Guida turistica di San Felice del Benaco e dell’isola del Garda, Lombardia, Italia

San Felice del Benaco è un comune della provincia di Brescia, in Lombardia. San Felice del Benaco è un luogo ideale per le vacanze e per trascorrere momenti di relax. Tutte le zone intorno a San Felice sono così belle che in passato questa terra si era guadagnata il nome di Sinus Felix, che significa “insenatura felice”.

Il Lago di Garda, con il suo microclima che permette la coltura mediterranea di limoni e ulivi, rende le estati meno afose e ventose, mentre gli inverni rimangono miti.

San Felice del Benaco è meglio conosciuta per la sponda occidentale del Lago di Garda, l’Isola del Garda, l’isola più grande del lago. Nel Medioevo sull’Isola del Garda fu costruito un convento francescano, agli inizi del ‘900 la nobile famiglia genovese De Ferrari fece costruire una sontuosa residenza in ricco stile gotico veneziano circondata da uno splendido parco.

Il comune di San Felice, conserva nel centro storico i resti dell’antico Castello. il Palazzo Rotingo, costruito nel XVII secolo, il Palazzo Rotingo del XVIII secolo riccamente affrescato e con soffitti lignei a cassettoni. Ora il Palazzo è Municipio.

L’ex Monte di Pietà di San Felice conserva numerosi affreschi, elegante costruzione di tipo veneziano, con portico a cinque arcate con pilastri quadrati in bugnato. La Chiesa Parrocchiale barocca, dedicata ai Martiri S. Felice, Adauto e Flavia, si trova proprio al centro del paese e custodisce pregevoli opere d’arte tra cui la pala del Romanino.

Appena fuori dal centro storico di San Felice del Benaco sorge il Santuario della Madonna del Carmine, antica chiesa romanica edificata nel 1460 e gestita dai Frati Carmelitani. Da non perdere a Portese, vicino a San Felice, al suo Porto e alla spiaggia adiacente.

Da vedere anche il Castello costruito nell’alto medioevo per difendere le incursioni dei barbari di cui rimane solo un moncone di torre circolare. Sul vicino promontorio di San Fermo, di fronte all’Isola del Garda, si trova la chiesa del XV secolo che offre dall’alto un’immagine molto suggestiva e panoramica del Lago di Garda.

Durante la stagione estiva, che in alcuni anni inizia anche a maggio e si estende per tutto settembre, è possibile prendere il sole oltre che nelle acque limpide e pulite del lago, fare gite in barca, tranquille passeggiate sulle verdi piste ciclabili, vedere i vari mercatini, divertitevi alle feste patronali e agli eventi che ogni anno vengono organizzati in onore dei turisti, graditi e coccolati ospiti.

Storia
Abitata fin dalla preistoria, la zona di San Felice del Benaco fu conquistata dai Romani la cui presenza è testimoniata da vari reperti archeologici, tra cui una lapide dedicata a Nettuno, murata su un muro della chiesa parrocchiale. Secondo la tradizione, San Francisco de Asís fondò il primo insediamento di frati romani. Dopo la distruzione dell’antico castello di Scovolo, avvenuta quando i bresciani privarono i veronesi della Valtenesi, la popolazione emigrò a Portese ea San Felice, dove costruirono il Castello di San Felice.

Chiamato Scovolo, dal latino scopulus (roccia, rupe) intorno al X secolo, era dotato di un castello-rifugio per proteggere la popolazione dalle incursioni dei barbari. Nel 1279, quando i Bresciani conquistarono la Valtenesi, che faceva parte del dominio veronese, sia il Castello che il paese furono distrutti e gli abitanti si trasferirono nel vicino villaggio, chiamato San Felice, ribattezzandolo San Felice di Scovolo.

A San Felice di Scovolo fu costruito un nuovo castello che non poté sottrarsi alle sorti dei territori circostanti, sottoposti ai Visconti fino alla prima metà del XV secolo. Nel 1509 il Castello di San Felice di Scovolo fu distrutto dai francesi per essere ricostruito pochi anni dopo sotto il dominio della Serenissima.

Il paese fu al centro di numerosi conflitti e invasioni. Nel XVIII secolo, durante la guerra di successione al trono di Spagna, subì il passaggio di truppe armate alle quali doveva assicurare i rifornimenti di legname, senza poter evitare episodi di violenza.

