Categories: ReligioneViaggio

Jogeshwari Caves

Le grotte di Jogeshwari sono alcune delle prime sculture di templi rupestri indù e buddisti situate nel sobborgo di Jogeshwari, India, a Mumbai. Le grotte risalgono al 520- 550 EV. [Citazione necessaria] Queste caverne appartengono all’ultima fase dell’architettura buddista Mahayana, che in seguito prese dagli indù. Secondo lo storico e studioso Walter Spink, Jogeshwari è il più antico tempio di grotte indù in India e (in termini di lunghezza totale) “il più grande”.

Le grotte si trovano al largo della Western Express Highway e sono circondate da invasioni. Le grotte sono accessibili attraverso una lunga rampa di scale nella sala principale di questo spazio cavernoso. Ha molti pilastri e un Lingam alla fine. Gli idoli di Dattatreya, Hanuman e Ganesh allineano le pareti. Ci sono anche reliquie di due portieri. La grotta ha anche un murti e impronte di dea Jogeshwari (Yogeshwari), che l’area prende il nome. La dea è considerata un Kuladevi da alcuni popoli Marathi, ed è anche venerata da alcuni gruppi di migranti del Gujarat.

Toponimo
Il nome Jogeshwari è la forma femminile di Jogeshwar e si riferisce a Shiva come il Signore (ishvara) degli yogi. Jogeshwari (scritto anche Yogesvari) è talvolta incluso nel cerchio delle “madri” (matrikas).

Related Post

Posizione
Le Grotte di Jogeshwari si trovano ai piedi delle colline costiere dei Ghati occidentali vicino alle antiche rotte commerciali tra gli altipiani del Deccan e le colline pedemontane o le città portuali già conosciute nell’antichità a circa 30 km a nord-est dal centro di oggi di Mumbai. La stazione ferroviaria di Jogeshwari nello stesso sobborgo è facilmente raggiungibile con treni pendolari; La distanza rimanente di circa 1 km in direzione nord-est può essere coperta a piedi o con un risciò motorizzato. Le vicine Grotte di Mahakali si trovano a circa 3 km (a sud-est) di Andheri.

Incontri
Le iscrizioni non sono presenti o conservate nelle grotte. Dai paragoni stilistici con altre grotte nei pressi di Mumbai – tra cui Elephanta – il complesso è per lo più datato alla seconda metà dell’VIII secolo; talvolta si trovano anche date precedenti.

Grotte
L’accesso alle grotte conduce attraverso un passaggio di circa 2 metri di larghezza e 15 metri di lunghezza scavati nella roccia, alla cui estremità una scala conduce a due camere di roccia. Il diritto può contenere una figura di Shiva seduta appena identificabile con un guardiano o una figura di donatore al suo fianco; la camera di sinistra è ancora peggio conservata e avrebbe potuto mostrare la figura di uno Shiva danzante (nataraja). Nell’ulteriore corso, si apre un cortile con un’imponente fila di pilastri, sul lato opposto del quale è uno dei più grandi templi indù di roccia in India in termini di superficie, la cui dependance è suddivisa da due pilastri o colonne con amalaka capitelli che conducono alla “Cella” (garbhagriha): Nella cella è l’immagine di culto a-Jogeshwari, appena riconoscibile e probabilmente più tardi eretta.

Share