Alto Rinascimento

Alto Rinascimento è un termine che viene generalmente utilizzato per riferirsi all’arte prodotta in Italia nei primi decenni del XVI secolo quando le carriere dei grandi maestri del Rinascimento, Leonardo da Vinci, Raffaello e Michelangelo si sovrapponevano. La maestria tecnica e l’armoniosa armonia raggiunta nelle loro opere furono ritenute ideali da scrittori come Vasari.

Nella storia dell’arte, il Rinascimento è il periodo che denota l’apogeo delle arti visive nel Rinascimento italiano. Il periodo è tradizionalmente iniziato negli anni 1490, con l’affresco di Leonardo del Cenacolo a Milano e la morte di Lorenzo de ‘Medici a Firenze, e terminato nel 1527 con il saccheggio di Roma da parte delle truppe dell’Imperatore Carlo V. Il termine fu usato per la prima volta in tedesco (Hochrenaissance) all’inizio del XIX secolo e ha le sue origini nello “stile alto” della pittura e della scultura descritto da Johann Joachim Winckelmann. Negli ultimi venti anni, l’uso del termine è stato spesso criticato dagli storici dell’arte accademica per semplificare eccessivamente gli sviluppi artistici, ignorando il contesto storico e concentrandosi solo su alcune opere iconiche.

Il Rinascimento si riferisce all’arte della Roma papale, di Firenze e della Repubblica di Venezia dal 1500 al 1530. Con la pittura dell’Alto Rinascimento, l’arte occidentale raggiunge il suo apice e porta opere d’arte universali.

Maestri di questo periodo includono Leonardo da Vinci (1452-1519), Michelangelo (1475-1564) e Raffaello (1483-1520).
Leonardo da Vinci porta la virtuosità dello sfumato nei suoi dipinti.

Panoramica
A partire dalla fine del XVIII secolo, il Rinascimento è stato considerato un periodo breve (trentennale) di eccezionale produzione artistica negli stati italiani, principalmente Roma, capitale dello Stato Pontificio, sotto Papa Giulio II. Le asserzioni su dove e quando inizia e finisce il periodo variano, ma in generale i più noti esponenti della pittura del Rinascimento, comprendono Leonardo da Vinci, primi Michelangelo e Raffaello. Estendendo la rubrica generale della cultura rinascimentale, le arti visive dell’Alto Rinascimento furono caratterizzate da una rinnovata enfasi sulla tradizione classica, l’espansione delle reti di mecenatismo e una progressiva attenuazione delle forme figurative nello stile più tardi chiamato Manierismo.

I dipinti in Vaticano di Michelangelo e Raffaello sono stati detti da alcuni studiosi come Stephen Freedberg per rappresentare il culmine dello stile dell’Alto Rinascimento nella pittura, a causa dell’ambiziosa scala di queste opere, unita alla complessità della loro composizione, figure umane strettamente osservate e riferimenti iconografici e decorativi puntati all’antichità classica, possono essere considerati emblematici del Rinascimento. In anni più recenti, gli storici dell’arte hanno caratterizzato l’Alto Rinascimento come un movimento opposto a un periodo, uno tra i diversi atteggiamenti sperimentali nei confronti dell’arte tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Questo movimento è variamente caratterizzato come conservatore; come riflesso di nuovi atteggiamenti nei confronti della bellezza; un processo deliberato di sintesi di modelli eclettici, legati alle mode della cultura letteraria; e riflettere nuove preoccupazioni per l’interpretazione e il significato.

Il periodo che lo precede è il primo o il primo Rinascimento; e quello che continua è il Rinascimento finale o finale. Il termine Sotto Rinascimento è fuorviante nel suo uso, anche nella bibliografia specializzata, designando l’una e l’altra. A volte la seconda espressione del Rinascimento viene usata come equivalente a “alta” (essendo quel Rinascimento iniziale un “primo Rinascimento”).

Alto Rinascimento in Italia
Nel Rinascimento italiano c’è la sostituzione di Firenze da parte di Roma come il centro artistico più prestigioso (è usuale usare l’espressione rinascimento romano-fiorentino). 3 Firenze fu scossa da violenti movimenti sociali e politici, che includevano l’ascesa e la caduta del Savonarola e l’espulsione dei Medici. A Roma, l’ambizioso programma artistico del Vaticano (Basilica di San Pietro, Cappella Sistina, Estancias de Rafael) attirò una costellazione di artisti di prim’ordine: Bramante, Sangallo, il già citato Rafael e Miguel Ángel; tra cui quelli che si distingueranno nel periodo successivo, considerati manieristi (Giulio Romano, Benvenuto Cellini, ecc.). Tra gli altri centri artistici d’Italia, solo Venezia riesce ad eguagliarlo per importanza, grazie alle caratteristiche uniche della scuola pittorica veneziana, che in quegli anni frequentava la parte migliore della produzione di Bellini, Giorgione e Tiziano.

Il resto d’Europa era già influenzato dalla rivoluzione artistica del Primo Rinascimento o del quattrocento (anni [mille] quattrocento in italiano), ma in realtà non fu fino al periodo successivo, la fine del Cinquecento (anni [mille] cinquecento in italiano), denominata Under Renaissance o Manierismo, quando l’impatto dell’arte della fase classicista del Rinascimento ha raggiunto tutta la sua dimensione; e ciò era dovuto in gran parte allo straordinario prestigio che studiosi come Vasari, autore della Vite (1550), davano ai geni della generazione prima della sua, quasi quasi-divinizzandoli (in realtà, Rafael era chiamato divo – “il divino” -).

In relazione al Rinascimento della metà del XV secolo, caratterizzato dalla sperimentazione sulla prospettiva lineare, il Rinascimento era caratterizzato dalla maturità e dall’equilibrio ritrovati nello sfumato di Leonardo; nei volumi di marmo della terribilitá di Michelangelesque; nei colori, nelle trame e nei chiaroscuri dei Veneziani o delle Madonne di Raffaello, che danno nuova luce a ombre e ombre; nel sorpassare il braccio nei ritratti (come nella Gioconda); nella composizione, soprattutto il triangolare, segnato dalla relazione delle figure con gli sguardi e le posture, in particolare nelle mani.

Manierismo, anche se al momento la storiografia lo definisce come uno stile autonomo di per sé6, inizialmente era un termine dispregiativo per designare artisti privi di originalità, che dipingevano o scolpivano la maniera di Miguel Ángel o Rafael. Certamente, il prestigio raggiunto dagli artisti del Rinascimento ha fatto sì che tutti desiderassero confrontarsi con loro: un artista di personalità marcato come Tintoretto proclamato di usare “il colore di Tiziano e il disegno di Michelangelo”.

Nel diciassettesimo secolo, presieduta dall’estetica rupturista del barocco, rimase una tendenza classicista (classicismo francese, scuola bolognese, pittura classicista), che continuò nel XVIII secolo attraverso il lavoro delle accademie e dello stile neoclassico (questo più ben focalizzato sul recupero archeologico della purezza delle forme dell’arte antica), e nell’arte contemporanea attraverso l’accademismo, che fino alla prima metà del XX secolo era il paradigma ufficiale dell’arte a resistere alle innovazioni d’avanguardia. Verso la metà del diciannovesimo secolo, il movimento Preraffaellita finse di tornare alla purezza artigianale del dipinto prima di Rafael.

Alto Rinascimento nel resto d’Europa
La ricezione delle forme del Rinascimento italiano era stata lenta e disomogenea per tutto il XV secolo; ma dalla metà del XVI secolo la diffusione diffusa delle opere del Rinascimento, grazie all’incisione e ai testi, i curatori (Vasari, Serlio, Vignola, Palladio) ne avevano fatto un canone classico.

Il Rinascimento nordico (in particolare il revival fiammingo – primitivi fiamminghi – e il Rinascimento tedesco – Dürer, Altdorfer, Grünewald, scuola del Danubio -) si era sviluppato come un punto di riferimento autonomo anche se in relazione fluida con l’italiano, e segnò anche un periodo classico che, grazie a la vera rivoluzione sociale e intellettuale consentita dalla tipografia (Gutenberg, 1453), convertì l’ultimo decennio del XV secolo e i primi due del XVI secolo (dominato politicamente sia nelle Fiandre-Borgogna che in Germania dalla nascita di Massimiliano I di Asburgo) nello scenario dei cambiamenti trascendentali sociali, politici e ideologici che culminano nella Riforma protestante (Tesi di Lutero, 1517).

Per la monarchia dei monarchi cattolici e per i primi due stati asburgici di Spagna (Philip the Fair e Charles I – l’imperatore Carlo V-) la storiografia di solito si riferisce all’ultimo quarto del XV secolo e ai primi due terzi del XVI secolo come Alto Rinascimento in Spagna, mentre per l’ultimo terzo del sedicesimo secolo, dominato dall’ambizioso programma artistico di Filippo II, riserva il termine Sotto Rinascimento in Spagna. 7 Tutti i campi della produzione intellettuale spagnola entrarono in una vera età dell’oro.

Vedi anche: Rinascimento spagnolo, letteratura rinascimentale spagnola, storia della scienza e della tecnologia in Spagna e Storia del cristianesimo in Spagna.
Anche il Rinascimento francese e il Rinascimento inglese avevano le loro caratteristiche peculiari.

Architettura
Lo stile alto rinascimentale in architettura inizia convenzionalmente con Donato Bramante, il cui Tempietto a S. Pietro in Montorio a Roma fu iniziato nel 1510. Il Tempietto, significa un risveglio su vasta scala dell’antica architettura commemorativa romana. David Watkin scrive che il Tempietto, come le opere di Raffaello in Vaticano (1509-11), “è un tentativo di conciliare gli ideali cristiani e umanistici”.

Pittura
Il Rinascimento era tradizionalmente considerato una grande esplosione di genio creativo, seguendo un modello di storia dell’arte proposto per la prima volta dal fiorentino Giorgio Vasari. Anche i pittori relativamente minori del periodo, come Fra Bartolomeo e Mariotto Albertinelli, hanno prodotto opere che sono ancora lodate per l’armonia del loro design e della loro tecnica. Le proporzioni allungate e le pose esagerate nelle tarde opere di Michelangelo, Andrea del Sarto e Correggio prefigurano il cosiddetto Manierismo, come lo stile del tardo Rinascimento è indicato nella storia dell’arte.

L’atmosfera serena e i colori luminosi dei dipinti di Giorgione e del primo Tiziano esemplificano lo stile dell’Alto Rinascimento praticato a Venezia. Altri pezzi riconoscibili di questo periodo includono la Gioconda di Leonardo da Vinci e La scuola di Atene di Raffaello. L’affresco di Raffaello, posto sotto un arco, è un’opera virtuosa di prospettiva, composizione e disegno.

Scultura
La scultura dell’Alto Rinascimento, come esemplificato dalla Pietà di Michelangelo e dall’iconico David, è caratterizzata da un equilibrio “ideale” tra immobilità e movimento. La scultura dell’Alto Rinascimento era normalmente commissionata dal pubblico e dallo stato, questo diventando più popolare per la scultura è una forma d’arte costosa. La scultura veniva spesso usata per decorare o abbellire l’architettura, normalmente all’interno di cortili dove altri potevano studiare e ammirare l’opera d’arte commissionata. Persone facoltose come cardinali, governanti e banchieri erano probabilmente i mecenati privati ​​insieme a famiglie molto benestanti; Papa Giulio II ha anche patrocinato molti artisti. Durante l’Alto Rinascimento vi furono lo sviluppo di statuette su scala ridotta per i mecenati privati, anche la creazione di busti e tombe in via di sviluppo. L’argomento relativo alla scultura era per lo più religioso, ma anche con un significativo filone di individui classici sotto forma di scultura e dipinti tombali e soffitti di cattedrali.