Recensione di Versailles Electro edizione online 2019-2022, Castello di Versailles, Francia

La Reggia di Versailles ospita Nocturnes Electro, per questa esperienza musicale che ti invita a vagare per boschetti e fontane lavorando eccezionalmente al ritmo della playlist di un DJ francese, con uno spettacolo pirotecnico per chiudere la notte. Da sera a mezzanotte, la residenza ufficiale dei Re di Francia cambia scenario e si trasforma in una gigantesca pista da ballo, la maestosa musica elettronica regala una serata ancora più stravagante.

Questi Electro Nocturnes sono un’occasione unica e senza precedenti per passeggiare, dalle 20:30 alle 23:45, tra i boschetti e le fontane eccezionalmente acquose e splendidamente illuminate al suono dei migliori DJ francesi del momento. Il barocco svanisce per una notte per lasciare il posto alla musica elettronica che ti accompagnerà di corridoio in corridoio.

Da protagonista questa serata unica nella cornice eccezionale dei giardini alla francese del castello più visitato al mondo, ai piedi della Sala degli Specchi. La musica elettronica accompagnerà l’ormai famoso e meraviglioso spettacolo delle fontane notturne. Questo evento è l’occasione per girovagare tra i boschetti e le fontane dei giardini della Reggia di Versailles al ritmo della musica elettronica.

In occasione di una data eccezionale del Fountains Night Show, i Giardini della Reggia di Versailles si adornano di mille luci e invitano a viaggiare nel tempo al ritmo di una colonna sonora elettronica. Fontane, giardini e camminamenti sono dotati di giochi di luce che ondeggiano al ritmo della musica al buio.

Vestiti come ai tempi di Luigi XIV o meno, muovi i fianchi al ritmo dei DJ preferiti. A coronamento di questa inedita passeggiata musicale, uno spettacolo pirotecnico finale – ideato dal Groupe F – illuminerà il cielo dal Canal Grande. Ecco una favolosa esperienza musicale che i fan dell’elettronica non vogliono perdere. Il concetto che mostra un altro modo per godersi questa gemma inestimabile del patrimonio dell’Île-de-France.

Il castello più famoso di Francia organizza tre edizioni di musica elettronica dal 2019. Versailles continua a ispirare i musicisti che attingono dalla ricchezza dei “suoni” del castello per comporre le loro melodie e aiutare i visitatori a scoprire il patrimonio sonoro di Versailles. I compositori elettronici si ispirano al tintinnio dei lampadari, al tintinnio degli orologi, allo scricchiolio dei pavimenti in parquet e allo scorrere dell’acqua nelle fontane per creare musica “made in Versailles”.

Tilacino – Versailles
Il castello di Versailles dimostra che fa parte dei tempi moderni oltre che del passato. L’originale esperienza creata dall’artista francese Thylacine, che si è immerso nell’universo sonoro di Versailles per creare una traccia non comune ed esclusiva, i meccanismi a orologeria, i clavicembali, le serrature, lo scricchiolio del parquet… tanti suoni tracciati per comporre “Versailles”.

William Rezé, alias Thylacine, ha registrato il suo primo album nel 2015, a bordo della Transiberiana che collega Mosca a Vladivostock. Per il suo secondo album, si immerge nei paesaggi desertici e lunari del Sud America. I suoi numerosi viaggi permettono a Thylacine di fuggire e tuffarsi nel cuore dei suoi pezzi. Il compositore di musica elettronica raccoglie l’atmosfera sonora di ogni luogo e ci invita così a viaggiare con lui.

Curioso e attento, Thylacine è costantemente alla ricerca di nuovi suoni. Il musicista rivela il potenziale sonoro dei luoghi che scopre. Trascrive l’atmosfera di questi spazi, producendo suoni finora dimenticati o sconosciuti. Le sue opere mettono in risalto luoghi che aspettano solo di essere ascoltati.

Una campana suona. Un rintocco suona e il meccanismo di un orologio si avvia. Un lampadario di cristallo tintinna al vento. Più avanti, il pavimento scricchiola mentre una chiave scatta in una serratura. Lì, un antico clavicembalo rilascia note di musica d’altri tempi. Immergersi nel mondo sonoro del Castello di Versailles è la promessa di un formidabile viaggio nel tempo e nello spazio, sulle orme dei re di Francia. Tuttavia, l’attuale team di Versailles ha voluto avvicinarsi a questa eredità sonora in modo moderno.

