque del Lago di Garda, è difeso da tre torri e dal mastio, alto quarantasette metri. Ad est del castello si trova la darsena fortificata per il rifugio della flotta. I merli della fortezza sono a coda di rondine, mentre quelli della darsena sono a punta di lancia.

L’ingresso al castello si trova sulla destra appena dentro il paese. Sul portale d’ingresso si possono osservare lo stemma scaligero (lo scudo con la scala) e il leone di San Marco, emblema della Serenissima Repubblica di Venezia, simboli di due delle potenze che si sono succedute nel controllo della regione. Dal cortile interno si sale ai camminamenti di ronda e più in alto fino al mastio da cui si gode un’eccezionale vista a 360° sul paese e sulla penisola di Sirmione. Dalla sommità del mastio si vede chiaramente il piccolo molo del castello circondato da mura e torri costruite nell’acqua, che avrebbero protetto le barche che vi si erano rifugiate dagli attacchi del nemico.

Architetture religiose

Chiesa di Sant’Anna
Si tratta di un piccolo edificio ecclesiale che sorge nei pressi del castello scaligero. Dedicato alla madre della Madonna, fu costruito nel XV secolo per servire la guarnigione veneziana posta a difesa della rocca. All’interno vi sono affreschi votivi del XVI secolo, un dipinto in pietra raffigurante la Madonna e uno stemma degli Scaligeri.

Chiesa di Santa Maria della Neve
La chiesa di Santa Maria della Neve, detta anche Santa Maria Maggiore, è la chiesa parrocchiale di Sirmione. Fu edificato nel XV secolo sui resti della chiesa di San Martino in Castro da cui proviene parte del materiale utilizzato nella costruzione. La facciata settentrionale poggia sull’antica cinta muraria che circondava il paese. La facciata d’ingresso è decorata in cotto ed è caratterizzata da un portico a cinque arcate, originariamente parte del cimitero come testimoniano alcune tombe poste sul suo pavimento. Una pietra miliare dedicata al terzo anno consolare dell’imperatore Giuliano l’Apostata fu riutilizzata per una colonna del portico. L’interno è a navata unica e presenta cinque altari. Gli affreschi votivi sono del XV secolo così come la statua lignea raffigurante una “Madonna in trono” della stessa epoca.Il crocifisso è del XVI secolo ed è attribuito a Domenico Brusasorzi. L’organo risale al XVIII secolo.

Chiesa di San Pietro in Mavino
La chiesa di San Pietro in Mavino, dedicata all’apostolo Pietro, secondo un documento dell’VIII secolo, è già edificata. Si trova nel punto più alto della penisola e probabilmente prende il nome dal latino summa vinea, ovvero vigneto posto sulla sommità, da qui Mavino. L’edificio originario, in stile romanico, fu ricostruito e rialzato intorno al 1320. Il campanile fu costruito nel 1070 mantenendo lo stesso stile della chiesa. All’interno gli affreschi delle tre absidi risalgono al XII secolo, mentre quelli alle pareti sono del XVI secolo.

Oratorio dei Santi Vito e Modesto
Dedicato agli originari patroni di Sirmione, i martiri Vito e Modesto, si trova a metà strada tra la località Colombare e il centro di Sirmione. La fabbrica fu costruita nel 1744 in sostituzione di una precedente chiesa, dedicata agli stessi martiri, che risaliva all’VIII secolo. Quest’ultima si trovava all’interno delle mura meridionali di epoca tardoantica come veniva definita in castro Sermione fino all’epoca scaligera, quando, con la costruzione della nuova fortezza e delle nuove mura, la chiesa fu indicata nei documenti come extra muros sermioni .

Architetture civili

Palazzo Maria Callas
Palazzo Maria Callas, palazzo del XVII secolo situato nella centrale piazza Giosuè Carducci. La bellissima villa liberty, di proprietà del comune ed è da questi dedicata alla cantante lirica Maria Callas. Il famoso soprano debuttò all’Arena di Verona nel 1947. Lì conobbe suo marito, Giovan Battista Meneghini, un ricco uomo d’affari. La coppia trascorreva le vacanze estive nella villa di loro proprietà a Sirmione.

Palazzo Callas Exhibitions, che risale alla fine del XVIII secolo, è stato ristrutturato dal Comune di Sirmione per ospitare mostre e grandi eventi ed è diventato da diversi anni un luogo di riferimento. L’edificio dispone di una superficie espositiva di oltre 400 mq, oltre a una sala convegni che può ospitare oltre 100 persone.

Villa Meneghini-Callas
Villa Meneghini-Callas, originariamente appartenuta alla famiglia Giannantoni, industriali della borghesia lombarda. Di proprietà dell’imprenditore Meneghini, dove negli anni Cinquanta visse la moglie Maria Callas. Dopo diversi passaggi tra eredità e proprietari, ora è un condominio privato.

