Pienza, la prima città ideale diventa reale, Comitato Giovanile Italiano UNESCO

Una città ideale è il concetto di un piano per una città che è stata concepita in accordo con i dettami di un obiettivo “razionale” o “morale”.

Come il centro di Pienza ha iniziato un approccio urbano utilizzato nelle città moderne
La natura “ideale” di tale città può comprendere le qualità morali, spirituali e giuridiche della cittadinanza, nonché i modi in cui queste sono realizzate attraverso strutture urbane tra cui edifici, layout stradale, ecc. I piani di base delle città ideali sono spesso basati su griglie (ad imitazione della pianificazione urbana romana) o altri motivi geometrici. La città ideale è spesso un tentativo di schierare ideali utopici a livello locale di configurazione urbana, spazio vitale e amenità piuttosto che a livello di cultura o civiltà delle utopie classiche come quella di San Tommaso.

La città ideale attribuita a Luciano Laurana o Melozzo da Forlì.
Diversi tentativi di sviluppare piani urbanistici ideali sono noti dal Rinascimento e appaiono dalla seconda metà del XV secolo. Il concetto risale almeno al periodo di Platone, la cui Repubblica è un’esplorazione filosofica della nozione di “città ideale”. La nobiltà del Rinascimento, cercando di imitare le qualità della civiltà classica, a volte cercò di costruire tali città ideali in realtà o nozionalmente attraverso una riforma dei costumi e della cultura.

Quello di una “città ideale” è un concetto concepito durante il Rinascimento italiano, secondo i dettami di un obiettivo razionale. Questo concetto è profondamente radicato nel cosiddetto Umanesimo, un sistema incentrato sull’uomo e sui suoi valori, capacità e valore che rappresentava una rivoluzione culturale, sociale e artistica. In questo contesto l’essere umano è al centro di questo sistema, mentre l’ambiente in cui visse subì anche una rivoluzione. Per la prima volta l’idea di una città ideale arrivò al suo design definitivo, gettando la sua enorme influenza sulla pianificazione urbana contemporanea.

La città ideale del Rinascimento era un insediamento simmetrico e armonico costruito attorno a una piazza centrale, simile a quella raffigurata nell’anonimo dipinto The Ideal City.

Piazza Pio II Un modello ideale di vita e governo

Dalla piazza principale si sviluppò l’intero tessuto urbano, con la sua geografia regolare che mirava a rendere la vita facile e armoniosa, concepita per massimizzare le interazioni e la felicità dei suoi abitanti. Questo alla fine arrivò a incarnare un modello di vita e di governo ideale basato sul concetto di una popolazione autosufficiente, pacifica e laboriosa.

Il concetto della città ideale dopo Pienza

Dopo Pienza, l’idea stessa che una città debba riflettere alcuni “standard d’oro”, abbinandone perfettamente il territorio e il tempo è diventata un principio fondante nel pensiero architettonico. La ricerca di città efficienti, organizzate e ben funzionanti ha continuato nel corso dei secoli con molti grandi architetti moderni e contemporanei in tutto il mondo e attraverso i secoli.

Esempi di città ideali includono la “Sforzinda” del Filarete, una descrizione di cui fu inclusa nel suo Trattato di Architettura (1465 circa). La città di Sforzinda era disposta all’interno di una stella a otto punte inscritta in un fossato circolare. Ulteriori esempi potrebbero essere stati intesi per essere letti nei cosiddetti pannelli “Urbino” e “Baltimore” (seconda metà del XV secolo), che mostrano un’architettura di influenza classica disposta in piazze pianificate logicamente. Le città di Nicosia e Valletta, le cui fortificazioni furono costruite negli anni ’60 rispettivamente dalla Repubblica di Venezia e dall’Ordine di San Giovanni, sono considerate esempi pratici del concetto di città ideale. Altro esempio notevole del concetto è Zamość nella Polonia orientale fondata alla fine del 16 ° secolo, sul modello dell’architetto italiano Bernardo Morando.

James Oglethorpe sintetizzò i concetti classici e rinascimentali della città ideale con nuovi ideali illuministici di pianificazione scientifica, armonia nel design e uguaglianza sociale nel suo piano per la Provincia di Carolina. Il componente di design fisico del famoso piano Oglethorpe rimane conservato nel distretto storico di Savannah.

Esempi tardo ottocenteschi della città ideale includono il movimento Garden city di Sir Ebenezer Howard, realizzato a Letchworth Garden City e Welwyn Garden City in Inghilterra. Poundbury, la visione architettonica del principe Carlo stabilita nel Dorset, è tra i più recenti esempi di pianificazione urbanistica ideale.

Commissione Giovanile della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO