Violino contemporaneo, Museo del Violino

Al Museo del Violino, seguendo una equilibrata traccia di arte e artigianato, creatività e tradizione che dai negozi del tardo Rinascimento arriva fino ad oggi. Il violino contribuisce alla conoscenza e all’innovazione e innalza il livello culturale della liuteria cremonese, un sistema unico al mondo e aperto alla comunità internazionale.

Sala 5: lo scrigno del tesoro
La sala contiene gli strumenti più importanti dei grandi maestri classici cremonesi appartenenti alla collezione del Comune di Cremona e della Fondazione “Walter Stauffer”. Ne fanno parte famosi strumenti di Antonio Stradivari, tra cui il violino Il Cremonese (1715), di vari esponenti della famiglia Amati e Guarneri.

Andrea Amati (1505c.-1577) – violino “Carlo IX”, 1566c.
(Cremona, Comune di Cremona)

Girolamo Amati (1548c.-1630) – viola “Stauffer”, 1615
(Cremona, Fondazione Walter Stauffer)

Nicolò Amati (1596-1684) – violino “Hammerle”, 1658c.
(Cremona, Comune di Cremona)

Antonio Stradivari (1644c-1737) – violino “Clisbee”, 1669
(Cremona, Comune di Cremona)

Giuseppe Guarneri fiulius Andreæ (1666-1740) – violino “Quarestani”, 1689
(Cremona, Comune di Cremona)

Antonio Stradivari (1644c-1737) – violoncello “Stauffer – ex Cristiani”, 1700
(Cremona, Fondazione Walter Stauffer)

Antonio Stradivari (1644c-1737) – violino “Il Cremonese”, 1715
(Cremona, Comune di Cremona)

Antonio Stradivari (1644c-1737) – violino “Vesuvio”, 1727
(Cremona, Comune di Cremona)

Giuseppe Guarneri “del Gesù” (1698-1744) – violino “Stauffer”, 1734
(Cremona, Fondazione Walter Stauffer)

Sala 7 – Tramonto e rinascita del violino
Qui sono esposti gli strumenti appartenenti alla collezione del Museo Stradivari, rappresentante della liuteria cremonese dalla fine del Settecento agli inizi del Novecento. Due diverse postazioni video illustrano i principali violinisti cremonesi del XIX e del XX secolo, le celebrazioni a Cremona dello Stradivari del Duecento e la storia della scuola locale di liuteria, dove si stanno ancora formando i liutai di domani.

strumenti esposti

Nicola Bergonzi (1754-1832)
contrabbasso a tre corde, 1777
(Cremona, Comune di Cremona)

Giovanni Battista Ceruti (1756-1817)
piccolo violino, 1802
(Cremona, Comune di Cremona)

Enrico Ceruti (1806-1883)
violino “Stauffer”, 1868
(Cremona, Fondazione Walter Stauffer)

Giuseppe Beltrami (1830c-1881)
violino, sd
(Cremona, Comune di Cremona)

Pietro Grulli (1831 -1898)
“pochette”, 1892
(Cremona, Comune di Cremona)

Giuseppe Bernardo Lecchi (1895-1967)
violino, sd
(Cremona, Comune di Cremona)

Giuseppe Fiorini (1861-1934)
viola, 1924
(Cremona, Comune di Cremona)

Cesare Candi (1869-1947)
violino, 1931
(Cremona, Comune di Cremona)

Igino Sderci (1884-1983)
violino, 1934
(Cremona, Comune di Cremona)

Biagio Caruana (1885-1957)
violino, 1931
(Cremona, Comune di Cremona)

Simone Fernando Sacconi (1895-1973)
violino, 1941
(Cremona, Comune di Cremona)

Gaetano Antoniazzi (1825-1897)
viola, 1886
(Cremona, Comune di Cremona)

Pietro Messori (1870-1952)
violoncello, sd
(Cremona, Comune di Cremona)

Luigi Digiuni (1878-1937)
violoncello, 1927
(Cremona, Comune di Cremona)

Giuseppe Ornati (1887-1965)
violoncello, 1928
(Cremona, Comune di Cremona)

Gaetano Sgarabotto (1878-1959)
violino, 1933
(Cremona, Comune di Cremona)

Luigi Galimberti (1888-1957)
violino, 1934
(Cremona, Comune di Cremona)

Piero Parravicini (1889-1957)
violino, 1923
(Cremona, Comune di Cremona)

Marino Capicchioni (1895-1977)
violoncello, sd
(Cremona, Comune di Cremona)

Vincenzo Cavani (1889-1973)
violoncello, sd
(Cremona, Comune di Cremona)

Ferdinando Garimberti (1894-1982)
violino, sd
(Cremona, Comune di Cremona)

Sala 8 – Concorso Triennale per violino contemporaneo
La Collezione Permanente di Liuteria Contemporanea riunisce gli strumenti premiati con la medaglia d’oro al Concorso Triennale Internazionale di strumenti ad arco “Antonio Stradivari”, una vera e propria olimpiade della liuteria.
Il lavoro dei migliori Maestri Liutai di oggi esprime una ricerca inesauribile di valori stilistici e soluzioni tecniche, dimostra la rilevanza della scuola di Cremona e l’eclettica vivacità di un’arte sempre più globale, arricchisce il significato culturale della liuteria con nuovi stimoli e contenuti e affermando la sua modernità.
Sul muro a sinistra troverete i nomi dei membri famosi delle rispettive giurie, mentre più tardi sul lato opposto un planisfero mostra i luoghi di origine dei vari partecipanti. Alla fine della stanza, dopo il tavolo dedicato ai vincitori delle competizioni, un’installazione suggestiva richiama i numerosi operatori attivi in ​​Italia, mentre quelli centrali sono dedicati ai professionisti.

Strumenti esposti

I Triennale 1976
violino – Giorgio Ce ‘(Italia)
viola – Piero Badalassi (Italia)
violoncello – Erminio Malagutti (Italia)

II Triennale 1979
violino – Augustin Andreas (Germania)
viola – Alexander Muradov – URSS
violoncello – Roger Graham Hargrave (Gran Bretagna)

1982 Triennale 1982
violino – Sonoda Nobuhiro (Giappone / Germania)
viola – David Burgess (Stati Uniti)

IV Triennale 1985
violino – David Gusset (USA)
viola – Nicola Lazzari (Italia)
violoncello – Primo Pistoni (Italia)

V violino Triennale 1988 – Marcello Ive (Italia)
viola – Dante Fulvio Lazzari (Italia)
violoncello – Pierangelo Balzarini (Italia)
contrabbasso – Marco Nolli (Italia)

VI Triennale 1991
violino – Luca Sbernini (Italia)
violoncello – Luca Sbernini (Italia)

VII Triennale 1994
violino – Helmut Muller (Germania)
violoncello – Alessandro Voltini (Italia)

VIII Triennale 1997
violino – Primo Pistoni (Italia)
viola – Christopher Rowe (Gran Bretagna)

IX Triennale 2000
violino – Kolja Jens Lochmann (Germania)
viola – Marcus Klimke (Germania)
violoncello – Kolja Jens Lochmann (Germania)

X Triennale 2003
violino – Jan Baptista Špidlen (Repubblica Ceca)
violoncello – Raymond Schryer (Canada)

XI Triennale 2006 violoncello
Francesco Toto (Italia)

XII Triennale 2009
violino – Marko Pennanen (Finlandia)
viola – Antoine Cauche (Francia)
violoncello – Silvio Levaggi (Italia)

XIII Triennale 2012
violino – Ulrich Hinsberger (Germania)
viola – Ulrike Dederer (Germania / Svizzera)
contrabbasso – Marco Nolli (Italia)

XIV Triennale 2015
Viola – Charles Coquet (Francia)

Sala 9 – amici di Stradivari
Dal 2009, la Fondazione Stradivari ha promosso gli amici della rete Stradivari, una rete mondiale di coloro che giocano, collezionano, studiano o semplicemente amano gli antichi strumenti a corda Cremonesi. All’interno di questo progetto culturale, i violini di Stradivari, Amati, Guarneri e Storioni, appartenenti a collezioni pubbliche e private, sono temporaneamente esposti a Cremona, dove possono essere ammirati e ascoltati in concerti emozionanti e unici.

Strumenti esposti

Andrea Amati – violino “Carlo IX”, 1566 c.
(collezione privata)

Antonio Stradivari – chitarra “Sabionari”, 1679
(Collezione della famiglia Domenichini) (temporaneamente non esposta)

Antonio Stradivari – violino “The Hellier”, 1679
(Collezione Evelyn & Herbert Axelrod Fine Instruments)

Antonio Stradivari – violoncello “Chigiano”, 1682
(Collezione Chigi-Saracini)

Antonio Stradivari – Coristo mandolin, 1700/1710
con custodia originale
(Collezione Beare Violins LTD)

Antonio Stradivari – violino “Lam- ex Scotland University”, 1734
(La collezione Sau-Wing Lam)

Giuseppe Guarneri “del Gesù” – violino “Principe Doria”, 1734
(collezione privata)

Lorenzo Storioni – violino, 1770-1780 c.
(collezione privata)

Sala 10 – Il violino al cinema
Un podio racconta le biografie dei violinisti professionisti italiani, mentre sulle pareti c’è un omaggio speciale a chi è attivo in città. Accomodatevi ora sulle sedie e godetevi il video proposto qui, con clip di film in cui il violino è ancora il protagonista. Questa stessa stanza, in vari periodi dell’anno, ospita incontri pubblici e mostre con gli strumenti della collezione.

Museo del Violino
Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona, è dedicato alla liuteria cremonese di tutti i tempi. Allo stesso tempo è un museo, un auditorium e un centro di ricerca sull’antica e moderna liuteria.

Al Museo del Violino è possibile scoprire cinque secoli di violino cremonese attraverso l’incontro diretto con i grandi Maestri – Amati, Stradivari, Guarneri – e i loro capolavori, seguendo una equilibrata traccia di arte e artigianato, creatività e tradizione che dal i negozi del tardo Rinascimento arrivano fino ad oggi.

Concerti e audizioni con strumenti originali, installazioni multimediali e una ricca serie di documenti permettono a tutti di creare un viaggio affascinante e coinvolgente in cui strumenti, suoni, profumi e immagini si combinano per plasmare storia, sogni ed emozioni.