Siti archeologici

Grotte di Catullo
Con il termine “Grotte di Catullo” si identifica una domus romana edificata tra la fine del I secolo aC e il I secolo dC sulla punta della penisola di Sirmione. Il complesso archeologico, studiato fin dall’inizio dell’Ottocento e portato alla luce in più fasi, è la più importante testimonianza del periodo romano nel territorio comunale ed è considerato il più importante esempio di villa romana dell’Italia settentrionale.

Il termine “Grotte” deriva da una tradizione quattrocentesca, quando i ruderi, prima degli scavi, si presentavano sotto forma di grotte. La tradizione, a partire da Marin Sanudo il Giovane, identifica la villa come appartenente a Gaio Valerio Catullo che in un poema affermava di possedere una proprietà a Sirmione. Non vi è però certezza che l’edificio fosse lo stesso dove visse il poeta latino, anche per la accertata presenza di altre ville lungo la penisola.

Gaio Valerio Catullo nacque a Sirmione nell’84 a.C. La sua era una famiglia ricca e importante che ospitò Giulio Cesare in una tappa dei suoi viaggi in Gallia. Per dare ospitalità a una figura come Cesare serviva un luogo adatto. Questo è uno degli indizi che fa credere a molti che la grande e sontuosa villa, i cui resti la tradizione chiama “le grotte di Catullo”, sia proprio il luogo dove nacque e trascorse la sua infanzia il celebre poeta.

Un brano della poesia di Catullo dedicato a SirmioneCatullo si trasferì a Roma intorno al 60 aC. Qui condusse una dolce vita ante litteram, frequentando la visita di giovani artisti di grandi speranze, personalità dell’epoca, donne affascinanti.

Catullo si unì alla corrente poetica dei neo-eroi, che rivoluzionò l’arte e la poesia dell’antichità. In un’epoca in cui la poesia trattava temi “alti”, raccontando di dei ed eroi, celebrando i potenti, autori come Catullo parlavano invece di piccole cose: amore, amicizia, nostalgia, scrivendo versi immortali per la loro universalità e modernità.

Il sito si estende su una superficie di circa due ettari. La struttura ha una pianta rettangolare lunga 167 metri e larga 105 con due avancorpi sui due lati corti e un giardino, ora adibito ad uliveto, al centro. Gli ambienti della villa visibili sono identificati da nomi convenzionali, derivati ​​sia da una tradizione locale, sia da interpretazioni fornite dagli studiosi durante i primi scavi.

Sito abitato Lugana Vecchia, inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nell’ambito del sito seriale transnazionale delle Palafitte Preistoriche dell’arco alpino.

Il complesso disponeva di un proprio centro termale. Si distinguono chiaramente due ambienti dotati di ipocausto, l’ingegnoso sistema di cavità in cui veniva convogliata l’aria calda da un forno per il riscaldamento. Uno, più grande, era forse il tepidarium, l’altro, più piccolo, il calidarium. Una costruzione quadrangolare di cui si sono conservate le pareti era probabilmente la cisterna che riforniva l’acqua delle terme.

Una cisterna ancora più grande si trova invece al centro della spianata su cui sorgeva il corpo di fabbrica. Si trattava di un’opera imponente, lunga 43 metri, profonda 8-9 metri, scavata nella roccia e coperta da una volta in mattoni disposta a spina di pesce che, dopo duemila anni, è perfettamente conservata. In essa veniva raccolta l’acqua di cui l’intera villa aveva bisogno poiché, costruita su uno sperone roccioso, era troppo lontana dal lago, e non era possibile raggiungere nessuna falda acquifera.

L’estremità nord della villa terminava con un ampio terrazzo rivolto verso il lago, costruito sulla più alta e imponente di tutte le sottostrutture. La grande piattaforma è quasi completamente crollata. Alcuni sassi traforati rinvenuti tra le macerie a valle hanno suggerito che intorno al terrazzo esistesse un sistema di pali che sostenevano un grande velario, un sipario simile a quello dei teatri e degli anfiteatri, che ombreggiava l’intera superficie del terrazzo, rendendolo un luogo gradevole.

La visita guidata alle Grotte di Catullo si conclude nel piccolo ma interessantissimo museo annesso all’edificio di servizio. Sono presenti reperti rinvenuti durante le varie campagne di scavo che si sono svolte nella villa e in altre zone limitrofe: frammenti di fregi, ceramiche, lucerne, bronzi, monete, iscrizioni, pietre miliari. Un frammento di affresco rinvenuto nella villa che merita particolare attenzione è esposto in una teca del museo. Raffigura un giovane, vestito con la tipica toga patrizia, con in mano un rotolo, l’equivalente di un libro nel mondo antico. A molti piace pensare che sia il ritratto del giovane poeta Catullo.

