Hasht-Bihisht in architettura

In architettura Hasht-Bihisht (persiano: هشت بهشت ​​lit. “Otto paradisi”) si riferisce a un tipo specifico di pianta comune nell’architettura persiana e nell’architettura Mughal, per cui il piano è diviso in 8 camere che circondano una stanza centrale.

Le otto divisioni e le frequenti forme ottagonali di tali strutture rappresentano gli otto livelli di paradiso per i musulmani. Il paradigma tuttavia non era limitato esclusivamente agli antecedenti islamici. Il quadrato magico cinese è stato utilizzato per numerosi scopi tra cui la rotazione delle colture e trova anche un’espressione musulmana nel wafq dei loro matematici. Schemi di nove puntini trovano particolare risonanza nei mandala indiani, nelle mappe cosmiche dell’induismo e del buddismo.

Persia
Il piano Hasht-Bihisht è stato utilizzato nel padiglione di Tarabkhana a Timurid Herat, in Afghanistan, una struttura a due piani che sembra aver adottato la forma ottagonale dell’hash bihisht, in nove unità (le otto baie circostanti e una nona baia centrale. questa forma si ripete nel diciassettesimo secolo del padiglione Hasht Behesht del palazzo imperiale dell’impero safavide a Isfahan.

Mughal India
Lo Hasht-Bihisht era la forma preferita sia per i padiglioni dei giardini Mughal che per i mausolei (visti come una forma funeraria di padiglione). Si trattava di edifici pianificati quadrati o rettangolari suddivisi in nove sezioni in modo tale che una camera a cupola centrale fosse circondata da otto elementi.

Gli sviluppi successivi dell’hash bihisht dividono il quadrato a 45 gradi per creare un piano più radiale che spesso include anche gli angoli smussati; esempi di quali possono essere trovati in Baradari di Todar Mal a Fatehpur Sikri e Humayun’s Tomb. Ogni elemento del piano si riflette nelle elevazioni con gli iwan e le stanze d’angolo espresse attraverso nicchie ad arco più piccole. Spesso tali strutture sono sormontate da chattris, piccoli padiglioni con pilastri in ogni angolo.