Pentachromacy

La Pentachromacy descrive la capacità e la capacità di catturare, trasmettere, elaborare e percepire cinque canali indipendenti di informazioni sul colore attraverso il sistema visivo primario. Gli organismi con pentachromacy sono chiamati pentachromats. Per questi organismi, occorrerebbero almeno cinque diverse gamme di lunghezze d’onda lungo lo spettro elettromagnetico per riprodurre il loro spettro visivo completo. In confronto, una combinazione di lunghezze d’onda di luce rossa, verde e blu sono tutto ciò che è necessario per simulare la maggior parte dello spettro visivo del trichromano umano comune.

Una spiegazione proposta per la pentacromatica è una retina contenente cinque diversi tipi di cellule coniche con diversi spettri di assorbimento. In realtà il numero di tipi di celle a cono può essere maggiore di cinque, in quanto tipi diversi possono essere attivi a una specifica intensità o gamma di intensità per una data lunghezza d’onda della radiazione elettromagnetica.

Animali potenzialmente pentacromatici
Alcuni uccelli (in particolare i piccioni) e le farfalle hanno cinque o più tipi di recettori di colore nelle loro retinae, e si ritiene pertanto che siano pentacromatici, sebbene manchi l’evidenza psicofisica della pentacromatica funzionale. La ricerca indica anche che alcune lamprede, membri dei Petromyzontiformes, possono essere pentacromati. Si sospetta che una femmina umana possa ereditare più alleli per il daltonismo come protanomaly, deuteranomaly e / o tritanomaly che portano all’espressione fenotipica di almeno quattro e possibilmente fino a sei tipi di coni sensori di colore, sebbene il rosso-, i coni verdi e blu-deficienti avrebbero una sensibilità spettrale degenerata.

Gamma di colori nei pentacromati
Secondo Jay Neitz, un ricercatore di spettri visivi dell’Università di Washington, i tre tipi comuni di coni nella retina umana – lunghezza, media e corta lunghezza d’onda – possono distinguere circa 100 intensità di luce attraverso il loro continuum di sensibilità all’interno del spettro. La corteccia visiva nel lobo occipitale del cervello può multiplexare queste intensità variabili che permettono ad un tipico umano di distinguere circa un milione di tonalità discrete. Teoricamente, un pentacromatico, assumendo la stessa risoluzione spettrale di 100 intensità per ognuno dei cinque tipi di cellule cono e la stessa capacità combinatoria cognitiva, può essere in grado di distinguere fino a 10 miliardi di colori.

La ricerca mostra che gli animali sensibili a più di tre canali di colore possono vedere il mondo in un modo molto diverso dagli umani. È probabile che questi animali sperimentino sfumature uniche e più numerose, insieme a modi aggiuntivi di mescolarle.