Nel 1928 il nome di San Felice di Scovolo fu cambiato nell’odierno San Felice del Benaco.

Attrazioni principali
San Felice del Benaco si trova sulla sponda occidentale del Lago di Garda, ricca di cultura e bellezze paesaggistiche ed è circondata da un panorama paradisiaco. Il clima mite la rende una meta di vacanza ideale. Il clima mite durante tutto l’anno è molto confortevole. Nelle fantastiche giornate primaverili si assiste al trionfale fiorire della natura, d’estate la fresca brezza rende le temperature più miti, l’autunno regala incantevoli giornate di sole e anche d’inverno le temperature sono piacevoli.

L'”Isola del Garda”, l’isola più grande dell’intera area del Lago di Garda, appartiene al Comune di San Felice del Benaco., Il lussuoso palazzo della famiglia Cavazza, circondato da meravigliosi giardini all’italiana e da un ricco bosco fatto di cipressi, spine alberi e pini si trova sull’isola. Tra aprile e ottobre vengono organizzate visite guidate su quest’isola mozzafiato. Senti l’atmosfera paradisiaca di questa piccola isola.

I luoghi di interesse di San Felice non mancano: la chiesa parrocchiale barocca di San Felice con i suoi affreschi settecenteschi, i ruderi del castello di San Felice con l’antico cimitero e la torre, il santuario settecentesco “Madonna del Carmine”, la Edificio cinquecentesco “Monte di Pietà”, i ruderi del castello medievale a Portese con la biblioteca comunale, “Palazzo Cominelli” a Cisano e altri beni culturali.

Il mercato settimanale si svolge a San Felice il mercoledì. Durante l’anno vengono organizzati molti eventi, come ad esempio film, concerti, teatri, mostre, festival, eventi sportivi e un programma ricco di animazione per bambini e adulti.

Nei mesi estivi di luglio e agosto è possibile scoprire i dintorni di San Felice del Benaco con un trenino turistico. Per gli amanti della bicicletta una pista ciclabile lunga circa 18 km attraversa i paesi di San Felice del Benaco, Portese e Cisano.

A San Felice
Il comune di San Felice, che è l’antica San Felice Scovolo, conserva nel centro storico i resti dell’antico Castello, il Palazzo Rotingo, edificato nel XVII secolo, oggi sede del Comune. La passeggiata per il centro ci fa scoprire l’ex Monte di Pietà di San Felice, elegante costruzione di tipo veneziano, con portico a cinque arcate con pilastri quadrati in bugnato. Al suo interno risiedeva il Governo del Comune, oggi che l’attività del paese si è orientata decisamente verso il turismo, è sede dell’Ufficio Informazioni e di una Sala Espositiva che ospita numerose mostre di artisti contemporanei.

Chiesa Parrocchiale
Costruita tra il 1740 e il 1781 da Antonio Corbellini, in stile barocco e dedicata al SS. Felice, Adauto e Flavia. Di particolare rilievo la cinquecentesca Pala del Romanino, nella navata destra Martirio di S. Bartolomeo di Johann Carl Loth, gli affreschi sulla volta di Carlo Innocenzo Carloni e Giosuè Scotti del 1760 e la Natività di Zeno Veronese in sagrestia.

torre scaligera
La torre situata ad ovest della chiesa parrocchiale funge da campanile della chiesa. Fa parte del complesso dei ruderi del castello costruito dagli Scaligeri nel 1330 e oggi adibito a cimitero.

Santuario del Carmine
Chiesa del Carmine XV secolo, dedicata alla Madonna del Carmine. L’imponente edificio è caratteristico dell’ultima tappa dell’architettura gotica lombarda nella sua forma più semplice: quella “rustica”, fortemente legata alla tradizione romanica. Il portone principale ha un arco a sesto acuto, con un rosone centrale e due monofore laterali. Fu restaurato dal 1954 al ’59 per la parte architettonica e dal 1963 in poi per quella pittorica. Santa Maria del Carmine fu iniziata nel 1460 sull’area di una piccola cappella con l’appoggio di Ludovico II Gonzaga e del figlio cardinale Francesco. Fu consacrata nel 1482, sebbene fosse già funzionante nel 1452. Oggi è meta di numerosi pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Il quarto fine settimana di luglio, la statua della Madonna del Carmelo viene portata, il sabato, in solenne processione dal Santuario della Madonna del Carmine, alla Chiesa Parrocchiale di San Felice del Benaco; il giorno successivo, domenica, la processione riprende con il ritorno della Madonna al Santuario, per le vie del paese addobbate di fiori e festose ghirlande.

