Architettura concettuale

L’architettura concettuale è una forma di architettura che utilizza il concettualismo, caratterizzato da un’introduzione di idee o concetti esterni all’architettura, spesso come mezzo per espandere la disciplina dell’architettura. Ciò produce un tipo di edificio essenzialmente diverso rispetto a quello prodotto dal modello ampiamente considerato “architetto come un capomastro”, in cui l’artigianato e la costruzione sono i principi guida. L’edificio finito come prodotto è meno importante nell’architettura concettuale, rispetto alle idee che li guidano, idee rappresentate principalmente da testi, diagrammi o installazioni artistiche. Gli architetti che lavorano in questo senso sono Diller + Scofidio, Bernard Tschumi, Peter Eisenman e Rem Koolhaas.

L’architettura concettuale è stata studiata nel saggio, Note sull’architettura concettuale: Towards a Definition di Peter Eisenman del 1970, e ancora da Harvard Design Magazine nell’autunno del 2003 e nell’inverno del 2004, da una serie di articoli sotto il titolo Architecture as Conceptual Art. Ma la comprensione del design come costruzione di un concetto è stata compresa anche da molti architetti modernisti. Per citare Louis Kahn su Frank Lloyd Wright:

Non funziona, non deve funzionare. Wright aveva la forma concepita molto prima che lui sapesse cosa stava succedendo. Io sostengo che è qui che l’architettura inizia, con il concetto.