Avventarsi

Pouncing è una tecnica artistica utilizzata per trasferire un’immagine da una superficie all’altra. È simile alla traccia, ed è utile per creare copie di un contorno di schizzo per produrre lavori finiti. Lo spolvero è il termine italiano (dalla parola polvere “polvere”) che definisce la tecnica di trasferimento di un disegno preparatorio sul supporto della composizione pittorica. Questa tecnica è anche chiamata tecnica di trasferimento stencil. Questo metodo è stato ampiamente utilizzato nel Rinascimento italiano nei lavori delle officine e in particolare nel difficile degli affreschi sulle volte degli edifici.

La polvere è una tecnica pittorica che consente di disegnare un disegno su superfici diverse. Nella “spolverata” si disegna per prima cosa a grandezza naturale su un cartone preparatorio e con un ago o un altro puntale si perforano i contorni del disegno. Successivamente, il cartone forato viene supportato sulla superficie da disegnare e le parti perforate sono imbottite con un sacchetto di tela pieno di carbone, grafite o sangue.

Dopo aver rimosso il cartone, viene restituita una linea tratteggiata che, se non sufficientemente dettagliata, viene ricalcolata unendo i vari punti e completando il disegno o per mezzo di un carboncino o con un pennello bagnato per inumidire i punti. Se si utilizza un foglio trasparente o lucido, la riproduzione di un’immagine è abbastanza accurata.

Tecnica antica, utilizzata nella decorazione delle pareti e grandi artisti del Rinascimento per evitare riflessioni sull’affresco. È stato applicato in molti campi, anche per la decorazione di ceramica e porcellana per la produzione in serie o per facilitare chi non sa disegnare. I disegni dei cartoni degli arazzi, debitamente annoiati, venivano così messi sui fili di ordito di un telaio alto.

Pouncing è stata una tecnica comune per secoli, utilizzata per creare copie di ritratti e altre opere che sarebbero state finite come dipinti ad olio, incisioni e così via. Il metodo più comune consiste nel posizionare la carta semitrasparente sull’immagine originale, quindi tracciare lungo le linee dell’immagine creando segni punteggiati sul foglio di carta superiore. Questo disegno lanciato fatto di fori punteggiati viene posato su una nuova superficie di lavoro. Una polvere come gesso, grafite o pastello viene forzata attraverso i fori per lasciare un contorno sulla superficie di lavoro sottostante, trasferendo così l’immagine. La polvere viene applicata inserendola in una piccola borsa di tessuto sottile come una garza, quindi tamponata sui fori punteggiati del disegno inceppato.

Il cartone recante la figura definitiva è stato trafitto, sui suoi dettagli caratteristici, con una serie di fori realizzati con una punta (di osso o di metallo). Un sacchetto contenente polvere di carbone o sinopia ha permesso il trasferimento mediante stampaggio dal cartone al supporto finale; le tracce trasferite dagli assistenti permisero quindi di completare lo schizzo seguendo i disegni del maestro, che terminò l’opera pittorica con i metodi tradizionali di affresco o tempera.

Questo metodo ha anche permesso il trasferimento seriale dello stesso modello nella pittura tradizionale ma anche in porcellana e ceramica.

Alcuni affreschi conservano ancora tracce di spolveri.

Esempi di spunto nell’arte:
Un frammento di calligrafia, artista sconosciuto, Iran, c. 1500-1600
Calligrafia in nero nasta’liq su carta beige decorata con disegni di uccelli e foglie dipinti in oro. Il pannello di testo principale è delimitato da una serie di altri versi in entrambi i registri diagonali e verticali che formano una cornice. L’intera composizione è incollata su un foglio di carta più grande decorato con un motivo vegetale lanciato in verde e sostenuto da un cartone.

Testa di una musa di Raphaello Sanzio, Italia, c. 1490.
Gessetto nero su segni di balzo, tracce di stilo, filigrana della croce di Sant’Antonio circondata.

Lion Hunt, artista sconosciuto, India, c. 1680.
Inchiostro e colore su carta, lanciato per il trasferimento.

John Fisher, vescovo di Rochester, dopo Hans Holbein il Giovane, Inghilterra, 1570 circa.
Il disegno originale, che è stato rinforzato con inchiostro e lavato con altre mani, è stato utilizzato come modello per un numero di copie, incluso questo esempio. I segni di rimbalzo sui contorni rivelano che questa copia non è stata rintracciata dall’originale ma da un’altra copia. In precedenza era montato su carta sottile, che è stata ritagliata e incollata su carta più spessa.

Oggi, con l’introduzione di carte riciclate e innovazioni tecnologiche come diapositive, riproduzioni fotografiche o fotostatiche, l’uso di questa tecnica è meno praticato.