Palazzo Rotingo
Situato in via XX Settembre, al civico 11, è oggi sede del municipio di San Felice del Benaco. Fu costruito nel XVII secolo e ha subito diverse trasformazioni nel tempo. Luogo di nascita dello scultore Angelo Zanelli.

Ex Monte di Pietà, già Municipio del XVII secolo
Il Monte di Pietà fu istituito nel 1593 da Giacomo Pace, il quale fece sì che tutti i poveri, di qualsiasi terra, potessero attingere ad esso come sussidio, senza pagare interessi sulla somma prestata. Il sacro monte era conosciuto e apprezzato da tutte le genti della Riviera bresciana, nel 1705 fu barbaramente saccheggiato dai francesi. L’edificio è stato completamente ristrutturato nella forma in cui si presenta tra il 1665 e il 1670. La costruzione è definita di tipo veneziano. Si tratta di un’elegante struttura con portico a cinque arcate con pilastri quadrati in bugnato. Al suo interno risiedeva il Governo del Comune, oggi è sede dell’ufficio informazioni e della sala espositiva che ospita numerose mostre di artisti contemporanei.

A Portese

Chiesa Parrocchiale di Portese
La chiesa parrocchiale di Portese è dedicata alla Natività di San Giovanni Battista. Sull’abside si trova una bella tela di Grazio Cossali raffigurante la nascita del santo. Davanti all’abside è raffigurata una buona Annunciazione, mentre nella volta sono dipinti David, il Buon Seminatore, Gesù Cristo e Mosè, opera di Cesare Bortolotti (1854-1932. Interessanti sono il soase ligneo, la statua lignea “Madonna col Bambino recentemente restaurato, il fonte battesimale e la tela raffigurante “La Circoncisione”.

Chiesa di San Fermo
Sul promontorio antistante l’Isola del Garda, al posto dell’antico castello in posizione molto suggestiva, si trova la chiesetta di San Fermo. La chiesa fu edificata nel XV secolo sui resti di una grande villa romana: la linea è quella semplice del periodo di transizione tra romanico-gotico e rinascimentale. L’unico affresco rimasto è nell’abside: raffigura San Fermo ed è attribuito a Giovanni da Ulma. La festa del patrono si celebra il 9 agosto.

Castello
Il castello fu costruito nell’alto medioevo con funzione di ricettacolo per difendere le incursioni dei barbari; di essa oggi rimane solo un troncone di torre circolare. A sinistra dell’ingresso si trova la biblioteca comunale mentre a destra si trova il centro di ritrovo del Gruppo Alpino di Portese.

A Cisano
La piccola frazione di Cisano si trova su una collina dalla quale si può ammirare l’incantevole paesaggio del Golfo di Salò. Passeggiando per le vie del centro storico, recentemente ristrutturato, si è immersi in un’atmosfera tranquilla in cui il tempo sembra essersi fermato quando le mucche tornavano dal pascolo e si fermavano alla fontana in piazza per abbeverarsi. Merita una visita l’incantevole chiesa di Cisano.

Chiesa di San Giovanni
La chiesa fu edificata nel XV secolo ed è dedicata a San Giovanni Battista Decollato, la cui festa ricorre ogni cinque anni con una processione per le vie del paese.

Palazzo Cominelli
Costruito verso la metà del XVII secolo dall’omonima famiglia di origine salodiana. Attualmente è sede della “Fondazione Cominelli” costituita per volontà del poeta Raffaele Cominelli (1893 – 1981). Ospita mostre e attività di promozione culturale.

L’isola del Garda
L’isola del Garda è la più grande delle isole Benaco, situata di fronte al promontorio di San Fermo. Isola del Garda si trova a soli 600 metri dalla riva, molto verde con un edificio che si staglia sull’azzurro del cielo. È un’isola ricca di storia, storie e leggende che generalmente accoglie i visitatori da aprile a ottobre, con servizi di battelli privati ​​e visite guidate.

