1914-1924, Il decennio prodigioso, Museo Archeologico della Catalogna

La mostra commemora due importanti eventi della storia dell’autogoverno catalano. Da un lato, la creazione, a partire dal marzo del 1914, del Servizio di scavo archeologico dell’Institut d’Estudis Catalans su iniziativa di Josep Puig i Cadafalch e su richiesta del Diputació de Barcelona, ​​presieduto poi da Enric Prat della Riba. E d’altra parte, la creazione del Commonwealth della Catalogna il 6 aprile 1914.

In effetti, le sinergie create dal reciproco nutrimento dei due eventi portarono all’inizio di un prodigioso decennio di archeologia catalana (1914-1924), che per la prima volta si affermò come una disciplina moderna all’altezza della maggior parte degli europei. Avanzate. Tutto nelle mani di un giovane Pere Bosch Gimpera, tutto tedesco, e con l’aiuto di un magnifico team di ricercatori veterani di altre discipline e radicato nel XIX secolo: Manuel Cazurro, Lluís Marià Vidal e nuove aggiunte come Matias Pallarés , Lorenzo Pérez Temprado, Joaquim Folch i Torres, Agustí Duran i Sanpere, Albert del Castillo, Lluís Pericot e Josep de C. Serra-Ràfols, a capo del quale era Josep Colominas Roca.

Così, il Decennio prodigioso illustra, attraverso una storia diacronica con enfasi puntuale e immagini abbondanti, la traiettoria, i successi e le disavventure di un’archeologia catalana dotata di grande professionalità e vocazione all’epoca. peninsulare, europeo e mediterraneo hanno cercato, soprattutto, di effettuare ricerche nei territori di lingua catalana e di trascendere i confini amministrativi del Principato. In effetti, l’archeologia catalana tra il 1914 e il 1924, nelle mani degli anni d’oro dei Mancomunitati, fino alla svolta funebre della dittatura di Primo de Rivera nel 1925, sarà uno strumento efficace e brillante al servizio del consolidamento di un’attività coordinata deposito che aiuterà nella creazione di strutture nazionali e nel compito di rafforzare l’autogoverno in Catalogna.

Museo Archeologico della Catalogna
Il Museo di Archeologia della Catalogna (MAC) è un museo nazionale il cui obiettivo è la conservazione, la ricerca e la diffusione di resti archeologici in Catalogna, che illustrano i diversi periodi storici tra preistoria e epoca medievale. È stato creato a seguito della Legge sui musei del 1990 ed è un museo in rete costituito da una serie di siti e siti diversi, sparsi in tutta la Catalogna.

Il Museo Archeologico della Catalogna ed espone nella più importante collezione archeologica della Catalogna. Per questo motivo, il museo e il museo del patrimonio diventa una destinazione essenziale per scoprire l’archeologia, la storia e l’arte antica dell’attuale territorio catalano.

Il Museo di Archeologia della Catalogna integra cinque importanti strutture museali: il Museo di Archeologia della Catalogna a Barcellona, ​​la sede dell’istituzione, il Museo di Archeologia della Catalogna a Girona, la città greco-romana di Empúries a L’Escala; la cittadella iberica di Ullastret a Ullastret; e il Castello e il sito archeologico di Olèrdola Olèrdola in. Inoltre, il museo gestisce anche il Centro di archeologia subacquea della Catalogna (CASC), con sede a Girona, i depositi nazionali di archeologia, con sede a Cervera, e la ricerca “Iberica Graeca” Centro, con base in scala.

Centro nazionale di riferimento nella ricerca, conservazione e promozione del patrimonio archeologico catalano, il Museo Archeologico della Catalogna offre ai visitatori servizi ed esperienze ricche e uniche e un museo culturale, che comprende ENTRAMBE visite a musei e siti archeologici in tutto il paese, così ampio e variegato programma di mostre temporanee e attività culturali ed educative complementari Rinnovato sempre costantemente TUTTO l’anno. E tutto questo con un unico obiettivo: che i tuoi visitatori possano vivere esperienze di apprendimento intense e arricchenti, eccitazione e divertimento, e quindiisis possa iniziare o rinnovare un’intensa storia d’amore e una cultura e un patrimonio duraturi.