Galleria delle porcellane e collezione De Ciccio, Museo Nazionale di Capodimonte

I tesori della Galleria delle Porcellane negli Appartamenti Reali, dove è esposta una selezione di porcellane prodotte napoletane ed europee dalle collezioni borboniche. Il pezzo più famoso della sezione è il manufatto in argento dorato e sbalzato, lapislazzuli, smalto e cristalli di rocca intagliati.

Nelle sale 35 e 36 costituiscono la cosiddetta Galleria della porcellana: composta da oltre tremila pezzi, di cui, per motivi di spazio, è esposta solo una piccola parte più rappresentativa dei servizi di porcellana di manifattura italiana ed europea, in particolare porcellana di Capodimonte, il Meissein di Sevres, con alcuni pezzi decorati con Napoli, a Vienna e Berlino. Tutte le opere, tranne l’Immacolata Concezione acquisite nel 1972, provengono dalla collezione Bourbon; fino al 1860 questi pezzi venivano normalmente utilizzati, mentre in seguito, a partire dal 1873, per volere di Vittorio Emanuele III, iniziò un lavoro di costruzione museale sulle porcellane, a cura di Annibale Sacco.

La sala 35 espone le creazioni della Real Fabbrica di Napoli, mentre la sala 36 espone i più importanti manufatti europei: tra le opere principali c’è il Servizio dell’Oca sui cui piatti sono dipinti scorci di Napoli e dei suoi dintorni, mentre quelli senza decorazioni sono in deposito, un altare composto da sei candelabri e un crocifisso, opera di Giuseppe Gricci per la cappella reale di Portici, un servizio da scrivania, un servizio di cioccolato con una ghirlanda di fiori e poi numerosi vasi, statue, colonne montanti e piatti.

La collezione De Ciccio è ospitata nelle sale 38, 39, 40 e 41: è una collezione, ordinata secondo il layout originale, di circa milletrecento pezzi, per lo più arti applicate, tra cui dipinti e sculture ma anche bronzi, avori, maioliche, porcellane e talvolta reperti archeologici, donati al Museo Nazionale di Capodimonte nel 1958 dal collezionista Mario De Ciccio, che li aveva raccolti nel corso di circa cinquant’anni di acquisizioni tra Napoli, Palermo e vari mercati internazionali.

Tra le varie opere, le ceramiche sono in stile ispano-moresco, maioliche rinascimentali, tra cui una piastrella a stella della manifattura persiana a Rey, le porcellane di Meissen, Vienna e Ginori; tra le statue quelle di una Madonna col Bambino della scuola di Lorenzo Ghiberti, San Matteo, in bronzo, attribuite ad Alessandro Vittoria, mentre tra i dipinti un pannello di Marco del Buono e Apollonio di Giovanni, già decorato con una cassa. E ancora vasi, piatti, tazze, tra cui alcuni cinesi del periodo K’ang Hsi e Chien Lung, bronzi rinascimentali di Andrea Briosco, Alessandro Vittoria e Tiziano Aspetti, vetro di Murano e reperti archeologici come vasi attici del VI e V secolo a.C. , rhyta del IV secolo a.C. e sculture italiche ed etrusche.

L’ambientazione racconta la storia di Napoli, capitale del Regno durante il XVIII secolo e oltre, dagli anni di Carlo di Borbone a quelli di Ferdinando II, come una fiaba, con il susseguirsi di scene della vita quotidiana caratterizzate da un’estetica estrema raffinatezza e gioia esistenziale ma che hanno come sfondo il passaggio del potere, i cambiamenti nella storia, le mode e i gusti estetici.

Una mostra con oltre 1000 oggetti, oltre 300 porcellane provenienti dalle collezioni delle Fabbriche Reali di Capodimonte e Napoli, altre manifatture europee e pezzi originali cinesi, oltre 150 costumi del Teatro di San Carlo con marchi prestigiosi (Ungaro, Odette Nicoletti, Giusi Giustino e altri), strumenti musicali del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dipinti, opere d’arte e arredi.

Museo Nazionale di Capodimonte
Il Museo Nazionale di Capodimonte è un museo a Napoli, in Italia, situato all’interno dell’omonimo palazzo nella zona di Capodimonte, che ospita diverse gallerie d’arte antica, una di arte contemporanea e un appartamento storico.

Fu aperto ufficialmente come museo nel 1957, anche se le sale del palazzo ospitano opere d’arte dal 1758. Conserva prevalentemente dipinti, distribuiti principalmente nelle due principali raccolte, il Farnese, che includono alcuni dei più grandi nomi della pittura italiana e internazionale . come Rafael, Tiziano, Parmigianino, Brueghel il Vecchio, El Greco, Ludovico Carracci o Guido Reni; e la Galleria napoletana, che è composta da opere provenienti da chiese della città e dintorni, trasportate a Capodimonte per motivi di sicurezza dopo la soppressione degli ordini religiosi, e presenta opere di artisti come Simone Martini, Colantonio, Caravaggio, Ribera, Luca Giordano o Francesco Solimena. Anche la collezione di arte contemporanea è importante, in cui spicca il Vesuvio di Andy Warhol.

Il Museo di Capodimonte vanta 47.000 opere d’arte che formano una delle collezioni più grandi e complesse di arte medievale, moderna, moderna e contemporanea al mondo. In 126 gallerie distribuite su 151.000 piedi quadrati, sono esposte opere dei grandi artisti come: Michelangelo, Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Simone Martini, Giovanni Bellini, Colantonio, Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribera, Battistello, Luca Giordano, Mattia Preti, Francesco Solimena, Carracci, Guido Reni, Lanfranco, Bruegel il Vecchio e Van Dyck per citarne alcuni.

Tutto ebbe inizio con la Collezione Farnese che Carlo I di Borbone, figlio del re di Spagna, ereditò da sua madre Elisabetta e portò con sé a Napoli nel 1735, con il desiderio di esporlo in questo palazzo in cima alla collina. La costruzione del palazzo iniziò nel 1738, per funzionare come una galleria di immagini e una casa di caccia. Capodimonte è l’unico museo italiano che oltre a rappresentare quasi tutte le scuole della prima arte moderna italiana, può anche vantare opere di artisti contemporanei come Burri, Paolini, Bourgeois, Warhol e Kiefer.

Il Parco Reale di Capodimonte, con i suoi 300 acri e più di 400 specie vegetali, è uno spazio verde incontaminato che domina la città e il Golfo di Napoli. Qui sono state piantate specie esotiche, tra cui i primi mandarini in Italia. È il più grande parco urbano in Italia, con circa 1.500.000 visitatori all’anno. All’interno del Royal Park è possibile ammirare l’ultimo giardino barocco dal design sino-inglese pieno di rare fragranze orientali.

Maestosamente immerso nel suo Parco Reale che domina il Golfo di Napoli, Capodimonte offre una combinazione davvero singolare di bellezza artistica e naturale assolutamente unica al mondo.