Visita guidata del Museo Postale, Parigi, Francia

Il Museo Postale (Musée de La Poste) è il museo dell’operatore postale francese La Poste. Il Musée de La Poste è un luogo di presentazione, conservazione e diffusione del patrimonio postale. È incentrato su Scrittura, Storia e Cultura. Dagli stivali delle sette leghe agli eroi dell’Aéropostale, passando per il panorama di 150 anni di francobolli in Francia, le collezioni del Musée de La Poste raccontano una storia, non solo quella di un’azienda ma anche quella della Francia su un quotidianamente.

Le sue collezioni hanno l’etichetta Musée de France sotto la supervisione del Ministero della Cultura. Il museo conserva ed espone su oltre 1000 mq, il patrimonio storico, artistico, filatelico e scientifico costituito da pezzi provenienti da collezioni diversificate come le prime mappe dei percorsi postali, divise da postino, modellini d’artista, francobolli-poste, oggetti popolari e infine una vasta collezione di mail art e mail art.

L’idea di un museo postale fu pubblicata per la prima volta dal filatelico Arthur Maury dopo che i modelli in scala del trasporto ferroviario postale furono esposti all’Exposition Universelle del 1889 a Parigi. Nel 1936 Eugène Vaillé, funzionario della biblioteca delle poste francesi, convinse il ministro delle Poste, Telegrafi e Telefoni Georges Mandel a rilanciare il progetto. Nel 1937 si studiò l’insediamento nell’hotel Choiseul-Praslin.

Sebbene la crisi economica degli anni ’30 e la seconda guerra mondiale impedissero un’effettiva apertura, il 6 luglio 1939 fu emesso un francobollo semipostale e nel 1943 fu istituito un consiglio di governo con Vaillé come presidente. Dopo la guerra, la finanza e un inventario di Vaillé degli archivi postali ne consentirono l’inaugurazione nel 1946.

Il Musée postal de France (Museo Postale di Francia) è stato inaugurato il 4 giugno 1946 presso l’hotel Choiseul-Praslin, nel 6° arrondissement di Parigi. Le sue prime collezioni furono esposte su 600 mq e i francobolli costituirono la parte principale. Per aiutare nella gestione del museo, nel 1947 è stata fondata un’associazione: la Société des amis du musée de La Poste.

Non abbastanza grande, l’hotel Choiseul-Praslin è stato sostituito da un nuovo edificio di 1.500 metri quadrati. È stato costruito tra il 1969 e il 1972 ed è stato decorato con una parete frontale progettata da André Chatelin. L’edificio si trova vicino alla stazione di Montparnasse, nel 15° arrondissement di Parigi. L’inaugurazione ha avuto luogo il 18 dicembre 1973. L’attuale museo si trova in 34 boulevard de Vaugirard dal 1973. Il museo è stato chiuso per riqualificazione dal 2014 al novembre 2019.

Architettura
L’attuale edificio del Musée de La Poste, progettato dall’architetto André Chatelin, vincitore del Grand Prix de Rome, è stato inaugurato nel 1973. Si inserisce nella corrente architettonica del brutalismo che ha le sue origini nel movimento moderno. La facciata è ornata da pannelli in rilievo realizzati dallo scultore Robert Juvin in cemento modellato realizzato con cemento bianco e aggregati di sabbia della Loira e quarzo. Questi pannelli evocano l’incisione di un francobollo calcografico rappresentato a grandissima scala. Questa facciata, visibile anche dall’interno dell’edificio, ha ispirato il nuovo logo del Musée de La Poste, che ne riprende l’aspetto sfaccettato.

Collezioni
Museo aziendale, il Musée de La Poste ha ricevuto la designazione di “Museo di Francia”. Possiede collezioni di insospettabile grandezza: più di un milione di articoli filatelici, più di 200.000 immagini, 37.000 opere e oggetti che illustrano la storia e i mestieri de La Poste dal Medioevo ai giorni nostri, 30.000 opere a stampa e 800 titoli di riviste, oltre a una fondo di mail art e arte contemporanea.

Collezioni storiche
Le raccolte di storia postale sono ricche di circa 37.000 opere, oggetti e documenti iconografici che illustrano la storia e i mestieri dell’ufficio postale in Francia dal XVII secolo ai giorni nostri ma anche, per quanto riguarda le “PTT” – posta, telegrafi, telecomunicazioni – da tempo sono stati raggruppati insieme, il telegrafo Chappe, il telegrafo elettrico e il telefono.

Collezioni filateliche
Le collezioni filateliche costituiscono oltre il 70% dei fondi del museo di La Poste, quest’ultimo beneficiario e gestore per lo Stato del deposito obbligatorio degli archivi di fabbricazione dei francobolli francesi, di Andorra e delle comunità di Outre -Mare, comprese le emissioni di francobolli della TAAF, delle Terre australi e antartiche francesi.

Centro risorse cartacee e documentarie
Il centro di risorse cartacee e documentarie del Musée de La Poste mette a disposizione di tutti coloro che svolgono ricerche nella storia postale o nella filatelia più di 30.000 riferimenti. Orari, accessi, modalità di consultazione… tutte le informazioni sono qui.

Il Fondo Mail Art, Arti Contemporanee e Art Brut
Dagli anni ’90 il museo ha sviluppato una collezione d’arte contemporanea che raccoglie più di 5.000 pezzi di “Mail Art” (invii postali, francobolli e targhe di francobolli d’artista) o “posted art” (buste decorate), tutte superate tramite l’Ufficio Postale. 3000 fiammiferi provengono da una donazione dell’artista ed editore Michel Champendal.

