Agrimiká – Perché guardare gli animali? Padiglione della Grecia, Biennale di Venezia 2015

Nel contesto della 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Outset Greece sostiene l’artista Maria Papadimitriou che rappresenterà la Grecia con il progetto AGRIMIKA – Perché guardare gli animali ?.

Il padiglione greco riesce immediatamente a creare uno spazio alienante, in cui al visitatore viene offerta la possibilità di intraprendere un viaggio che parte dal luogo reale, quello storico dell’area espositiva ai Giardini, per raggiungere idealmente la città greca di Volos. Il luogo in questione ospita un negozio di pellicce di animali vecchio stile e scartato che esiste in realtà nella località greca, che viene reinserito in un contesto profondamente diverso e distante.

L’installazione di Maria Papadimitriou è un negozio, un residuo del passato, che vende pellami e pelli di animali, trasferito da Volos al paesaggio centrale ma “rovinato” del padiglione greco. Gli AGRIMIKA sono animali che coesistono con l’uomo, ma resistono all’addomesticamento.

Un video collocato all’interno dello spazio e del negozio stesso, “trasportato” dall’artista nel padiglione attraverso la sua installazione, riflette e ci trasmette la personalità dell’anziano manager, capace di incarnare la storia e le trasformazioni sociali e politiche contemporanee del Paese . Gli agrimikà a cui l’artista si riferisce con le sue opere (le cui pelli sono vendute nel negozio) sono animali con una forte personalità che popolano l’habitat umano ma si oppongono all’addomesticamento.

Proprio la peculiarità dell’animale in questione spinge il visitatore a pensare all’opposizione tra uomo (predatore) e animale (preda) attraverso gli elementi e le sensazioni che da sempre caratterizzano il rapporto tra i due esseri, come l’attrazione e la curiosità su quello mano, repulsione e paura dall’altro. E poi le digressioni assumono significati aggiuntivi collegando credenze, fiabe e antichi miti, sempre popolati da creature animali in opposizione all’uomo, a una riflessione contemporanea in cui il contrasto uomo-animale potrebbe rappresentare i tratti di un’umanità alla deriva, dominata dalla paura, dall’alienazione dello straniero e dalla superiorità di un popolo su un altro.

In questo modo il negozio ci invita ad entrare, facendo una sorta di tuffo spazio-temporale nel passato e diventa metafora delle contraddizioni, lacerazioni e incertezze dell’essere umano di oggi, innescando poeticamente una consapevolezza della realtà storica attuale e di un necessario modificare.

Noi, gli esseri umani, vediamo negli animali il riflesso delle nostre caratteristiche, comportamenti e buone maniere. Questa consapevolezza permette la separazione contrastando l’umano con l’animale. Mentre la bestia finisce per incarnare la divergenza dalla norma umana, l’immagine di una società democratica viene decostruita e in parte degradata: i diritti non esistono più per tutti e nella stessa misura.

Questa presentazione del rapporto tra uomo e animale diventa un’allegoria contemporanea dei diseredati e dei resistenti e suscita preoccupazioni che vanno dalla politica e alla storia all’economia e alle tradizioni, all’etica e all’estetica, alla paura dello straniero e dell’incomprensibile.

Padiglione greco
Il padiglione greco ospita la rappresentanza nazionale della Grecia durante i festival delle arti della Biennale di Venezia.

L’architetto M. Papandréou progettò il padiglione, che fu costruito tra il 1933 e il 1934. Anche Brenno Del Giudice, che guidò l’espansione della Sant’Elena della Biennale, collaborò al progetto. La disposizione semplice del padiglione comprende una sala a forma di T. Fantasie greche e di diamanti ornano la muratura e archi a punta greco-bizantina fiancheggiano il portico.

Le mostre al padiglione sono commissionate dal Ministero della Cultura e del Turismo ellenico.

Biennale di Venezia 2015
La Biennale d’Arte 2015 chiude una sorta di trilogia iniziata con la mostra curata da Bice Curiger nel 2011, Illuminazioni, e proseguita con il Palazzo Enciclopedico di Massimiliano Gioni (2013). Con All The World Futures, La Biennale prosegue la sua ricerca su riferimenti utili per esprimere giudizi estetici sull’arte contemporanea, una questione “critica” dopo la fine dell’arte d’avanguardia e “non artistica”.

Attraverso la mostra curata da Okwui Enwezor, La Biennale torna a osservare il rapporto tra arte e sviluppo della realtà umana, sociale e politica, nella pressione di forze e fenomeni esterni: i modi in cui, cioè, le tensioni dell’esterno il mondo sollecita le sensibilità, le energie vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i movimenti dell’anima (il loro canto interiore).

La Biennale di Venezia è stata fondata nel 1895. Paolo Baratta è stato presidente dal 2008, e prima ancora dal 1998 al 2001. La Biennale, che è all’avanguardia nella ricerca e promozione di nuove tendenze dell’arte contemporanea, organizza mostre, festival e ricerche in tutti i suoi settori specifici: Arts (1895), Architecture (1980), Cinema (1932), Dance (1999), Music (1930) e Theater (1934). Le sue attività sono documentate presso l’Archivio storico delle arti contemporanee (ASAC) che recentemente è stato completamente rinnovato.

Il rapporto con la comunità locale è stato rafforzato attraverso attività didattiche e visite guidate, con la partecipazione di un numero crescente di scuole venete e non solo. Questo diffonde la creatività sulla nuova generazione (3.000 insegnanti e 30.000 studenti coinvolti nel 2014). Queste attività sono state supportate dalla Camera di commercio di Venezia. È stata inoltre istituita una collaborazione con università e istituti di ricerca che organizzano tour e soggiorni speciali nelle mostre. Nel triennio 2012-2014, 227 università (79 italiane e 148 internazionali) hanno aderito al progetto Sessioni della Biennale.

In tutti i settori ci sono state maggiori opportunità di ricerca e produzione rivolte alle giovani generazioni di artisti, direttamente in contatto con insegnanti di fama; questo è diventato più sistematico e continuo attraverso il progetto internazionale Biennale College, attualmente in corso nelle sezioni Danza, Teatro, Musica e Cinema.