Il team della Reggia di Versailles ha invitato Thylacine a immergersi per alcuni giorni nel cuore del punto di riferimento per creare un autentico brano musicale basato su questo eccezionale patrimonio sonoro. Thylacine acquisì familiarità con i suoni del castello. L’orologiaio di Versailles lo portò in giro a capire i tesori: a Versailles c’è un pendolo in quasi tutte le stanze.

L’artista ha scoperto il castello attraverso le sue numerose sale e passaggi. Al giovane compositore fu permesso di vagare a caso tra le stanze per cercare ispirazione nei labirinti dei corridoi, e per appropriarsi dei suoni e degli strumenti di Versailles.

Intitolato “Versailles”, questo è un modo completamente nuovo di scoprire il Castello di Versailles, attraverso la prospettiva ormai intima che William Rezé ha sul monumento. Le sue opere dimostrano che uno dei castelli più famosi al mondo ha ancora molti segreti da raccontare.

La varietà di suoni emessi in ogni momento dalla Reggia di Versailles costituisce un mondo a sé stante. Una vera e propria collezione, proprio come quelle dei dipinti o delle opere d’arte, questo patrimonio sonoro è stato registrato e identificato per dieci anni dalle squadre della Reggia di Versailles. Scelto per la sensibilità e la particolare cura che attribuisce alla trascrizione dell’identità di un luogo attraverso il suono, Thylacine si è immerso nella Reggia di Versailles, durante tre sessioni di registrazione e scoperta – giorno e notte. notte – per creare un nuovo materiale.

Il tintinnio dei lampadari, lo scricchiolio dei pavimenti in parquet, lo sbadiglio delle porte, lo scricchiolio delle serrature, il meccanismo dei pendoli e degli orologi, Thylacine è andato alla ricerca del DNA sonoro del castello. Utilizzò in particolare antichi strumenti musicali, non solo per le loro qualità musicali ma anche per i suoni prodotti dal tocco del loro “involucro materico”. Ha potuto esplorare il potenziale creativo di questi suoni originali e il loro potere evocativo. Il meccanismo dell’orologio, in particolare, è sufficiente per alimentare l’immaginazione del viaggio nel tempo.

La clip svela il dietro le quinte delle sessioni di registrazione di Thylacine alla Reggia di Versailles, illustra il suono attraverso le immagini e mostra come il compositore abbia compreso la ricchezza del patrimonio sonoro del luogo. L’organo della Cappella Reale, i meccanismi degli orologi, le campane sui tetti, seguiamo passo dopo passo l’immersione dell’artista e la sua trascrizione dell’identità sonora di Versailles.

Nel 2020, Thylacine è stata invitata a tornare ancora una volta e ha ospitato la versione online del Versailles Electronic Music Festival nei deserti giardini di Versailles.

Saycet – Messa Solaris
Nel 2021, la Reggia di Versailles ha invitato il compositore di musica elettronica Saycet a comporre un pezzo ispirato all’universo sonoro, agli strumenti e all’acustica unici della Reggia. Per sette giorni e sette notti, la Reggia di Versailles accoglie Saycet e il suo team audio e video per un progetto unico. “Messa Solaris”, un titolo e un video che sarà presto disponibile, risultato straordinario di questa collaborazione unica.

La carriera di Saycet può sembrare insolita, ma è andata molto bene, con particolare attenzione alla realizzazione della sua carriera di musicista, compositore e produttore. Negli ultimi 15 anni Saycet ha composto incessantemente: tre album fino ad oggi e un quarto in uscita nell’autunno del 2021, colonne sonore originali per lungometraggi, serie e opere teatrali, oltre che per trailer di mostre. Questa singolare evoluzione ha trasformato Saycet in un compositore di base sulla scena della musica elettronica francese.