Cucina
Il prodotto su cui si basa la cucina del Lago di Garda è il pesce di lago che ne costituisce il vero patrimonio. Nel Lago di Garda si possono pescare una quarantina di specie diverse di pesci, per lo più autoctone. La specie più pregiata e tipica che ha trovato un habitat adatto solo nel Garda è il carpione. Altre specie sono l’alborella, la trota lacustre, il coregone, il luccio abbinate al buon olio locale. Nel centro di Sirmione, vicino al lago e nell’entroterra collinare, troverete numerose trattorie e ristoranti dove potrete anche provare i prodotti tipici della zona.

E poi il Lugana, un bianco inconfondibile, rigoroso e di gran classe. Le cantine di Sirmione producono vino bianco Lugana nei terreni argillosi glaciali-sedimentari che caratterizzano il territorio, dove il vitigno autoctono Turbiana dà il meglio di sé, permettendo al Lugana di distinguersi per mineralità e sapidità.

Spa
Le Terme di Sirmione sul Lago di Garda sono uno dei centri termali più importanti d’Italia. Il suo fascino risiede in un elemento unico ed essenziale: l’acqua termale sulfurea con sali salsobromoiodiche, nota per le sue proprietà preventive e terapeutiche.

Nel 1889 alcuni subacquei scoprirono sul fondo del lago, appena al largo della punta della penisola, una sorgente da cui sgorgava acqua a circa 70° di temperatura. L’acqua delle Terme di Sirmione è classificata come acqua minerale, batteriologicamente pura e ipertermale, perché sgorga ad una temperatura di 69°. In base alle sue caratteristiche chimico-fisiche, l’acqua delle Terme di Sirmione è identificata come sulfurea salsobromoiodica. Contiene infatti una notevole quantità di zolfo, sotto forma di idrogeno solforato, sodio, bromo e iodio. Le acque sulfuree di Sirmione hanno dimostrato efficacia nella cura di alcuni disturbi respiratori e uditivi, ma sono ideali anche per un spensierato relax. L’acqua veniva canalizzata ed è tuttora distribuita alle terme e ad alcuni alberghi.

L’offerta delle Terme di Sirmione ha quattro aspetti: salute, benessere, alloggio e prodotti di marca. Le strutture sono suddivise tra Centro Termale Virgilio, Aquaria Thermal SPA e quattro alberghi: il Grand Hotel Terme cinque stelle, l’Hotel Sirmione e Promessi Sposi quattro stelle e l’Hotel Acquaviva del Garda e l’Hotel Fonte Boiola tre stelle. Tre delle strutture sono dotate di una SPA termale coperta dove, oltre alle piscine, massaggi e trattamenti estetici, si possono effettuare visite mediche specialistiche ed esami diagnostici, con cure termali respiratorie, fanghi e balneoterapia.

Spazio naturale
Esplora gli specchi d’acqua, le spiagge e gli angoli verdi di Sirmione vicino al centro storico e in tutta la zona di Sirmione. Scrigno di storia e architettura, Sirmione è un luogo dotato di fascino naturale, che mostra in ogni luogo e in ogni stagione scorci incantevoli.

Parchi per passeggiare, per rilassarsi leggendo un libro all’ombra di un albero, per giocare con i propri bambini o per assistere ad un evento: a Sirmione, nel centro storico e nei dintorni, sono tanti i luoghi dove poter una pausa nel verde, tra visite a monumenti e vari punti di interesse della città e dei suoi dintorni.

A Sirmione sono presenti diverse spiagge, dislocate in vari punti del territorio, fare il bagno nel Lago di Garda e passeggiare lungo la riva. La fresca brezza del lago, il profumo degli ulivi e della vegetazione, la luminosità dell’acqua.

Attività
Ricca di storia e di panorami incantevoli che vanta il Lago di Garda, Sirmione è una cornice perfetta per rilassarsi e passeggiare lungo i percorsi tradizionali e non solo: passeggiando tra i monumenti, immergendosi nell’atmosfera del borgo, esplorando la natura circostante paesaggio e le viste del lago, sia a piedi, camminando e correndo, sia in bicicletta.

Nell’entroterra della Penisola di Sirmione, lungo un sentiero che si snoda tra le vie del centro storico si possono visitare i numerosi monumenti locali, che vanno dai resti romani delle Grotte di Catullo fino ai siti altomedievali come la Chiesa di San Salvatore, dal Castello Scaligero al Palazzo della Callas, dove dimorò la Divina stessa. Potrai scandagliare gli abissi di edifici sacri e residenze nobiliari, caratterizzati dal fascino dell’antico borgo.

A Sirmione potrete lasciarvi conquistare dal fascino del Lago di Garda, che circonda su tre lati la penisola, e concedervi il piacere di passeggiare nella natura, lungo le rive e nei numerosi parchi.

Sirmione e i suoi dintorni offrono molteplici opportunità di cicloturismo, adatte sia a principianti che a sportivi esperti, con percorsi di varia lunghezza, immersi nella natura, tutt’intorno a Sirmione, lungo la sponda del Lago di Garda oppure itinerari turistici e storici