Archivio contemporaneo, Primo piano, Accademia Nazionale di San Luca

L’Archivio Contemporaneo dell’Accademia Nazionale di San Luca raccoglie disegni di artisti e architetti accademici del 1900 e contemporanei che volevano affidare all’istituzione ciò che è stato elaborato durante la loro esperienza lavorativa (sono presenti, tra gli altri, i fondi degli architetti Mario Ridolfi, Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, Maurizio Sacripanti, Carlo Chiarini) o che hanno donato fogli selezionati esposti dall’Accademia nella mostra “Per una collezione di design contemporaneo” (Roma, 2009) e opere esposte nella mostra “La collezione di Contemporary Academic Masters “(Roma, 2010), inaugurato ufficialmente in occasione della riapertura di alcune sale della Galleria accademica.

La mostra intende sottolineare l’attuale apertura dell’Accademia verso il design contemporaneo di artisti, scultori e architetti, al fine di costruire un nuovo “fondo” all’interno delle già grandi collezioni storiche dell’Accademia (con figure e disegni di architettura, a partire dalla fine del XVI secolo), sfondo, dedicato in modo specifico a questo particolare momento espressivo della creatività contemporanea.

Nell’area del piano rialzato saranno collocati spazi espositivi che hanno portato alla genesi delle opere, mettendo in atto un fecondo dialogo a distanza tra l’artista contemporaneo e le opere del passato, quelle del Cavalier d’Arpino, i Bernini, di Gaulli, Batoni o Cades, per esempio, o alcuni dei protagonisti dei secoli XVII e XVIII, le cui opere sono conservate nel Museo Ariccia, e che sono presenti tra le fila di artisti che hanno reso la vita straordinaria e la storia di l’Accademia di San Luca. In Lorenzetti il ​​dialogo è anche quello del passaggio dal senso al segno, che si interseca con il dialogo tra le arti del disegno stesso.

Stanza contemporanea
La struttura funzionale oggi dell’edificio è dovuta al radicale intervento fatto tra il 1933 e il 1934 sotto la direzione di Gustavo Giovannoni e Arnaldo Foschini, con l’obiettivo di trasformare il palazzo in una sede adeguata per l’Accademia. Nel nuovo edificio, inaugurato il 24 aprile 1934, il primo piano è dedicato alle mostre di arte e architettura contemporanee

Sala conferenze – Sala rossa
La struttura funzionale oggi dell’edificio è dovuta al radicale intervento fatto tra il 1933 e il 1934 sotto la direzione di Gustavo Giovannoni e Arnaldo Foschini, con l’obiettivo di trasformare il palazzo in una sede adeguata per l’Accademia.

Galleria accademica
Parte delle collezioni accademiche sono esposte nella Galleria, situata al terzo e ultimo piano di Palazzo Carpegna. Altre opere si trovano nelle sale accademiche, negli uffici di segreteria, nella sala conferenze, situata al piano principale, nonché nella Biblioteca accademica, nella Biblioteca Sarti e nell’Archivio storico che si trovano al secondo piano. Il resto delle collezioni sono conservate in depositi situati al piano terra o lungo la rampa elicoidale.

Nell’ottobre 2010 la Galleria, rinnovata secondo un progetto espositivo museale sviluppato da Angela Cipriani, Marisa Dalai Emiliani, Pia Vivarelli (scomparsa nel 2008) come Soprintendente della Galleria e delle Collezioni accademiche, è stata riaperta al pubblico in quasi tutte le sue sale .

Il nuovo layout è stato progettato, in collaborazione con l’architetto accademico Francesco Cellini, seguendo i criteri più aggiornati, ovvero utilizzando lo stesso ordine espositivo per restituire immediatamente ed efficacemente l’idea dell’Accademia stessa nel corso dei secoli.

Il restauro delle opere pittoriche e scultoree, reso necessario dal lungo periodo di conservazione delle opere, affidato alla cura di Fabio Porzio, è stato affiancato dall’ormai consueto laboratorio di ricerca sui metodi di restauro, sempre diretto da Fabio Porzio, in particolare interessante. per la varietà di materiali e quindi la ricchezza dei relativi problemi. Abbiamo anche proceduto alla rilettura dei documenti archivistici, al fine di ricostruire la consistenza storica e attuale delle collezioni accademiche.

Accademia Nazionale di San Luca
L’Accademia Nazionale di San Luca è un’associazione di artisti di Roma, fondata ufficialmente nel 1593 da Federico Zuccari, che fu anche il suo primo direttore (Prince), con il presupposto di elevare il lavoro degli artisti al di sopra del semplice artigianato.

L’Accademia Nazionale di San Luca ha le sue origini nell’istituzione istituita tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 quando un’antica confraternita di pittori associati all’Università delle Arti della Pittura si riunì nella chiesetta di San Luca all’Esquilino a Roma (il la chiesa è stata demolita da allora). Nel 1577 una bolla papale emessa da Papa Gregorio XIII su sollecitazione del pittore Girolamo Muziano istituì l’Accademia delle Arti della Pittura, della Scultura e del Disegno (“Accademia delle arti della pittura, della scultura e del disegno”), ma sarebbe il 1593 prima che l’Accademia fosse simbolicamente “fondata” da Federico Zuccari con l’approvazione formale degli statuti originali dell’Accademia dei Pittori e degli Scultori di Roma (l ‘”Accademia dei pittori e scultori di Roma” – ma non architetti,

Nel 1934, in seguito alla demolizione della sede storica dell’Accademia accanto alla chiesa dei Santi Luca e Martina – per far posto alla nuova Via dell’Impero che attraversa il Foro Romano – l’Accademia si trasferì nell’attuale sede di Palazzo Carpegna. Dalla sua fondazione in poi, le attività dell’Accademia hanno sempre incluso l’insegnamento, sotto forma di conferenze, simposi e corsi di pittura, scultura e architettura, ma nel 1874 questo aspetto del lavoro dell’Accademia fu delegato al Reale Istituto di Belle Arti (ora noto come l’Accademia di Belle Arti), mentre l’Accademia stessa era incaricata di organizzare attività culturali volte ad arricchire e promuovere le belle arti.

Oggi tale lavoro continua attraverso la pubblicazione di libri riguardanti l’Accademia e la sua storia, l’organizzazione di mostre presso la sede dell’Accademia, la salvaguardia e la conservazione del suo patrimonio fisico e il prestito di opere provenienti dalle collezioni dell’Accademia (disegni, dipinti e sculture) per esporre in mostre nazionali e internazionali. L’Accademia, inoltre, si concentra su giovani artisti e studiosi in particolare attraverso la distribuzione di borse di studio e premi.