Per comporre la sua “Messa Solaris”, Saycet si è immerso nell’universo del Palazzo per sette giorni. La sua ispirazione è venuta direttamente dall’ambientazione e, accompagnato dall’organista Alexandra Bartfeld e dall’ensemble vocale Les Métaboles, è stato in grado di catturare l’acustica delle diverse stanze del Palazzo, ognuna con una propria sonorità: la Cappella Reale, la Scala di Gabriele, la Galleria delle Battaglie o la Sala degli Specchi. Il brano “Messa Solaris” ha sonorità elettroniche ed è un’ode alla Reggia di Versailles. L’organo della Cappella rappresenta la linea fondamentale della melodia ed è posto al centro della composizione. La clip di accompagnamento del brano è stata girata interamente di notte alla Reggia di Versailles.

Con “Messa Solaris”, la musica di Saycet si fonde con la potenza dei luoghi della Reggia di Versailles come per offrire loro una riflessione, una celebrazione della loro estetica notturna. Portando in risonanza l’acustica unica del castello e la sua stessa composizione artistica, Saycet trova il punto d’incontro tra gli strumenti e l’eco infinitamente musicale delle sue immagini.

Dalla Cappella Reale alla Scala Gabriele, dalla Galerie des Batailles alla Galerie des Glaces, il susseguirsi di prospettive e dettagli onirici avviene con il metronomo degli orologi, che scandiscono la misura del tempo oltre che quella della musica. Con l’organo della Cappella in una linea melodica da regina, straordinariamente moderna, questa Messa del Sole diventa così un’ode alla Reggia di Versailles,

Versailles è la culla di creazioni innovative, da sempre padrina delle arti. E quando un silenzio, nel pezzo, mostra questi volti di gesso, queste sagome secolari della Galerie de Pierre, è lo spirito del luogo che è lì, incarnato, e che sembra nel tempo successivo abitare i coristi.

Metabole – il loro aspetto di statue già appartenenti a una forma di eternità. È questa straordinaria esperienza che invita a rivivere alla Reggia di Versailles, prima dell’uscita, incontrando il team artistico e il team di produzione.

Fakear – Palazzo del Tempo
Nel 2022, la Reggia di Versailles invita un compositore francese di musica elettronica a creare un brano ispirato al suo patrimonio sonoro. Questo inverno, Fakear offre un universo tanto esotico quanto poetico.

Fakear (Théo Le Vigoureux) è cresciuto circondato da genitori musicisti che lo hanno nutrito con le sinfonie di Maurice Ravel tanto quanto le canzoni di Ismaël Lô e Cheb Mami. Da allora si è esibito in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia e alla Nuova Zelanda, passando per l’Europa. Fakear ha acquisito fama internazionale, ponendolo all’avanguardia di un’intera generazione, all’origine della musica elettronica esotica invitandoti a viaggiare utilizzando campioni provenienti da tutto il mondo.

Scopri l’incontro tra il compositore di musica elettronica Fakear e la Reggia di Versailles. Invitato a trascorrere alcuni giorni in completa immersione nell’atmosfera sonora del castello, il musicista crea “Palazzo del Tempo”, un titolo originale ispirato ai meccanismi a orologeria del palazzo. Il filmato girato nei giardini, nella sala degli specchi e nella galleria delle battaglie illustra magnificamente il dialogo tra l’artista ei luoghi.

Acque zampillanti, meccanismi a orologeria, lampadari tintinnanti, melodie barocche, serrature scricchiolanti… la Reggia di Versailles ei suoi giardini nascondono un ricco patrimonio sonoro che costituisce un universo a sé stante. Fakear ha copiato molti orologi della Reggia di Versailles, eterni guardiani del luogo e simbolo di questo strano tempo a volte elastico di questo tempo. In modo furtivo, i rumori dei passi sul pavimento ei suoni prodotti dalle porte del Castello danno ritmo a Palazzo del tempo.

Fakear occupa la Reggia di Versailles per un giorno e una notte. Il video inizia nell’intimità dei giardini. Il ritmo aumenta rapidamente nei boschetti e diventa più sostenuto con i rapidi colpi di droni FPV che girano ed evocano l’accelerazione del tempo. Fino al tramonto, quando all’improvviso cala la notte. Si passa poi dal giardino all’interno del mitico castello. Allo stesso modo in cui Fakear ha condotto lo spettatore nei recessi poco conosciuti del giardino, di notte rivela poi un castello unico, monumentale e ridisegnato dalle luci. Lontano dal calore dei lampadari e dall’immobilità dei secoli, lo spettacolo delle luci a led animate e del misterioso drone, fa rivivere il castello, tra colori originali e inediti toni monocromatici.