Oggi deve il suo fascino soprattutto alla straordinaria villa in stile neogotico veneziano, progettata dall’architetto Luigi Rovelli nei primi del ‘900; un’imponente costruzione armonica, ricca di dettagli architettonici sorprendenti. Il progetto edilizio promosso dal principe romano Scipione Borghese, che dal 1894 al 1901 fece costruire il grandioso palazzo in stile veneziano su disegno dell’architetto Luigi Rovelli. Vanta una bella tela settecentesca di Carlo Carloni. Ai suoi piedi terrazze e giardini all’italiana digradano verso il lago. Tutt’intorno la vegetazione è rigogliosa e intatta, ricca di piante locali ed esotiche, essenze rare e fiori unici.

L’isola è stata abitata fin dall’antichità, come testimoniano i resti ritrovati dall’illustre geologo Stoppani nel 1864. Si narra che Dante Aligheri, visitò l’isola e le dedicò i celebri versi della Divina Commedia.

Nel 1221 fu donato da Federico II di Germania al nobile Biemino di Manerba, che lo concesse a San Francesco d’Assisi per farne uno dei primi eremi di preghiera del bresciano. Nel XV secolo l’isola era diventata una fiorente scuola francescana il cui direttore era padre Francesco Licheto, erudito scrittore, filosofo e teologo. Intorno al 1690 soggiornò nell’isola Cosimo Medici, principe di Toscana, divenuto poi Cosimo III.

Nel 1429 vi giunse San Bernardino da Siena, che come vicario generale dell’ordine francescano fece trasformare l’eremo in un vero e proprio monastero, mettendo lui stesso mano al progetto della chiesa, del chiostro, delle celle e dei giardini.

L’isola divenne un importante centro ecclesiastico di meditazione e ospitò illustri personaggi religiosi, tra cui il vice-generale dell’Ordine Francescano, padre Francesco Licheto, che dal 1470 istituì una scuola di teologia e filosofia. Tuttavia, la morte di padre Francesco segnò l’inizio del declino della comunità religiosa dell’isola. Dal 1685 al 1697 il convento ospitò solo i frati novizi in ritiro e, nel 1798, l’ormai antico monastero fu definitivamente soppresso da Napoleone Bonaparte.

Dopo essere passata al demanio, la proprietà cambiò molti proprietari negli anni successivi, per arrivare nel 1817 nelle mani del conte Luigi Lechi di Brescia, che fece costruire una residenza sulle rovine del monastero e realizzò importanti lavori di restauro e costruzione , compreso il porticciolo, costruito nel 1830 su progetto dell’architetto Rodolfo Vantini. La cantante lirica Adelaide Malanotte, amante di Lechi, meravigliosa interprete delle opere di Rossini, ha vissuto a lungo sull’isola. Nel 1837 il conte cedette l’isola al fratello Teodoro, ex generale dell’esercito napoleonico, che fece aggiungere al complesso le terrazze sul fronte della casa.

Nel 1860 l’isola fu espropriata dallo Stato per costruirvi una fortezza militare, ma il progetto fu poi abbandonato e nel 1870 l’isola passò nelle mani del duca Gaetano de Ferrari di Genova. Con la moglie, la nobildonna russa Maria Sergeevna Annenkova, si dedicò alla progettazione e realizzazione del parco, con la costruzione di muri di contenimento verso il lago e il trasporto di terreni fertili in cui venivano piantate essenze autoctone. Prima della morte del Duca nel 1893, concepirono insieme il progetto di un lussuoso palazzo da costruire al posto dell’antica casa dei Lechi. La villa, in stile neogotico-veneziano che ricorda il Palazzo Ducale di Venezia, fu costruita tra il 1894 ed il 1901 su progetto dell’architetto genovese Luigi Rovelli.Il palazzo era arricchito da terrazze disposte a giardino all’italiana, con elaborati disegni di siepi e arbusti fioriti.

Alla morte della duchessa, la proprietà passò alla figlia Anna Maria – poi moglie del principe romano Scipione Borghese – che ne fece la sua residenza e arricchì il parco di essenze esotiche. Nel 1927, alla morte del principe, l’isola fu ereditata dalla figlia Livia, moglie del conte bolognese Alessandro Cavazza. I suoi pronipoti, che ancora oggi vi abitano, continuando ad occuparsi del parco e della conservazione dell’edificio, hanno aperto l’isola alle visite turistiche dal 2002.