Esposizione
Il Musée de La Poste offre al visitatore più di 1000 oggetti e opere esposte su tre livelli, offrendo un’ampia varietà di esperienze multimediali. Il Musée de La Poste offre un’ampia varietà di esperienze multimediali basate sulle sue risorse iconografiche e fotografiche: proiezioni di estratti di film d’archivio e di finzione, diffusione di estratti di testimonianze orali, touch screen e oggetti da toccare (con descrizione in Braille).

Le mostre permanenti presentano oggetti legati alla corrispondenza, al trasporto della posta, al lavoro dei postini e agli oggetti filatelici e marcofili. L’esposizione permanente presenta una selezione di circa mille pezzi delle collezioni, a cui si aggiunge una serie di cinquemila francobolli che compongono il suggestivo panorama dei francobolli creati in Francia dal 1849. Nel 1999 è stata allestita una sala per esporre i 3.500 francobolli francobolli della Francia in ordine cronologico e d’attualità.

L’esposizione permanente al Musée de La Poste è organizzata in tre aree di trecentocinquanta metri quadrati ciascuna. La visita inizia con il livello 4, ma ogni vassoio ha un tema, ognuno può sfogliare le raccolte nell’ordine che preferisce in base al tempo che ha e alle sue aree di interesse.

Disposizione
Il livello 4 presenta l’evoluzione del servizio postale dall’antichità, il livello 3 è dedicato ai mestieri de La Poste e la parte meno visibile – industriale in particolare – delle sue attività, mentre il livello 2 è dedicato ai francobolli. e creazione artistica ispirata all’universo postale. Mostre temporanee sugli stessi temi si svolgono regolarmente al piano terra del museo.

4° piano – La conquista del territorio
Questa prima tappa racconta l’epopea delle poste francesi dall’Ancien Régime ai giorni nostri, sottolineando come il progresso tecnologico abbia permesso di andare sempre più avanti e più velocemente nella conquista del territorio. Che sia a cavallo, nelle carrozze ferroviarie itineranti inventate nel XIX secolo o nelle stive degli aerei Aéropostale, la posta ha sempre dovuto essere spedita a tutti i costi. Un’esigenza che vediamo in particolare all’opera durante l’assedio di Parigi (1870-1871) con l’utilizzo di nuovi mezzi di trasporto per far passare la posta sotto il naso e la barba dei prussiani: palloni, piccioni viaggiatori, senza dimenticare le improbabili “boules de Moulins” immerso nella Senna.

La mostra si conclude con un’evocazione dei nuovi mezzi di comunicazione immaginati a partire dalla fine del Settecento: il telegrafo ottico inventato da Claude Chappe, poi il telegrafo elettrico, il telefono, il Minitel… Le collezioni del museo sono ricche di trenta settemila oggetti che illustrano la storia dell’ufficio postale in Francia, dall’Ancien Régime ai giorni nostri: dipinti, litografie, prime pagine di giornali illustrati, lettere, le più antiche delle quali risalgono al Medioevo., fotografie, oggetti insoliti , accessori da viaggio e modellini di veicoli.

3° piano – Postini e mestieri
Le attività e quindi le professioni de La Poste si moltiplicarono a partire dall’Ottocento mentre La Poste, divenuta un servizio pubblico, accompagnò lo sviluppo economico del paese. Questo piano permette di scoprirli, non solo il postino o l’impiegato allo sportello, ben noti ai francesi, ma anche altre professioni come agenti operativi, brigate di servizi finanziari e centri di controllo postale, piccoli telegrafisti parigini, addetti ai servizi di ricerca posta, Le segretarie di Babbo Natale… Un terminale interattivo offre anche un’introduzione al gergo postale!

Il Museo dispone di un fondo di quattromilacinquecento oggetti che testimoniano i mestieri postali di ieri e di oggi: macchine, strumenti e abiti da lavoro, mobili, insegne e altri elementi segnaletici, prodotti pubblicitari, oggetti d’arte decorativa, giochi e giocattoli, materiale per scrivere, souvenir storici (decorazioni, emblemi, bandiere), ecc.

2° piano – La Poste, arte e francobolli
Questo spazio è stato concepito come una pinacoteca che espone a rotazione le collezioni filateliche e artistiche: disegni preparatori, punzoni, elementi di stereotipi, prove d’artista, ecc. Un progetto di francobollo può assumere varie forme: un disegno, ma anche un dipinto, un scultura, una fotografia, un collage… Più storico, un panorama di francobolli presenta tutti i francobolli emessi in Francia dal 1849, con la loro filiera da scoprire attraverso finestre da guardare, oggetti da toccare, cassetti da aprire… I video spiegano le tecniche impiegate dall’inizio dei francobolli nel XIX secolo fino ai giorni nostri.

In termini di arte postale, le collezioni ospitano opere di artisti famosi, come Pierre Alechinsky, Ben, Alexander Calder, César, Marcel Duchamp, Yves Klein, Claude Viallat. Una parte dell’altopiano è anche dedicata all’arte postale e alla mail art, forme d’arte nate nell’Ottocento. Francobolli, cartoline, pacchi o buste sono fonti di ispirazione per gli artisti. Hanno anche deviato oggetti artigianali, come cassette postali, tele per sacchi della posta o contenitori per lo smistamento.