Collezione Gonzaga, Palazzo Te

La Collezione Gonzaga è divisa in due sezioni che comprendono monete, pesi e misure utilizzate a Mantova e nei suoi dintorni al tempo dei Gonzaga.

La sezione delle monete è composta da 250 pezzi emessi dalla zecca mantovana. Queste risalgono dal XIII al XVIII secolo e sono ordinate cronologicamente; ci sono anche 60 monete colpite da zecche minori (XVI-XVII secolo).

Di particolare pregio sono i pezzi realizzati da alcuni dei più famosi medagliati che lavoravano a corte, come Pisanello, Bartolomeo Melioli, Gian Cristoforo Romano e Sperandio Savelli.

In mostra anche matrici, punzoni e sigilli che illustrano come coniate monete e medaglie a Mantova.

Una sezione è interamente dedicata ai sistemi di misurazione (lunghezze e capacità) utilizzati nello storico Stato di Mantova.

Comprende un’unità campione per tegole, una per mattoni, sei unità campione a forma di anfora, sei misure di capacità per prodotti secchi (cereali), unità per liquidi e 2 misure per lunghezze.

Gli oggetti, fusi con il processo del bronzo a cera persa e finemente decorati all’esterno, furono realizzati nel 1554 da Francesco Galvagni Massaro, accanto a un moggio di bronzo ancora più antico, datato 1416.

Gonzaga
La sezione Gonzaga del Museo Civico di Palazzo Te non è stata creata attorno a una donazione ma riunendo vari oggetti provenienti da fonti diverse. È composto da un’importante collezione di monete e da una collezione ancora più significativa di medaglie, alcuni dei migliori esempi risalenti al Rinascimento italiano. Infine, in mostra anche pesi e misure del periodo Gonzaga. Una medaglia in particolare spicca per il suo autore: è la medaglia di Gianfrancesco (1394-1444), primo marchese di Mantova, di cui possiamo ammirare il fronte. L’opera è di Antonio Pisanno, noto come Pisanello, un genio del gotico internazionale, autore anche del più grande affresco cavalleresco esistente, scoperto a Palazzo Ducale dal sovrintendente Paccagnini negli anni Settanta del Novecento.

Medaglia di Gianfrancesco Gonzaga
Pisanello, noto anche produttore di medaglie, trascorse un considerevole periodo di tempo lavorando per il Marchese Gianfrancesco. Sulla facciata di questa medaglia sono visibili il nome e il titolo del Marchese, mentre sul retro gli artisti hanno firmato il suo nome, accanto all’immagine del Marchese a cavallo; un altro cavaliere visibile anche sul retro presenta tratti simili ad alcuni dettagli degli affreschi di Palazzo Ducale. I dipinti raccontano le gesta dei cavalieri della Tavola Rotonda e descrivono il torneo a cui hanno preso parte.

Contenitore a forma di secchio
Sotto il lato inferiore di questo contenitore a forma di secchio c’è questa frase: “Olearum Solei Sex Dec Exemplum Partis 1554”. Indica l’anno in cui è stato realizzato e spiega che la misura contenuta è la tredicesima parte del solio di Mantova.
Il manufatto è arricchito da una decorazione vegetale e da quattro stemmi: quelli di Ercole, Gonzaga, la città di Mantova, Margherita Paleologo. Il quarto emblema è lo stemma composito di Paleogo e Gonzaga.

Palazzo Te
Palazzo Te è un edificio storico e monumentale a Mantova. un bell’esempio di stile manierista di architettura, costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, è l’opera più famosa dell’architetto italiano Giulio Romano. Il complesso ospita ora il museo civico e, dal 1990, il Centro internazionale per l’arte e la cultura di Palazzo Te che organizza mostre di arte e architettura antiche e moderne.