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Finestra di Diocleziano

Le finestre di Diocleziano, dette anche finestre termiche, sono grandi finestre semicircolari caratteristiche degli enormi bagni pubblici (terme) dell’antica Roma. Sono stati rianimati su base limitata da alcuni architetti revivalisti classici in tempi più moderni.

Descrizione
Le finestre di Diocleziano sono grandi finestre ad arco segmentate (o altre aperture) che sono solitamente divise in tre luci (vani finestra) da due montanti verticali. Il compartimento centrale è spesso più largo delle due luci laterali su entrambi i lati.

nomi
Le finestre di Diocleziano prendono il nome dalle finestre che si trovano nelle Terme (Terme) di Diocleziano (302 d.C.) a Roma. (Le Terme è ora la chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.) Il nome della variante, finestra termica, deriva anche dalla loro associazione con le Terme di Diocleziano.

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Influenza
Questo tipo di finestra è stato rianimato e utilizzato in Italia nel 16 ° secolo, in particolare da Andrea Palladio. Palladio e altri incorporarono una finestra di Diocleziano allungata a forma di luce centrale ad arco fiancheggiata da aperture a testa quadrata più strette. Questa combinazione divenne nota come una finestra palladiana, o veneziana.

La finestra di Diocleziano fu molto utilizzata all’inizio del XVIII secolo dall’architetto inglese Richard Boyle, terzo conte di Burlington, uno dei fondatori dello stile palladiano inglese e dai suoi seguaci.

Le finestre di Diocleziano continuarono a essere usate occasionalmente in grandi edifici pubblici nelle varie devoluzioni dell’architettura neoclassica, incluso il movimento delle Belle Arti (1880-1920).

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